E' stato definito anche come .." un ghigno ingenuo del proletariato", "una rivolta della classe operaia contro i gusti borghesi, le buone maniere e il sistema corrotto del consumismo". Ma anche una pura rappresentazione.. artistica. Non dobbiamo dimenticare che il Punk ha avuto tra i suoi antenati una frangia di artisti di avanguardia. Se Iggy Pop sul palco amava spalmarsi di burro di arachidi Patti Smith, ispirata da Rimbaud, leggeva le sue poesie al CBGB. E prima di Dave Marsh, a cui (narra la leggenda) dobbiamo l'uso della parola Punk per la prima volta (per una recensione del gruppo Question Mark and the Mysterians), prima ancora di Sgt. Pepper e la morte di Jimi Hendrix,
I Velvet Underground, protetti di Andy Warhol e pionieri del dark psichedelico spianarono la strada a quello che più tardi fu definito come punk rock. Anche Please Kill Me, la "storia orale non censurata del punk", scritto da Gillian McCain e Legs McNeil si apre con i Velvet e con J. Cale che ricorda di come fu sconvolto dopo che Lou Reed gli fece sentire Heroin: <<Il testo e la musica erano così volgari e devastanti .... Lou aveva queste canzoni in cui aleggiava un elemento hard boiler, come ci fosse un assassinio in corso..>>
Ora in occasione del 40esimo anniversario del punk, tutti, dal sindaco di Londra a Shakespeare sono stati associati al punk, la capitale britannica ne celebra i luoghi, la musica, il look, le influenze, con eventi e concerti, ma forse è stato proprio Lou Reed che ne ha definito il carattere più cinico, crudo
e devastante nella seconda metà degli anni '60.
Le performance di quelle canzoni erano puro spettacolo art-rock, grazie alla Exploding Plastic Inevitabile di Andy Warhol, o EPI.
Wayne Mcguire, critico molto influente in quel periodo, descrisse le esibizioni dell'Exploding tra il 1966 e il 1967, come "un circo elettronico, una totale confusione, con il gruppo avvolto in un oscurità illuminata solo da luci stroboscopiche. Usavano dai tre a cinque proiettori, mostrando spesso spezzoni diversi dello stesso film, e spostandoli in diversi spazi in modo da coprire tutto l'auditorium. Avevano quattro luci stroboscopiche a velocità variabile; tre punti in movimento, con un assortimento di gel colorati; diverse luci a pistola; una palla a specchio appeso al soffitto e un'altra sul pavimento; ben tre altoparlanti che sparavano a tutto volume un cut-up di musica pop, oltre che quella dei Velvet Underground e Nico ...… e così via. Il tutto mentre Gerard Malanga e Ingrid Superstar ballavano freneticamente sulla musica dei Velvet .
Warhol aveva tentato di mettere in scena simili eventi già dal 1963, con una band che ebbe vita breve, The Druids, che comprendeva il compositore avant garde Monte Young. La stampa definì l'esperimento come "la migliore drugs connection di New York". Warhol incontrò poi i Velvet Underground al Café Bizarre, completando il gruppo con un'altra sua protetta, Nico. La band fu ripresa dal regista Jonas Mekas, che voleva i componenti della band vestiti di nero per poter vedere il film al Teatro Cinémathèque . "Ma eravamo tutti vestita di nero, in ogni caso", ricordò Reed.
Come si può vedere nella parte iniziale del film del 1966 di una performance della EPI, ci sono odi proto-punk di Lou Reed, con riferimenti all'eroina e al sadomasochismo, fornendo la colonna sonora ideale per le celebrazioni (moda e bellezza) di Warhol. Ci fu anche una proiezione dell'adattamento di Warhol di A Clockwork Orange del 1962 (Arancia Meccanica di Anthony Burgess) : il contenuto di quel film, insieme agli aspetti trasgressivi dei testi dei Velvet Underground e alla loro musica, contribuì in modo significativo alla caratterizzazione da parte della critica dell' EPI, che furono bollati come 'debosciati' e 'perversi'.
Il film che vediamo qui è stato girato dal regista Ronald Nameth ad una esibizione EPI al Poor Richards di Chicago.La colonna sonora sovraincisa mescola registrazioni di "I'll be your Mirror" e "European Son", "It was a pleasure" da Chelsea Girl di Nico, e le versioni live di "Heroin" e "Venus in Furs", con John Cale alla voce . In questo particolare evento né Reed né Nico sono protagonisti, ma è Cale al comando. Tuttavia, il film rappresenta la visione sensoriale infernale di Warhol ... l'ambiente della discoteca più unico ed efficace prima dell'era Fillmore, e una registrazione visiva di come il punk nacque nei teatri d'essai e nelle gallerie d'arte, prima di risalire dai locali di quartiere e dai garage. Guardare questo evento è come ballare in un locale strobo: il tempo si ferma, i movimenti sono ritardati, il corpo sembra separarsi dalla mente. Nameth fa con questo cinema quello che i Beatles fecero con la musica: il suo film è denso, compatto, ma in qualche modo fluido e leggero. E 'estremamente pesante, estremamente veloce, ma arioso e poetico, un mandala che ti risucchia nel suo vortice vorticoso, un aurea che pervade di malinconia.
Buona visione
I Velvet Underground, protetti di Andy Warhol e pionieri del dark psichedelico spianarono la strada a quello che più tardi fu definito come punk rock. Anche Please Kill Me, la "storia orale non censurata del punk", scritto da Gillian McCain e Legs McNeil si apre con i Velvet e con J. Cale che ricorda di come fu sconvolto dopo che Lou Reed gli fece sentire Heroin: <<Il testo e la musica erano così volgari e devastanti .... Lou aveva queste canzoni in cui aleggiava un elemento hard boiler, come ci fosse un assassinio in corso..>>
Ora in occasione del 40esimo anniversario del punk, tutti, dal sindaco di Londra a Shakespeare sono stati associati al punk, la capitale britannica ne celebra i luoghi, la musica, il look, le influenze, con eventi e concerti, ma forse è stato proprio Lou Reed che ne ha definito il carattere più cinico, crudo
e devastante nella seconda metà degli anni '60.
Le performance di quelle canzoni erano puro spettacolo art-rock, grazie alla Exploding Plastic Inevitabile di Andy Warhol, o EPI.
Wayne Mcguire, critico molto influente in quel periodo, descrisse le esibizioni dell'Exploding tra il 1966 e il 1967, come "un circo elettronico, una totale confusione, con il gruppo avvolto in un oscurità illuminata solo da luci stroboscopiche. Usavano dai tre a cinque proiettori, mostrando spesso spezzoni diversi dello stesso film, e spostandoli in diversi spazi in modo da coprire tutto l'auditorium. Avevano quattro luci stroboscopiche a velocità variabile; tre punti in movimento, con un assortimento di gel colorati; diverse luci a pistola; una palla a specchio appeso al soffitto e un'altra sul pavimento; ben tre altoparlanti che sparavano a tutto volume un cut-up di musica pop, oltre che quella dei Velvet Underground e Nico ...… e così via. Il tutto mentre Gerard Malanga e Ingrid Superstar ballavano freneticamente sulla musica dei Velvet .
Warhol aveva tentato di mettere in scena simili eventi già dal 1963, con una band che ebbe vita breve, The Druids, che comprendeva il compositore avant garde Monte Young. La stampa definì l'esperimento come "la migliore drugs connection di New York". Warhol incontrò poi i Velvet Underground al Café Bizarre, completando il gruppo con un'altra sua protetta, Nico. La band fu ripresa dal regista Jonas Mekas, che voleva i componenti della band vestiti di nero per poter vedere il film al Teatro Cinémathèque . "Ma eravamo tutti vestita di nero, in ogni caso", ricordò Reed.
Come si può vedere nella parte iniziale del film del 1966 di una performance della EPI, ci sono odi proto-punk di Lou Reed, con riferimenti all'eroina e al sadomasochismo, fornendo la colonna sonora ideale per le celebrazioni (moda e bellezza) di Warhol. Ci fu anche una proiezione dell'adattamento di Warhol di A Clockwork Orange del 1962 (Arancia Meccanica di Anthony Burgess) : il contenuto di quel film, insieme agli aspetti trasgressivi dei testi dei Velvet Underground e alla loro musica, contribuì in modo significativo alla caratterizzazione da parte della critica dell' EPI, che furono bollati come 'debosciati' e 'perversi'.
Il film che vediamo qui è stato girato dal regista Ronald Nameth ad una esibizione EPI al Poor Richards di Chicago.La colonna sonora sovraincisa mescola registrazioni di "I'll be your Mirror" e "European Son", "It was a pleasure" da Chelsea Girl di Nico, e le versioni live di "Heroin" e "Venus in Furs", con John Cale alla voce . In questo particolare evento né Reed né Nico sono protagonisti, ma è Cale al comando. Tuttavia, il film rappresenta la visione sensoriale infernale di Warhol ... l'ambiente della discoteca più unico ed efficace prima dell'era Fillmore, e una registrazione visiva di come il punk nacque nei teatri d'essai e nelle gallerie d'arte, prima di risalire dai locali di quartiere e dai garage. Guardare questo evento è come ballare in un locale strobo: il tempo si ferma, i movimenti sono ritardati, il corpo sembra separarsi dalla mente. Nameth fa con questo cinema quello che i Beatles fecero con la musica: il suo film è denso, compatto, ma in qualche modo fluido e leggero. E 'estremamente pesante, estremamente veloce, ma arioso e poetico, un mandala che ti risucchia nel suo vortice vorticoso, un aurea che pervade di malinconia.
Buona visione
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