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05/08/13

Hakim Bey Vs la cultura poliziesca

Alla luce del brutale omicidio di Trayvon Martin pubblichiamo un estratto da T. A. Z. (Zone Temporaneamente Autonome) di Hakim Bey, scritto nel 1995 ma quanto mai attuale


RISOLUZIONE PER GLI ANNI NOVANTA (e 2000!)
BOICOTTARE LA CULTURA POLIZIESCA!!!

Se si può dire che ci sia stata una figura immaginaria che abbia dominato la Cultura popolare degli anni Ottanta (e Novanta), quella è lo Sbirro. Polizia fottuta dovunque ti giri, peggio che nella realtà. Che rottura incredibile. Sbirri Potenti - proteggono i deboli e gli umili - alle spese di una mezza dozzina di articoli della Costituzione - “Dirty Harry”. Simpatici sbirri umani, alle prese con la perversione umana, se ne escono fuori agrodolci, sai, duri e scafati, ma sempre teneri dentro - Hill Street Blues - lo show tv più malvagio che ci sia mai stato. Sbirri negri furbetti che fanno battute buffe, battute razziste contro poliziotti bianchi di campagna, ma che lo stesso arrivano ad amarsi l'un l’altro: Eddie Murphy, Traditore di Classe. Per il brivido masochista abbiamo sbirri cattivi e corrotti che minacciano di rovesciare la nostra confortevole realtà del consenso dall'interno come vermi disegnati da Giger ma naturalmente vengono spazzati via, appena in tempo dall’Ultimo Sbirro Onesto. Robocop, è un amalgama ideale di protesi e sentimentalismo.

Siamo stati ossessionati con gli sbirri fin dall’inizio - ma i pulotti di allora facevano la parte di idioti saputelli, i KeyStoneKops Car 54 Where Are You, bobby sciocchi messi su per essere sgonfiati e schiacciati da Fatty Arbuckle o Buster Keaion. Ma nel dramma ideale degli anni Ottanta, l‘ometto" che un tempo sparpagliava centinaa di bottiglie blu con la sua bomba da anarchico, innocentemente usata per accendersi la sigaretta - il Vagabondo, la vittima dall’improvviso potere del cuore puro - non trova più posto al Centro della narrazione. Una volta "noi" eravamo quell'hobo, quell’eroe Caotico quasi surrealista che vince col Wu-Wei sui risibili favoriti di un Ordine disprezzato e irrilevante. Ma "ora", siamo ridotti allo stato di vittime Senza potere, oppure criminali; non più gli eroi delle nostre storie, siamo stati emarginati e rimpiazzati dall'Altro, lo Sbirro. Cosi lo Sbirro Show ha solo tre attori - vittima, criminale e ufficiale di polizia - ma primi due non riescono a essere pienamente umani - solo il maiale è reale. Abbastanza stranamente, la società umana negli anni Ottanta (come viene vista negli altri media) appare a volte consistere degli stessi tre archetipi/clichè. Prima le vittime, le minoranze piagnucolanti che si lamentano sui “diritti” - e chi non apparteneva a una "minoranza" negli anni Ottanta? Merda, anche gli sbirri si lamentavano dei loro "diritti" che venivano abusati. Poi i criminali: largamente non-bianchi (nonostante l' integrazione" obbligatoria e allucinante dei media), largamente poveri (oppure oscenamente ricchi, quindi ancor più alieni), largamente perversi (gli specchi proibiti dei “nostri” desideri). Ho sentito che, in America, una casa su quattro viene rapinata ogni anno e che quasi mezzo milione di noi viene arrestato solo per aver fumato erba. Di fronte a tali statistiche (anche assumendo che siano “dannate bugie"), uno si domanda chi NON è o vittima o criminale nel nostro stato-polizia-di-coscienza. La giusta deve mediare per tutti noi, per quanto nebbiosa l'interfaccia - sono solo preti-guerrieri, per quanto profani.