01/08/11

Terra Sacra: Massive Attack

Possibile che il nuovo sia rappresentato da un gruppo attivo oramai da trent'anni? Tanto è il tempo trascorso dal Wild Bunch, combo di Dj che con due giradischi e un microfono hanno creato una sorta di immaginario,più che uno stile,ingiustamente etichettato come Trip Hop, fino ad arrivare alle possenti produzioni odierne,con dei live show davvero pazzeschi, dove la perfezione e la potenza musicale sono accompagnate da installazioni video sofisticate, tecnologiche e politicamente impegnate,curate dalla United Visual Artist (U.V.A.). I Massive Attack non sono proprio una band convenzionale. Cinque album in trent'anni di carriera,diversissimi tra loro,zeppi di così tante influenze ma riconducibili tutti alla black music. Dischi oscuri,a volte lontani dalla forma canzone classica,con campionamenti e sample precisi e irriconoscibili e con collaborazioni con artisti di forte personalità, da Sinead O'Connor ad E.Fraser e Tracy Horn, lasciando loro una totale libertà espressiva, piuttosto che tracciare una linea da seguire,fino ad arrivare ad una loro personale interpretazione della canzone proposta.
Mentre il lavoro degli U.V.A. nei live e nel loro bellissimo e futuristico sito web crea una fotografia in tempo reale (in 36 lingue) di un mix di notizie, gossip, previsioni del tempo, report delle spese in armamenti dei vari stati, email spamming, politica, cronaca. (Negli ultimi spettacoli italiani significativi i riferimenti alla vicenda di Stefano Cucchi e in generale molto apprezzato l'impegno a favore della Palestina..). E' un  pubblico sofisticato,quello dei Massive ,apprezza collaborazioni e sperimentazioni,stile e design,cerca il contatto fisico con l'espressione artistica, la creatività condivisa. In questo, Daddy G e Robert Del Naja sono molto avanti e in evoluzione continua. Un aspetto che fa dei Massive Attack un gruppo di culto è il loro stare lontani dal delirio mediatico:vivono sempre a Bristol una vita normale,si rifanno vivi ogni 5 anni e se ne fregano della visibilità e dello show biz. Anche se un po nell'ombra,oltre ai dischi della band e i tour in giro per il mondo,scrivono colonne sonore per il cinema, si cimentano con la pittura, Daddy G non ha mai abbandonato il suo  lavoro come Dj, si dedicano alle produzioni e alla sperimentazione grafica. Come tutte le formazioni in giro da tanti anni hanno anche loro alti e bassi,ci sono state defezioni e contrasti e album slegati (100th Windows è  un album prevalentemente scritto  dal solo Del Naja..) Heligoland ha aperto il decennio (2010) e resta anche il migliore di tutta la produzione musicale di quell' anno,segnando la ripresa della piena collaborazione tra lo stesso Del Naja e Grant 'Daddy G 'Marshall, di nuovo al lavoro insieme con una visione condivisa e non singolare del progetto. Concepito e realizzato dai due titolari con Horace Andy ormai considerato  a tutti gli effetti il terzo Massive,e insieme ai tanti musicisti coinvolti: Martin Topley Bird, Tunde Adebimpe dei Tv on the Radio, Hope Sandoval, Guy Garvey degli Elbow, Demon Albarn (Blur e Gorillaz),che cantano brani scritti da loro stessi. E' un disco più semplice rispetto ai precedenti,anche se sempre poco pop. Ha la sensibilità degli inizi,con canzoni poco stratificatee dall'aspetto terreo e marziale. Heligoland viene da Holy Land, terra sacra,un isola con 1700 abitanti  nel mare del nord,dove il governo di sua maestà britannica testò la "big bang", la più grande bomba sub-nucleare mai costruita.

www.massiveattack.com/












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