06/11/17

Fortissimi Cramps!

L’Irving Plaza è una vecchia sala dove agli inizi del novecento si esibivano i migliori teatranti dell’immigrazione europea, anche se, ancora prima, era stato il tempio della lirica, con il foyer rosso, i tappeti sgargianti, candelabri, cornici dorate e specchi giganti. Insomma, perfetto per accogliere i Cramps e i loro fan, che fanno a gara nello sfoggiare i migliori abiti demodé della loro collezione. Incredibili tute leopardate, zatteroni stratosferici, cappelli piumati a coprire capigliature impomatate, make up pesantissimi. Lo spettacolo, prima dello spettacolo, è grandioso. L'evento è sold-out, nonostante l'esibizione del gruppo qualche giorno prima al Warsaw di Brooklyn. Ad aprire i Von Bondies, senza infamia e poca lode scompaiono presto dal palco, dopo appena due brani.

 Lux Interior è inguainato in un involucro nero e argento, Poison Ivy (Rorschach) è sempre uguale a se stessa, lo sguardo fermo da femme fatale fende la folla ammaliata. Sono sempre gli stessi, lontani da ogni moda, e in fondo è questo che entusiasma i fan che ancora seguono e adorano la band. Sempre lontani dai cliché imperanti, i Cramps non si curano della loro staticità: d'altronde, se i due non avessero deciso di formare un gruppo a Akron, in Ohio, Lux avrebbe continuato a fare il Dj per qualche oscura radio Usa, sempre con la testa proiettata indietro di 20 anni.
Un ora e mezza di originale e devoluto psycobilly, urticante mescolanza di sonorità rock'n'roll e frenesie psicotiche: questi sono i Cramps, all'Irving: 45 minuti di riscaldamento e poi uno show che diventa davvero ..lurido. Di tanto in tanto Lux si sfila i decolté che sputano acqua come fontane, il sudore fuoriesce dai polsini della maglia, dal colletto, una signora di mezza età che applaude dal primo piano della sala. l'ultima parte del set Lux se la gioca con un dancefloor ricavato sul momento da una delle casse sospese sulla sala, finge orgasmi, l'asta del microfono né la sua maitresse.
L'industria si può impossessare di tutto, del low-fi, della science-fiction ma vedere sul palco gente come i Cramps che ha continuato a suonare ad una età in cui il resto dell'umanità si lascia ingoiare dalla routine dell'ufficio, si concede di bere solo il venerdì sera e aspetta di incanutire, è davvero una panacea..

Prima della prematura scomparsa Lux Interior rispondeva come 25 anni prima alla domanda di come trascorreva il tempo lontano dal palco:
<<Scopo con mia moglie e ascolto musica!>>.
La signora Ivy, vero nome Kristy Wallace  si è sempre dedicata all'arte della chitarra: soprattutto una Gibson ES 295 del 1962, mai usata dal vivo e ben custodita a casa. Negli spettacoli invece usava sempre una Gretsch del 1958. I Cramps ascoltavano  Rock'n'Roll degli anni '50 e '60, ma anche blues e un po' di roba anni '40 su vecchi dischi a 78 giri. Il suo entusiasmo per gli strani e più oscuri suoni della prima epoca rock era pari solo a quello di Lux.

<<Qualcosa di veramente singolare accadde alla musica strumentale tra il 1963 e il '64, la gente pensa che tra il Rockabilly e la British Invasion ci sia stato semplicemente il vuoto, ma quello che è invece il periodo in cui è fiorito il rock strumentale ed era davvero qualcosa di selvaggio. Non so come chiamare quel genere, non era certo rockabilly, lo definirei più 'stomping dance music' strumentale. La chitarra elettrica era ancora uno strumento nuovo per l'epoca e la gente restava impressionata dal tremolo o dal riverbero, tutti pensavano che quello fosse il suono del futuro, ecco perché senti la prevalenza di tanti sperimentalismi futuristici applicati a quella musica.>>
Era un piacere discorrere di musica  con Lux.



Fiends of Dope Island è stato l'ultimo disco dei Cramps, dopo quasi 6 anni di silenzio discografico, ed è stato prodotto dalla Vengeance, l'etichetta della band fondata nel 1978, e che Lux Interior e Poison Ivy Rorschach hanno rilanciato nel 2001pubblicando il loro intero post-I.R.S. catalogo (ad eccezione di Flamejob) su CD ampliati e rimasterizzati e su LP in vinile colorati. Ancora una volta pagando il loro tributo ai B-movie: il titolo deriva direttamente da The Fiends of Dope Island, pellicola del 1961 con uno dei più amati Tarzan cinematografici, Bruce Bennett, nei panni di un Robinson Crusoe sadomaso che colonizza una piccola isola dei Caraibi. Non contento di coltivare marijuana e contrabbandare pistole, ci porta pure una sexy dancer Glory La Verne per suo piacere!

<<Ogni volta che cercavamo di lavorare al nuovo disco succedeva qualcosa: prima un overdose del nostro produttore, poi mentre discutevamo del nuovo contratto, è stato arrestato. In seguito, abbiamo affrontato uno dei nostri potenziali editori in tribunale, per non parlare del rapporto disastroso con la Epithaph. Nel frattempo abbiamo comprato una fantastica Buick Riviera del '72 e deciso di produrci il disco in proprio, senza scadenze e contratti da rispettare.. Così è nato The Fiends of Dope Island.>>

A Lux Interior, Erick Purkhiser all'anagrafe, appassionato di arte e sciamanesimo, LSD e fan di Alice Cooper piaceva molto la fotografia. Possedeva più di 150 macchine fotografiche, tanto che per la copertina dell'album fu scelta una sua immagine. L'idea di mettere Poison Ivy sulle copertine degli album precedenti dei Cramps fu sua, pensava che avrebbero venduto di più. Dal vivo i Cramps hanno sempre spaccato, a differenza di altre band simili che sul palco sembrano ripetere un copione senz'anima. Come sempre gli show prevedevano una scaletta che pescava soprattutto dagli album vecchi, con Lux ad affogare il microfono nel suo condotto vocale, grande, rauco e spettrale; invocava demoni e vampiri. All'epoca dei concerti al CBGB e al Max's Kansas City andavano via più di una dozzina di microfoni a serata, ingurgitati, violentati durante i set furibondi. chi osava avvicinarsi alla chitarra di Ivy si beccava sonori calcioni ovunque capitasse. Fortissimi Cramps!

Coniugando una bizzarra mescolanza di rockabilly, b-movie degli anni '50, sesso perverso i Cramps furono una creazione veramente molto americana in cui affluivano 50 anni di cultura pop a stelle e strisce: il mondo dei mostri al drive-in, delle Cadillac, dell'hamburger, di Jayne Mansfield e della Fender Stratocaster,   mai con la stessa risonanza psichica dell'originale, i Cramps hanno celebrato tutto ciò che è sporco e brutto con una gioia perversa che ha attirato migliaia di fan: con la loro decadenza carnosa,  l'intera scena psichobilly sarebbe impensabile senza di loro. La loro influenza sulla rinascita del movimento rockabilly e su tutta la scena rock alla fine degli anni settanta, anche se poco riconosciuta, è stata primordiale.
Non bisogna dimenticare l'apporto dei due chitarristi che hanno affiancato Ivy nei Cramps: Bryan Gregory, che con le sue distorsioni e i suoi rumori diede il tratto primitivo alla band che presto iniziò ad attirare sia i fan che i rumors con i loro spettacoli al CBGB e al Max's Kansas City.  Gregory lasciò senza preavviso il gruppo, e circolarono voci riguardo a un suo presunto interesse per il satanismo, ma Lux e Ivy smentirono queste voci, sostenendo che i problemi di Gregory erano più probabilmente il risultato della sua dipendenza dall'eroina. La band si spostò da N.Y. a Hollywood, dove reclutarono Kid Congo Powers, chitarrista dei Gun Club. Ai tambuti Nick Knox sostituisce Miriam Linna, sorella di Gregory e va a fondare Kicks Magazine frenetica rivista culturale.
Nel febbraio 2009, la triste notizia: Lux Interior se n'è andato, all'età di 62 anni, al Memorial Glendale Hospital dopo aver subito una dissezione aortica.

Tantissimi fino ad oggi i tributi riservati a Lux e alla sua singolare figura. Under Sacred Music: Early Singles 1978-1981 è un bellissimo boxset dove ci sono le riproduzioni dei primi dieci 45 giri in vinile, i primi dieci singoli dal 1978 al 1981, più cartoline e altra memorabilia.
Esiste anche una versione in CD, di questo che è  un'introduzione o un promemoria notevolmente vicino alla perfezione della carriera dei Cramps .

Smell of Female  è invece un tempestivo richiamo alla passione, alla prescienza e all'originalità che era inerente alla musica dei Cramps. Buon ascolto..





03/11/17

Dead Kennedys Live CrossRoads Roma




Le bellissime foto di Roberto Scorta del concerto dei Dead Kennedys al CrossRoads di Roma 28-10-2017  - (click per ingrandire)
Noi c'eravamo!





Opening



Fun


DH Peligro


Bay Ray Guitar


Skipp & Ray


Skip


Bay Ray



Fun


Klaus & Ray



Skip


D. K.