12/07/11

Remote Controll: THE CLASH (1)

THE LAST GANG IN TOWN
La più importante band dell'intera epopea punk (Lester Bangs) e chissà quante volte avrete letto la storia dei Clash su riviste,libri,fanzine,in rete. I Clash hanno fatto ciò che hanno fatto,durante i frenetici sette anni della loro esistenza. Nelle parole dei quattro componeti della band si ripercorre gli anni di un esplosione controculturale i cui effetti arrivano fino ad oggi. Perchè il Punk oltre ai suoni e alle idee aveva anche una carica iconografica ineguagliata..
Un omaggio al gruppo che ha segnato il mio immaginario, lo spirito di un epoca, il mio background socio-culturale. E una dichiarazione d'amore per Joe Strummer,prematuramente scomparso, un icona per intere generazioni di fan e musicisti,un omaggio al suo talento, alla sua musica, alla sua integrità, e alla sua umanità.

"Mio padre lavorava per il ministero degli esteri e fu spedito ad Ankara: per questo sono nato in Turchia. Dopo la Turchia siamo andati a Città del Messico per un paio d'anni, poi a Bonn. Poi i miei mi mandarono in collegio in Inghilterra. A quei tempi i collegi avevano un impostazione molto militare e c'era un sacco di bullismo:o facevi il bullo o lo subivi e non c'era alcuna protezione da parte di nulla e nessuno. Non era piacevole ma si trattava di istinto di sopravvivenza e in quella scuola sono stato però felice,perchè lì ero un leader e perchè andarci significava essere diventati indipendenti. Non ci si aspettava che nessuno facesse qualcosa per noi,e il punk era in gran parte così,perchè nessuno t'avrebbe aiutato. Avevo un rapporto terribile con mio padre,perchè ero uno studente pessimo. A causa dell'educazione ricevuta,pensavo che l'autorità fosse qualcosa da evitare,se possibile. Però,se si potesse attaccarla e uscirne indenni,io consiglierei di farlo..Mettere in discussione l'autorità era ai primi posti nell'elenco delle mie priorità. I miei genitori non avevano nessun talento musicale,il primo disco che ho comprato è stato I want to Hold your Hand dei Beatles, e poi i primi singoli degli Stones. Ricordo di aver sentito Fade Away in collegio,a undici anni,e ho pensato:questo è qualcosa di diverso,questo è il contrario di tutte le cose che devo sopportare qui! Quello è stato il momento in cui mi sono innamorato della musica. In quel momento ho preso una decisione nel subconscio,quella di seguire la musica per sempre,e che la musica sarebbe sempre stata il mio stile di vita. In effetti senza la musica,senza l'eplosione che era in corso a Londra con i Beatles, i Kinks, gli Yardbirds, non riesco ad immaginare come sarei riuscito ad uscire vivo da quella scuola.Solo dopo aver lasciato gli studi, però, ho cominciato a pensare che avrei potuto suonare. Ero solo un appassionato ascoltatore e quando riuscii a mettere insieme alcuni accordi ero al settimo cielo. Fui stupito quando accettarono la mia domanda per l'Istituto d'Arte,ma non durò molto:avevo capito che non ci stavano insegnando niente,se non come fare segni..artistici su una pagina. Il primo gruppo in cui suonai la chitarra furono i Vultures,una r&b band che per me era l'ideale. Un giorno a Newport un tizio, che era sosia sputato di Jim Morrison, studente che girava coi ragazzi neri e che fumava erba è venuto da me e mi ha detto:c'è una musica che si chiama DUB, vieni con me! Sciolsi i Vultures, dovevo fare qualcosa di nuovo.."

JOE STRUMMER
21/08/1952 - 22/12/2002


"I miei genitori divorziarono che avevo otto anni e mia nonna si è occupata della mia educazione. Credo che in una certa misura per me la musica fosse diventata una via di fuga,da bambino. Prima che si separassero,i miei genitori litigavano un sacco,e mia nonna mi portava giù nel rifugio antiaereo nel seminterrato del condominio. litigavano di brutto e io..avevo paura.Cosi io e la nonna aspettavamo che il raid finisse e poi tornavamo al piano di sopra. Riempivo il tempo collezionando oggetti,o pensare. Vivevo veramente in un mondo tutto mio e con tre vecchiette,mia nonna e due sue sorelle,che erano anche delle vere ebree. Provenivano dalla Russia e mia madre fu il primo membro della famiglia nata in Inghilterra e a sposare un non ebreo. Io non avevo fatto il 'bar mizvà',anche se mia nonna era patricante:mi ha nutrito,mi ha salvato da tutti quei litigi quando ero davvero piccolo e mi ha protetto quando ha potuto e non ha mai messo in discussione la cosa. Iniziai a gironzolare per Carnaby Street durante i fine settimana,a rubacchiare,solo cosette da niente. Era un periodo elettrizzante per crescere. Sembrava che ci fosse musica ovunque,usciva dai negozi,dalla radio,era come avere una colonna sonora della nostra vita. I primi veri dischi comprati con i miei soldi sono stati SmashHits di Jimi Hendrix e Disraeli Gears dei Cream,a 33 scellini. Hendrix in particolare,ascoltavo e riascoltavo..Fin dalla tenera età,sapevo che volevo fare musica,non ho mai voluto fare altro. Quando si è giovani non ci sono molti foghi,il calcio mi appassionò per un po'. Poi ho dovuto fare una scelta,o il calcio o la musica. C'era un gruppo a scuola,io ero il piccolo della situazione,ma ero sempre curioso e così ho iniziato a fargli da roadie. Ero felice,poi gradualmente ho cominciato a suonare la chitarra. In realtà ho suonato anche la batteria,e il basso. La chitarra è venuta dopo,perchè immaginavo che era il ruolo più figo da ricoprire. Non sono mai andato a lezione,ho imparato sopra i dischi e ho trascorso anni in camera a suonare sui dischi degli Stones,ad imparare gli assoli e tutte le sfumature..Dall'America mia madre mi spediva riviste come Creem e Rock Scene,una rivelazione per me,perchè erano piene di cose su gruppi che nessuno aveva mai sentito.. I New York Dolls,per esempio,hanno avuto un effetto enorme su di me:erano incredibili e avevano un look da sballo. Avevano l'aria di gente che se ne fregava di tutto e su quelle riviste scriveva Lester Bangs,che parlava di gruppi come gli Stooges,i Dolls,gli Embassy Five,Flamin' Groovies..Io seguivo gli Small Faces di Rod Stewart e i Mott The Hoople. Allo Hammersmith Art College sembravo Johnny Thunders,con i capelli lunghi e i jeans attillati, e non c'era molta gente a cui piacevano gruppi come gli Stooges o gli MC5. Credo che fu per questo che Viv (Albertine delle Slits..) si accosre di me. Poi ho conosciuto Keith Levene (in seguito nei P.I.L. di J.Rotten), Tony James (Generation X). Intanto,dopo l'istituto d'arte presi un lavoro in un ufficio della previdenza sociale. Aprivo i pacchetti e quello fu un periodo in cui l'IRA,molto attiva a Londra,aveva indetto una campagna terroristica a base di lettere bomba e da questa esperienza poi nacque Career Oppotunities. Ho conosciuto Bernie Rhodes nel '75,poi Chrissie Hynde (The Pretenders):non riuscimmo a mettere su un gruppo,però lei mi fece tagliare i capelli.."

Mick Jones
26/06/1955


"Crescere nei quartieri poveri di Brixtown era un luogo fantastico per un bambino,ribolliva di energia e quel misto multiculturale di persone gli dava un atmosfera unica. Gli autisti degli autobus gridavano..'Nazioni Unite' quando si fermavano davanti al Lamberth Town All.. In Shakespeare Road dove vivevo,la gente che vi abitava era in gran parte dei Caraibi e andare a casa di questa gente mi ha aperto gli occhi.La musica del giradischi del mio amico Marcus era del tipo che a volte sentivo rimbombare da appartamenti e scantinati della zona. Allora non sapevo che si chiamava SKA. Frequentavo i ragazzi di origine caraibica,sedevamo agli angoli dei muri,loro per riprendersi dalla festa della sera prima. Ero un ragazzino felice finché un giorno mio padre mi convocò e mi diede la straziante notizia che non avrebbe più abitato con noi,senza dare un motivo,una spiegazione..Quella notizia mi ha completamente scioccato e la mia visione del mondo è cambiata. Arrivò il mio nuovo padre ed è stato difficile,per tutti noi.Io non mi sono adeguato e ho lottato contro il nuovo regime.(...)Passammo un anno in Italia,a Siena,dove mi rifiutai di andare a scuola perchè la divisa era un grembiulone blu con un grosso fiocco nero sul davanti(!),ma Siena era il paradiso:il sole,i meloni,il vino.Mia madre mi portava a vedere gli spaghetti western che erano simili ad opere liriche piene di azione. Tornato in Inghilterra volevo solo imparare a disegnare e a dipingere,e all'istituto d'arte andai ad una audizione per batteristi. Fu un disastro.Qualche settimana dopo incontrai il chitarrista dell'audizione:mi ha detto che si chiamava Mick Jones,anche lui all'istituto d'arte.Iniziò a darmi lezione di chitarra,facendolo diventare matto,cosi pensammo di provare con il basso.Ho iniziato ad imparare sopra i dischi reggae,sentivo bene i giri di basso e le canzoni le conoscevo fin troppo bene.nel corso dei mesi seguenti provammo con un batterista,Terry Chimes e dopo poco abbiamo trovato il nostro cantante,anche se era in un gruppo di nome 101'ers:si chiamava Joe Strummer.."

Paul Simonon
15/12/1955


"I miei genitori erano entrambi insegnanti. sono cresciuto a Dover,dove per farmi accettare dagli altri ragazzi facevo il clown e non ho un brutto ricordo di quel periodo. Al liceo lanciavo sassi dalla finestra e facevo follie che gli altri concepivano solo a parole. Mi ruppi una gamba giocando a calcio e per sei mesi non sono andato a scuola. Ero veramente depresso,dovevo restare seduto a guardare gli altri,mio padre,su suggerimento del medico,decise che dovevo avere una passione:a me piaceva la musica,ascoltavo gli Who e mi piaceva il suono di Keith Moon quando suonava la batteria,cosi decisi che volevo diventare un batterista. Un mese dopo mio padre comprò una batteria usata e me la portò a casa. I miei amavano la musica,entrambi gallesi,amavano cantare e mia madre suonava il pianoforte. Mi hanno incoraggiato quando ho detto che volevo suonare la batteria,anche se dovevo suonare a casa e facevo un sacco di rumore..Non ho mai preso lezione e ancora oggi,quando qualcuno mi chiede se posso dare lezioni,non ho idea di come fare. Non so leggere la musica ma so suonare il piano e la chitarra.Ho ereditato dai miei genitori,credo. Suonare la batteria è diventata la mia prima..tossico dipendenza,a sei mesi dall'acquisto facevo già dei concerti.Presto ottenni un ingaggio regolare in un pub come batterista jazz e prendevo 5 sterline a settimana,quando i ragazzi della mia età prendevano una paghetta di 5 scellini. Mi piacevano Jene Krupa e Buddy Rich ma anche ascoltare roba rock. Suonavo bene,dietro la batteria avevo fiducia in me stesso,riuscivo a parlare con le ragazze e mi sentivo capace di tutto. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto,perchè hanno capito che era la cosa in cui ero più bravo (...) Naturalmente non sono più tornato a scuola,anche se sono uscito con due diplomi Olevel,Letteratura Inglese e lingua Inglese. Feci alcune audizioni,per gli Sparks dove arrivai secondo,poi trovai lavoro in una band che si chiamava IGs,i cui componenti erano tutti militari. Suonavamo la musica dei Temptation e dei Miracles,la musica era fantastica ma andare in tournee con loro era noioso. Mi trasferi a Londra, e tramite la rivista Melody Maker ho combinato audizioni con tonnellate di gruppi. Uno di questi erano i London SS,ed è stato cosi che ho conosciuto Mick (Jones). per un po' di tempo suonai in giro,ma mi licenziavano perchè dicevano che non picchiavo sui tamburi abbastanza forte. Una sera rincontrai Mick al Raimbow,mi chiese di fare un audizione per il suo nuovo gruppo e ho pensato:bé,adesso li sfascio di botte,quei tamburi. E cosi ho fatto,mentre suonavamo..London's Burning! per la duecentesima volta o giù di lì.. Ricordo che il gruppo chiedeva a tutti questi altri batteristi quali erano le loro influenze e tutti dicevano i Pistols,i N.Y. Dolls eccetera. Quando l'hanno chiesto a me,ho risposto Billy Cobham,B.Rich e roba che mi piaceva veramente. Dopo l'audizione,il roadie,Baker,mi portò fuori e mi disse:'il posto è tuo,se lo vuoi'. Come fai a saperlo,chiesi? 'Li conosco,il posto è tuo..' Ora,tutte queste voci sul fatto che non mi piaceva il punk sono false. Quando sono entrato nel gruppo è stato emozionante,mi piaceva il modo in cui si vestivano,incutevano timore quei tre e mi piaceva la loro energia. Ero un buon batterista,avevo talento,ma non ero potente. Quando sono entrato nei Clash ho dovuto reimparare ogni cosa e insieme ci siamo evoluti. Con i Clash sono diventato un vero batterista.."

Nicky "Topper" Headon
30/05/1955


The Clash  Isbn edizioni - p.384,euro 49 















The Clash 77








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