04/02/14

Pop canaglia

<<Non posso ascoltare troppo Wagner,già sento l'impulso ad occupare la Polonia!>>
Woody Allen

Dalla rivoluzione del Rock'n'Roll in avanti, il rock e il pop sono sempre, nella loro essenza, musiche destinate a combattere ogni forma di dittatura, in ambito culturale, sociale e politico. Ma popstar, rocker, rapper hanno accettano fiumi di dollari per esibirsi alle corti di dittatori, autocrati e terroristi.
 ALIAS - Marzo 2012




Gheddafi, Libia

La passione dell’ex-dittatore e i suoi figli per i divi del pop é ben nota. La famiglia Gheddafi era disposta a sborsare cifre da capogiro per esibizioni private delle star preferite. Quando il Rais arrivò a Roma nel 2007 si circondò, come una vera rockstar, di hostess e di amazzoni. Per allietare una sua serata pagò un milione di dollari la cantante canadese Nelly Furtado per un’esibizione privata di 45 minuti (più di 16mila euro al minuto). Moatassim Gheddafi, figlio del dittatore, amava festeggiare il capodanno sull’isola di Saint Barts nelle Antille. Nel 2008 l’invitata d’onore era Mariah Carey, pagata un milione di dollari per cinque canzoni. L’anno dopo le guest star erano Beyoncé e il rapper Usher, anch’esse ricoperte di denaro. Nel 2005 il rapper 50 Cent si era esibito per Al-Saadi Gheddafi e i suoi invitati all'hotel Excelsior di Venezia in una esclusiva <<Lybian night>>. Ma il preferito del Colonnello era Lionel Richie che cantò per lui nell’aprile del 2006 in occasione del Festival Hana per Ia libertà e per Ia pace, una manifestazione organizzata presso la sua residenza ad al-Azizia in ricordo del bombardamento subito vent’anni prima dall’America di Reagan. Per Gheddafi era stata una grande vittoria del popolo libico, degna di esser ricordata in pompa magna e con grande musica. La passione per Lionel Richie superava evidentemente l’odio nei confronti degli Stati Uniti. Per il cantante Usa, invece, il patriottismo fu un dettaglio di fronte a un cachet di 5 milioni di dollari. Da notare che Richie é cosi amato in Libia che i ragazzini imparano l’inglese ascoltando i suoi testi. Si noti anche che un pezzo come All Night Long é un classico di molte feste e che quando il cantante arrivò in Libia nel 2006 i più giovani per strada mimavano la ragazza cieca del video di Hello.



Gulnara Karimova, Uzbekistan

L'Uzbekistan, ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, é governato dal 1991 , anno della sua indipendenza, da Islam Karimov che nelle ultime elezioni del 2007 fu stato rieletto presidente con un plebiscitario 88,1 % dei voti concorrendo contro candidati fantoccio che nei comizi ne tessevano Ie Iodi. La situazione dei diritti umani é definita da Amnesty International <<disastrosa>>. Nel suo sistema di potere ha un ruolo fondamentale I’ appariscente figlia Gulnara che nei rapporti diplomatici segreti diffusi da Wikileaks veniva descritta come <<avida e assetata di potere, capace di usare suo padre per distruggere chiunque ostacoli lei e i suoi affari>> e come <<la persona più odiata del paese>>. Ha avuto diversi incarichi politici e diplomatici, colleziona diplomi e onorificenze che elenca meticolosamente nel suo sito personale gulnarakarimova.com). Controlla le maggiori imprese di comunicazione e telefonia del paese. Secondo alcune associazioni per i diritti umani, la sua ricchezza deriva anche da vaste piantagioni di cotone dove lavorerebbero fino a un milione e mezzo di bambini. Secondo I’Unicef nel 2000 il 22.6% dei bambini uzbeki dai 5 ai I4 anni lavorava almeno una parte della giornata nelle piantagioni di cotone. La Karimova sa come investire il proprio denaro. E’ infatti proprietaria della squadra di calcio del Bunyodkor, fondata nel 2005, che vince tutti i campionati dal 2008. Gulnara però è soprattutto amante della musica, é proprietaria di locali e canta con Io pseudonimo di GooGoosha. lndimenticabile il suo duetto con Julio Iglesias in una versione ispano-uzbeka di Besame Mucho, canzone che può vantare anche un remix da parte del dj star David Guetta. Amante della pop dance, GooGoosha sfoggia nel suo repertorio una versione degna di una discoteca di Ibiza dell’aria “Una furtiva Iagrima” daII’opera di Donizetti Elisir d’amore. Oltre a ricoprire di soldi Ie star che collaborano con lei, ama organizzare concerti con artisti internazionali. Nel 2009 ha invitato nella capitale,


Robert Mugabe, Zimbawe

L’autocrate dello Zimbabwe è al potere da più di trent’anni (dal 1980 al 1987 é stato primo ministro poi e diventato presidente). Arrivò al potere come paladino dell’anti-colonialismo ma si è distinto per aver portato alla rovina il suo paese e per aver sistematicamente violato i diritti umani. Ha sempre manifestato particolare odio nei confronti degli ex colonizzatori britannici. Tutti, a quanto pare, tranne uno: Cliff Richard. Il cantante - che fu uno dei pionieri inglesi del rock negli anni '50 e che ispirò anche i Beatles - é sempre stato un pallino del presidente africano. Nel 1980 lo Zimbabwe decise di organizzare un grande evento per celebrare l’indipendenza. L’invitato era Bob Marley, Mugabe che iniziava allora a dominare la scena politica, tentò di opporsi e di imporre Cliff Richards. Alla fine fu però Bob Marley ad esibirsi in un concerto che radunò più di I00miIa spettatori e che è ormai passato alla storia. Questa passione per la star inglese, oggi diventato Sir, è testimoniata anche nel recente documentario What Happened? Di Simon Bright che racconta la parabola di Mugabe da eroe nazionale a dittatore.


Kim Jong Il, Nord Corea

L’eccentrico dittatore nord-coreano, scomparso l’anno scorso era diventato la versione asiatica di un sosia di Elvis Presley. ll re del rock’n’rolI era una delle sue ossessioni tanto da imitarne, per quanto possibile, il ciuffo sovradimensionato e i grotteschi occhiali da sole imitazione di quelli che The Pelvis indossava quando era diventato un’attrazione di Las Vegas. Della vita del non compianto leader, si sa poco o nulla, ma é nota la sua passione per i film occidentali, tra cui quelli della Disney. L’amore per il mondo Disney é stato trasmesso al figlio primogenito che ha tentato di fuggire dal paese con un visto finto per andare a Disneyland. La passione per il rock è attecchita nel suo secondo figlio maschio, Kim jong-chul, grande fan di Eric Clapton, artista che ha seguito anche, di nascosto, in diversi concerti all’estero, fino a farsi riconoscere tra il pubblico a un’esibizione del chitarrista tenuta a Singapore nel febbraio del 2011. Per questa ragione Clapton era stato, nel 2009, l’unico artista rock mai invitato ad esibirsi a Pyongyang. Invito poi rifiutato da Slowhand. Oggi il leader del paese é il giovane Kim long-un, figlio più giovane di Kim jong-il e, a quanto si sa, privo di particolari manie per la cultura occidentale, a parte una passione per il basket Nba.


Andry Rajoelina, Madagascar

Figlio di un colonnello dell’esercito, é diventato presidente del Madagascar nel 2009, a soli 34 anni, in seguito a un golpe militare. La costituzione prevedrebbe un minimo di 40 anni di età per avere l’incarico, ma quando ci sono in campo i fucili spianati si fa volentieri un’eccezione. ll suo é da tre anni un governo di transizione ed é il secondo capo di stato più giovane del mondo dopo il nordcoreano Kim jong-un. prima di darsi alla politica, era noto con il nome del treno superveloce francese, Tgv. Un nomignolo che si era conquistato alla consolle. Sin da ragazzo é stato un apprezzato dj. Ha lavorato prima nei bar e nei locali, poi nelle radio, arrivando infine a fondare una sua radio, Viva Radio. Ha organizzato poi professionalmente concerti ed eventi musicali. I suoi mix proponevano un misto tra hit internazionali, musica pop locale e ballad romantiche. La stessa colonna sonora che ha scandito la cerimonia di insediamento con i suoi sostenitori che hanno trasformato le strade di Antananarivo in una improvvisata discoteca.


Pinochet, Cile

Il canto preferito dal generale Augusto Pinochet inizia cosi: <<Dulce Patria, recibe los votos con que Chile en tus aras jurò...>>. E’ l’inno nazionale cileno. Patriottico e militare, per il dittatore la musica non era certo il suo campo, se non di sterminio. All’epoca di Allende era esplosa la nuova musica cilena (Los jajvas, Quilapayun ecc.), un suono raffinato ispirato da Victor Jara, assassinato il giorno dopo il golpe. Con Pinochet il movimento si interruppe; alcuni gruppi in tour (lnti Illimani, Quilapayun) rimasero all’estero, in patria, invece, i loro dischi scomparvero; si sentivano solo bolero, Ie canzoni di Lucio Gatica, tango argentini, musica Usa e italiana.


Suharto, Indonesia

ll Nuovo Ordine del dittatore indonesiano è stato in vigore per 31 l'anni, dal 1967 alle dimissioni del I998, anno in cui la sua polizia massacrò oltre 1000 dimostranti, perlopiù studenti. Se da un lato il Presidente - in tutto e per tutto appoggiato dagli Usa - abbracciava valori economici e culturali tipicamente occidentali, dall'altro metteva al bando ogni musica che non fosse locale. Ciononostante, elaborazioni nazionali di rock, jazz e latin daranno vita a generi come sunda, dangdut, pop melayu ecc. Tra gli artisti preferiti di Suharto, che vedeva nei capelloni e nei tatuati, potenziali oppositori, figurava Frank Sinatra.


Mobutu, Congo (Ex Zaire)

Dittatore dello Zaire, oggi Congo, e pedina anti-comunista nello scacchiere africano ai tempi della guerra fredda, Mobutu arrivò al potere nel 1960 e fu deposto solo nel I997. Il suo dominio fu scandito da soprusi e atrocità. Nel 1974 ospitò a Kinshasa Ia storica sfida di boxe Ali-Foreman. A corollario, nello stadio della capitale, fu organizzato Zaire 74, passato alla storia come la Woodstock Nera. Con James Brown, Celia Cruz, B.B. King, Bill Whiters, Miriam Makeba, The Spinners, Bill Withers e Manu Di bango. Da celebrazione del black power fini per glorificare il dittatore. Peraltro lo stesso stadio di Kinshasa era usato come luogo di tortura per gli oppositori del regime.


Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, Guinea Equatoriale

Nel piccolo stato africano della Guinea Equatoriale il ` presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo ha conquistato il potere con un golpe nel 1979 e da allora nessuno lo ha più mosso. Il figlio ed erede Teodoro Nguema Obiang Mangue, detto per semplicità Teodorin, si prepara a succedere al padre malato, ma la sua vera vocazione é il rap. E’ un incrocio tra Jay-Z e Bokassa. Trascura i suoi impegni come vice presidente e ministro dell’agricoltura e ama passare il tempo tra Malibu e le capitali europee. Ha fondato la Tno Entertainment, un’etichetta hip-hop che ha avuto una vita breve. Tra le produzioni un fallimentare disco intitolato No Better than This di un tale Won-G, al secolo Wondge Bruny, figlio di un ufficiale militare che faceva parte della cricca del dittatore haitiano "Baby Doc" Duvalier. Teodorin ha avuto una relazione con la rapper Usa, Eve, che l’avrebbe aiutato a riciclare parte delle ricchezze accumulate in anni di potere corrotto, ma I ‘avrebbe piantato al diffondersi delle voci di cannibalismo che circolavano nei confronti del padre-dittatore. Modella la sua vita come i video hip-hop più volgari. Colleziona relazioni con starlet tra cui l’attrice Tamala jones e la playmate Lindsey Evans, e macchine di lusso (solo per citarne qualcuna: sette Ferrari, cinque Bentley e numerose Bugatti). Ha anche investito 3 milioni e 200mila dollari in memorabilia appartenute a Michael Jackson, tra cui il celebre guanto di cristallo. Le accuse di riciclaggio pero sono servite a porre sotto sequestro gran parte delle sue proprietà negli Stati Uniti e in Francia.


Mswati lll, Swaziland

Re dello Swaziland dal l986, quando aveva I8 anni, Mswati lll guida un regno in cui circa il 69% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, metà della quale in condizione definite di povertà estrema. ll paese ha una delle più alte percentuali di malati di Aids e una delle più corte aspettative di vita del mondo. Questo non ha fermato il sovrano dal concedersi senza badare a spese alle sue passioni tra cui la musica tradizionale e il pop occidentale. Ogni anno presiede la festa popolare di iniziazione Umhlanga (danza del giunco) dove ballano al suo cospetto migliaia di giovani vergini del regno. Alle tradizioni locali affianca l’amore per la musica europea e Usa. ll re, che ha I4 mogli e 23 figli, ha invitato in passato a suonare alle sue cerimonie Joan Armatrading e Eric Clapton e nel 2002, per festeggiare il suo, compleanno, ospitato Erykah Badu. Ma il suo mito é sempre stato Michael Jackson che nel 1998 era stato ospite del regno e con cui aveva progettato la costruzione di un parco di divertimenti a tema dedicato a jacko. La sua figlia maggiore la principessa Sikhanyiso Dlamini è un aspirante rapper nota con il nome di Pashu


Abdala Bucaram Ortiz, Ecuador

Per fortuna questo strampalato caudillo rock non ha avuto il tempo per diventare un dittatore. Ma ha fatto del suo meglio. Eletto alla presidenza dell’Ecuador nel I996, aveva fama di essere un populista carismatico. Paladino del disgraziato neoliberismo sudamericano, amava più che altro cantare, suonare la chitarra e farsi notare. La sua campagna elettorale fu scandita da concerti e feste popolari che conquistarono l’elettorato. Una volta alla guida del paese si mise a sfoggiare dei baffetti alla Adolf Hitler e si dedicò alla sua passione per il canto, esibendosi spesso con il gruppo rock uruguayano dei Los Iracondos. La loro hit era EI rock de la carcel cover latino-americana di Jailhouse Rock. Tra le sue esibizioni più memorabili come presidente cantante quella tenuta alla finale del concorso di bellezza World Banana Queen. Colse anche l’occasione per pubblicare un cd, El loco que ama, il pazzo che ama. Il disco venne donato ad altri capi di stato nel corso di un vertice tra paesi sudamericani. <<Loco>> di nome e di fatto. Governo con un misto di autoritarismo, corruzione e inettitudine, tentò di cambiare la costituzione, mandò l’economia del paese a rotoli e il parlamento dopo soli sei mesi di presidenza decise di destituirlo per instabilità mentale. E’ poi scappato a Panama dove vive tutt’oggi e da dove diffonde via twitter alcune sue esibizioni musicali voce e chitarra. Ll partito da lui fondato, il Partido Roldosista, é ancora attivo politicamente. Se la sua storia vi fa venire in mente qualcuno è bene ricordare che fu anche presidente di una squadra di calcio, il Barcelona Sporting Club di Guayaquil.


Osama Bin Laden

L’ex nemico pubblico numero uno, uccido dai Navy Seals nel suo rifugio pakistano, si ammantava di integralismo islamico, ma pare avesse avuto trascorsi da fan musicale. L’episodio è raccontato dalla scrittrice-poetessa sudanese Kola Boof che conosce Osama in Marocco nel 1996. La natura del rapporto tra i due non è mai stata chiarita, ma pare certo che tra i due ci fu una relazione che la Boof ha poi descritto come non consensuale. Dai suoi racconti emerge un Bin Laden sessualmente molto attivo (“si sarebbe fatto ogni femmina in città” disse la Boof) e ossessionato dalla compianta Whitney Houston, che ammirava come cantante, ma anche come donna, tanto da fantasticare sull’assassinio dell’allora marito della star, Bobby Brown. Ma i suoi gusti musicali erano anche più eterogenei. Boof racconta passioni per la musica dei Van Halen (!!, ndr) e per l’inno pop dance Rock Lobster dei B-52’s. Alla fine, il blitz delle forze speciali americane, portò alla luce che il terrorista non nascondeva sotto il letto materiale di propaganda, ma una massiccia riserva di film pornografici



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