Le schede seguenti sono tratte da Accusare, Storia del Novecento in 366 foto segnaletiche, di Giacomo Papi, per la Isbn - 14 euro. Con, in appendice, una piccola storiografia dedicata alla fotografia come strumento d'indagine, dagli albori fino all'avvento del digitale.
Sfilano cosi cantanti e attori, rivoluzionari e terroristi, ladri e mafiosi, fino a capi di stato. Tutti impigliati nella rete della fotografia giudiziaria. Nella parata di facce fissate dai fotografi della polizia nel corso degli ultimi centocinquant’anni non sfilano soltanto gli eventi storici più importanti, non marciano solo i crimini più efferati, ma si possono leggere anche i bisogni inconsci e le strategie segrete delle classi che per più di un secolo hanno detenuto, deciso e alimentato l'esercizio e la stabilità del potere..
Abbiamo tralasciato le tante schede dei musicisti, da Janis Joplin e Jim Morrison, David Crosby e Johnny Cash fino a Tupac Sharuk e Sid Vicious (definito in modo maldestro dall'autore "leader indiscusso" dei Sex Pistols, mentre era d'obbligo quella su Jagger e Richard), un po' perché' nel grande circo del rock'n'roll dei tempi andati, andare in galera e posare per la polizia poteva diventare un’abitudine, e un po' perché' l'autore, forse non è molto addentro la materia.). E questo è l'unico appunto a questo interessantissimo libro uscito nel 2004. Abbiamo quindi scelto i personaggi che riteniamo a noi più "vicini", che hanno affollato la nostra memoria e contribuito alla nostra formazione e che riflettono ciò che siamo: persone perseguitate, incarcerate, uccise ingiustamente; altre rese immortali dalle arti, dalla letteratura, dal cinema. Comunque quelli più attinenti alla nostra "linea editoriale"..Per tutti gli altri rimandiamo all'acquisto del libro. Buona lettura.
"Onorevoli colleghi, riteniamo di rappresentare lo spirito di quest'assemblea, chiedendovi di acquistare in nome dello stato la proprietà di una scoperta tanto utile quanto insperata, e che ci pare importante rendere disponibile al pubblico, affinché' scienze e arti progrediscano (...) Storico discorso di Charles Duchatel, ministro di polizia francese, alla camera, il 15 giugno 1839, relativo al signor Daguerre, che per primo, nello stesso anno, aveva trovato il modo di fissare su lastra le immagini fotografiche.
"Fotografare significa conferire importanza”.
Susan Sontag
GAVRILO PRINCIP
Larciduca Francesco Ferdinando, ‘erede al trono "di Austria e Ungheria, ci tiene ad apparire snello. Quando il 20 giugno 1914, a Sarajevo, lo studente irredentista serbo Gavrilo Princip gli spara, la sua divisa troppo stretta ritarda e rende vani i soccorsi. L'arciduca e la moglie muoiono. Scoppia la Prima guerra mondiale, anche se della morte dell'erede non frega nulla a nessuno. L'Austria, quasi come atto dovuto, attacca la Serbia. La Russia, che avrebbe dovuto starne fuori, interviene. Seguono tutti gli altri. Il conflitto si estende come una febbre irrazionale all'intero continente. Il Novecento è iniziato. Gli eserciti sono ancora ottocenteschi. È una carneficina.
Winston Churchill scrive alla moglie: «Mi domando perché quegli stupidi di re e imperatori non si mettano intorno a un tavolo. [...] Andiamo tutti alla deriva in una specie di stupore catalettico. È come se sul tavolo operatorio fosse disteso qualcun altro e non noi». Nel corso della Grande guerra avviene la prima schedatura fotografica di massa. I soldati si mettono in fila per farsi fotografare, la sigaretta tra le dita, la divisa stirata. In Italia c'è perfino un editto. Il motivo è che i loro cadaveri siano riconosciuti. Gavrilo Princip muore in carcere nel i918, a guerra finita, senza mai essersi sentito in colpa.
GAETANO BRESCI
Torna in Italia dal New Jersey per uccidere il re. II 29 Luglio 1900, a Monza, un giovane anarchico armato di una rivoltella Hamilton & Booth. Il re muore. Un mese dopo l'attentatore è condannato all’ergastolo. Braesci muore il 22 maggio 1901, ufficialmente imppicandosi in cella con un asciugamano. Nel 1902 Cesare Lombroso scrive: <II Bresci, d'anni 35 nacque a Goiano, frazione di Prato; suo padre, morto poco tempo fa, era agricoltore, un fratello quasi scemo, è calzolaio; sofferse assai per la miseria famigliare [...]; ma, ammaestrato poi nella tessitura, se la cavava sufficientemente, anzi a 25 anni guadagnava ’20 lire alla settimana>. Lo descrive. <Non si nota in lui alcun carattere che lo designi per pazzo, degenerato o criminale. La statura è media, la pella è pallida, la muscolatura è forte, i baffi neri, gli occhi neri, piccoli e infossati, lo sguardo limpido; appena havvi una leggera esagerazione nello sviluppo dello zigoma e un po’ d'impicciolimento del fronte>. E conclude: <Si esclude in lui il pazzo, il reo per passione e il reo-nato. Resta i1 delinquente d’occasione [...]. E probabile che le conferenze anarchiche, udite nell'epoca dello sviluppo [...] abbiano avuta una esagerata influenza sul suo contenuto mentale>
PETER KURTEN
Dal diario di Peter Kurten, il mostro di Dusseldorf. <Oggi, 23 maggio 1929, di mattina, ho raccontatore a mia moglie della mia responsabilità nell’afFare Schililte, aggiungendo la mia usuale osservazione che questo avrebbe significato almeno dieci anni di separazione tra di noi. Mia moglie era inconsolabile. Cominciò a parlare di disoccupazione, di povertà, di una vecchlaia da morta di fame.Ho suggerito che avrei dovuto suicidarmi e lei con me, visto che il futuro era completamente senza speranza. Poi, nel tardo pomeriggio, ho detto a mia moglie che avevo un modo per aiutarla>.
Sulla testa del mostro di Dusseldorf pende, infatti, una grossa taglia.<Naturalmente, non fu facile convincerlai che denunciarmi non avrebbe significato tradirmi,ma che al contrario stava facendo una buona cosa per l'umanità e per la giustizia> La mattina seguente la donna va alla polizia e denuncia il marito serial killer. Nato povero nel 1883, terzo di 13 figli, Peter Kurten ha una storia di piccoli furti e violenze. Racconta di avere ucciso la prima volta all'età di nove anni, annegando due amichetti in un fiume, ma il primo omicidio accertato risale al 1913 durante un furto. <Entrai in una casa di Wolfstrasse e salii al primo piano. Aprii diverse porte senza trovare nulla che valesse la pena di essere
rubato, quando vidi addormentata in un letto una ragazzina sui dieci anni.> Il giorno dell''omicidio, di cui viene accusato lo zio della bambina, Kurten torna sul luogo del delitto, in un caffé dall’altra parte della strada.. Tutti parlano dell'omicidio. <Tutto quell’orrore e quel indignazione mi fecero sentire bene.> Seguono altri assassinii che restano impuniti. Lo arrestano per reati minori. Condannato, resta in carcere fino al 1921. Quando esce,si sposa e trova Iavoro in una Fabbrica dove è attivo come sindacalista. La voglia di uccidere torna a farsi sentire quando con la moglie si trasferisce di nuovo a Dusseldorf. <Al mio ritorno il tramonto era rosso sangue>, annota nelsuo diario, come se la città lo stesse aspettando. La maggior parte dei delitti si concentra tra il febbraio e il novembre
1929, mentre Hitler guadagna consensi. La sua fama cresce, in patria e in Europa. E' il primo serial killer a diventare un fenomeno di massa. I giornali lo chiamano “il vampiro". Sono Fritz Lang e la faccia impaurita di Peter Lorre renderlo immortale con il film M, il Mostro di Dusseldorf, del 1931. Condannato per nove omcidi e sette tentati omicidi, soprattutto di ragazzine, muore ghigliottinato, il 2l luglio1932.
EMMA GOLDMAN
Anarchica, rivoluzionaria e femminista. Nasce nel 1869 in un ghetto russo. Da ragazzina emigra a Chicago dove si lotta per la giornata di otto ore. Dopo |'impiccagione di quattro anarchici per i Fatti di Haymarket Square dei 4 maggio 1886, progetta con Alexander Berkman l’omicidio dell'industriale Clay Finch. Per procurarsi una pistola, tenta anche (senza successo) di prostituirsi. ll piano fallisce. Va in galera per avere incitato una folla di disoccupati a sfamarsi, per avere distribuito opuscoli sulla contraccezione e poi, nel 1917, per cospirazione. Viene rispedita in Russia giusto in tempo per la rivoluzione. Scriverà: <Mai nella storia l’autorita, il governo, lo Stato si erano dlmostrati così statici, reazionari e controrivoluzionari>. Ripara in Inghilterra dove sposa un minatore gallese per avere la cittadinanza. A 67 anni, dopo il suicidio di Berkman, va a combattere nella guerra di Spagna. Muore nel 1940. E' sepolta a Chicago, non lontano da Haymarket Square. Risponde al rimprovero di un compagno che la vede ballare in pubblico <La causa non si aspetti che io mi comporti da suora... Io voglio la libertà, il diritto a esprimersi, il diritto di ognuno a cose belle e radiose>.
VINCENZO PERUGIA
Il ladro della Gioconda trascorre la notte di domenica 20 agosto 1911 nascosto in uno sgabuzzino del Louvre. Esce ll lunedì mattina, quando il museo è chiuso. Stacca la tela di Monna Lisa dalla cornice e se la infila in tasca. Poi esce. Pochi mesi prima, il Louvre aveva deciso di mettere sotto vetro i suoi capolavori. Proprio Perugia aveva costruito la teca del dipinto di Leonardo. La polzia lo interroga e interroga anche Pablo Picasso, che segnala l'amico Peiret. ma per 27 mesi l'opera sparisce per tutti. Lo arrestano quando tenta di vendere il dipinto alla galleria degli Uffizi di Firenze. Durante il processo diventa un eroe. Dichiara di averlo fatto per patriottismo, per restituire il capolavoro alla patria. Non sapeva o fingeva di non sapere che era stato proprio Leonardo a vendere il quadro alla Francia per 4 mila monete d’oro. In Italla diventa una celebrità, le donne gli scrivono lettere d'amore re, gli uomini gli mandano bottiglie di vino e di olio. Alla fine il giudice lo dichiara pazzo, incapace di intendere e di volere e trascorre in carcere solo 15 mesi. In realtà Vincenzo Perugia è innamorato perso di una donna vissuta 500 anni prima. Un tipo di relazione che comporta alcuni indiscutibili vantaggi.
GIUEPPE ZANGARA
Di fronte al giudice che ha pronunciato Ia sentenza di morte, dichiara: <Mi manda alla sedia elettrica. lo non ne ho paura! Lei e solo un capitalista e un criminale>. Il 15 febbraio 1933, a Chicago, l'immigrato italiano Giuseppe Zangara (Ferruzzano, Reggio Caiabria, 1900) uccide il sindaco della città, Anton Cermak, forse perché e troppo basso per centrare il presidente Franklin D. Roosevelt. Andando alla sedia in Florida, il 20 marzo, urla: < W l'Italia... Goodbye a tutti i poveri del mondo! Sporchi capitalistil Non voglio foto. Che nessuno scatti foto! Avanti. Schiacciate il bottone!>.Il suo idolo é l'anarchico Gaetano Bresci, che nel lugio 1900 a Monza ha ucciso il re d’Itaalia per vendicare le vittime di Bava Beccaris. ll 6 settembre 1901, all’Esposizione panamericana di Buffalo, l'anarchico Leon Czolgosz (Detroit, 1873) uccide il presidente Usa, William McKinley. Il processo dura solo nove ore, verdetto compreso. Muore alle 7.12 del 29 ottobre, nella prigione di Auburn, New York, per tre scariche da 1700 volt. Dichiara <Ho ucciso il presidente perchè era il nemico dei bravi lavoratori. Non mi pento>. Nella sua bara viene versato dell’acido solforico perché il suo corpo sia disintegrato.
BANDA BONNOT
All'incrocio tra Ottocento e Novecento, al crocevia tra crimine e rivoluzione, nel fotogramma che separa il cinema dal racconto, l'artigianato dalla macchina, va in scena la storia della banda Bonnot, che dal dicembre 1911 all'aprile 1912 mette a ferro e fuoco Parigi, dove politici e scienziati partecipano alla prima Conferenza Internazionale sul tempo, per definire, per la prima volta, orari e fusi da imporre al pianeta. Jules Bonnot nasce il 14 ottobre1876 a Pont-de-Roide, vicino a Montbeliard. A cinque anni perde la madre. Poco dopo il fratello si suicida e lui cresce con il padre, operaio in fonderia. Nel 1901 sposa una sarta che scappa con un suo amico sindacalista, portando con sé il figlio. Deluso dalla vita, s'innamora del moschetto Lebel e dei motori. A Lione intorno al 1910, è l'autista di Sir Arthur Conan Doyle, l'inventore di Sherlock Holmes, o di un suo collaboratore. A Parigi si avvicina al gruppo della rivista l'Anarchie, guidato da Victor Kibalcic (Victor Serge) che sconterà cinque anni, innocente e contrario ai metodi della banda, senza però mai fare i nomi dei compagni. E' la prima volta che una banda ha un'ideologia. Anarchici nemici dei borghesi, più che dell’aristocrazia, non si erano mai visti. I primi rapinatori della storia a bordo di un'automobile appaiono l'11 dicembre 1911, alle 8,20 di mattina, in Rue Ordener a Parigi. Al volante della Delaunay-Belleville rubata (1909, 12cv, verde bottiglia) c’è Raymond Callemin, soprannominato la Science a cui Bonnot ha insegnato a guidare appena il giorno prima. Il 28 aprile 1912, un altro colpo e un altro straordinario primato. L'azione viene ripresa in diretta da un cineasta di passaggio. Si tratta cioè, della prima rapina della storia a essere filmata. La parabola della banda finisce poco dopo, alla periferia di Parigi, in una cascina assediata da 500 poliziotti. Il motto di Jules è "In ogni caso, nessun rimorso". Dimenticati per decenni, anche dagli anarchici, risorgono nel 1968, grazie al film Les Anarchistes di Philippe Fourastie' (con Jacques Brel nel ruolo di Callemin). Dei venti accusati, vanno alla ghigliottina Andre' Soudy, Raymond Callemin, Antoine Monnier. E' l'Aprile 1913. Il primo Luglio, alle 10 del mattino, la Torre Eiffel avrebbe diffuso via radio il primo segnale orario al mondo intero. Il tempo è iniziato. Nascono gli orari dei treni e i cartellini da timbrare per entrare al lavoro.
JULIUS E ETHEL ROSEMBERG
Accusati ingiustamente di essere spie dei sovietici, i coniugi Rosemberg muoiono sulla sedia elettrica il 19 giugno 1963. dall'alba una folla è radunata a New York per protestare contro la sentenza. Il giomo dopo, sul New York Times William B. Conklin scrive un grande articolo.
<Ossining, N.Y., 19 giugno. Stoici e silenziosi fino all; fine, Julius ed Ethel Rosenberg sono stati giustiziati stanotte sulia sedia elettrica nella prigione di Sing Sing per svolto durante la guerra attività di spionaggio atomico per conto dell'Unione Sovietica. La coppia, la prima ad essere mandata a morte a New York e la prima negli Stat Uniti per spionaggio, é andata alla morte con una calma che ha sbaiordito i testimoni>. <]ulius, 35 anni, è stato il prirno a entrare nella luce abbagliante della camera dai muri bianchi. Ha camminato lentamente dietro al rabbino Irving Kosiowe, cappellano della prigione di SingSing, che intonava ii Ventitreesimo Salmo:" Il Signore é il mio pastore. Nulla mi mancherà". Mentre Rosenberg si avvicinava alla sedia in legno di quercia marrone é sembrato oscillare un pò di lato. <Le guardie Io hanno sistemato in Fretta sulla sedia. Era perfettamente rasato e non portava i baffi. Indossava una t-shirt bianca.Alle 8.00 la prima scossa di 2 mila volt, con un‘intensità di dieci ampere, ha attraversato il suo corpo. Dopo altre due scosse, alle 8.06.45" della sera, la sua vita terrninava. <Il dottor Kipp e il dottor George McCracken hanno applicato lo stetoscopio sul suo petto e il dottor Kippha detto:"Dichiaro che quest'uomo è morto".
<Ethel Rosenberg, la moglie di 37 anni, é entrata nelia camera della morte pochi secondi dopo che il corpo dei marito era stato rimosso. Indossava un vestito verde scuro a pois bianchi e, come il marito, calzava pantofole di panno a forma di mocassino. I suoi capelli erano raccolti stretti in cima alla testaper permettere il contatto della nuca con l'elettrodo. Un istante prima di arrivare alla sedia, la donna, alta 1,52 per 45 kg, ha teso una mano verso la signora Helen Evans, una delle guardiane. Quando la signora Evans ha afferrato la mano, la signora Rosenberg l’ha tirata a sé, baciandola delicatamente su una guancia. [...]
<"La signora Rosenberg ha preso posto suila sedia con l’aspetto più calmo che io abbia mai visto", ha riferito un testimone. Ha sussurrato appena quando l’elettrodo é entrato in contatto con la sua testa, ma le sue braccia sono rimaste rilassate sotto le cinghie che le tenevano legate. Ha atteso in silenzio che le guardie calassero sul suo viso una maschera di cuoio. In piedi, sulla sua destra, stava Joseph P. Franco, il boia di stato.>
<<La prima delle tre scosse consecutive è stata inferta alle 8.11.30". Dopo la terza scossa, i due medici le hanno applicato lo stetoscopio e si
sono resi conto che la donna era ancora in vita. Alle 8.16,
dopo altre due applicazioni di corrente, la signora Rosenberg è stata dichiarata morta.><Entrambe le esecuzioni sono state anticipate
rispetto al normale l'orario di Sing Sing delle 11 della notte, perchè non ci fossero conflitti con lo stato ebraico. Termmata la duplice esecuzione,sul fiume Hudson calava la debole luce di un sole rosso che spargeva i suoi ultimi raggi.>
Nel primo pomeriggio avevano avuto notizia che la corte suprema e il presidente Eisenhower avevano rigettato i loro ultimi appelli.
La coppia lasciava due figli piccoli, Michael e Robert, che in futuro avrebbero cambiato il proprio cognome in Meerepo e sarebbero diventati professori universitari. Nel 1975 Robert ha creato il Rosemberg Fund for the Children, associazione che ancora oggi si batte per aiutare i figli dei prigionieri politici in tutto il mondo.
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GUS HALL
Arvo Kusta Halberg nasce nel 1910 in Minnesota, figlio d’immigrati finlandesi. La regione pullula di acciaierie e di lotte operaie. A 17 anni entra nel Partito Comunista, nel '42 si arruola in marina volontario. Nel '48 la prima condanna per..cospirazione. Rimane in carcere otto anni e mezzo. Esce quando la Corte suprema dichiara incostituzionale la legge che lo ha fatto condannare. Nel 1959 viene eletto segretario del Partito Comunista Americano. Muore nel 2000, a 90anni. Nel 1992 aveva dichiarato: "Ho fatto quello in cui ho creduto. E io credo che il socialismo sia inevitabile”.
ANGELA DAVIS
Un'icona pop. Un'icona politica. La bellezza delle idee. La bellezza del corpo. In questa danza
di privato e politico, di sex symbol e modello ideale, Angela Davis può essere accostata soltanto a Ernesto “Che” Guevara. Diffondendo la sua segnaletica la polizia ha l'accortezza di allegare una fotografia della vita quotidiana della Davis in cui sfoggia la sua classica pettinatura afro. A tutte le latitudini del pianeta, sulla testa delle ragazze di sinistra fioriscono permanenti improbabili. Nasce in Alabama il 26 gennaio1944. ll mondo inizia a sentire parlare di lei nel1968 quando viene espulsa dalla University of California di Los Angeles, dove é assistente di filosofia, perché comunista. Accusata di complicita con le Black Panthers per il rapimento di un giudice in un tribunale di San Rafael nel quale vengono uccise quattro persone, é arrestata il 13 ottobre 1970 in un motel di Manhattan e assolta nel 1972, dopo una campagna di opinione internazionale.
Nel corso del processo ammette di essere la donna di George jackson, il leader comunista nero che morira assassinato nel carcere californiano di Soledad, il 21 agosto 1971.
Oggi Angela Yvonne Davis é professoressa all'Universita di Santa Cruz, in California.
CRHISTIAN BRANDO
Per farlo assolvere dall’accusa di omicidio volontario il padre Marlon si indebita per più di 1 milione di dollari. Nel maggio del 1990 Christian Brando uccide Dag Drollet, amante della sorellastra Cheyenne, sostenendo al processo di averla voluta difendere da un tentativo di violenza. Sarà condannato a 10 anni. A soli 25 anni, nel 1995, Cheyenne si impicca. Il padre salva Christian dalla galera, offrendo la sua casa di Mulholland Drive per gli arresti domiciliari. Nel 2004 Christian Brando, battezzato così dal padre in onore di un amico attore francese, e accusato di un secondo omicidio e rischia il carcere a vita.
LENNY BRUCE
E' stato una specie di Socrate americano comico, con la differenza che Socrate subì un solo processo. Tra il 1961 e il 1963, Lenny Bruce compare davanti ai giudici una dozzina di volte per offesa alla morale. Viene accusato per gli sketch in cui Eleonor Roosevelt mostra le tette e per quello in cui Jacqueline Kennedy scappa dopo l'assassinio del Presidente, per aver spiegato come fingere di fare sesso con un pollo e per aver usato a profusione la parola "venire" per indicare il momento dell'orgasmo. Dopo una condanna a New York, riflette dal palco: "Che cosa significa essere condannati per oscenità a New York? Questa è la città più sofisticata del paese...Se a uno dovesse capitare di essere il primo condannato per oscenità a New York, si dovrebbe sentire depravatissimo..."
Nato Leonard Schneider nel 1925 nel quartiere ebraico di Long Island, muore il 3 agosto 1966 a Hollywood per un’overdose di morfina. In 41anni scrive Come parlare sporco e influenzare la gente, ispira il film Lenny (Bob Fosse, 1974 con Dustin Hoffman), scandalizza migliaia di persone, ma ne fa ridere qualcuna di più.
RONNIE BIGGS
Ore 3.03 del mattino, 8 agosto 1963. Fuori Cheddington, nel Buckingamshire, in Gran Bretagna, un gruppo di rapinatori travestiti da ferrovieri attende il treno postale da Glasgow. Grazie ad un falso segnale il treno si ferma. Il macchinista, colpito alla testa, resta invalido per sempre. I rapinatori prelevano 2, 3milioni di sterline (equivalenti oggi a quaranta milioni). E' questa, in sintesi, "The great train robbery", la più grande rapina nella storia del Regno Unito. Le circa venti persone che formano la banda vengono prese poco dopo perché' lasciano le impronte sulle banconote vere con cui, per divertirsi a fare i miliardari, giocano a monopoli. Quasi tutti riescono a scappare prima della condanna. Ronnie Biggs, il più giovane della banda, evade nel '65 e nel 70 si stabilisce in Brasile. Nel '78 incide con Steve Jones e Paul Cook dei Sex Pistols il singolo "No one is innocent". Quando ritorna a Londra, nel 2001, è un vecchio in sedia a rotelle con un panama in testa. Accompagnato dal figlio Michael (un musicista cosi famoso in Brasile da fare da supporter a Ricky Martin) detta a The Sun: "Il mio ultimo desiderio è camminare fino al Margate pub e ordinare una pinta scura". Sta scontando 25 anni.
ROBERT DOWNEY JR.
Nel 1996 il primo arresto per possesso di eroina, cocaina e di una calibro 357 (scarica). Condannato a tre anni con la condizionale e test periodici che normalmente tende a saltare. Nel '97 si fa quattro mesi di prigione, nel '99 un anno. Esce nell'agosto del 2000 e a dicembre un altro arresto per cocaina e valium. Nel 2001, dopo l'ennesimo arresto, i produttori della sit com Ally McBeal, con cui Downey ha vinto un Golden Globe, lo cancellano dalla serie.
"E' come se avessi un fucile in bocca e il dito sul grilletto", spiega al giudice nel 1999.
"Ed è come se mi piacesse il sapore del metallo".
Nato a New York il 4 aprile 1965, debutta a cinque anni come pupazzo in Pound, diretto dal padre. Cresce nel Greenwich Village, nell'ambiente dell'avanguardia newyorkese dei primi anni settanta. Studia, senza diplomarsi, alla Santa Monica High School con Sean Penn e Rob Lowe. Un insegnante ricorda: "Si distingueva per talento, profondità e vulnerabilità." Per sette anni sta con l'attrice Sarah J. Parker. Diventa famoso facendo il tossico in Less than Zero (dal romanzo di Bret E. Ellis) e C. Chaplin in Chaplin di R. Attenborough.
Eroina, marijuana, anfetamine, metanfetamine..Questo l'inventario dell'ispezione che il 12 febbraio 1967 porta in carcere Mick Jagger e Keith Richards, entrambi di ventiquattro anni e voce e chitarra dei Rolling Stones, la band che più di tutte ha cantato la droga, l'eroina in particolare, come donna angelicata. I due si dichiararono non colpevoli e vengono rilasciati su cauzione. La foto fissa il momento del secondo arresto, avvenuto il 18 luglio 1972, prima di un concerto a Boston. Jagger e Richards sono imputati di un'altra accusa canonica per le rock star: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
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