I need your discipline
I need your help
You know once I start I cannot help myself
All'età di 53 anni Trent Reznor resta un fottutissimo genio.
10 anni dal Light in the Sky Tour
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«Ci sono stati reparti delle SS che parlavano ucraino e hanno collaborato con i nazisti fino all’ultimo. Ciò non fa parte della loro narrazione, del resto chi se ne vanterebbe oggi».
John Sinclair è stato anche uno dei pochissimi privilegiati a diventare protagonista/titolo di una canzone di Lennon, quando fu arrestato per possesso di marijuana e rischiando la vendetta del potere, una pena a vent'anni di reclusione, trasformandolo definitivamente in un’icona della controcultura dell'epoca. Oggi Sinclair tiene lezioni universitarie sulla cultura black, reading di poesie, programmi radiofonici (www.johnsinclairadio.com). Nauseato dalla situazione politica americana, vive dal 2004 in esilio volontario ad Amsterdam, dove ha stabilito il suo ufficio in un coffee shop.
The Post-Punk Black & White Cult Classics,del talentuoso artista Billy Butcher combina in modo creativo il design di poster di cult film in bianco e nero con artisti di band post-punk degli anni '80 e testi delle loro canzoni.Questo è il suo ultimo progetto che include Robert Smith dei The Cure sul poster di Eraserhead di David Lynch con i testi di "Friday I'm In Love" , Dave Gahan dei Depeche Mode su Il Monello di Charlie Chaplin con i testi di "Enjoy the Silence", e Debbie Harry dei Blondie con Peter Murphy dei Bauhaus sul poster del film Dracula di Bela Lugosi con una citazione di Bram Stoker riportata di seguito.
3 giugno 1980, Stadio Dell'Atletica (Parco Ruffini) di Torino. I Clash si esibiscono nella loro formazione originale invitati alla Festa dell'Unità, dopo il leggendario concerto del 1 Giugno in Piazza maggiore a Bologna.
Uno dei più drammatici episodi di violenza di massa perpetrata ai danni dei detenuti in uno dei più importanti istituti penitenziari italiani
Il comunicato dell'Associazione Antigone:
Secondo i nuovi dati Istat, c’è un milione in più di persone che vive in condizioni di povertà rispetto al 2019. Eppure, nonostante l’Italia sia un paese ricco, membro del G7, la destra continua a voler tagliare i sussidi.
La povertà assoluta in Italia riguarda poco più di 2 milioni di famiglie e 5,6 milioni di individui — rispettivamente il 7,7% e il 9,4% del totale — in aumento di un milione rispetto al 2019, quando era stato registrato un miglioramento: è il livello più elevato dall’anno in cui sono iniziate le serie storiche, il 2005. A certificarlo sono i nuovi dati dell’Istat diffusi ieri, che testimoniano l’impatto disastroso della pandemia sui redditi delle fasce di popolazione più vulnerabili. Se si considera invece la povertà relativa, le famiglie sotto la soglia sono poco più di 2,6 milioni, in lieve diminuzione dal 2019 (10,1% del totale).Ovviamente la povertà non colpisce tutti allo stesso modo: l’incidenza è nettamente superiore tra gli stranieri — 29,3% contro 7,5% dei cittadini italiani — oltre che tra le famiglie con un maggior numero di componenti e tra le famiglie monogenitoriali, che registrano il peggioramento più marcato dal 2019. A dimostrazione che l’Italia è un paese fondato sul welfare “informale” delle persone più anziane e ostile al lavoro giovanile, la povertà familiare diminuisce all’aumentare dell’età della persona di riferimento: riguarda il 10,3% delle famiglie con una persona di riferimento tra i 18 e i 34, il 5,3% di quelle con una persona di riferimento oltre i 64 anni. Le famiglie con minori in povertà assoluta sono oltre 767 mila: in totale, 1 milione e 337 mila minori, il 13,5% del totale.
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