17/01/14

Le note spese della vergogna



Non per facile demagogia, e neanche per quel falso moralismo di cui si riempiono la bocca i "nuvi politici", Grillo e movimento 5 Stelle in testa, che ci ri-propongono come nuova politica un leaderismo assoluto, un becero populismo plebiscitario, disprezzo assoluto per i meccanismi democratici che, nel bene e nel male, hanno permesso a questo paese la "democrazia".. E allora solo per farsi un idea, di come si è caduti in basso, mani pulite non è servita a niente, in conclusione: corruzione e ruberie continuano come e peggio di prima. Ma quello che più ci preme sottolineare e che più ci preoccupa, è che in questo "nuovo scenario politico" sembra che non vi siano avversari, ma solo.. concorrenti: destra e sinistra sembrano aver perso quasi totalmente significato, e per vincere i partiti non fanno altro che rincorrersi sullo stesso piano. Si ha paura della marginalità, della differenza. E allora eccoci al punto, a questa lista di pezzenteria e di pezzenti, di arraffoni e di affamati: con stipendi che vanno dai diecimila ai dodicimila euro al mese, hanno il coraggio di farsi rimborsare..di tutto e di più. Sotto la lista delle spese più assurde.

"Le note spese della vergogna: salsicce, pecore, Barbie, corni d’avorio e campanacci. Ecco i 40 acquisti più incredibili pagati con soldi pubblici". Ottimo lavoro di Mattia Feltri, su "La Stampa"


«Quale consigliere regionale della Regione Piemonte e capogruppo del gruppo consiliare ... e perciò pubblico ufficiale, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, avendo la disponibilità dei fondi derivanti dal contributo di funzionamento per i gruppi, erogati dal Consiglio Regionale e versati sul conto corrente IT..., se ne appropriava utilizzandoli per finalità personali e comunque estranee alla previsione normativa». 

È la formula che tutti i capi gruppo indagati si sono ritrovati nella mail inviata dalla procura come informazione di chiusura indagini.

Per dire, il consigliere Franco Maria Botta di Fratelli d’Italia, quello dei 41 mila euro di ristoranti, dei 12 mila euro in vestiti da Olympic e 2 mila euro in profumeria, quello che ha scatenato la rissa in consiglio regionale, per il suo incarico politico nel solo mese di giugno 2010 ha ricevuto 10.861 euro netti di stipendio.

Il Pdl ne esce strapazzato dall’inchiesta sui rimborsi regionali. Come politici amano soprattutto i ristoranti. È la prima voce nell’elenco delle contestazioni in serie. Franco Maria Botta ha speso tra giugno 2010 e settembre 2012 (periodo contestato a tutti i consiglieri), 41.472,23 euro. Marco Botta, ha chiesto il rimborso di 36.372,20 euro. È un mago degli scontrini: oltre ai pasti in ristorante, le accuse che lo riguardano comprendono spese «anomale» per cibi da asporto e generi alimentari vari (come salumerie, macellerie, panifici) e consumazioni al bar. Sotto questa voce, Valerio Cattaneo ha «spese» da gourmet per 38.218,34 euro. Alberto Cortopassi, tra tramezzini e piatti della tradizione, lo supera di gran lunga: ha collezionato contestazioni culinarie per 48.131,97 euro. In coda, i virtuosi del piattino, sono Girolamo La Rocca, con 6.809,80 euro; Pietro Francesco Toselli, 9.824,16 euro; Angelo Burzi, 10.161,08 euro, la cui voce racchiude quasi l’intera contestazione mossa a suo carico dai pm. Franco Maria Botta, con i suoi 79.051,94 euro di contestazione finale. Per spese varie di gioielleria, traslochi, cd, articoli per la casa, ha speso 2099,99 euro; fiori, per 2.319 euro, accessori e prodotti di valigeria per 2.192 euro; rimborsi di profumi per 2.174,96 euro. A stretto giro lo segue il suo omonimo, Marco Botta: ha speso 4319,40 euro in fiori, parrucchiere, abbonamento doccia solare, articoli per la casa, articoli per fumatori, attrezzatura da golf. La somma comprende anche il pagamento di contravvenzioni al codice della strada.

Mutande, sigarette, Barbie, corni d’avorio, aerei di carta, pecore. Coi soldi dei rimborsi, i consiglieri regionali hanno acquistato di tutto. La graduatoria tiene conto di fantasia, futilità, tirchieria, spericolatezza. Ma ognuno, naturalmente, può riscriversi l’hit parade ed eleggere il suo campione.
1. Mutande boxer color kiwi/Padania. Regione Piemonte, Roberto Cota (Lega). 40 euro.
2. Trenta pecore e un vitello. Regione Sardegna, Salvatore Ladu (Pd). 10.500 euro.
3. Libro «Mignottocrazia» di Paolo Guzzanti. Regione Lombardia, Nicole Minetti (Pdl). 16 euro.
4. Campanacci per bovini, bardature per cavalli, finimenti per carrozze. Regione Piemonte, Gianfranco Novero (Lega). Importo imprecisato.
5. Chewing gum, caramelle, acqua, caffè, salatini, Red bull, sigarette, birra. Regione Lombardia, Renzo Bossi (Lega). 22.000 euro circa.
6. Aerei di carta. Regione Lombardia, Alessandro Marelli (Lega). 15.59 euro.
7. Corno d’avorio. Regione Campania, gruppo imprecisato. 1.900 euro.
8. Salsicce di Norimberga. Regione Lombardia, Pierluigi Toscani (Lega). Importo imprecisato.
9. Suv Bmw X5. Regione Lazio, Franco Fiorito (Pdl). 88.000 euro.
10. Mazza da golf. Regione Piemonte, Marco Botta (Pdl). Importo imprecisato.
11. Una caldaia, un congelatore, un frigorifero, una lavatrice, un televisore. Regione Piemonte, Roberto Boniperti (ex Pdl). Importo imprecisato.
12. Confezione di gorgonzola piccante. Regione Piemonte, Roberto Boniperti (ex Pdl). 153 euro.
13. Fornitura di catering di gelato per la festa patronale del comune di Novello. Regione Piemonte, gruppo Lega. 695 euro.
14. Accesso a bagno pubblico. Regione Emilia, Thomas Casadei (Pd). 0.50 euro.
15. Cambio tergicristalli. Regione Calabria, gruppo imprecisato. Importo imprecisato.
16. Focacce (4), Aperol (24), Sanbitter (5), acque (2). Regione Lombardia, Renzo Bossi (Lega). 210 euro.
17. Bombola a gas. Regione Campania, Gennaro Salvatore (Psi). Importo imprecisato.
18. Adozione a distanza. Regione Friuli, gruppo Pd. 113 euro
19. Tintura per capelli da uomo. Regione Campania, gruppo per Caldoro. 3 euro.
20. Due spazzolini da denti con nome inciso. Regione Lombardia, Renzo Bossi (Lega). Importo imprecisato.
21. Biglietto per spettacolo di lap dance. Regione Calabria, consigliere imprecisato. Importo imprecisato.
22. Localizzatore autovelox. Regione Lombardia, Renzo Bossi (Lega). 188 euro.
23. Televisore Philips Lcd, macchina fotografica Olympia, cornice digitale. Regione Piemonte, Elena Maccanti (Lega). 1212 euro.
24. Shampoo da Bunny’s Sun. Regione Liguria, gruppo Idv. 4 euro.
25. Pareo da Golden Lady. Regione Liguria, gruppo Idv. 15.90 euro.
26. Gastronomia per il battesimo della nipote. Regione Piemonte, Gianfranco Novero (Lega). 465 euro.
27. Mini orsetto. Regione Basilicata, Rosa Mastrosimone (ex Idv). 5.90 euro.
28. Serata al Discobar «La Strada». Regione Molise, gruppo imprecisato. 650 euro.
29. Barbie. Regione Campania, gruppo imprecisato. 9.80 euro.
30. Slip da Golden Lady. Regione Liguria, gruppo Idv. 23.90 euro.
31. Aperitivo all’Hotel Principe di Savoia di Milano. Regione Lombardia, Nicole Minetti (Pdl). 832 euro.
32. Snack al supermercato MD. Regione Molise, Gennaro Chiercia (Psi). 0.80 euro.
33. Calze e mutande da Intimissimo. Regione Piemonte, Luca Pedrale (Pdl). Importo imprecisato.
34. Toelettatura del cane. Regione Friuli, Alessandro Colautti (Pdl). Importo imprecisato.
35. Dieci multe dei vigili urbani di Novara. Regione Piemonte, Massimo Giordano (Lega). 692.92 euro.
36. App di Itunes per scaricare Navigation. Regione Marche, gruppo Pd. 94 euro.
37. Libro «Il segreto delle donne, viaggio nel cuore del piacere». Regione Marche, Raffaele Bucciarelli (Pdci-Prc). 16.80 euro.
38. Oggettistica allo Juve Store di Torino. Regione Piemonte, Paolo Tiramani (Lega). 113 euro.
39. Barattolo di Nutella. Regione Lombardia, Carlo Spreafico (Pd). 2.70 euro.
40. Tassa sui rifiuti. Regione Campania, gruppo Misto. Importo imprecisato.




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