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09/02/18

Hunter S. Thompson, i migliori 10 album degli anni '60

"Mi dispiace che tu pensi che la musica non sia nei miei interessi. Perché lo è stata sempre stato e perché ne ho scritto: penso che in questi ultimi anni la musica sia la Nuova Letteratura, che Dylan è la risposta degli anni '60 a Hemingway e che la cultura e la voce principale degli anni '70 sarà su dischi e videocassette anziché sui libri."

Questa è uno stralcio della lettera che Hunter S. Thompson, scrittore, giornalista d'assalto, inventore dell' inimitabile "giornalismo gonzo" scrisse alla fine del 1970 al redattore di Rolling Stone John Lombardo. Thompson smentì così le affermazioni secondo cui il suo apprezzamento artistico si estendesse solo alla parola stampata. In questa stessa lettera, raccolta nel suo secondo volume di corrispondenza "Paura e dispiacere in America", Thompson incluse un elenco dei migliori album rock" degli anni Sessanta, "perché gli anni '60 in qualche modo, sono la ripetizione degli anni '20; I paralleli sono troppo grossolani perché gli storici possano ignorarli ".

L'elenco, molto interessante perché ci svela la competenza e i gusti del grande scrittore americano, non è attribuito a Thompson in senso stretto, ma a "Raoul Duke", il suo alter-ego in Paura e disgusto a Las Vegas, che verrà pubblicato l'anno successivo.
Nella lettera, Thompson si lamentò della difficoltà che si incontra quando ci sono delle liste da stilare, (chi è avvezzo a compilare delle playlist di qualsiasi genere sa di cosa si parla..) e del poco tempo avuto a disposizione per le scelte, cercando ancora di convincere Lombardi.
"Anche in questo momento mi vengono in mente 10 altri album che avrei potuto aggiungere ... ma che cazzo, è solo un'idea scoraggiante."



  • Herbie Mann’s 1969 Memphis Underground (“which may be the best album ever cut anybody”)
  • Bob Dylan’s 1965 Bringing It All Back Home
  • Dylan’s 1965 Highway 61 Revisited
  • The Grateful Dead’s 1970 Workingman’s Dead (“the heaviest thing since Highway 61 and ‘Mr. Tambourine Man'”)
  • The Rolling Stones’ 1969 Let it Bleed
  • Buffalo Springfield’s 1967 Buffalo Springfield
  • Jefferson Airplane’s 1967 Surrealistic Pillow
  • Roland Kirk’s “various albums”
  • Miles Davis’s 1959 Sketches of Spain
  • Sandy Bull’s 1965 Inventions




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    22/07/15

    Spara, vigliacco! Le ultime parole famose..

    1. Brendan Behan
    "Hai fatto un errore. Mi hai sposato. "
    Il drammaturgo irlandese, sollevato dal suo letto d'ospedale, disse questo, con atteggiamento di grande tolleranza e comprensione a sua moglie , Beatrice; poi morì di malattia epatica acuta all'età di 41 anni.



    2. Dylan Thomas
    "Ho appena bevuto diciotto whisky tutto d'un fiato. Credo che sia un record ".
    Questo disse il poeta gallese nella sua stanza al Chelsea Hotel a Liz Reitell, con la quale aveva una relazione, dopo aver fatto questo record in una gara di bevute alla White Horse Tavern. Morì poco dopo di intossicazione acuta da alcol all'età di 39 anni.


    3. Edith Piaf
    "Tutte le dannate stupide cose che si fanno nella vita alla fine si pagano."
    La cantante francese, che soffriva di alcune malattie croniche, prese la polmonite a Parigi. Sapeva che stava morendo, e disse questo a sua sorella, al suo capezzale.

    4. Lee Harvey Oswald
    "Non c'è nessuno che vuole spararmi".
    Il sospetto assassino di John Kennedy disse questo al detective James Leavelle, che lo scortava ammanettato mentre veniva portato fuori da una stazione di polizia di Dallas. Qualche istante dopo, Jack Ruby dimostrò che aveva torto.

    5. Dutch Schultz
    "Madre è la migliore scommessa e non lasciare che Satana ti prenda velocemente ... La zuppa di fagioli franco/canadese. Voglio pagare George ... Oh, mamma, mamma, mamma. "
    Colpito alla testa durante una cena nel night club Palace Chop House a Newark, il gangster legato al sindacato ebraicoindugiò per 22 ore, blaterando monologhi esistenzialisti, cose surreali e senza senso..


    6. George Armstrong Custer 
    "Hurrah, ragazzi, ce li abbiamo! Li finiremo e poi ce ne torniamo a casa, alla nostra nostra stazione. "
    Il 25 giugno 1876, a Little Big Horn, Custer era così sicuro di un rapido successo del suo attacco a sorpresa che urlò questo ai suoi uomini prima di caricare all'impazzata l'accampamento Sioux.


    7. John B. Sedgwick
    "Non potrebbero colpire un elefante a questa distanza ''
    Il generale dell'Unione, supervisionando postazioni di artiglieria nei pressi di Spotsylvania, rassicurò i suoi uomini sull'efficacia delle barricate e sulla loro sicurezza. Un cecchino confederato gli dimostrò che metà della sua dichiarazione era sbagliato. Morì così, colpito da un tiratore scelto, da una notevole distanza.


    8. Nerone
    "Quale artista muore con me!" 
    Dopo che l'imperatore romano fu rovesciato, andò a nascondersi nei pressi di Roma. Una sentenza di morte fu approvata in contumacia dal senato romano. Prima che potesse essere eseguita , Nerone si suicidò con il veleno. Queste, secondo Tacito, furono le sue ultime parole.


    9. Eva Maria (Evita) Duarte de Peroneva
    "Una donna per bene deve andare avanti nel mondo."
    La moglie del presidente argentino Juan Peron disse questo alla cameriera prima di cadere in coma. Dopo la sua morte, il suo corpo fu imbalsamato e esposto al pubblico.


    10. Ernesto Che Guevara 
    "Spara, vigliacco, e stai tranquillo: stai per uccidere un uomo."
    Quando il rivoluzionario, argentino di nascita, fu catturato dalle truppe boliviane il 9 ottobre 1967, disse questo a Mario Teran, il soldato a cui era stato ordinato di sparargli.


    11. Hunter S. Thompson
    Relax. Non farà male
    Classe gonza. La frase sarebbe riportata su un biglietto scritto poco prima di essersi sparato. Ma secondo alcuni non si è trattato di un suicidio. Inoltre, secondo la ricostruzione, Thompson è morto mentre era al telefono con la moglie.


    06/03/15

    La parabola di Hunter S. Thompson



    UNA PARABOLA..
    <<Una vecchia camminava per sua strada quando vide una banda di teppistelli che picchiava un serpente velenoso. Andò in soccorso del serpente e se lo portò a casa, dove lo curò e lo guarì. Divennero amici e vissero insieme per molti mesi. Un giorno che stavano per andare in città, la vecchia prese su il serpente e lui la morse. Ripetutamente. “Oh Dio,” gridò la donna, “Sto morendo! Perchè questo? Ero tua amica. Ti ho salvato la vita! Mi fidavo di te! Perché mi hai morso?
    Il Serpente alzò lo sguardo e disse: "Signora, anche la prima volta che mi ha preso su, lei sapeva bane che io ero un serpente">>.

    <<Tracciate una linea di pizzicotti lungo lo scarno, giovane braccio.
    lnfilateci l’ago e spingete lo stantuffo osservando la droga che lo scuote
    dappertutto. Andateci giù decisi can questa merda, e ciucciatevi la droga
    con tutte le giovani cellule ingorde>>.

    - William S. Burroughs, La macchina murbida -



    Un colpo in testa nella sua casa di Woody Creek, vicino ad Aspen, in Colorado. Aveva sessantotto anni ed era esattamente il 20 febbraio 2005 . Così se ne va un'altra delle nostre icone culturali, giornalista sportivo, reporter, inviato al fronte e cronista politico, Hunter S. Thompson poi è stato soprattutto l'inventore di uno "stile": il New Journalism, definito poi in "Gonzo Journalism", uno stile sperimentale, dove chi scrive annulla la distanza dalla realtà oggetto del suo interesse, a tal punto da permettergli di riportare delle esperienze di prima mano e diventare figura centrale della storia. Uno stile e un approccio che mantiene ancora oggi tutta la sua forza.
    H. S. Thompson resta comunque un autore leggendario, e un altra delle nostre "spiritual guidance", totem della controcultura non solo americana che ha realizzato alcuni dei reportage più allucinanti , esileranti, irriverenti, comici e disperati che siano mai stati scritti, assorbito da quantità esorbitanti di tutti i tipi di stupefacenti, all'assalto dello sfavillante e perverso conformismo americano. La vita, e la cronologia degli eventi che hanno caratterizzato le sue follie sono reperibili sulla rete in quantità, mentre resta molto misterioso il suo suicidio: si dice che fosse al telefono con sua moglie pochi istanti prima dello sparo e che avesse confidato ad amici di essere in possesso di elementi collegati all'11 settembre.

    Noi ci soffermiamo su quello che il direttore di The Nation chiese a Hunter S. Thompson nel 1965, una storia sugli famigerati Hell's Angels, la gang di motociclisti più temuti sulle highway californiane di quegli anni, e che Hunter scrisse regalandoci contemporaneamente uno spaccato della California di quegli anni incredibili, affascinante ed efficace. L'articolo rapidamente portò Hunter ad un contratto editoriale, e, l'anno successivo,venne pubblicato Hell’s Angels, a Strange and Terrible Saga, che non è solo un libro di culto, introvabile oggi nella sua versione italiana editata dalla Shake, ma è un qualcosa da leggere necessariamente per farsi un’idea sulla California dei primi anni ’60, e – al pari di The Electric Kool – Aid Acid Test di Tom Wolfe – è un testo fondamentale, per aiutarci a capire meglio tutto l'universo e quello che gli girava intorno di quello che i media dell’epoca (al pari dei libri di storia di oggi) si limitavano a chiamare la stagione dell'amore e l'era degli hippie.
    Raccontare un elemento molto controverso della controcultura californiana (gli outlaw motorcycle clubs), Hunter Thompson entrò in questa terra sconosciuta dall’interno, senza mitizzare e senza demonizzare, e soprattutto senza fare della facile sociologia [il mondo di Hells Angels] per diventarne il loro cartografo. Per quasi un anno, accompagnò gli Angels nei loro raduni. Bevendo con loro nei bar che frequentavano, scambiandosi visite a domicilio, registrando le loro brutalità, i loro capricci sessuali, convertendosi alla loro mistica della moto: era così affascinato, come disse, che "non ero più sicuro se stavo facendo ricerche sugl' angeli dell'inferno o di esserne lentamente assorbito."
    Hunter Thompson ci ha dato una stretta visione di un mondo che la maggior parte di noi non avrebbe mai osato neanche incontrare, ma che dovrebbe esserci familiare:
    Thompson ci suggerisce che sono l'avanguardia di "un esercito crescente di disadattati, dissociati e disperati, uomini e donne. Il libro sugli Angels contribuì molto alla carriera di Hunter, anche se al termine del suo anno trascorso con loro sulle strade vide stroncata anche l'ambiguità della sua posizione, (si vedano a titolo di esempio le sue considerazioni sulla passione degli Angels per gli stupri collettivi) quando un gruppo di angeli si rese protagonista di un duro pestaggio ai danni dello scrittore.
    La fine dell'idillio è ben documentata in questa clip,  (in lingua originale..), in cui Jerry Springer, deputato al confronto con Hunter, contesta duramente lo scrittore, accusandolo di aver sfruttato la loro amicizia solo per i soldi e definendo il 60% del libro "spazzatura a buon mercato". Il confronto è stato trasmesso tempo fà sulla televisione di stato canadese..



    Hell’s Angels, a Strange and Terrible Saga,
    Fear and Loathing in Las Vegas
    Better Than Sex: Confessions of a Political Junkie
    The Great Shark Hunt
    The Curse of Lono
    Generation of Swine: Tales of Shame and Degradation in the 80's
    The Rum Diary: The Long Lost Novel
    Screwjack and Other Stories


    Nel video, l'assassinio del giovane afroamericano Meredith Hunter al concerto dei Rolling Stones ad Altamont, il 6 Dicembre 1969. Per molti, questo fu l'avvenimento, insieme agli omicidi della famiglia Manson, che segnarono la vera fine dei sogni della generazione del "Flower Power.."





    20/01/13

    I fratelli Mitchell

     photo 191742_zpsd42d5dc0.jpgQuando si fà riferimento alla cinematografia pornografica il nome che ricorre per primo è forse quello di Larry Flint, editore e cineasta, combattente di innumerevoli e imponenti battaglie riguardanti la legislazione della pornografia negli Stati Uniti, la libertà di espressione e costretto a difendersi dalle accuse di oscenità in svariati processi. La sua storia è raccontata brillantemente da  Miloš Forman, nel film  Larry Flynt oltre lo scandalo, con Woody Harrelson (Flynt) e Courtney Love.

    Minor successo ebbe invece Rated X, interpretato dai fratelli Charlie Sheen e Emilio Estevez,  con Estevez anche alla regia, sulla vicenda dei fratelli Mitchell, i primi produttori di film pornografici, che diedero la spinta decisiva alla produzione della cinematografia porno e alla sua diffusione. Vicenda ben scritta in  Vietato ai Minori, di David McCumber (Sperling & Kupfer)

    " ...tutto andò a rotoli molto in fretta. Karen sostiene che fu a causa delle droghe che Artie aveva cominciato a consumare per sostenere lo stress delle battaglie legali. L' ho riducevano a pezzi’, disse.
    ‘Detestava piu di ogni altra cosa mettersi un vestito. Quando doveva vestirsi per andare a un processo, tutti i giorni, diventava pazzo e per reazione si drogava. Iniziò col prendere funghi allucinogeni e non gli importava di recarsi in aula subito dopo averli mangiati. Pensava fosse divertente. E poi fumava marijuana. La coltivava personalmente. Non era raro per lui farsi dieci o venti spinelli al giorno, della migliore qualità. Poi incominciò con la cocaina ed era quella che lo sconvolgeva. Anche Jim faceva uso di coca, finché decise di andare sulla East Coast a disintossicarsi. Ne compravano a etti e la tenevano nell’armadio dell'archivio, sotto la lettera S, come stash, riserva. Credevano che fosse una droga d’élite, che non desse assuefazione né altre conseguenze’. Tutti gli amici concordano nel dire che Artie, che non era mai stato l’incarnazione della moderazione, aveva incominciato per molti versi a esagerare dopo essersi trasterito nella casa di campagna. ll problema è stabilire la ragione."

    09/12/12

    Piccolo Dizionario Psichedelico

    ( PER SOPRAVVIVERE ALLE FESTE NATALIZIE )


    "CHI FA DI SE STESSO UNA BESTIA SI SBARAZZA DELLA PENA DI ESSERE UN UOMO"
    Dr Johnson

    Accutron Bulova
    In quanto primo orologio al quarzo, ancorché' con strumentazione analogica, veniva reclamizzato come "L'orologio dell'era spaziale". Non c'entra nulla, ma chi ha nostalgia dell'Era Spaziale si legga il racconto "Il continuum di Gernsback" di William Gibson, nella raccolta "La notte in cui bruciammo Chrome.
    (E. Nesi)

    Altamont
    Luogo del famigerato concerto "nero", segnato dal primo grave incidente della storia del rock. Era il 6 Dicembre del 1969, a pochi mesi dalla sbronza pacifista di Woodstock, e i Rolling Stones suonavano, ebbri e spensierati, dopo aver incautamente affidato il servizio d'ordine ai duri Hell's Angels, angeli sì, ma dell'inferno, i quali di fronte agli scalmanamenti di rito del pubblico che si agitava sotto il palco, decisero di passare alle maniere forti. Il concerto era stato pubblicizzato come "il regalo di Natale degli Stones alla gioventù americana", ma si trasformò in un incubo. Mentre Jagger, manco a farlo apposta, cantava Simphaty for the Devil, gli "angeli" credettero di vedere un giovane nero che estraeva una pistola, o almeno così dichiararono in tribunale. Sta di fatto che la pistola non è mai venuta fuori e il giovane Meredith Hunter fu fatto a pezzi. Gli assassini sono rimasti impuniti..
    (G.Castaldo)