Forse non ci siamo resi conto come il 2015 sia stato un anno tutto sommato.. tranquillo. Poi il 10 gennaio 2016 la notizia della scomparsa di Bowie ci ha spezzato il cuore. C'è stato Prince ad aprile. Gene Wilder ad agosto.. Ad un certo punto la serie apparente di celebrità morte ha testato duramente la nostra risoluzione a piangere queste icone, singolarmente. Così ho scoperto un utente di Twitter, Christhebarker, che ci ha dato una prospettiva più ampia sulle perdita che abbiamo vissuto nel 2016.
Ha usato l'immagine della copertina di Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band dei Beatles, come base, creando poi un montaggio struggente e minuziosamente dettagliata con più di 40 leggende che abbiamo perso nell'anno appena passato. Posti d'onore sono occupati da Wilder, Lemmy Kilmister (che in realtà è morto alla fine del 2015), Prince, e Bowie. Troviamo poi tanti volti noti, tra cui Leonard Cohen, George Martin, Glenn Frey, Alan Rickman (vestito come il Professor Piton della serie di Harry Potter), e troppi altri. La morte ha continuato a perseguitare tutto il 2016. Il mondo ha versato lacrime per Glenn Frey degli Eagles, Paul Kantner e Signe Toly Anderson, icone dei Jefferson Airplane , Maurice White, fondatore degli Earth, Wind & Fire , Sir George Martin e Garry Marshall, grandi produttori musicali. E ancora Larry Sanders, Anton Yelchin, Keith Emerson e Greg Lake degl'EL&P, Moahmmed Alì, Fidel...
L'ultimo aggiornamento Christhebarker l'ha fatto il 27 dicembre: George Michael, Carrie Fisher, e ancora altri morti recenti degni di nota.
Come se non bastasse, tra le tragedie accadute l'artista inserisce anche la parola "BREXIT", uno dei disastri geopolitici più importanti a verificarsi nel 2016, insieme alla citazione "rendiamo l'America di nuovo grande", di Donald Trump, neopresidente USA. Ci consoliamo con il gagliardetto del Leicester City del "nostro" Ranieri, capace di vincere la premier League contro tutte le grandi d'Inghilterra e tutti i pronostici
Ora possiamo davvero seppellire questo dannato 2016..
.
Nessun commento:
Posta un commento