27/01/17

"Cinque anatre andavano a sud..

Pubblichiamo questa intervista a Paolo Putti, del M5S. Perché Putti? Perché è stato candidato sindaco cinque anni fa per il M5S a Genova, uno dei primi attivisti e fondatore del movimento a Genova, convinto sostenitore del grillismo proprio nella città del comico, e anima di uno dei primi comitati anti-Gronda, capogruppo in consiglio comunale. Putti esordisce così: "Adesso mi riprendo la libertà di realizzare il programma deciso con i cittadini che ci hanno eletto nel movimento e che, da dentro il M5S invece, non potevamo più portare avanti: noi pensiamo ancora al bene comune, dentro ormai pensano solo al controllo e al marketing". Poi, citando Guccini: "cinque anatre andavano a sud: forse una soltanto vedremo arrivare, ma quel suo volo certo vuole dire che bisognava volare, bisognava volare, bisognava volare". Cinque anatre, come i 5 consiglieri grillini al comune di Genova. L'intervista è tratta da Repubblica del 27 Gennaio, a cura di MICHELA BOMPANI.


Putti, perché esce dal M5S alla vigilia della campagna elettorale? "Perché non ci riconosciamo più nel Movimento che voleva produrre un cambiamento radicale, invece pensa ad altro. Proprio perché abbiamo ancora quattro mesi, e importanti delibere su cui batterci, contro la privatizzazione dell'azienda dei rifiuti ad esempio, era urgente poter agire liberamente, sennò avremmo tradito il mandato dei nostri elettori".

Lei é stato uno dei primi grillini a Genova e in Italia: cosa le ha fatto decidere di lasciare definitivamente il M5S?
"Dopo il guaio in Europa, al Parlamento, non sopportavo più la raffica di comunicati diramati da Roma, dove si dice che si deve riferire a qualcuno, prima di dichiarare qualsiasi cosa. C'è chi invece fa passare Trump e Putin per due statisti senza però rendere conto di quel che dice. Non ci sto".

20/01/17

Trip Hop: un intruglio che diventa il sogno di una nuova utopia sonora

Piaccia o no, il Trip-Hop è un movimento, una corrente, uno stile . Un termine che fu coniato nel giugno del 1994 da Andy Pemberton, in una articolo per Mixmag, e utilizzato per descrivere il cambiamento stilistico dell'etichetta Mo' Wax. Pemberton annunciò il trip-hop come un intruglio di psichedelia fuso nell' hip-hop, e il tentativo di contrastare il predominio musicale americano, rappresentato allora dall'ondata straripante del grunge.

Il DNA di trip-hop è più complesso rispetto alla sua riduzione a sigle. L' hip-hop, che aveva nutrito la fantasia musicale di una nuova generazione per oltre un decennio, si mescola alla cultura rave, che aveva fornito ulteriori possibilità stilistiche con la sua fusione di drum macchine, break, campionamenti e sintetizzatori. Sound system, digging, dub, chill-out room, la globalizzazione e la tecnologia presto hanno anche agito, connettendosi come tante molecole a una nuova idea di ciò che hip-hop poteva essere. Trip-hop è stato la logica evoluzione in un decennio, durante il quale tutti erano tornati da un immenso party per affrontare la realtà che l'hip-hop e la dance venivano cooptati dal mainstream. E' stato il sogno di una nuova utopia sonora, schiacciata dall'assalto implacabile del capitalismo. Proprio come la techno era diventato sinonimo di musica dance, il trip-hop divenne presto una stampella per i giornalisti ed esperti di marketing che volevano indicare l'hip-hop senza i rapper. In particolare, è diventato sinonimo del sound di Bristol, con band come Massive Attack e Portishead. Nel 1998, il New York Times sancì che il primo album dei Massive Attack Blue Lines fosse il punto di inizio del genere. Il sound genuino di una nuova generazione di musicisti che cercavano la libertà di sperimentare. E 'stata (ed è..) la musica per persone che consideravano l'hip hop, ( non il rap old school) troppo pericoloso per le proprie corde. Abbiamo preso a prestito e a spunto dalla classifica stilata da FACT MAGAZINE, dei migliori 50 best Trip-Hop Album, per esprimere la nostra opinione, a volte coincidente, altre ampliata e corretta rispetto al magazine: come si noterà, la nostra è sbilanciata a favore della contaminazione, soprattutto del dub e del Sound System britannico, il Trip Hop essenziale dei Massive Attack, Kruder & Dorfmeister, Smith & Mighty Dub Crooklyn...


Tricky
Maxinquaye
(Island, 1995)
Il numero uno, davvero. Tricky ha dato al suo primo album da solista il nome di sua madre, Maxine Quaye, il che dovrebbe già indicare quanto personale sia questo disco. Dopo aver affinato le sue abilità come membro di Massive Attack (alcune delle sue rime da Blue Lines sono state riprese qui), il suo materiale da solista è alla portata, se non superiore, dei suoi ex collaboratori. Tricky con le sue rime rauche, i suoni contorti e originali di questo album ha sdoganato il termine strano applicato alla musica elettronica, tanto che in quegli anni divenne "di moda". Martina Topley-Bird, sua compagna all'epoca, contribuisce non poco alla realizzazione del progetto.Tricky odiava essere etichettato come trip-hop ( "Questo non è un album scritto a tavolino. Non credo che si possa ascoltare a cena...perché non lo chiamano Tricky-hop?") , non ha avuto con la stampa un buon rapporto da allora, ma non ci può essere alcun argomento che, nel bene o nel male, possa negare che Maxinquaye abbia lasciato un segno indelebile nella musica britannica, elettronica e non. Il tempo non ha offuscato l'impatto di questo disco straordinario. Tricky ci porta attraverso i meandri della sua psiche, come ruminazione filosofiche che però sfociano in attacchi di verità e in brutali auto-esami ( "Bevo finchè non sarò ubriaco e fumo fino a perdere i sensi.. "), e mentre Tricky e Martina slittano intorno alle questioni di identità e di percezione, la musica è tutta un tappeto, con continui cambiamenti di umore. E 'un disco di sussurri, un flusso sonoro di coscienza e questa complessità ripaga a pieno un piccola sensazione di già sentito in alcune canzoni


Massive Attack
Blue Lines
(Island, 1991)
In una recensione del 1998 del New York Times, Blue Lines viene eletto come il modello fondamentale per il trip-hop. E Blue Lines merita quest'attribuzione grazie ad un mix di idee: l'innamoramento dei musicisti inglesi per il sound system; il congedo dalla stagione Summer of Love, del 1989; e il dominio del nascente hip-hop estetico e rapace. Blue Line era tutte queste cose e altro ancora. Nel 2009, Daddy G: "Quello che abbiamo cercato di fare è stato creare musica dance per la mente, piuttosto che per i piedi." Una dichiarazione di intenti per l'intero movimento, se mai ce ne stata una. . Quando Del Najas, Grant "Daddy G" Marshall, e Andrew "Mushroom" Vowles stavano registrando Blu Lines, il sottogenere chiamato trip-hop non era stato ancora inventato. Ma Blu Lines in fondo è un disco di hip-hop, con venature di soul, dub, musica dance e rock psichedelico. Blue Lines è come leggere un vecchio romanzo di William Gibson, che descriveva allora il prossimo futuro, che ora, (soprattutto ascoltando il re-master dell'album) è il presente, con una precisione inquietante. Non meno importante, secondo noi, Mezzanine: i Massive Attack aggiornano e ampliano ulteriormente il sound di band post-punk come PiL , e in qualche modo aggiungono una lamina di violenza e di freddezza al loro sound dub-soul della, mescolando le pesanti linee di basso e le voci dub alle chitarre post-punk e ai sintetizzatori.

 

Kruder & Dorfmeister
DJ Kicks: Kruder & Dorfmeister
(! K7, 1996)
Sono stati i pionieri dello slow-beat e i principali protagonisti della scena downbeat di Vienna e sono tra i produttori più caldi dell'universo dance. Nonostante questo, il duo austriaco Kruder & Dorfmeister non ha mai pubblicato un album, ma grandi nomi come Count Basie, Bomb The Bass, Alex Reece o United Future Organization hanno avuto alcune delle loro tracce remixate da questi produttori eccezionali. Grazie a queste produzioni e il loro EP di debutto, G-Stoned, che sono arrivati alla fama. Il loro contributo alla serie DJ Kicks del 1996 ha catturato i solchi smussati dell'chill-out e i grooves della jungle, un approccio che avrebbero perfezionare due anni più tardi con The K & D Sessions. Le loro produzioni su Ninja Tune, SSR e Wall Of Sound sono considerati pietre miliari per quanto riguarda il genere trip-hop, e alla domanda su quali fossero le influenze che hanno caratterizzato i loro remix e loro radici musicali  citano artisti come Miles Davis, Sly Stone, Brian Eno, Serge Gainsbourg o Bill Laswell. La loro miscela mozzafiato di trip-hop, dub, ambient e drum'n'bass li colloca tra i nostri preferiti, in assoluto.
 
 

04/01/17

Ora possiamo davvero seppellire questo 2016..





Forse non ci siamo resi conto come il 2015 sia stato un anno tutto sommato.. tranquillo. Poi il 10 gennaio 2016 la notizia della scomparsa di Bowie ci ha spezzato il cuore. C'è stato Prince ad aprile. Gene Wilder ad agosto.. Ad un certo punto la serie apparente di celebrità morte ha testato duramente la nostra risoluzione a piangere queste icone, singolarmente. Così ho scoperto un utente di Twitter, Christhebarker, che ci ha dato una prospettiva più ampia sulle perdita che abbiamo vissuto nel 2016.

Ha usato l'immagine della copertina di Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band dei Beatles, come base, creando poi un montaggio struggente e minuziosamente dettagliata con più di 40 leggende che abbiamo perso nell'anno appena passato. Posti d'onore sono occupati da Wilder, Lemmy Kilmister (che in realtà è morto alla fine del 2015), Prince, e Bowie. Troviamo poi tanti volti noti, tra cui Leonard Cohen, George Martin, Glenn Frey, Alan Rickman (vestito come il Professor Piton della serie di Harry Potter), e troppi altri. La morte ha continuato a perseguitare tutto il 2016. Il mondo ha versato lacrime per Glenn Frey degli Eagles, Paul Kantner e Signe Toly Anderson, icone dei Jefferson Airplane , Maurice White, fondatore degli Earth, Wind & Fire , Sir George Martin e Garry Marshall, grandi produttori musicali. E ancora Larry Sanders, Anton Yelchin, Keith Emerson e Greg Lake degl'EL&P, Moahmmed Alì, Fidel...

L'ultimo aggiornamento Christhebarker l'ha fatto il 27 dicembre: George Michael, Carrie Fisher, e ancora altri morti recenti degni di nota.
Come se non bastasse, tra le tragedie accadute l'artista inserisce anche la parola "BREXIT", uno dei disastri geopolitici più importanti a verificarsi nel 2016, insieme alla citazione "rendiamo l'America di nuovo grande", di Donald Trump, neopresidente USA. Ci consoliamo con il gagliardetto del Leicester City del "nostro" Ranieri, capace di vincere la premier League contro tutte le grandi d'Inghilterra e tutti i pronostici
Ora possiamo davvero seppellire questo dannato 2016.. 

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03/01/17

Terry Hall, talento e ghigno scontroso, ancora con lo skank irresistibile degli Specials

Terry Hall chiede sempre una sigaretta prima di iniziare un intervista. Non è e non è mai stato un grande chiacchierone, quindi non è imbarazzante il silenzio mentre armeggia con le sue cartine e il tabacco, la sua faccia lunga e un pò lugubre. Terry Hall è stato (ed è) il cantante degli Specials, ska band leggendaria di Coventry, e guida di tutto il movimento 2Tone, casa discografica fondata da Gerry Dammers, pazzo tastierista degli stessi Specials.

Terry lasciò il gruppo dopo che il loro singolo Ghost Town arrivò incredibilmente al numero uno nelle classifiche inglesi e appena cinque mesi dopo tornò nelle charts con i Fun Boy Three: sembrava il preludio di una gloriosa carriera, destinato a diventare uno dei più grandi frontman britannici. Invece..
Non ha mai raggiunto le vette del successo, pur avendo il talento, la voce idiosincratica e un ghigno scontroso che solo lui. Forse perché è "troppo inglese". Forse perché.. è percepito come imbarazzante, lunatico, e pieno di guai. Forse perché non ha mai baciato il culo all'America. Forse è perché in realtà è solo molto timido, e soffre di depressione.
Terry Hall si ammala di depressione, soffrendone pesantemente per anni. Si avvicina a Camden ad un operatore della carità per la salute mentale. Da qui, una difficile risalita.

Parlando degli Specials, afferma che bastava guardare una foto del gruppo per capire la dichiarazione d'intenti politica del gruppo, in tempi in cui il Regno Unito soffriva la forte presenza del Fronte Nazionale: c'erano sette musicisti sul palco, bianchi e neri e anche se non avevano esattamente le stesse convinzioni politiche erano in giro ogni sera a dire: 'Questo è quello a cui tutti noi crediamo '. L'abbandono di Terry fu dovuto agli scontri di personalità all'interno degli Specials, ma anche al fatto che aveva ritenuto che, con Ghost Town, avevano raggiunto quello che si erano proposti di fare.

Terry Hall è stato coinvolto con alcune band incredibili e ha prodotto una gamma diversificata e impressionante di lavori, con una dozzina di canzoni divenute dei classici del pop, e una serie di album superbi.
C'è quel vecchio enigma nel mondo del pop, il perché alcune band riescono a mantenere una carriera sulla base di un singolo nella Top 40; mentre altri, con più talento e fascino, scompaiono dopo una presenza di due-tre anni nelle Top Ten. I Fun Boy Three, la band formata da Terry Hall, Lynval Golding e Neville Staple,  dopo aver lasciato gli Specials, stanchi del caos, dell'abuso di alcol e droga, di anni di tour frenetici e dell'aggressività dei fan skinhead della band, è uno di questi misteri.

Il secondo (e purtroppo ultimo album dei Fun, Waiting, prodotto da David Byrne ex Talking Heads ', è quello mio preferito. Proprio in Waiting Terry parla per la prima volta degli abusi subiti da bambino, nella splendida Well Fancy That!.
 David Byrne: <<"Non ha detto niente a sua madre, non ha detto niente ai suoi amici, ma ha deciso di dirlo a tutti. ">>

con Amy, grande appassionata di Ska
L'approccio di Terry Hall ad un evento così orribile rivela qualcosa dell'essenza dell'uomo. Hall ha sempre fatto le cose a modo suo. Ha scelto il modo migliore per affrontare i propri demoni privati. E ha proseguito il suo percorso, dagli The Specials, ai Fun Boy Three, attraverso The Colourfield, Terry, Blair and Anouchka, quindi con i Vegas (con Dave Stewart). Gli Hour of two lights, è il progetto multirazziale messo su da Terry con Mushtaq, l'ex rapper dei Fun-da-Mental. Il 90% dei musicisti degli Hour non aveva mai visto l'interno di uno studio di registrazione. C'erano un cantante libanese di 12 anni, un rapper algerino cieco, un clarinettista ebreo settantenne e i Romany Rad, una band di zingari polacchi richiedenti asilo a cui avevano incendiato le case in Polonia. Ci sono state apparizioni con Tricky, Gorillaz fino alla sua carriera solista e oggi di nuovo con gli Specials.

Oggi Terry sembra relativamente felice, dopo essere passato per un divorzio, vive con una nuova compagna a Londra e due figli adolescenti. Ha scoperto che suo nonno era un orologiaio ebreo tedesco. Lo sta ancora cercando, ma ci sono storie diverse. Terry è cresciuto in un ambiente dove davvero non si sapeva  da dove si proveniva. Coventry è stata costruita da e per gli immigrati perché Londra era una città industriale in cerca di manodopera a basso costo. Crediamo che non sia un caso che un gruppo come gli Specials sia venuto fuori proprio da lì. Amiamo Terry Hall perché è uno di quegli artisti che è sempre stato in debito con se stesso, e con nessuno altro..

More Specials.rar

More Specials è il secondo album Specials, uscito nel ottobre 1980. L'album amplia il sound 2 Tone del loro debutto per includere musica lounge, jazz, soul e altre influenze. Partecipano membri delle Go-Go Belinda Carlisle, Charlotte Caffey, e Jane Wiedlin; Rhoda Dakar delle Bodysnatchers; e Lee Thompson, sax dei Madness. Questa versione rimasterizzata consente di ascoltare con chiarezza i nuovi suoni, le trame e le caleidoscopiche ambizioni, per la maggior parte costruiti da Jerry Dammers(l'uomo che ha inventato gli Specials, che ha dato alla band il vantaggio, che ha scritto la maggior parte delle canzoni,  responsabile per aver reso  la band davvero memorabile, e che non è stato incoraggiato a partecipare alla reunion: <<ho fondato gli Specials, e ora sono stato escluso>>,' ha detto Jerry Dammers poche settimane fa). C' era sempre stato attrito tra Dammers e Terry Hall - attrito che continua ancora oggi.

I testi, come nel precedente album, sono intensamente intrisi di politica e sociale. La desolante vita nelle periferie inglesi è ritratta in tutta la sua squallida, soffocante disperazione. La Poor Little Rich Girl fugge a Londra solo per finire nel giro dei film porno. Il volo aereo di International Jet Set è un incubo claustrofobico che termina con i passeggeri che urlano come in un incidente aereo. E l'ironia delle due versioni di Enjoy Yourself è molto scura. E 'certamente una descrizione accurata; la vita in Gran Bretagna non era molto divertente allora, non come la immaginiamo noi ora.
Con soli tre album gli Specials, parlando di razzismo, guerra illegale, di ingiustizia sociale, con l'inno a Nelson Mandela, non solo hanno aperto gli occhi della gente su quello che stava succedendo in Sud Africa, ma hanno effettivamente contibuito per creare un cambiamento a livello politico e personale.

Hall, Dammers e soci hanno dimostrato che la musica può fare la differenza ed è in grado di creare cambiamenti (in meglio) per la società.
Gli Specials (e ogni singolo membro è vitale per ciò che ha dato in questa grande band, indipendentemente da ciò che dice oggi e ancora Jerry Dammers) hanno toccato una generazione e sono importanti per la narrazione post-bellica della cultura popolare britannica e europea, come Rotten, Strummer e co.


 Sotto TERRY HALL con i Fun Boy Three al Rockpalast in Germania, con Mushtaq nel progetto The Hour of two lights e infine l'intera performance dei rinati SPECIALS, senza Gerry Dammers però, al teatro TROXY di Londra il 16 novembre del 2016, un concerto davvero esaltante e intenso. Il set  (ripreso dall'imperdibile sito mod FRED PERRY SUBCULTURE) è stato sold-out, pubblico adorante che si è crogiolato nel vedere gli eroi della propria giovinezza, mentre non meno pesante è stata la presenza delle nuove leve di audience. Gli Specials sembrano ricreare la linea del fronte politico ed emotivo più viscerale che operò durante quel periodo di cambiamenti sociali e di sconvolgimento politico, e un selvaggia, fisica esperienza di ascolto di musica dal vivo che mi sembra sia andata completamente persa dalla generazioni più giovani. Se il fragile suono "glitchy" dei produttori di musica (da camera da letto) moderna rispecchia il nostro attuale stato di isolamento elettronico, il caotico e gioioso suono ska degli Spacials riflette ancora vite vissute guancia a guancia, strofinandosi uno contro l'altra, in un indimenticabile "skank" irresistibile.







SETLIST al TROXY
Ghost Town
Do Nothing
Friday Night, Saturday Morning
Stereotype
Man at C&A
Blank Expression 
Rat Race 
Why?
Redemption Song  (Bob Marley & The Wailers cover) 
Doesn't Make It Alright 
Nite Klub 
(Dawning of a) New Era
Do the Dog  (Rufus Thomas cover)
Gangsters
Concrete Jungle
A Message to You, Rudy  (Dandy Livingstone cover)
Monkey Man  (Toots & The Maytals cover) 
Little Bitch
Too Much Too Young
Enjoy Yourself (It's Later Than You Think)  (Tommy Dorsey & His Orchestra cover) 
rientro:
Guns of Navarone  (The Skatalites cover)
All the Time in the World
You're Wondering Now  (The Skatalites cover)


17/12/16

The Exploding Plastic Inevitable: il genio proto punk dei Velvet Underground

E' stato definito anche come .." un ghigno ingenuo del proletariato", "una rivolta della classe operaia contro i gusti borghesi, le buone maniere e il sistema corrotto del consumismo". Ma anche una pura rappresentazione.. artistica. Non dobbiamo dimenticare che il Punk ha avuto tra i suoi antenati una frangia di artisti di avanguardia. Se Iggy Pop sul palco amava spalmarsi di burro di arachidi Patti Smith, ispirata da Rimbaud, leggeva le sue poesie al CBGB. E prima di Dave Marsh, a cui (narra la leggenda) dobbiamo l'uso della parola Punk per la prima volta (per una recensione del gruppo Question Mark and the Mysterians), prima ancora di Sgt. Pepper e la morte di Jimi Hendrix,

Velvet Underground, protetti di Andy Warhol e pionieri del dark psichedelico spianarono la strada a quello che più tardi fu definito come punk rock. Anche Please Kill Me, la "storia orale non censurata del punk", scritto da Gillian McCain e Legs McNeil si apre con i Velvet e con J. Cale che ricorda di come fu sconvolto dopo che Lou Reed gli fece sentire Heroin: <<Il testo e la musica erano così volgari e devastanti .... Lou aveva queste canzoni in cui aleggiava un elemento hard boiler, come ci fosse un assassinio in corso..>>
Ora in occasione del 40esimo anniversario del punk, tutti, dal sindaco di Londra a Shakespeare sono stati associati al punk, la capitale britannica ne celebra i luoghi, la musica, il look, le influenze, con eventi e concerti, ma forse è stato proprio Lou Reed che ne ha definito il carattere più cinico, crudo
e devastante nella seconda metà degli anni '60.
Le performance di quelle canzoni erano puro spettacolo art-rock, grazie alla Exploding Plastic Inevitabile di Andy Warhol, o EPI.

Wayne Mcguire, critico molto influente in quel periodo, descrisse le esibizioni dell'Exploding tra il 1966 e il 1967, come "un circo elettronico, una totale confusione, con il gruppo avvolto in un oscurità illuminata solo da luci stroboscopiche. Usavano dai tre a cinque proiettori, mostrando spesso spezzoni diversi dello stesso film, e spostandoli in diversi spazi in modo da coprire tutto l'auditorium. Avevano quattro luci stroboscopiche a velocità variabile; tre punti in movimento, con un assortimento di gel colorati; diverse luci a pistola; una palla a specchio appeso al soffitto e un'altra sul pavimento; ben tre altoparlanti che sparavano a tutto volume un cut-up di musica pop, oltre che quella dei Velvet Underground e Nico ...… e così via. Il tutto mentre Gerard Malanga e Ingrid Superstar ballavano freneticamente sulla musica dei Velvet .

Warhol aveva tentato di mettere in scena simili eventi già dal 1963, con una band che ebbe vita breve, The Druids, che comprendeva il compositore avant garde Monte Young. La stampa definì l'esperimento come "la migliore drugs connection di New York". Warhol incontrò poi i Velvet Underground al Café Bizarre, completando il gruppo con un'altra sua protetta, Nico. La band fu ripresa dal regista Jonas Mekas, che voleva i componenti della band vestiti di nero per poter vedere il film al Teatro Cinémathèque . "Ma eravamo tutti vestita di nero, in ogni caso", ricordò Reed.
Come si può vedere nella parte iniziale del film del 1966 di una performance della EPI, ci sono odi proto-punk di Lou Reed, con riferimenti all'eroina e al sadomasochismo, fornendo la colonna sonora ideale per le celebrazioni (moda e bellezza) di Warhol. Ci fu anche una proiezione dell'adattamento di Warhol di A Clockwork Orange del 1962 (Arancia Meccanica di Anthony Burgess) : il contenuto di quel film, insieme agli aspetti trasgressivi dei testi dei Velvet Underground e alla loro musica, contribuì in modo significativo alla caratterizzazione da parte della critica dell' EPI, che furono bollati come 'debosciati' e 'perversi'.

Il film che vediamo qui è stato girato dal regista Ronald Nameth ad una esibizione EPI al Poor Richards di Chicago.La colonna sonora sovraincisa mescola registrazioni di "I'll be your Mirror" e "European Son", "It was a pleasure" da Chelsea Girl di Nico, e le versioni live di "Heroin" e "Venus in Furs", con John Cale alla voce . In questo particolare evento né Reed né Nico sono protagonisti, ma è Cale al comando. Tuttavia, il film rappresenta la visione sensoriale infernale di Warhol ... l'ambiente della discoteca più unico ed efficace prima dell'era Fillmore, e una registrazione visiva di come il punk nacque nei teatri d'essai e nelle gallerie d'arte, prima di risalire dai locali di quartiere e dai garage. Guardare questo evento è come ballare in un locale strobo: il tempo si ferma, i movimenti sono ritardati, il corpo sembra separarsi dalla mente. Nameth fa con questo cinema quello che i Beatles fecero con la musica: il suo film è denso, compatto, ma in qualche modo fluido e leggero. E 'estremamente pesante, estremamente veloce, ma arioso e poetico, un mandala che ti risucchia nel suo vortice vorticoso, un aurea che pervade di malinconia.
Buona visione






 

14/12/16

Best Cover dei libri di W. Burroughs, da tutto il mondo

UK_Horse_1988
William S. Burroughs ha mostrato a generazioni di lettori che la parola scritta può fornire esperienze che non avrebbero mai immaginato prima. E spesso, la maggior parte di noi lettori siamo arrivati ai libri di Burroughs anche attraverso le copertine che tanti editori in tutto il mondo e da oltre sessant'anni hanno pubblicato, considerandole rappresentazioni sufficientemente interessanti alla audace e sperimentale (e a volte non-rappresentabile) opera letteraria dello scrittore americano.
Tanti sono probabilmente diventati fan di Burroughs leggendo Il Pasto Nudo, il suo romanzo forse più noto , ma altri, me compreso, sono arrivati con il più controverso e molto meno convenzionale  Junkie. La storia di William Lee (ora ancora solo il nome del protagonista, non lo pseudonimo dell'autore usato in seguito) e la sua odissea con le più svariate sostanze stupefacenti alimentata attraverso l'America, il Messico, Marocco, e l'immaginaria Annexia, libro che ha avuto molte e varie rappresentazioni visive, le più improbabili copertine che hanno cercato di trasmettere come il testo fosse strenuamente in lotta contro le restrizioni delle forme tradizionali di scrittura.
Quelli di noi che sono andati in profondità nel lavoro di Burroughs spesso lo hanno fatto perché trascende dal genere. Tuttavia, questo non ha fermato reparti interi di marketing che hanno tentato di catalogarlo in un genere o in un altro. La "trilogia Nova" pubblicata dopo Il Pasto Nudo, è apparsa speso sugli scaffali della fantascienza nelle librerie di tutto il mondo, e non del tutto senza ragione. Eppure, la sensibilità del mondo sci-fi e la mente Burroughs si scontrano in qualche modo, e il risultato di questo scontro è visibile nell'edizione giapponese di Nova Express del del 1978. La copertina di questa edizione è pubblicata sotto, insieme a tante altre di svariate edizioni di tanti paesi: abbiamo scelto quelle che ci sembravano più belle graficamente e innovative.

In ultima analisi però, l'unica immagine che trasmette in modo affidabile il lavoro di William S. Burroughs è l'immagine stessa di Burroughs, che compare sulle copertine di diverse edizioni.
Questo blog deve a Burroughs il titolo, INTERZONE, dove sono riuniti racconti (come Ultimi bagliori del crepuscolo, Il dito..), brani di lettere a Ginsberg e pagine scritte nel tentativo registrare le proprie esperienze a Tangeri (Zona Internazionale).


JUNKIE
L'edizione Ace  del 1953 fu pubblicato in un doppio volume, con una postfazione di Maurice Helbrant,  un agent della Narcotici incluso sul retro.
Nel 1957 una edizione Digit nel Regno Unito fu ritirata poco dopo la pubblicazione, e tutte le copie rimanenti furono mandate al macero.
Nel 1977 estrapolazioni dalla precedente edizione furono tagliate, e il titolo cambiato da Junkie a Junky. Furono aggiunti  nuovi materiali, e un introduzione di Allen Ginsberg.
Nel 2003 una "Definitive Edition" fu ricreata con il testo originale e un nuovo capitolo, insieme a materiale precedentemente perso.
 

Junkie US Ace 1953 front


Junkie UK_Digit 1957 back


Junkie_Spain_1976
Junky_Israel_2001

Junky_Brazil_2005
Junkie UK NEL 1969




Junkie US Ace 1953 back
Junky_Russia_1977


Junky_Japan_2003
Junky_Romania_2005


09/12/16

Chi sono loro? “Totalitarismo fuzzy e ur-fascismo di U. Eco

SEMPRE ATTUALE, Il Fascismo Eterno o come riconoscere i fascismi.
“Totalitarismo fuzzy e ur-fascismo” fu scritto come  articolo da Umberto Eco nel 1995  e solo in seguito fu denominato L'Ur-Fascismo. In esso lo scrittore si chiede chi sono loro, chi sono i fascisti?
Eco era convinto che  dietro un regime e la sua ideologia c’è sempre un modo di pensare e di sentire, una serie di abitudini culturali, una nebulosa di istinti oscuri e di insondabili pulsioni.

Il fascismo fu certamente una dittatura, anche se non compiutamente totalitario, non tanto per la sua mitezza, quanto per la debolezza filosofica della sua ideologia. Al contrario di ciò che si pensa comunemente, il fascismo italiano non aveva una sua filosofia.  Mussolini non aveva nessuna filosofia: aveva solo una retorica. Cominciò come ateo militante, per poi firmare il concordato con la Chiesa e simpatizzare coi vescovi che benedivano i gagliardetti fascisti.

Oggi c’è dunque ancora un altro fantasma che si aggira per l’Europa.


Da "Cinque scritti morali", Bompiani (1997)

1) La prima caratteristica di un Ur-Fascismo e' il culto della tradizione.
Il tradizionalismo e' piu' vecchio del fascismo. Non fu solo tipico del pensiero controrivoluzionario cattolico dopo la Rivoluzione Francese, ma nacque nella tarda eta' ellenistica come una reazione al razionalismo greco classico.
Nel bacino del Mediterraneo, i popoli di religioni diverse (tutte accettate con indulgenza dal Pantheon romano) cominciarono a sognare una rivelazione ricevuta all'alba della storia umana. Questa rivelazione era rimasta a lungo nascosta sotto il velo di lingue ormai dimenticate. Era affidata ai geroglifici egiziani, alle rune dei celti, ai testi sacri, ancora sconosciuti, delle religioni asiatiche. Questa nuova cultura doveva essere sincretistica. "Sincretismo" non e' solo, come indicano i dizionari, la combinazione di forme diverse di credenze o pratiche. Una simile combinazione deve tollerare le contraddizioni. Tutti i messaggi originali contengono un germe di saggezza e quando sembrano dire cose diverse o incompatibili e' solo perche' tutti alludono, allegoricamente, a qualche verita' primitiva. Come conseguenza, non ci puo' essere avanzamento del sapere. La verita' e' stata gia' annunciata una volta per tutte, e noi possiamo solo continuare a interpretare il suo oscuro messaggio. E sufficiente guardare il sillabo di ogni movimento fascista per trovare i principali pensatori tradizionalisti. La gnosi nazista si nutriva di elementi tradizionalisti, sincretistici, occulti.

La piu' importante fonte teoretica della nuova destra italiana, Julius Evola, mescolava il Graal con i Protocolli dei Savi di Sion, l'alchimia con il Sacro Romano Impero. Il fatto stesso che per mostrare la sua apertura mentale una parte della destra italiana abbia recentemente ampliato il suo sillabo mettendo insieme De Maistre, Guenon e Gramsci e' una prova lampante di sincretismo. Se curiosate tra gli scaffali che nelle librerie americane portano l'indicazione "New Age", troverete persino Sant'Agostino, il quale, per quanto ne sappia, non era fascista. Ma il fatto stesso di mettere insieme Sant'Agostino e Stonehenge, questo e' un sintomo di Ur-Fascismo.

06/12/16

Madness: We are London

Nella lunga estate calda del `76, il Punk esplose sulla scena musicale con rabbia, vomitando veleno e calpestando la reputazione di molte rock star dell'epoca. Ma mentre i Sex Pistols registravano il loro primo demo, tre ragazzi di Camden Town si divertivano a suonare cover dei loro idoli, pezzi di Fats Domino, dei Coasters e altri. Mike Barson, Chris Foreman e Lee Thompson erano vecchi compagni di scuola che avevano trascorso gran parte del loro tempo libero a colorare di graffiti ogni mattone lasciato incustodito e treni merci. Mike aveva abbandonato la Hornsey Art College e suonava il pianoforte per sedare la noia, mentre il fratello Danny era il cantante dei Bazooka Joe. Lee Thompson aveva una dubbia reputazione, ed era inseguito da una serie di comparizioni in tribunale.
 "E' stato un privilegio e una fortuna aver incontrato Chris e Mike, voglio dire prima di incontrarli, andavo in giro con un tizio, Bobby e ci siamo messi in qualche guaio piuttosto serio", spiega Lee, che iniziò ad imbracciare il Sax.
Chrissy Boy Foreman aveva comprato la sua prima chitarra per 20 sterline, ricevute da un rimborso fiscale e si era unito ai ragazzi iniziando a provare nella camera da letto di Mike. Fu all'Aldenham Boys Club che il trio ebbe il primo contatto con i due futuri membri, Graham 'Suggs' McPherson, ingaggiato ai microfoni dopo una audizioni malfamata e una versione di "See You Later Alligator", e Carl 'Chas Smash' Smyth, reclutato prima come bassista ma diventato poi MC e trombettista del gruppo, saltando e ballando sul palco, e causando generalmente il caos. La band aveva adottato il nome degli Invasori.
Daniel 'Woody' Woodgate aveva visto la band al concerto di William Ellis e sapendo che cercavano un batterista, chiese il posto a Mike Barson che lo ingaggiò. Mark 'Bedders' Bedford fu reclutato al basso da Mike Barson nel furgone che il gruppo usava per gli spostamenti.

Mike"Mounsier"Barson: A Northen London c'era un'altra band che si faceva chiamare Invasors, quindi abbiamo dovuto cambiare il nome. Un giorno a una prova, il nostro chitarrista Chris Foreman ha detto: "Che ne dite di..Madness?" Nah. Fa schifo." Invece, tutti pensarono che fosse un nome divertente. Se non avesse parlato, saremmo diventati una band seria!.

Il nome gli era venuto in mente perché gli piaceva il classico del 1963 di Prince Buster, Madness, che la band aveva inserito in scaletta nei loro primi concerti. Col tempo la musica aveva preso una direzione diversa, evoluta in una miscela più sottile di Ska, mescolato con il cosiddetto Nutty Sound, concetto sviluppato da Lee Thompson, una miscela di pop e atteggiamenti da circo che i ragazzi avevano adottato sotto l'influenza di Kilburn & The Highroads, la vecchia band di Ian Dury, (grande amico e sostenitore dei Madness). 
Il Dublin Castle, il pub di Camden che tante volte siamo andati a visitare era la base dei Madness, il posto in cui quasi tutte le sere suonavano con esilaranti esibizioni.

Le cose iniziarono a cambiare quando Lee, Suggs e Carl videro gli Specials di Gerry Dammers suonare dal vivo. Erano come loro, ma turbocompressi. La miscela di Ska Punk degli Specials, che avevano da poco pubblicato "Gangsters", basata soprattutto su un altro singolo di successo di Prince Busters del 1964, "Al Capone",(il lato B conteneva la versione originale di "One Step Beyond") non era poi così distante dal loro sound. Dopo il concerto, Jerry Dammers, che suonava le tastiere e frontman della band, gli parlò della sua nuova etichetta, la 2 Tone, che secondo lui sarebbe diventata la nuova Motown. I Madness incisero The Prince per la nuova label, pensando che fosse l'unica cosa che avrebbero registrato. Il brano uscì il 10 agosto 1979 e arrivò al n° 16 delle chart inglesi e improvvisamente tutti erano entusiasti dei Madness. L'invasione 2 Tone era cominciata.
Anche le grandi etichette iniziarono a rincorrere i Madness.
One Step Beyond fu registrato in 10 giorni per la Stiff Records, e fu un idea di Suggs di inserire la cover di One Step Beyond nel disco. Era uno dei vecchi dischi di Prince Buster che giravano nel jukebox del Pub. Chas Smash, arrivò con l'intro: “Hey you, don’t watch that, watch this. This is the heavy, heavy monster sound …”"
Fu ispirato dagli shouty, gli intro "dei dischi giamaicani come “I am the magnificent”.
La band era composta da tanti musicisti, ed era difficile ottenere una buona fotografia per la copertina dell'album, così fecero la Duck Walk, la camminata dell'anatra, già sperimentata dai Kilburn and the High Road. La loro Duck Walk sulla copertina di One Step Byond è diventata un icona per tutto il movimento " Tone e non solo.

Anche se i Madness vengono spesso identificati con il movimento 2 Tone e lo Ska in generale, sono molto di più. Hanno fatto cantare e ballare milioni di ragazzi in tutto il mondo, il loro seguito è ancora molto forte e sono considerati una band.. leggendaria. Nella loro carriera ci sono stati momenti difficili e altri esilaranti, molti gli scioglimenti e le reunion e i problemi personali dei vari componenti. In definitiva una delle band che più abbiamo amato e che amiamo e una dei migliori set live che il rock ricordi.


At MadStock
Disponibile in un unico pacchetto completo, su Salvo Sound & Vision, Madness at 'Madstock' presenta il film del concerto originale tenutosi nel '92  su DVD e la relativa colonna sonora  su CD con quattro tracce di bonus rari, uno dei quali (Razor blade Alley) mai pubblicata su CD.

Quando un piano per una reunion dei Madness fu approntato sei anni dopo lo scioglimento del gruppo nel 1986, nessuno avrebbe potuto prevedere ciò che sarebbe accaduto o come sarebbe stato accolto. L'evento si tenne nel fine settimana in un parco a nord di Londra, nell'estate del '92, mentre si era  in piena scena Madchester, e con l'esplosione dell'Acid House e del Grunge negli Stati Uniti.
Segnò la prima apparizione pubblica di tutti e sette i "ragazzi" nutty, fu una reunion giubilante: 72.000 fan scatenati si riunirono per due concerti stracolmi al Finsbury Park, scatenando tanto rumore da far registrare una scossa di 4,5 sulla scala Richter. Pose definitivamente i Madness nel canone delle grandi band inglesi.

Il video cattura l'atmosfera di quella incredibile festa d'estate in tutta la sua gloria, dipinge un ritratto vivido di quel fine settimana magico, e nella confezione sono incluse fotografie inedite e note di copertina, oltre che interviste con Chas Smash, Woody, Chrissy Boy e Mike Barson.

Tale fu il successo di 'Madstock', che sarebbe diventato un evento biennale che si tenne ancora  nel 1994, 1996 e nel 1998. Un quinto concerto 'Madstock' fu organizzato nel 2009 per celebrare il 30esimo anniversario della band.

Hey you, don’t watch that, watch this...!!

Madness - At MadStock



Setlist: 
1]One Step Beyond
2]Embarrassment
3]The Prince
4]Driving In My Car
5]The Sun And The Rain
6]My Girl
7]House Of Fun
8]Shut Up
9]Wings Of A Dove
10]Tomorrow's Just Another Day
11]One Better Day
12]Baggy Trousers
13]It Must Be Love
14]Bed And Breakfast Man
15]Our House
16]Madness
17]Swan Lake
18]Nightboat To Cairo


11/11/16

Leonard Cohen: poesie, prosa, canzoni

SINCERAMENTE..
Poesie, Prosa, Canzoni 
Più che un cantautore, che tutti conoscono, è stato ed è, un poeta. Soprattutto un poeta. Spesso anche le sue canzoni sono adattamenti di poemi brevi composti in precedenza, perché Leonard Cohen ha incominciato a scrivere all’età di sedici anni. Il suo primo volume di poesie, “Let Us Compare Mythologies”, fu pubblicato quando era ancora uno studente universitario alla McGill University. Nel 1959, dopo la laurea, e un breve periodo di lavoro a Montreal, fu mandato dal Canada Council in Europa. Qui, nell’isola di Hydra, in Grecia, portò a termine l’acclamatissima raccolta di poesie “The Spice-Box of Earth”.

Memorabili sono i suoi due romanzi: “The Beautiful Loser” (Belli e Perdenti) e “The Favorite Game” (il gioco preferito), per cui Cohen e stato considerato uno dei più grandi continuatori della tradizione letteraria americana dei Miller e dei Kerouack. ..Quello che vi offriamo è un po’ ‘ dell’umanità di questo enorme  personaggio: dalle poesie, dalle sue prose, dalle sue canzoni e dalle sue poesie trasformate in canzoni.

I LEFT A WOMAN WAITING
I left a woman waiting I met her sometime later
she said, Your eyes are dead What happened to you, lover ,
And since she spoke the truth to me
I tried to answer truly Whatever happened to my eyes
happened to your beauty O go to sleep my faithful wife
I told her rather cruelly Whatever happened 'lo my e yes
happened to your beauty (We took ourselves to someone’s
bed and there we Iell together quick as dogs and truly dead were
we and free as running water tree as you and me
the way it’s got to be, lover).

HO LASCIATO UNA DONNA AD ASPETTARE
Ho lasciato una donna ad aspettare l'ho incontrata qualche tempo dopo mi ha detto, I tuoi occhi sono morti Cosa ti e accaduto, innamorato? E da quando lei mi ha detto la verità ho provato a rispondere sinceramente qualunque cosa sia accaduta ai miei occhi e accaduta alla tua bellezza O addormentati mia fedele compagna gli ho detto piuttosto crudelmente qualunque cosa sia accaduta ai miei occhi e accaduta alla tua bellezza (Ce ne siamo andati sul letto di qualcuno e lì siamo caduti insieme Eravamo veloci come cani e morti davvero e liberi come l`acqua che scorre liberi come te e me come avrebbe dovuto essere, innamorata).
(- The Energy of Slaves - L`ultima strofa è stata aggiunta per le liriche dell`album “Death of a Ladies’ Man")

CELEBRATION 
When you knell below me and in both your hands
hold my manhood like a Sceptre, When you wrap your tongue
about the amber iewel and urge my blessing, I understand those Roman girls who danced around a shaft of stone and kissed it till the stone was Warm. Kneel, love, a thousand feet below me, so far l can barely see your mouth
and hands perform the ceremony, Kneel till l topple to your back with a groan, like those gods on the roof that Samson pulled down.

CELEBRAZIONE
Quando ti inginocchi davanti a me e nelle tue due mani afferri la mia virilità come uno scettro, Quando tu avvolgi la tua lingua intorno al gioiello di ambra e implori la mia benedizione, lo comprendo quelle ragazze Romane che danzavano intorno a una colonna di pietra e la baciavano fino a quando la pietra non diventava calda. Inginocchiati, amore, mille piedi sotto di me, cosi lontano che io possa appena vedere le tue mani e la tua bocca celebrare Ia cerimonia, inginocchiati fin quando io crollerò sulle tue spalle con un gemito, come quegli dei sul tetto che Sansone fece discendere.
(- The Spice-Box of earth -)

SUZANNE (TAKES YOU DOWN)
Suzanne takes you down to her place near the river, you can hear the boats go by you can stay the night beside her. And you know that she’s hall crazy but that’s why you want to be there and she feeds you tea and oranges that come all the way from China. Just when you mean to tell_her that you have no gifts to give her, she gets you on her wave-length and she lets the river answer that you’ve always been her lover.
And you want to travel with her, you want to travel blind and you know that she can trust you because you’ve touched her perfect body with your mind. Jesus was a sailor when he walked upon the water and he spent a long time watching from a lonely wooden tower and when he knew for certain only drowning men could see him he said All men will be sailors then until the sea shall free them, but he himself was broken long before the sky would open, forsaken, almost human, he sank beneath your wisdom like 8 Smile. And you want to travel with him, you want to travel blind and you think maybe you’lI trust him because he touched your perfect body with his mind. Suzanne takes your hand and she leads you to the river, she is wearing rags and feathers from Salvation Army counters. The sun pours down like honey on our lady ofthe harbour as she shows you where to look among the garbage and the flowers, there are heroes in the seaweed there are children in the morning, they are leaning out for love they will lean that way forever while Suzanne she holds the mirror. And you want to travel with her and you want to travel blind and you’re sure that she can find you because she’s touched her perfect body with her mind.

SUZANNE `(TI PORTA GIU)
Suzanne ti porta giù nel suo posto vicino al fiume, puoi sentire i battelli che passano puoi restarle tutta la notte vicino, E tu sai che è mezza matta ma é per questo che vuoi stare li e lei ti nutre con the e arance che provengono direttamente dalla Cina.
E quando vorresti dirle che non hai alcun dono per lei, lei ti mette sulla sua lunghezza d'onda e lascia che il fiume risponda che sei sempre stato il suo amante.
E tu vuoi viaggiare con lei, vuoi viaggiare alla cieca e sai che lei può fidarsi di te perchè hai toccato il suo corpo perfetto con la tua mente. Gesù era un marinaio quando camminava sulle acque e restò a scrutare a lungo dalla sua solitaria torre di legno e quando fu certo che solo i naufraghi lo vedevano disse Tutti gli uomini saranno marinai d’ora in poi fin quando il mare non li renderà liberi, ma anche lui era a pezzi molto prima che il cielo si aprisse, abbandonato, quasi umano, sprofondò sotto la vostra saggezza  Come una pietra. E tu vuoi viaggiare con lei, vuoi viaggiare alla cieca e tu pensi che forse potrai fidarti di lui perché ha toccato il tuo corpo perfetto con la sua mente Suzanne ti prende la mano e ti guida verso il fiume veste di stracci e di piume

21/10/16

High in the City - Hold On





I got the time, I got my feet
let's go hit the street
High in the city
high in the city

I got my mace and you got your knife
you gotta protect your own life
High in the city
high in the city

I wanna get high in the city
I wanna stay alive here in the city
I wanna stay high in the city
High in the city
high in the city

Let's not walk down Sutton Place
you know everybody there got an Akitas
High in the city
high in the city

Don't wanna talk politics today
I feel too good let me have my way
High in the city
high in the city

Watch out for that guy on your right
seen him on the news last Saturday night
He was high in the city
high in the city

Hey, look they're setting fire to that jeep
there's not much you can keep
High in the city
high in the city

I wanna get high in the city
I wanna stay alive in the city
I wanna stay high in the city
High in the city
high in the city

So many people feeling low
and there's only one way to go to
Get high in the city
high in the city

Let's grap a pie, let's hit the park
I'll kiss and hug you till it gets dark
Here in the city
getting high in the city

(High in the city)

(High in the city and you're looking so pretty)
(feelin' pretty witty, gettin' high off of the city)
(Hi-ai-ai-ai, high in the city)

(High in the city)
(High in the city and you're looking so pretty)
(feelin' pretty witty, gettin' high off of the city)
(Hi-ai-ai-ai, high in the city)

(High in the city)
(High in the city and you're looking so pretty)
(feelin' pretty witty, gettin' high off of the city)
(Hi-ai-ai-ai, high in the city)










There's blacks with knives and whites with guns
fighting in Howard Beach
There's no such thing as human rights
when you walk the N.Y. streets
A cop was shot in the head by a 10 year old kid named Buddah in
Central Park last week
The fathers are lined up by
the coffins by the Statue of Bigotry
You better hold on something's happening here
You better hold on---meet you in Tompkins Square
The dopers sent a message to the cops last weekend
They shot him in the car where he sat
And Eleanor Bumpres and Michael Stewart must have appreciated that
There's a rampaging rage rising up like a plague of bloody vials
washing up on the beach
It'll take more than the Angels or Iron Mike Tyson
to heal this bloody breach
A junkie ran down a lady a pregnant dancer
she'll never dance but the baby was saved
He shot up some China White and nodded out at the wheel
and he doesn't even remember a thing
They shot that old lady
'cause they thought she was a witness
to a crime she didn't even see
Whose home is the home of the brave by the Statue of Bigotry
You got a black .38 and a gravity knife
You still have to ride the train
There's the smelly essence of N.Y. down there
but you ain't no Bernard Goetz
There's no Mafia lawyer
to fight in your corner
for that 15 minutes of fame
The have and the have nots are bleeding in the tub
That's New York's future not mine
Oh you better hold on---something's happening here.






21/09/16

Wow, slack-rap per il nuovo folle video di Beck

E' dall'inizio che seguiamo Beck Hansen, è un folletto che ci è sempre piaciuto, le sue sperimentazioni musicali e il suo geniale surrealismo nel confezionare i video, sempre in "heavy rotation" negli anni '90 su i canali preposti.  Beck ha appena lanciato un nuovo video, per il suo  singolo plastic-funk  "Wow". Il filmato, che ha co-diretto con Grady Hall, è una raffica di immagini vertiginose: Cowboys a cavallo che attraversano una delle nostre città industrializzate, bambini che saltano e ballano davanti a sfondi luminosi, rose con bulbi oculari, Beck stesso che balla davanti ad un incrocio molto trafficato. Il video si rifà proprio allo stile loser-funk dei primi video anni '90 di Beck, ed è quasi uno shock rivedere e rivivere quello stile oggi.  Il suo prossimo album uscirà in autunno, e se questo nuovo singolo è un indicazione, sarà un mix del suo amore folle e assurdo per l' hip-hop e il suo splendido lato (furbescamente) cantautorale alla Odelay. In "Wow," Beck snocciola testi quali "In piedi sul prato facendo 'jujitsu / Ragazze in bikini su Lamborghini Shih Tzu"..,  con tutte le sue capacità vocali, sopra un beat elastico e surreale, che mescola le sue radici slack-rap con una produzione pop abbastanza.. scandalosa, con  raffica  di synth e bassi un po' zuccherosi. Il morbido falsetto rimanda a Sea Chanche e Morning Phase. Da ascoltare e riascoltare, con calma.
Ancora sotto, una  pazza e geniale cover di Sound and Vision di David Bowie, a cui il nostro a sempre riservato onore e rispetto.
 







 

Marc Lewis: Perchè la dipendenza non è una malattia

Che cosa, esattamente, è la dipendenza? La comunità scientifica - tra cui medici, psichiatri e assistenti sociali - ha una risposta molto chiara: E' una malattia, e dobbiamo affrontarla non diversamente da come ci avviciniamo alle malattie cardiache o al cancro. E' l'American Society of Addiction Medicine a rendere esplicita la definizione.
Marc Lewis è un neuro scienziato che ha pubblicato un nuovo libro, The Biology of Desire: Why Addiction Is Not a Disease (Perché la dipendenza non è una malattia), ed è uno che non solo ha capito la materia di cui è composto il cervello - molecole, membrane, sangue, e elettricità - ma anche le persone dentro cui questo s'incarna.
Dove la maggior parte dei neuroscienziati respinge la vita interiore come sconclusionata e incommensurabile, Lewis non lo fa. Lui è totalmente interessato ed affascinato dall'esperienza vissuta dei tossicodipendenti.
Andremo a vedere le sue brillanti idee e le sue argomentazioni contro la teoria della dipendenza come malattia e l'importanza degli obiettivi e dei tempi, degli esseri umani e alcune loro storie.
Perché è da decenni che la professione medica ha ampiamente trattato la dipendenza come una malattia cronica del cervello. Il National Institute on Drug Abuse, che fa capo al governo degli Stati Uniti ha sempre considerato e caratterizzato i tossicodipendenti come persone compulsive in cerca di droga e che continuano l'assunzione di farmaci nonostante siano consapevoli delle conseguenze dannose e indesiderate.

"E 'considerata una malattia del cervello", l'istituto dice, "perché i farmaci cambiano il cervello; cambiano la sua struttura e il suo funzionamento. "

'Nessuno inizia con un ago nel braccio.'

15/09/16

Public Image Ltd: Double Trouble live al Later



...I understand, it's Complicated..


Johnny 'Boy' Lydon con i Pubblic Image Ltd al Later Show di Jools Holland




John Lydon: Vocals, dal 1978
Dopo essere stato il frontman dei Sex Pistols, John Lydon forma i Public Image Ltd nel 1978. I PiL spaziano e suonano una miscela e una varietà di stili musicali per oltre tre decenni prima di ritornare nel 2009. Fuori dal gruppo John ha pubblicato diversi dischi da solista e varie collaborazioni. Con diverse apparizioni e partecipazioni a vari programmi, porta anche la qualità nella TV delle masse.Ulteriori informazioni: JohnLydon.Com

Lu Edmonds: Guitar & Varie, dal 1986 al 1988, stabile dal 2009
Grande multi strumentista e ex chitarrista dei The Damned, Lu si unisce ai PiL nel 1986, registra l'album Happy? e co-scrive l'album 9, aggiungendo un'altra dimensione al suono PiL. Lu collabora con una varietà di band eclettiche e acustiche, tra cui The Mekons e Yat-Kha.Ulteriori informazioni: Il Mekons

Bruce Smith: Drums, dal 1986-1990, stabile dal 2009
L'ex batterista del Pop Group e delle Slits entra come percussionista nei PiL nel 1986, partecipa alle registrazioni di Happy? e 9. Considerato un virtuoso della batteria, Bruce Smith ha portato il suo stile unico nelle piege del sound Pil. Bruce ha anche suonato con artisti del calibro di Björk e Terence Trent D'Arby.
Ulteriori informazioni: Discogs

Scott Firth: Bass & tastiere, stabile dal 2009
Bassista / polistrumentista che ha collaborato e suonato con una grande varietà di musicisti e band tra cui Steve Winwood, John Martyn, Elvis Costello e ..le Spice Girls!!. L'arrivo di Scott nella band nel 2009 ha portato John  a dichiare: "Genio al lavoro!"
Ulteriori informazioni: Scott Firth MySpace