09/06/12

Time: Il tempo passa (anche per le rock star)

Francesco Adinolfi su Ultrasuoni si chiede come conciliare l'eta'..adulta con un genere musicale, il Rock'n'Roll, nato per privilegiare l'adolescenza e il concetto di "prossima generazione". Tutti noi un po'..fanatici, non più adolescenti, ce lo chiediamo, quando siamo sotto la doccia e cantiamo a squarciagola il pezzo che abbiamo rimuginato per tutta la notte, senza curarci del malessere dei nostri animali domestici, o quando, ancora, ci esibiamo davanti allo specchio in improbabili esibizioni di air guitar..

Il tempo, implacabile, passa per tutti ed e' proprio il passaggio del tempo uno degli argomenti al cuore del rock: l'eterna adolescenza e il concetto di next generation, cioe' che solo i piu' giovani possono salvarci, appunto..la generazione prossima. Il rock quindi deve perseverare in generi come il blues e il country, che hanno nella maturita' dei propri esponenti il proprio cavallo di battaglia. Certo l'immagine di un bluesman giovane e' improbabile e bizzarra: il bluesman deve essere..vecchio per antonomasia, perche' solo gli anziani sanno mettere in testo per una canzone gli argomenti che questo genere ha sempre trattato, solo i vecchi bluesman sanno spiegare,argomentare e solo il blues puo' garantire una vecchiaia elettrizante senza sentirsi.. esodati. Intanto assistiamo a volte impotenti, a volte piacevolmente sorpresi al ritorno di tante vecchie glorie, dal rock al punk, dalla new wave all'heavy..con formazioni magari rimaneggiate ma rinvigoriti e adrenalitici nonostante la capigliatura ormai imbiancata. (Ultimo in ordine di tempo l'anticristo per antonomasia J. Lydon, che a 56 anni ritorna con i P.i.l. senza Levine e Jah Wobble con un nuovo disco e annesso tour..) Solo..retromania, o la conferma che siamo in piena recessione musicale, un vuoto pazzesco,mancanza totale di idee,un apatia che non s'era mai vista nel grande circo della musica alternativa? Siamo di fronte ad un mondo invecchiato, in balia di nuove poverta', disoccupazione, abbandono sociale e senza fiducia in un futuro che appare sempre piu' incerto, violento e privo di utopie in cui riporre speranze e..sara',ma questa rigogliosa rifioritura musicale annunciata da Rolling Stones (soprattutto nella scena italiana)..facciamo una gran fatica a scorgerla,se alle manifestazioni del movimento Occupy ritroviamo come colonna sonora il buon vecchio Jackson Brown! Dov'e' lo stile avanguardistico, abrasivo, la tendenza alla sperimentazione e non al rifacimento,magari malsano e feroce come il tempo richiederebbe? Come direbbe Picasso.."occorre tanto tempo per diventare giovani.."


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