08/07/12

Il Parlamento europeo boccia ACTA


Il Trattato anti contraffazione ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement) è stato respinto mercoledì dal Parlamento europeo e pertanto, per quanto riguarda l'Unione europea, non sarà legge. È stata la prima volta che il Parlamento ha esercitato le sue nuove competenze in materia di trattati commerciali internazionali. 478 deputati hanno votato contro ACTA, 39 a favore e 165 si sono astenuti. Sono molto felice che il Parlamento abbia deciso di seguire la mia raccomandazione di respingere ACTA", ha affermato il relatore David Martin (S&D, UK) dopo il voto, ribadendo le sue preoccupazioni su un trattato troppo vago e aperto a interpretazioni erronee. Tuttavia, ha aggiunto il relatore, l'UE deve trovare vie alternative per proteggere la proprietà intellettuale "Sosterrò sempre le libertà civili rispetto alla protezione del diritto di proprietà intellettuale ", ha aggiunto. Christofer Fjellner (PPE, SE), fra i sostenitori principali di ACTA in seno al PPE, ha chiesto, prima della votazione in plenaria, di rinviare il voto in attesa del giudizio della Corte di giustizia europea sulla compatibilità del trattato col diritto comunitario. Il Parlamento ha respinto la richiesta e una forte minoranza si è alla fine astenuta sul voto sul consenso al trattato. Una forte pressione dell'opinione pubblica Durante la discussione su ACTA, il Parlamento è stato oggetto di una pressione diretta e senza precedenti da parte di migliaia di cittadini europei che hanno chiesto la bocciatura le testo, con manifestazioni per strada, e-mail ai deputati e telefonate ai loro uffici. Il Parlamento ha anche ricevuto una petizione firmata da 2,8 milioni di cittadini di tutto il mondo che chiedeva la stessa cosa. L'accordo ACTA, che è stato negoziato tra Ue, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del Sud e Svizzera, è stato concepito per rafforzare l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. Il voto di mercoledì significa che né l'UE né i suoi Stati membri potranno far parte dell'accordo.

comunicato del parlamento Europeo - Attualità



L'ACTA in questi mesi è stato oggetto di forti critiche sia da parte dei legislatori nazionali, che dell'opinione pubblica. Migliaia di cittadini europei hanno chiesto la bocciatura le testo fin dalla prima ora, con manifestazioni per strada, e-mail ai deputati e telefonate ai loro uffici e una petizione firmata da 2,8 milioni di cittadini di tutto il mondo che chiedeva la stessa cosa. Dopo gli sgambetti delle Commissioni, le proteste, i pareri contrari e l'attivismo del web, il 'no' del Parlamento europeo all'Acta (Anti-Counterfeiting Trade Agreement) con una schiacciante maggioranza di 478 voti contrari, solo 39 favorevoli e 165 astensioni l'accordo sul trattato anti contraffazione è stato bocciato.
Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, e tutte le parti politiche hanno espresso soddisfazione in seguito alla seduta, che ha visto anche un massiccio intervento in presa diretta del popolo del web, il quale ha partecipato virtualmente alla discussione attraverso Twitter.
l'ACTA è definitivamente morto. "Nessun intervento d'emergenza , nessun trapianto, nessuna cura a lungo termine salverà l'ACTA. È ora di dargli l'estremo saluto", ha commentatoDavid Martin, membro del gruppo dell'Alleanza progressista di socialisti e democratici al Parlamento europeo. Una posizione opposta a quella di Karel De Gucht, Commissario europeo per il Commercio, il quale ha reso noto che dopo il parere della Corte di Giustizia europea si deciderà il da farsi. "Con il rigetto dell'ACTA - ha affermato - non scompare certo la necessità di proteggere la spina dorsale dell'economia europea nel mondo: la nostra innovazione, la nostra creatività, le nostre idee, la nostra proprietà intellettuale".

Nonostante questa vittoria la spinta ad operare una stretta sulla diffusione e la riproduzione di contenuti protetti da copyright sul web è fortissima e non sembra destinata ad affievolirsi. Ma il business che si è venuto a creare intorno alla pirateria on line ha un peso forse altrettanto determinante, come dimostra un recente studio Google che ha passato in rassegna i sei modelli di business più diffusi per la violazione del copyright.


 "ACTA IS DEAD! Major victory for Internet Freedom. Thank you European Parliament! Eat this Hollywood", ha twittato Kim DotCom dalla Nuova Zelanda.

L'accordo ACTA per ora sarà adottato solo dall'Australia, il Canada, il Giappone, la Repubblica di Corea, dal Messico, il Regno del Marocco, la Nuova Zelanda, la Repubblica di Singapore, la Confederazione svizzera e gli Stati Uniti d'America.

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