16/11/11

Death, Night and Blood: The Stranglers

Verso la fine del 1976, nel giro di qualche mese, le cose cambiarono notevolmente: la gente iniziò ad uscire dalle proprie case, persone di ogni genere, con le loro ossessioni e le loro frustrazioni : con la consapevolezza di non essere più un impero, l'Inghilterra era in piena recessione,con le cifre della disoccupazione più alte dal dopoguerra, una produzione interna in forte calo e una spesa pubblica alle stelle. Una piccola isola, strategicamente e economicamente asservita agli Stati Uniti. Il Fronte Nazionale, fascista e xenofobo, avanzava e per esorcizzare le paure e le angosce del paese le libertà degli anni '60 finirono sul banco degli imputati. Seguirono campagne contro gli immigrati, la pornografia, il vandalismo, la sessualità in genere.

“Il fascismo non sarà come in Germania,sarà Inglese: suscettibile, gretto,fatto apposta per la Thatcher in veste di madre sadica con tutti i suoi scolaretti piagnucolosi..” Di fronte a questi sintomi, larghi strati delle classi media iniziarono a protestare. I ragazzi si tagliarono i capelli e la gara a formare gruppi rock'n'roll scalcinati si intensificò. Il movimento Punk esplose, fragoroso, caotico, offensivo..

Nel suo primo periodo,il giro stretto del Punk evitava sistematicamente i Damned e..gli Stranglers. Le due band non avevano l'aspetto uniforme dei Pistols e dei Clash, ne le loro teorie socio politiche.
E gli Stranglers avevano le tastiere, malviste e in controtendenza con lo spirito autentico e selvaggio del rock'n'roll primordiale a cui il punk si inspirava dopo la sbornia progressive degli ultimi anni.
Anche l'iconografia era diversa: mentre l'estetica horror dei B-Movie horror hollywoodiani e il look da vampiro di Dave Vanian supplirono al disastroso inizio “musicale” dei Damned, l'attrazione per l'oscuro, topi,fogne caratterizzò l'avvio degli Stranglers:

“Noi siamo dei topi, viviamo in città sovraffollate, le persone che non sono ricche sono disoccupate e frustrate. L'analogia dei topi si adatta bene ad una grande città. Quando in una gabbia di topi c'è sovrappopolazione, essi si uccidono a vicenda, si mangiano tra loro.”
(J.J.Burnel, sandwich franco/inglese, appassionato di arti marziali, breve militanza negli Hell's Angels, estimatore di Yukio Mishima, bassista selvaggio riconoscibile tra mille..)

Nel '77 riuscirono a piazzare tre singoli in classifica quelli che sarebbero diventati dei classici: Peaches/Go Buddy Go, Something Better Change/Straighten Out e No More Heroes, anche questa un anomalia. Lontani dal puro idealismo punk, ne manterranno sempre lo spirito con la loro aggressività, la misoginia sbandierata, gli arresti per droga e per le risse che spesso scoppiavano ai loro concerti. Dopo i primi due dischi gli Stranglers mettono da parte i topi, anche senza rinnegarli e con Black and White, album dalle sonorità sempre dure ma anche sperimentali diventano esponenti di punta della New Wave, la variante..”commerciale" del punk.


Quando usci The Raven, con la bellissima foto tridimensionale in copertina in cui troneggia un corvo nero, imperioso e rapace, eravamo giovani e per definizione.. immaturi. Non avevamo la più pallida idea su che direzione avrebbe preso la nostra vita. Ma eravamo felici, perché la precarietà delle cose, a volte, non gli toglie certo valore. Anzi. C'erano tante idee, energie, solo che a volte le idee ..degenerano e quel disco, così oscuro, notturno, complesso, intricato, contribuì non poco a quella degenerazione. L'eroina, l'astinenza, la genetica, la mitologia nordica, le politiche repressive e autoritarie e l'interesse per civiltà aliene e misteriose fecero di quel disco un capolavoro che come sempre venne ignorato dalla critica. Ascoltavamo The Raven e facevamo le prove per l'età adulta: guardavamo a quelli più grandi, ma non riuscivamo ad arrivarci. Forse, ancora adesso..
Ho continuato a seguire gli Stranglers negli anni a seguire, quando hanno prodotto dischi con suoni più semplici e votati alla melodia,  ma sempre di un certo spessore, mai banali e superiori alla media. Fino agli anni novanta, quando Hugh Cornwell (voce,chitarra) abbandona il gruppo, sostituito da un certo.. Paul Roberts, dopo allarmanti rumors che annunciavano Dave Vanian (!) dei Damned come possibile sostituto. Fine della storia.

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