Visualizzazione post con etichetta Jeffrey Lee Pierce. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Jeffrey Lee Pierce. Mostra tutti i post

16/07/16

Patricia Morrison, unicorno dark di band leggendarie

Patricia Morrison potrebbe benissimo essere considerata la gothmother di tutto il movimento. Cresciuta a Los Angeles, alla età di quattordici iniziò a suonare il basso: The Bags il suo primo gruppo. E' stata poi nella migliore line-up dei leggendari Gun Club con Kid Congo Power e il mercuriale junkie-bluesman Jeffrey Lee Pierce, scomparso troppo precocemente  e ha continuato il suo sofisticato lavoro al basso con i The Sisters of Mercy (che si è concluso in tribunale con una transazione economica e un accordo di non divulgazione tra Morrison e il frontman Andrew Eldritch). Nel 1994 ha pubblicato un album solista e, nel 1996  si è unita ai The Damned, sposando il cantante, Dave Vanian l'anno successivo. La sua iconica figura dai lunghi capelli corvini, trucco drammatico e  abiti frilly vintage, cioè l'elegante e sofisticato look goth, la fa sembrare come un unicorno dark che ha militato nelle bande più cool.

Oggi Patricia Morrison è una bella signora che si è ritirata dalla scena musicale e vive in Inghilterra con Dave Vanian e la loro figlia, Emily. 

Patricia Morrison ha sempre amato la musica, e da ragazzina trascorreva molte ore nella sua camera sognando e fingendo di essere in una band. David Bowie, i Rolling Stones, ecc..  Molti dei punk di Los Angeles diventati suoi amici  ascoltavano le stesse band negli anni '70. Gli piaceva anche la musica country che ascoltava la madre: la radio in cucina era un suo costante punto di riferimento. Quando arriva il punk Patricia afferra le nuove opportunità, e con altre due ragazze (la maggior parte dei ragazzi non avrebbe mai preso in considerazione di suonare con delle ragazze, allora, a meno che non fossero alla voce o alle tastiere) inizia a suonare nel retro di un drugstore con strumenti acquistati a basso costo. Era tutto così eccitante in quegli anni, essere in una band e andare ai concerti di band vecchie e nuove.
Gli anni Sessanta, il triennio 1967-1969 in particolare hanno su di lei una particolare influenza. Ancora oggi ascolta e ama la musica di quel periodo. Per la moda è più difficile, in quanto non c'erano molte persone creative a Los Angeles: allora le ragazze erano tutte bionde e occhi azzurri ed era questa la bellezza che veniva celebrata. Il suo aspetto pallido e emaciato non era ancora apprezzato, ma lei lo trasferisce al punk come fecero tanti.
Patricia trova poi il suo stile personale comprando capi a basso prezzo nei discount e soprattutto da Lila, un incredibile negozio di abbigliamento a Pasadena, splendidi vestiti a 10 o 15 dollari, abiti dai design insoliti e modelli con riferimenti agli anni '30/'40.


Gun Club
Non c'erano regole o direttive. Patricia rifiuta di tagliare i capelli, il punk in seguito ha avuto uno stile ben definito, ma all'inizio era molto individuale. La gente prese spunto dalle scene punk di New York e Londra, ma LA ebbe una scena molto strana e particolare. Le nuove band spuntavano ogni settimana. I Weirdos fu una delle più grandi.

Patricia dovette firmare un pezzo di carta per non parlare con la stampa del tempo in cui militò nei Sister of Mercy. Molto si è detto del suo rapporto con  Andrew Eldritch, che disse ai media che il suo ruolo nel gruppo fu esclusivamente legato al look, che procurò alla band moltissimi fan. Cosa che è stata più volte smentita da persone vicine a Eldritch, e comunque Patricia ha dimostrato di essere una buona strumentista nei tantissimi live dei Damned. Scrisse molte delle canzoni del gruppo che furono poi accreditate agli altri. Quando lasciò i Sister of Mercy, per lei fu tutto molto difficile.  Anche a livello finanziario non fu facile. Ma è sopravvissuta. E' stata con i Gun Club, e con i gloriosi Damned. Con i Gun Club fu un un periodo di  gloriosa follia, una vera avventura nella musica e nel loro girovagare. A suo dire esperienze incredibili,  esilaranti ma anche strazianti. Il mondo era diverso allora, viaggiare era eccitante e i luoghi molto diversi tra loro, invece di quelli che ci regala oggi la globalizzazione, con le stesse aziende, gli stessi negozi e atteggiamenti, ovunque si vada.


Sister of Mercy
E' stato poi incredibile ritrovarsi nei  Damned, di cui era una grandissima fan. Paul Gray  uscì dalla band dopo essere stato colpito con un bicchiere di birra durante un concerto.
Captain Sensible gli chiese se gli sarebbe piaciuto suonare con loro. Patricia milita nei Dannati fino a quando non rimane incinta di Emily: fino a otto mesi sale sul palco . Alla fine doveva tenere il basso di lato, tanto era grande il pancione. Un tour negli Stati Uniti, un ultimo concerto a Londra e esausta, si mette a riposo. Fantastico, spaventoso e faticoso. Non era qualcosa a cui pensava di essere destinata, essere nei Damned.. In seguito, mentre Emily cresce, la band gli chiese se gli mancava di essere sul palco: sinceramente rispose "no"

Emily suona il violino, pianoforte e clarinetto e ascolta una vasta gamma di musica. Il violino l'ha scelto a cinque anni, invece della chitarra.  Non ha una band preferita, ma gli piacciono i Cure e un  paio di altre band, oltre naturalmente i Damned, con cui ha suonato il violino  nel concerto alla Royal Albert Hall.  A Patricia vogliamo bene perchè.. ha sposato un vampiro, ha scalato il Vesuvio sui tacchi a spillo e ha suonato il basso invece di essere una veterinaria.
Ciao...





27/06/15

Ghost On the Highway, i Gun Club su Dvd

Buone notizie per noi tutti, fan dei Gun Club: Ghost On the Highway, il documentario sulla band è ora disponibile in edizione dvd  film e in streaming: la notizia è ghiotta perchè questo è l'unico lungometraggio dedicato alla leggendaria band di Los Angeles. Anche senza l'autorizzazione ad usare la musica originale, ( uno dei tratti distintivi di un documentario non proprio riuscito) i Gun Club hanno ancora abbastanza fascino e complessità intrinseche per garantire una visione obbligatoria. La pellicola, diretta da Kurt Voss e che dura 98 minuti, è un ritratto di Jeffrey Lee Pierce e dei Gun Club e ha un cast di personaggi  piuttosto esteso, con interviste a Dave Alvin e John Doe degli X, Henry Rollins, Mike Martt, Peter Case e Lemmy, oltre che agli ex membri del gruppo Kid Congo Powers , Ward Dotson, Terry Graham, Jim Duckworth e Dee Pop. Racconta abbastanza bene tutta la storia sordida  punk di ossessione e dipendenza e rivela aneddoti ancora sconosciuti sulla band. Questo racconto ha davvero bisogno di essere ascoltato, per collocare i Gun Club in un universo molto più grande  e meritevole nella storia della musica alternativa.

E anche se sarebbe stato davvero bello avere il permesso di utilizzare la musica di Jeffrey Lee Pierce e compagnia,  in quello che potrebbe eventualmente essere l'unico documentario realizzato su di loro, vale la pena spendere un pò di soldi e un'ora e mezza del nostro tempo prezioso. Il DVD, è disponibile su Amazon, qui.