16/06/12

PETER TOSH

"Ero appoggiato contro un albero davanti agli studi di registrazione e aspettavo i miei musicisti per le prove. Avevo fra le dita uno spinello di circa due centimetri e meditavo sulla musica e altre cose. E' stato allora che e' arrivato quel bruto. Mi ha strappato la sigaretta e si e' piazzato davanti a me guardandomi fissamente. Gli ho chiesto: che succede?.. ma lui non ha risposto. Ho ripreso il mio joint, ho fatto una tirata e l'ho guardato seriamente. Credevo fosse un monellaccio, perche' stava in abiti civili e nulla lo faceva somigliare ad un poliziotto. Provò di nuovo a prendermi lo spinello e io gli ho detto: "sparisci figlio di puttana!" Poi ha cominciato ad afferrarmi per la camicia ed io: "sporco poliziotto!" Ho preso la sigaretta e l'ho spezzata in due e gli ho soffiato in faccia. Avevo altre cose in mano oltre la carta. "E' questo che vuoi per arrestarmi?". Non c'erano piu' prove perche' avevo sparpagliato tutto il contenuto del joint. Ha preso allora il pezzo di carta e se le messo in tasca e mi ha acchiappato strappandomi la camicia e il resto. Mi spingeva tirandomi per i pantaloni e cercava di portarmi con se. Gli ho detto: "io non mi muovo di qua..". Allora ha tirato fuori la pistola e me l'ha puntata agli occhi, al naso, alla bocca.. Credo che abbia anche provato a sparare ma la pistola non ha funzionato. Vedendo che non riusciva a portarmi via ha iniziato a fermare le macchine per farsi aiutare. Una si e' fermata e ne e' sceso un tizio e ho domandato chi fosse ma non ho ricevuto risposta. Il primo ha gridato all'altro: "Qui Thomas, aiutami a portare questo criminale alla polizia..". Il secondo ha tirato fuori una pistola ancora piu' grande e ha chiesto: "Quale criminale?" cominciando a spingermi con il revolver esattamente come aveva fatto l'altro. Con puro sadismo. Tentavano di spaventarmi ma io gli ho detto: "siete pazzi! non mi fate paura e non verrò con voi!". Allora hanno iniziato a battermi duramente: ne avevo uno a destra e uno a sinistra. Il tipo a sinistra mi ha dato un pugno ma io mi sono abbassato e ha colpito senza volere il compagno. Io ho preso un altro colpo e l'ho reso, perche' ancora non ero sicuro che fossero dei poliziotti e perche' in ogni caso, non ero stato io a cominciare. Durante la rissa uno xei due si e' ferito e ha iniziato a sanguinare. Ha messo via la pistola perche' ha capito che non ero armato e che quindi non poteva sparare. Alla fine e' arrivato un poliziotto in uniforme e mi ha chiesto cosa stesse succedendo e io ho detto: "Questi due tizi vogliono portarmi illegalmente alla centrale e non hanno nemmeno uno straccio di mandato!". Gli ho raccontato tutto e lui ha detto: "Ok.. andiamo alla centrale..". Io l'ho seguito di buon grado perche' arrivava come un fratello. L'altro tizio sanguinava ancora e aveva tutta la camicia sporca. Quando siamo arrivati alla centrale, il sergente ha guardato il tipo che sanguinava e gli ha chiesto cosa aveva fatto. Lui ha risposto: "Questo sporcaccione mi ha ferito alla bocca".. Disse proprio cosi mentre invece non ero stato io a colpirlo ma l'altro. Allora hanno preso una barra di ferro e mi hanno colpito alla testa e su tutto il corpo. Gli avevo detto chi ero, che ero Peter Tosh e che avevo diritto di essere rispettato e mentre mi maltrattavano e mi denigravano per farmi passare per un criminale gli dicevo che i suoi figli ballavano al ritmo della mia musica. Ma non avevano nessun rispetto e mi diceva che se avesse visto uno dei suoi figli ballare con la mia musica lo avrebbe ucciso.."

"Due mesi fa, quando sono tornato in Giamaica dagli Stati Uniti la mia macchina era posteggiata davanti all'aeroporto. Quando sono uscito, un altra macchina si e' improvvisamente fermata davanti a me e non mi faceva passare. Ho atteso ,pazientemente ma il tizio non si muoveva. "Hey..lasciami passare!". Lui mi ha detto: "Piccolo stronzo.. piccolo sporco rasta e fai attenzione a quello che dici..". Sono uscito dalla macchina e ho detto: "Chi e' quel figlio di puttana che osa parlarmi cosi'?". E' uscito anche lui, con una grossa pistola e ha detto" Vieni qui che ti faccio fuori, e' tanto tempo che voglio ammazzarti, per tutte quelle stronzate che canti e che racconti!". Piu' tardi ho saputo che quel tipo era l'ispettore generale della polizia in borghese. Voleva uccidermi perche' andavo allo Stadium a cantare dei diritti della povera gente! Allora, cosa devo fare, con questa gente, con gente simile? Pagargli da bere, invitarli a casa mia e offrirgli del vino? APPENDERLI PER I LORO MALEDETTI COLLI? SIIIIII!!
Io non dico questo perche ora sono in Europa. Dico le stesse cose quando sto in Giamaica. E se li vedo, gli dico che quando Jah mi dara' il potere.. li impiccherò per le loro ingiustizie e per la loro opposizione all'uguaglianza dei diritti!.

Peter Tosh (Winston Hubert McIntosh) Grange Hill, 19 ottobre 1944, assassinato a Kingston, l'11 settembre 1987
Ben detto Peter..e riposa in pace.

15/06/12

Rock Me Babe: Le donne della New Wave

 "La New Wave e' stata un movimento decisivo per le donne, le ha liberate da un annosa emarginazione artistica.."

Chrissie Hynde
Chrissie Hynde aveva 25 anni,io..neanche mi ricordo piu', quando andai in un palasport a vedere i Pretenders e ne uscii con qualche chilo in meno tanto avevo sudato. Chrissie era stata giornalista del NME ed era cio' di piu' erotico la new wave inglese sia riuscita a produrre. Destinata al successo e a finire orizzontale nei sogni di noi giovani kids. Perche' era disponibile ma aggressiva,un raffinato cocktail d luoghi comuni al femminile: vergine e vampira, lolita e strega. Chrissie Hynde e' stato il prototipo,un modello del rock al femminile targato anni ottanta. I paragoni facili, con P.Smith e Blondie non hanno mai retto. Anche musicalmente. Piu' vicini i Pretenders ai Motels,californiani guidati da Marta Davis.La voce di Chrissie era erotica-neurotica,tutta strappi e sussulti,sussurri e grida.Originaria di Akron,Ohio come i Devo,chitarrista,etera,magrissima..piu: volte moglie di rockstar,da Ray Davis dei Kinks a Jim Kerr dei Simple Minds.


Poison Ivy (Cramps)
Una stupenda chitarrista/bassista rosso/bionda, dal reggiseno prorompente e due fianchi da sindrome sessuale. Regina del CBGB's di N.Y insieme al compagno di una vita Lux Interior nei Cramps, sensualita' selvaggia e minacciosa,provocante e demoniaca in un gruppo che aveva fatto dell'estetica horror uno stile di vita. Si mormora (va) di un suo inizio come attrice porno ma i Cramps sono stati tutta la sua vita,fino alla prematura e dolorosa scomparsa di Lux,il 4 febbraio del 2009. Sui miei scaffali in tutte le salse (nastri,vinile,cd) e ancora una sua foto in calze a rete alla parete. Un icona assoluta.



Nina Hagen
Originaria dell'allora Berlino est, Nina Hagen e' stata una di quei personaggi eroici del novo rock europeo. Dopo aver saltato il muro con i suoi occhietti da clown smaliziato ha vissuto a Londra, N.Y per poi tornare in patria forte dell'esperienza maturata. Ha travolto l'Europa con un punk rock sperimentale, violento, elettronico, a volte malinconico. Personalita' devastante fu lei a far conoscere ai tedeschi il furore del punk e portare la Germania tra i paesi piu interessanti nella produzione della nuova musica. On stage appariva in calza maglia color carne e un perizoma maschile,tanto per gradire.



B - 52
Probabilmente la piu baracconesca avventura targata new wave,nostalgia dei 50, Duane Eddy e migliore party band di sempre. Non c'era festa in cui non ci fossero i B52 ad aprire le danze. Kate Pierson e la raffinatissima Cyndi Wilson (con tre ragazzotti di buona famiglia) diedero vita nel suo insieme ad un American Graffiti del kitsch e della fantasia, determinanti nella nuova ondata di elettricita che invase tutto il circuito dei club di mezzo mondo. Alienati, geniali e con una strumentazione ridotta all'osso,colonna sonora di un gigantesco pigiama party interplanetario..


The Slits
Le Fessure..4 ragazze dalle belle forme, convertite al reggae dal dio Jah. Qualcuno asseriva fossero la risposta british alle Runaways di Joan Jett degli States, ma si trattata di tutt'altro. Rock un po confusionario, divertente, ad un passo dal mimo d'avanguardia. Anche se belle ragazze i loro live erano sempre conditi di bestemmie e parolacce che le rendevano ancora piu sexy ed appetibili. Piu che new wave..il primo vero gruppo punk al femminile.


The Raincoats
Messi su da Palmolive, fuoriuscita dalle Slits, con Vicky Aspinall (la piu graziosa) ,Gina Birch e Ana Da Silva. Gruppo della Rough Trade si imposero con una stralunata cover di Lola dei Kings e per il violino di Vicky: 4 impermiabilini per delle serate in barca..




X-Ray Spex
Gruppo di Poly-Styrene aggredi l'Inghilterra con un singolo esplosivo, Germs Free Adolescents. Cinque creature da provetta artificiale, riportate sulla copertina del disco, dichiararono guerra al mondo artificjale dei detersivi e dell'inquinamento..





Lydia Lunch
Cantanta chitarrista dei Teenage Jesus and the Jerks gia all'epoca da anni sulla scena eastcoastiana. Talento naturale e poliedrica, la sua musica era un contenitore di rock, jazz,atmosfere acustiche e musica da film.Era soprannominata dai fans..la cicciona!






The Motels
Da Hollywood,erano in cinque: quattro maschioni dalle facce poco rassicuranti e una femmina con la F maiuscola, chiamata per la gioia dei fan del sesso Martha Davis!. Rock teso, nervoso,aiutato e scorticato da ipnotici accenni reggae, sassofoni evanescenti,imbellettati dalla voce e dalle forme di Martha, la piu bella del reame..



Siouxsie and the Banshees
Siouxsie-Sioux, volto scavato, make up abbondante, alta,  magra e scapigliata. Era l' espressione per antonomasia del novo rock britannico nella fase transitoria tra i Sex Pistols e i Pretenders. Urla angoscianti, versi disperati e suoni dissonanti accompagnavano The Scream e Join Hands, i due prodotti informali della band. Sax, basso, chitarre e percussioni si muovevano a bacchetta come un orda di tartari ribelli guidati dalla poco aggraziafa quanto geniale Siouxsie..




The Selecter
Dei Selecter e di Pauline abbiamo parlato in abbondanza con tanto di intervista.Aggiungiamo solo che dopo una lunga gavetta i sei indemoniati Selecter si affidarono con arguzia alla voce incazzata e femminista di Pauline, che nonostante la bellezza meticcia faceva di tutto per sembrare un uomo, con le braghe,completo da sera e cravattino alla 007: reggae rock, ska e tanta energia condita da ritmo, ironia e..cotillons..


Cherry Vanilla
Dandy elettrico,connubio punk rock'n'roll,capelli rosso desiderio,Cherry era la teutonica guida di una band assetata di musica energica,con Louie Lepore alle chitarre e Zecca Esquibel alle tastiere. Bad girl fu,tutto sommato,il suo diario artistico piu stimolante,in tutti i sensi..




Lene Lovich
Fu la grande promessa per tutti gli anni 80..Girl di Detroit,bella, occhi chiari profondissimi, sul capo strane acconciature di stracci rossi e velette colorate. "La New Wave e' stata un movimento decisivo per le donne,le ha liberate da un annosa emarginazione artistica.." Due album di musica delirante,scordinatamente robotica,ossessiva e affascinante al contempo. Statelesse Flex parlava il linguaggio chiaro della rock star contemporanea. Rigurgiti sotterranei,ammassi stellari,magia slava, Lene rappresentava tutto questo e anche altro. Con l'ausilio di Les Chappell alle chitarre,adeguadamente sintonizzate sull'onda media dell'elettronica,la sua band resta ancora oggi un punto chiave risolutivo della pop art..


Lora Logic
Diociotto anni all'epoca,ex bimba prodigio inizio' a suonare il violino,il piano e la chitarra,poi scopri il sax e fu amore. Collabora con gli X-Ray Spex e gli Stranglers per poi formare la Essential Logic.







Wayne-Jane Country
La musica e' risaputo,puo' fare strani effetti sulle persone. Wayne Country,cantante rock,muscoloso e biondo passo' dall'altra parte: si opero' diventando una biondona tutta sesso e r' n' r. Anche le Elettric Chairs (il suo gruppo) volevano seguire questo apostolato, ma la casa discografica blocco' il progetto. Storm the Gates of Heaven, prodotto ante-castrazione e' il lavoro che sentiamo di consigliare.




Tina Weymouth (Talking Heads)
Bassista virtuosa, dal ritmo sincopatico e incalzante, sorprendente creatrice di linee di basso evocative che hanno scavato profondamente nel corpo della musica del gruppo forse piu rappresentativo e innovatore della new wave. Non proprio una top model, piccola, minuta, frangetta d'ordinanza sul volto sbarazzino e da monella. Ma era davvero un piacere vederla dondolarsi sul palco..





Ann Lennox (The Tourist)
Chissa' quanti la ricorderanno la bella Annie, elegante sempre,seduta al piano e ai sinth, nascondendo sotto una zazzaretta biondo angelico due occhi magici allucinati, nei Tourist insieme a Dave Stewart alla chitarra. I due che si uniranno anni dopo nel duo Eurythmics iniziarono con un rock elettronico purissimo con punte nostalgiche lanciate a ritroso nel passato.




Pearl Harbor and the Explotion
Un nome altamente esplosivo per Pearl E. Gates, sex symbol di S.Francisco autrice di una miscela di novo rock e disco rock, una new wave facilina per fans meno pretenziosi. Un visetto da playmate dei tropici, due fianchi provocanti e una voce tagliente completavano le rotondita' di Pearl..




Angle Trax
La voce formidabile di Wendy Herman alla guida degli Angle Trax.." perche' la nostra musica e' angolare..". Cantante solista, alta 1.83, treccine su viso affilato, insieme a tre tipacci di west London specializzati nel far vibrare il loro kazoo, oltre chiaramente gli strumenti di rito.


Teofilo Stevenson

Qui a Interzone la Boxe piace, tanto. Pubblichiamo questo articolo di  Claudio D'Aguanno, scritto il 2 aprile del 2006 per l'Unita', in occasione della visita di Teofilo Stevenson, prematuramente scomparso a l'Avana, l' 11 giugno 2012. Il grande pugile venne in Italia, a Roma come accompagnatore della nazionale juniores cubana.

IN GIRO PER ROMA CON TEOFILO STEVENSON LAWRENCE
Per trecento e passa incontri non ha mai sfilato la canotta del pugile dilettante, rossa o blu delle competizioni ufficiali, col nome Cuba scritto sul cuore. E non è mai salito da professionista sui ring più importanti del mondo, quelli pieni di dollari verdoni e tante illusioni. Ma ancora oggi, a trentanni di distanza, è quel suo mancato match con Ali a fare testo nelle discussioni degli avvelenati aficionados della noble art. Correva l’anno 1976 e Teofilo Stevenson, dopo aver messo a sedere il camionista nero John Tate, aveva appena regolato Mircea Simon nella sfida per il titolo dei massimi alle olimpiadi di Montreal. Il romeno per due round aveva preferito girare al largo spazzolando il quadrato con il classico abile “gioco di gambe in fuga” ma al primo vero affondo del caraibico, poco più d’ottanta chili di muscoli per un metro e novanta di fresca agilità, c’avevano pensato i suoi secondi, col getto dell’asciugamano, a togliere ai giudici l’imbarazzo del verdetto. Nel parterre del palazzetto canadese c’era Foreman, trionfatore otto anni prima a Mexico City, c’erano Consell e Steward commentatori esperti e smagati, c’era soprattutto, con la sua zazzera elettrica tirata a mille volts, quella volpe di Don King che non esitò a timbrarlo al volo come “un fenomeno degno di battersi con Frazier o Ali”. E fu forse in quell’occasione che nacque l’idea del confronto “del secolo” tra il dilettante dominatore di tutte le competizioni mondiali e il “più grande”, l’ex “labbro di Lousville”, quel Muhammad Ali che sapeva “danzare come una farfalla e pungere come un’ape”.
Cinque milioni di biglietti dello zio Sam furono messi sul piatto per convincerlo a passare tra i prof ma, dicono i suoi estimatori, bastarono meno di cinque minuti a el Pirolo, come lo chiamano ancora dalle sue parti di Puerto Padre a Las Tunas, per rispedire al mittente quella tipica proposta indecente da american way of life. Rapida come il suo micidiale destro la battuta di allora che nell’isola, dall’Avana a Santiago, tutti sono ancora in grado di citarti a memoria: “Prefiero el cariño de ocho millones de cubanos… Preferisco l’affetto di otto milioni di cubani ai milioni di dollari americani.”
Per Teofilo è questo il match che mai smetterebbe di raccontare. Un match ben più suggestivo di quello epico con cui a Monaco aveva messo orizzontale il marine Duane Bobick, speranza bianca attesa da anni e finita out in pochi minuti. “Non lo so come sarebbe finita con Ali –si lascia andare mentre in macchina dalla Pineta Sacchetti caliamo sul Foro Olimpico direzione Flaminio- Lui una volta ha detto che sarebbe finita pari. Comunque avrei dovuto studiarmela bene. Ali aveva battuto tutti. Dopo Kinshasa aveva messo in fila Bugner, Frazier, Norton. Non aveva rivali. E un match da titolo mondiale WBC durava quindici asaltos mentre i dilettanti si affrontavano per soli tre round. Però io ero più giovane e fresco di lui. Il problema era che non volevo passare professionista anche se ero disposto a battermi. E così, a un certo punto, la mia Federazione fece pure la proposta di disputare il confronto in cinque incontri da tre riprese ciascuna e in cinque città diverse degli Stati Uniti. Oppure tres combates da cinque. Ma niente. Fu Ali a rinunciare e, con onestà poi ammise che aveva solo da rischiare da un incontro del genere perché, diceva, peleando con un dilettante aveva nada que ganar, aveva tutto da perdere.”
Non è la prima volta che il tre volte campione olimpico, attuale vicepresidente della Federación de boxeo de Cuba, è a Roma ma oggi c’è venuto in compagnia della squadra juniores del suo paese, terza tappa d’un tour d’allenamento che dopo Milano e Firenze si chiuderà a Napoli. Nella palestra del Flaminio, selezionati dal maestro Zonfrillo, le nostre speranze si chiamano Blandamura e Biagiotti, Califano e Ernesti, Di Savino o Spada, ma devono vedersela con plurititolati iridati del calibro di Yordan Gendry, Julio Jglesias Dunque o il massimo Munos Francia che di nome fa Robert Marx e che, con tanto richiamo al filosofo di Treviri sulla carta d’identità, guida il gruppo con l’autorità d’un leader. “La base pugilistica a Cuba –riprende a dirmi Teofilo- è forte di quindicimila praticanti. Gli agonisti sono molti meno e tutti, prima di pensare a lottare per le medaglie, devono preoccuparsi di andare avanti con gli studi. Sport e cultura a Cuba vanno insieme. Sono due diritti che la rivoluzione di Fidel ha portato a tutti. Non sono una cosa per pochi. Io avevo pochi anni quando Batista fu cacciato ma me li ricordo i vecchi e i bambini che morivano di fame. Me le ricordo le ingiustizie e le prepotenze. Da un giorno all’altro, con Fidel, è cambiato tutto. E da allora, la salute, lo sport, l’istruzione, sono diventati a Cuba un bene comune. E questa cosa neanche tanti anni di embargo decisi dai governi americani sono riusciti a cancellarla.”
Nel ‘98 a volare nell’isola con un carico di medicinali e di aiuti ci andò proprio Muhammad Ali in persona e l’amicizia tra i due fu benedetta tra finte e jab simulati su un ring improvvisato. “Con Ali sono grande amico. E’ stato un grande pugile. Ma ancor di più lui è un grande personaggio della nostra epoca. Tutti mi chiedono di boxe, di come è andato quell’incontro o quell’altro e di quale avversario ho un ricordo più duro. Ma a me piace parlare di sport anche in altra maniera. Mi piace dire cosa rappresenta sul piano sociale e come può aiutare il popolo del mio paese. E poi, se mi chiedi di pugilato, di incontri difficili e di prove superate, ti dico che il match più duro per me è sempre stato l’allenamento. Scendere in palestra, combattere col sacco, darsi una disciplina. Questi sono i primi round, quelli más difíciles da vincere. Dopo viene l’umiltà di saper apprendere dalle sconfitte: de las derrotas se sacan experiencias. Queste sono lezioni della nostra scuola cubana. Così si insegna a vincere la paura, ad avere dei valori, ad affrontare le prove.”
Dalla Farnesina la fisionomia dell’Olimpico stacca bianca sullo sfondo verde di Monte Mario. Il più forte pugile dei nostri anni ’70, un mito della mia giovinezza stradarola e movimentista, quello che buttava al tappeto los americanos, sobbalza buttando l’occhio alla tribuna che si vede da Ponte Duca d’Aosta. “Mi piace il calcio –sorride serio- Seguo tutti gli sport ma il calcio mi piace molto. Maradona è stato il più forte al mondo ed è un grande amico mio come di tutto il popolo cubano. Mi piace pure la nazionale del Brasile e dell’Argentina. E poi Ronaldinho del Barcellona ma anche il vostro Totti… è di Roma no?” La citazione del capitano di Porta Metronia meriterebbe da sola un abbraccio curvarolo ma c’è poco tempo di parlare di lupacchiotti e virtù sangueoro. Sulla porta del palazzo della Fpi, assieme a Marcello Stella, c’è Gianni Minà che lo branca in clinch e l’accompagna alla conferenza stampa. Su uno schermo scorrono le immagini d’un cuento de boxeo, un film di Alessandro Angelini ritmato dalla rumba dei pugni che hanno fatto la felicità di un’epoca mentre in sala già suona la campana d’un altro match fatto di flash, parole e ricordi.


13/06/12

Il mondo sul baratro: la retorica della Green Economy


"Soltanto una catastrofe potra' svegliare il mondo, mettendolo di fronte all'evidenza della contradizione che lo sta facendo esplodere: lo sviluppo fondato sul petrolio e' un vicolo cieco e ormai siamo alla fine della corsa".
No,a parlare non e' il catastrofista dell'ultima ora, ne Red Ronnie in versione Maya,un tempo (tanto tempo fa) sfavillante giornalista musicale in quel gruppo di pazzi creativi di Popster e ormai del tutto rincoglionito, ma Wolfang Sachs,professore, docente universitario in mezz'Europa ed esperto di fama mondiale di cambiamenti climatici.
Teorico della" decrescita,ecologista e sostenitore dei vari movimenti dei "verdi" Sachs denuncia il conflitto tra due principi fondamentali: sviluppo ed equita',osservando come da una parte Cina e India possono rimproverare i paesi piu industrializati di non fare abbastanza per la riduzione delle emissioni dei gas serra,e quindi rifiutando a loro volta unimpegno maggiore in questo senso,mentre nella dimensione dell'equita' "il cambiamento climatico mette in bilico il diritto di sopravvivenza e di sussistenza di tante persone in particolare nei paesi piu' poveri". L'ipotesi e' che non si puo' andare verso un economia post fossile senza uscire dall'imperativo della crescita economica,cosi come sembra essere un ossimoro lo sviluppo sostenibile,dato che "a livelo internazionale viene inteso come crescita eco omica che,in quanto tale,sul lungo termine risulterebbe "insostenibile". Sviluppo e sostenibilita, finiscono per creare confusione se li si mette insieme,sullo sfondo di uno scenario mondiale convulso e pericoloso: globalizzazione,giustizia internazionale,diffusione degli Ogm,guerre spietate per il controllo delle risorse. E per quanto la crisi climatica i processi piu' minacciosi avverranno ancora piu' velocemente di quanto si pensasse fino a pochi anni fa.

Il surriscaldamento minaccia il pianeta e i governi non sanno cosa fare. Basti pensare che tutti i vertici su questo tema mettono in scena lo spettacolo del disastro annunciato,cioe' "l'inizio di un era di impotenza dell'autogoverno del l'umanita'". Spengono le speranze che il protocollo di Kyoto aveva acceso e nessuno sembra volersi rimboccare le maniche e affrontare finalmente il disastro in arrivo. Anche se nessuno puo' prevedere la storia .."non credo che a breve termine succedera' granche', fino all'arrivo di un altro tipo di catastrofe..". Speranze? Da parte nostra,come asseriva Gramsci,e' razionale rimanere ottimisti con la volonta' e pessimisti con l'intelligenza. Razionalmente c'e' poco da stare allegri comunque e sperare in un cambiamento di rotta da parte di tutti,soprattutto nella necessita' di disporre beni che non siano necessariamente..delle merci. Noi questa necessita'..l'abbiamo.

Intanto siamo oramai alla vigilia di Rio+20, il grande summit dell'Onu sullo stato del pianeta, che si terrà in Brasile dal 20 al 22 giugno. Dopo venti anni di summit,convegni e grandi aspettative,protocolli e promesse,tutto regolarmente disatteso,ci arriviamo con un nuovo slogan,la Green Economy che va a sostituire lo "sviluppo sostenibile". Solo un nuovo slogan per tentare di cancellare venti anni di fallimenti. Sono stati individuati cinque obbiettivi su cui confrontarsi, energia, acqua, terra coltivabile, ecosistemi, tutela degli oceani ed efficienza nell'utilizzo delle risorse,sul come implementarli,e sull'aumento delle percentuali di energie da fonti rinnovabili su scala mondiale,ma tutto ha il sapore della retorica.Il punto e' che capitale e natura non vanno d'accordo:finche' i governi e la politica non ammetteranno che la crescita,mirata esclusivamente al profitto e all'accumulazione di ricchezza finanziaria mediante l'aggressione alla natura (non dimentichiamo le emissioni di gas e il problema dei rifiuti) non fara'altro che peggiorare la situazione e portarci sull'orlo del baratro..

Paolo Cacciari e l'illusione green

10/06/12

Anonymous e gli Europei di Calcio 2012


Comunicato di Anonymous per gli europei di calcio 2012.

Saluti cittadini del mondo
Siamo Anonymous

Siamo venuti a conoscenza che il calcio UEFA EURO 2012 e il governo ucraino sono stati impegnati in uno dei più brutali e sanguinosi massacri sistematici di animali che il mondo abbia mai visto.
Finora 80.000 cani sono stati uccisi nelle città dell'Ucraina per "ripulire" le strade per un evento di calcio.
Oltre 1 milione di persone hanno firmato varie petizioni indirizzate direttamente alla UEFA e il governo ucraino chiedendo di porre fine a questi atti inumani, ma hanno ignorato ogni singola richiesta.
Ancora peggio: la censura del Governo ucraino ha coperto questi eventi con menzogne e fabbricati resoconti dei media. Perché ti chiederai? La risposta è chiara, il denaro.
UEFA rende milioni di euro con questo evento, così come l'Ucraina per ospitare l'evento.
250.000 saranno uccisi per gli EURO 2012 e la UEFA continua a negare avere alcun coinvolgimento con la macellazione, dell'Ucraina, affermando che non può interferire con questioni non direttamente legate al calcio, anche se sono direttamente correlate.
La UEFA ha donato in due occasioni, 8.000 euro per la sterilizzazione dei cani randagi, così come gatti nella città di Ucraina, ma ha dato 196 milioni di euro in bonus per l'intero evento.
Di chi è la colpa? contro chi dobbiamo puntare il dito? E 'facile.
Il presidente della UEFA Michel Platini Franswah e il presidente dell'Ucraina Viktor Yanukohvich
Loro sono i responsabili per questo massacro di animali.
Quando Diverse organizzazioni animaliste straniere hanno offerto le loro conoscenze e aiuti per contribuire a salvare gli animali randagi nelle città di Ucraina non hanno mostrato alcun interesse.
Voi affermate che ci non è abbastanza soldi per avviare un programma di salvataggio degli animali, eppure avete abbastanza soldi per comprare un crematorio mobile di 20.000 dollari?
Le vostre azioni contraddicono la Convenzione europea dei diritti degli animali e i principi morali!

Noi Anonymous vi daremo, Operation Ucraina.
Noi combatteremo contro la violazione dei diritti umani e animali.
Noi non perdoneremo l'Olocausto Canino che avete fatto e state facendo, e non dimenticcheremo la censura imposta al popolo.

 Per il governo ucraino e UEFA
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.

Aspettateci.





Anonymous

brings you #OpUkraine

Greetings Citizens of the world,
We are Anonymous.
It has come to our Attention that the UEFA Football EURO 2012 & Ukrainian Government have been engaging in one of the most brutal, bloody systematic slaughters of animals the world has ever seen. So far 80,000 dogs have been killed in the cities of Ukraine to “clean-up” the streets for a week long football event. Over 1 Million people have signed various petitions addressed directly to the UEFA and Ukrainian Government calling for an end to these inhumane acts, yet they ignore every complaint. Even worse: The Ukrainian Government censors these events with lies and fabricated media reports. Why do you ask? The answer is clear, money. UEFA makes millions of Euros with this event, as does Ukraine for hosting the event. 250,000 more dogs lives will be lost leading up to the UEFA EURO 2012 and UEFA continue to deny having any involvement with the Ukraine’s slaughter, stating they cannot interfere with matters not directly related to football, even though they ARE directly related. UEFA has donated on two occasions 8,000 Euros for the Sterilization of stray Dogs, as well as cats in the city of Ukraine, as well as giving away 196 Million Euros in bonuses for the whole event. Who is to blame? Who do we point the finger at? It’s easy.
UEFA President Michel Franswah Platini & Ukraine President Viktor Yanukohvich, You are both solely responsible for this massacre on animals. When Several foreign animal organizations offered their knowledge and help to rescue the stray animals in the cities of Ukraine, you showed absolutely no interest. You claim there is not enough money to start an animal-rescue program, yet you have enough money to buy a 20,000 dollar mobile crematorium? Your actions contradict European Animal rights Convention and any adequate humans moral principles!

We Anonymous give you, Operation Ukraine. We will fight against your violation of human, and animal rights. We will not forgive your Canine Holocaust, and We will notforget the Censorship you impose upon the people. To the Ukraine Government & UEFA.

You should have expected US.

09/06/12

Time: Il tempo passa (anche per le rock star)

Francesco Adinolfi su Ultrasuoni si chiede come conciliare l'eta'..adulta con un genere musicale, il Rock'n'Roll, nato per privilegiare l'adolescenza e il concetto di "prossima generazione". Tutti noi un po'..fanatici, non più adolescenti, ce lo chiediamo, quando siamo sotto la doccia e cantiamo a squarciagola il pezzo che abbiamo rimuginato per tutta la notte, senza curarci del malessere dei nostri animali domestici, o quando, ancora, ci esibiamo davanti allo specchio in improbabili esibizioni di air guitar..

Il tempo, implacabile, passa per tutti ed e' proprio il passaggio del tempo uno degli argomenti al cuore del rock: l'eterna adolescenza e il concetto di next generation, cioe' che solo i piu' giovani possono salvarci, appunto..la generazione prossima. Il rock quindi deve perseverare in generi come il blues e il country, che hanno nella maturita' dei propri esponenti il proprio cavallo di battaglia. Certo l'immagine di un bluesman giovane e' improbabile e bizzarra: il bluesman deve essere..vecchio per antonomasia, perche' solo gli anziani sanno mettere in testo per una canzone gli argomenti che questo genere ha sempre trattato, solo i vecchi bluesman sanno spiegare,argomentare e solo il blues puo' garantire una vecchiaia elettrizante senza sentirsi.. esodati. Intanto assistiamo a volte impotenti, a volte piacevolmente sorpresi al ritorno di tante vecchie glorie, dal rock al punk, dalla new wave all'heavy..con formazioni magari rimaneggiate ma rinvigoriti e adrenalitici nonostante la capigliatura ormai imbiancata. (Ultimo in ordine di tempo l'anticristo per antonomasia J. Lydon, che a 56 anni ritorna con i P.i.l. senza Levine e Jah Wobble con un nuovo disco e annesso tour..) Solo..retromania, o la conferma che siamo in piena recessione musicale, un vuoto pazzesco,mancanza totale di idee,un apatia che non s'era mai vista nel grande circo della musica alternativa? Siamo di fronte ad un mondo invecchiato, in balia di nuove poverta', disoccupazione, abbandono sociale e senza fiducia in un futuro che appare sempre piu' incerto, violento e privo di utopie in cui riporre speranze e..sara',ma questa rigogliosa rifioritura musicale annunciata da Rolling Stones (soprattutto nella scena italiana)..facciamo una gran fatica a scorgerla,se alle manifestazioni del movimento Occupy ritroviamo come colonna sonora il buon vecchio Jackson Brown! Dov'e' lo stile avanguardistico, abrasivo, la tendenza alla sperimentazione e non al rifacimento,magari malsano e feroce come il tempo richiederebbe? Come direbbe Picasso.."occorre tanto tempo per diventare giovani.."


05/06/12

(Falsi e Menzogne) La disoccupazione Creativa di I. Illich riedito


Ivan Illich, Disoccupazione Creativa - 1978 e riedito da Boroli 2005

Il termine crisi - scriveva - indica oggi il momento in cui medici, diplomatici, banchieri , tecnici sociali di vario genere prendono il sopravvento e vengono sospese le liberta'. Come i malati,i paesi diventano casi critici. Crisi, parola greca che in tutte le lingue moderne ha voluto dire scelta o punto di svolta, ora sta a significare: "guidatore dacci dentro!". Evoca cioe' una minaccia sinistra, ma contenibile mediante un sovrappiu' di denaro, di manodopera e tecnica di gestione.

Come non vedere che e' proprio cosi? Creare un emergenza, provocare un pericolo catastrofico (il default, la disoccupazione, la Grecia) per annullare i diritti, ribadire il dominio dell'economia delle impresa e intensificare le forme di sfruttamento,concentrare il potere economico-finanziario. Del resto sono le stesse identiche persone che hanno creato la crisi dai loro posti di comando nelle istituzioni bancarie private che ora sono chiamate a mettere ordine nei conti pubblici. Ma il loro vero obbiettivo e' impadronirsi anche delle casse degli stati,dei flussi fiscali,dei beni demaniali. Quando il mondo e' sovrastato da una montagna di debiti pericolanti,coloro che manovrano il denaro diventano sempre piu' potenti e temuti. I tecnocrati alla guida del sistema finanziario possono giocare a piacimento, con qualche telefonata tra amici, sugli spread, sui tassi d'interesse, sulle valute..mettendo con le spalle al muro prima l'u o poi l'altro governo. L:obiettivo e' garantire comunque che i rendimenti dei capitali siano pagati a sufficienza. Tutto il resto -occupazione, salari, servizi pubblici e alle persone, istruzione, sanita'- non interessa nulla. I possessori dei titoli del debito sono la nuova classe padrona.

E la crescita e' il nuovo falso mito: "La crisi come necessita' di accellerare non solo mette piu' potenza a disposizione del conducente e fa stringere sempre piu' la cinghia ai passeggeri, ma giustifica la rapina dello spazio,del tempo edelle risorse". Tutti sanno che a breve periodo e nelle misure promesse non ci potra' essere (almeno in questa parte del mondo) ma funzione come fattore sociale disciplinante: se non lavori alle loro condizioni, a buon mercato e con sempre meno tutele sei "nemico dell'interesse generale". La crescita e' il nuovo patriottismo che dovrebbe mobilitare le masse nella guerra della competitivita' tra le diverse aree economiche del pianeta globalizzato dal capitale finanziario. Loro (cosiddetti investitori e possessori di titoli) possono muoversi e fare business dove meglio credono,mentre i lavoratori territorializzati sono messi in competizione tra loro. Quindi, la crescita,nuova falsa religione. Non importa sapere cosa dovrebbe crescere, quali produzioni per rispondere ai bisogni umani. L'importante e' costringere con il ricatto dei licenziamenti selvaggi, la gente a lavorare a qualsiasi condizione.. "La crisi invece, puo' indicare la scelta, quel momento meraviglioso in cui la gente, all'improvviso si rende conto delle gabbie nelle quali si e' rinchiusa e della possibilita' di vivere in maniera diversa."

01/06/12

The Animals: BEFORE WE WERE SO RUDELY INTERRUPTED


Ii black country..il paese nero. La zona mineraria,di zolfo e carbone,la cintura industriale dell'Inghilterra del dopoguerra. Il luogo di " oscuri satanici mulini", e il luogo da cui emerse il piu' nero dei gruppi R'n'B inglesi. Newcastle-on-Tyne,citta' natale degli Animals e di E. Burdon, dove non c'era altra possibilita' per i giovani proletari se non quella di una dura vita nelle miniere e delle colossali sbronze il sabato sera. Ma Newcastle, come Liverpool e New Orleans, e' anche un porto di mare e la musica vi entra da mille canali. Identificandosi fatalmente con la condizione dei neri d' America,dare sfogo alle frustrazioni e alla violenza l'Alan Price Combo vendicava la propria misera estrazione sociale. Le gesta del gruppo,i loro comportamenti spontanei e bruschi e il cattivo carattere di Burdon valse alla band l'appellativo di 'animali' che i ragazzi in seguito adottarono orgogliosamente come nome ufficiale. Le prime esibizioni al Club a Go-Go nel 1963 sulla scia del blues di Bo Diddley e alcune cover di B.Dylan portarono gli Animals allo stesso livello di popolarita' dei primi Beatles e Stones. Nel 64 Burdon viene eletto miglior cantante bianco di blues e Brian Jones lo defini la migliore voce in circolazione oggi nel Regno Unito. Il concetto 'filosofico' degli Animals e di Burdon in particolare era una sorta di..sporca sincerita',filossofia che gli consenti di sfornare un incredibile serie di successi: The house of rising sun, I'm crying, We gotta to get out of this place, Boom Boom (J.L. Hooker), Don't bring me down..

Ancora oggi resta un..mistero il motivo per cui dopo Jimi Hendrix gli Animals fu il gruppo che piu d'ogni altro colpi il mio immaginario di adolescente che muoveva i primi passi nel magico mondo del R'n'R. Ci arrivai proprio attraverso Hendrix quando scoprii che fu un certo Chas Chandler il primo ad intuire le potenzialita' del giovane Jimi,si offri di diventare il suo manager e di portarlo in Europa. Proprio quel Chas Chandler era stato il primo bassista di una band chiamata The Animals.. Forse fu la voce di Burdon,il suo modo di cantare torrido e sporco,una voce che mi sembrava uscisse direttamente da una bottiglia di wiskey mista a tabacco e quella sua ossessione di dipingere il mondo di nero a farmeli amare cosi tanto.Mi piaceva il loro modo di reinventare e di flettere il blues americano, un genere per me troppo "lento" all'epoca..Cosi quando iniziai,giovanissimo tra i grandi,a frequentare la casa-comune del gruppo piu alternativo della citta',tutti sapevano quale disco disco avrei messo sul piatto: Live in Newcastle-on-Tyne degli Animals, album ormai introvabile..(ne gira qualche copia su Ebay..), mentre non mancai l'occasione,verso la fine degli anni '90 di volare a Terni per vedere gli Animals in reunion. Una serata per pochi intimi in un piccolo teatro,ma che serata!

BEFORE WE WERE SO RUDELY INTERRUPTED
Fu registrato dopo 11 anni dallo scioglimento della band, anche se Burdon continuo' per qualche anno con continui cambi di formazione prima di formare i War con cui ottenne un discreto successo. Ascoltandolo, sembra un che il gruppo non si sia mai sciolto e tranne la non convincente versione di Many rivers to cross risulta un lavoro divertente,pieno di bluesy sgargianti e una 'drammatica',a tratti commovente cover di It's all over now baby Blue di Bob Dylan. Un album uscito in piena esplosione punk,tanto che passo' quasi inosservato ma che resta un gran bel disco di blues bianco,in fondo un omaggio ai tantissimi fans della band che nel 1983 registrarono l'ultimo, definitivo quanto inutile episodio di una gloriosa carriera: Ark..

Brother Bill (The Last CleanShirt) [The Last Clean Shirt], Armstrong, Leiber, Otis, Stoller
It's All Over Now, Baby Blue Dylan
Fire on the Sun, Shaky Jake
As the Crow Flies, Reed, White
Please Send Me Someone to Love, Mayfield
Many Rivers to Cross, Cliff
Just Want a Little Bit, Bass, Brown, Thompson, Thornton
Riverside County, Burdon, Chandler, Price, Steel, Valentine
Lonely Avenue, Pomus
The Fool, Clark,Ford

THE (ORIGINAL) ANIMALS was: Burdon, Chandler, Price, Steel, Valentine 








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BEFORE WE WERE SO RUDELY INTERRUPTED 
 
 

21/05/12

Lost Gringos

Lost Gringos e' stato il gruppo piu' scalcinato, bizzarro e sconvolgente del panorama della Neue Deutsche Well. Cosa centrano i Lost Gringos con la musica tedesca? Lost Gringos e' un nome spagnolo, spesso ma non sempre cantano in spagnolo e tutti i loro lavori sono pubblicati da ATA TAK. Lost Gringos sono Peter Jekill, polistrumentista dalle mille risorse (chitarre, banjo,sitar, charrango, piano, organo, tastiere, flauto, percussioni..), Ruprecht Schwarzburger al basso e Eberhart Steinkruger, voce e producer. Piu' un nugolo di musicisti orbitanti tra cui Sameh Mina alle percussioni, C.Cornad chitarre elettriche e soprattuto il grande Pyrolator alle tastiere. Originali, sperimentali, innovativi, caratteristiche tipiche delle produzioni Ata Tak, sempre in fuga dalle mode e dai dogmi dei grandi colossi musicali, e che ha pubblicato tutti i loro lavori, la musica dei Lost Gringos e' un bizzarro miscuglio di elettronica, avant jazz, rock, folk, sperimentalismo estremo. L' assoluta originalita' del gruppo e' nell' innesto in questo miscuglio di culture musicali e ritmi tradizionali di svariati paesi come il Giappone, Brasile, il reggae giamaicano, tracciando solchi profondi in quel genere popolarmente conosciuto come  World Music. I Lost Gringos hanno pubblicato tre soli album e svariati ep e maxy singoli e dal 2011 varie etichette ripubblicano i lavori di questo strambo e interessantissimo gruppo. Da riscoprire.

ALBUM:
ENDSTATION ELDORADO (LP,1983 - ATATAK)
TEA AND BISCUITS (LP,1984 - ATATAK)
BERGELD AMORE (CD,1990 - WAVE. ED. IMPORT GIAPPONE)

EP E SINGOLI:
NIPPON SAMBA (12",1982 - ATATAK)
BERGERL AMORE (7",1983 - ATATAK)
TROCA TROCA CULEBRERO (12",1984 - ATATAK)
LIKE A ROLLING STONES REGGAE (12",1985 - GINGER MUSIC)


 











Nippon Samba





Lost Gringos Play List


18/05/12

La Rivoluzione non sarà Twittata

La rete,internet,i blog,i social network sono una realta' da cui attingere informazioni altrimenti difficili da raggiungere, nonostante tutti i tentativi di imbavagliare,controllare,boicottare i contenuti che i cyberattivisti condividono in nome della liberta' d'espressione,politica e nele arti e nelle scienze. Le rivoluzioni o per meglio dire le tentate rivoluzioni nei paesi del medio oriente, Egitto, Tunisia e Siria sono state viste in tutto il mondo come  rivoluzioni fatte da internet, ma.."le idee non partono da facebook alla piazza, ma viceversa". A sostenerlo  con forza e' Hassan el Hamalawy, giornalista,fotografo free lance e,per sua definizione blogger socialista. Egiziano, il suo e' un blog molto seguito nel panorama egiziano,collabora con Al Jazeera,Bbc,Cnn. Piu' volte arrestato, l'ultima volta per aver rimosso la bandiera statunitensa dalla sua universita' in segno solidale con il popolo palestinese, Hassan e' esponente di primo piano del SR, movimento socialista di ispirazione Trotzkista, sopravvisuto al disastro della sinistra egiziana negli anni '90. Unico gruppo che ha veramente contrastato e combattuto Mubarak presidiando piazze,fabbriche e campus universitari.
"La rivoluzione non sara' twittata!"
Il tentativo rivoluzionario egiziano non e' stato attuato dalla rete, anche se i social network, Facebook e Twitter sono stati usati dagli attivisti per la diffusione delle informazioni e per raccontare quello che accadeva (e che accade) nelle strade. Ma le idee che l'hanno innescato sono partite dalle piazze e non da internet. La gente ha discusso e proposto e quello che ne e' venuto fuori e' transitato on line per diffonderlo. " Ho 64 mila followers su Twitter,ma cosa sono rispetto a 85 milioni di abitanti del paese? ", dichiara Hassan. Effettivamente..niente. Ma questo non e' stato compreso all'estero. Quello che la rete ha fatto e' trasmettere quello che i media mainstream e controllati non riportano ai grandi network mondiali come Al Jazeera che ha cento milioni di utenti e le grandi agenzie di stampa come la Reuters. Le manifestazioni,gli scioperi,gli scontri sono nati spontaneamente e dopo gli arresti di mass del 2008,e non perche' sono stati chiamati su Facebook. E Mubarak non e' stato rimosso grazie alle migliaia di persone in piazza Tahrir ma attraverso gli scioperi generali scoppiati in diverse grandi citta' egiziane nel Febbraio 2004 che i grandi media praticamente ignorarono. Hassan,a ragione,afferma che non e' ancora cambiato niente, nonostante il presidente Mubarak sia stato deposto. Il vero potere e' sempre in mano ai suoi ex generali, che cercano di salvare la vecchia nomenklatura e instaurare un nuovo regime. I militari controllano quasi la meta' dell'economia del paese,non tollerano intrusioni nei loro affari ne discutere del loro budget e delle loro responsabilita' nella repressione e negli omicidi nelle piazze. Resta quindi solo un operazione di facciata avere eletti in parlamento o ottenere la carica di presidente della repubblica per un membro dell'opposizione. "Bisogna continuare,rovesciare i generali ed avere elezioni democratiche veramente libere per scrivere una nuova costituzione. Portare pz.Tahrir in tutte le strade,le scuole e in tutti centri produttivi. C'e' bisogno di democrazia diretta,del controllo delle fabbriche da parte dei lavoratori mediante l'autogestione e senza i vecchi burocrati dei partiti al potere. Boicottare i media controllati dal potere e per questa battaglia e' necessario la controinformazione che passa attraverso i cellulari (il 97% della popolazione ne e' dotata) e internet, che sotto l'aspetto visivo da un idea chiara di quello che accade nel paese. Documentando l'assalto della polizia contro i manifestanti,visualizzare gli eventi e' il modo migliore per diffonderli e causare un effetto domino". La fotografia e' un ottimo mezzo per smuovere le coscienze e mobilitare, perche' una foto puo' spiegare meglio di mille parole.
Il nome d'arte in rete di Hassan e' 3Arabway: prima era TheArabist che pero' in arabo ha una cattiva conformazione (Mustaarib) perche' e' cosi che si chiamano le unita' terroristiche israeliane che si infiltrano vestendosi come i palestinesi per poi assassinarli..



01/05/12

Il 1 MAGGIO



Il 1 MAGGIO è come una parola magica che corre di bocca in bocca,che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo,è parola d'ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento...
Nei congressi di Parigi fu deliberato che in tutto il mondo dovesse nascere un agitazione seria,ponderatissima,per la giornata legale di 8 ore di lavoro: e che questa avesse principio con il 1Maggio prossimo venturo..La deliberazione fu accolta ovunque. Infatti regolare con un metodo generale la durata del lavoro in tutte le industrie ,per tutti i popoli e per tutti i climi, è cosa equa,giusta,la quale i governi,i privati,gli studiosi di cose economiche,gli uomini di cuore infine devono appoggiare,devono applaudire..

Il 1 MAGGIO affermerà un principio e gli Italiani non devono essere secondi in questa affermazione,siccome quella che può dare il primo crollo all'attuale edificio sociale,basato appunto sullo sfruttamento continuo,perenne del padrone sul salariato, del capitale sul lavoro..(..)
Nessuno ostacolo ci vinca:quando si vuole tutto si puote: è codesta natura dei forti!..i forti siamo noi e lo saremo maggiormente se mostreremo di conoscere i nostri diritti e di non disconoscere i nostri doveri..
W IL 1 MAGGIO


(Forlì, La Rivendicazione, 1890)








In permanenza Tutto è destinato a mutare.
L'incendio di una foresta si estinguerà.
Il mare in tempesta si placherà.
Gli eventi naturali si susseguono l'un l'altro
senza alcun avviso ai naviganti.
Nel cielo, le bolle di sapone ascendono le correnti e poi,
improvvisamente, scoppiano.
Il divenire si perpetua attraverso
il passaggio da un termine al suo opposto.
Si sappia: la vita è questo tumulto,
un disequilbrio geometrico che rompe le acque
per poi convogliarle in un fiume placido.
Una assenza di sbilanciamento si tradurrebbe in un danno
per una realtà intrinsecamente mutevole.
Nelle più gravi situazioni,
quando il peggio sembra essere accaduto,
è indispensabile avere pazienza.
Ma non solo: non sarà sufficiente sapere
che i cambiamenti sono parte integrante delle nostre esistenze:
sarà necessario attenderli, cavalcarli.
Correndo incontro alle variazioni soltanto,
non rischieremo di essere destabilizzati.
In sella al tifone le lacrime volano via.

Miao Yin