In Victus.. (Mai sconfitto)
Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio qualunque dio esista
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio qualunque dio esista
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
William Ernest Henley
Indestructible Beat of Soweto
La storia dell' Indestructible Beat of Soweto, essenzialmente una collezione di musica sudafricana compilata da due visionari espatriati di nome Trevor Herman e Renan Van Jumbo, inizia nel 1985. Il sound proviene da una delle regioni di Johannesburg, Soweto, un acronimo traducibile in "città sud-occidentale", dove regnava l'apartheid più spietato, e dove le rivolte della popolazione di colore contro il feroce governo dei bianchi e la povertà della regione furono cruente e sanguinose. La regione Soweto divenne comune indipendente nel 1983.Nonostante le difficili condizioni sociali, potrà sembrare strano che la musica proveniente da questa regione risulti cosi incredibilmente vivace,vibrante e piena di energia,ma per la popolazione nera del Sud Africa, la musica è sempre stata un identità culturale e non una pura espressione musicale.
Le canzoni di questa playlist furono registrate tra il 1980 e il 1984 e gli artisti che vi partecipano erano,oltre che musicisti,tutti radicali impegnati nelle proteste anti apartheid,segnati da una feroce determinazione, con uno stile impressionante e un suono esuberante che celebra la luce e la gioia contro l'odio e l'intolleranza, il razzismo e il nazismo che hanno sostenuto un regime incredibilmente sopravvissuto per tanti anni.
Probabilmente il sound del Beat di Soweto potrebbe essere il più accattivante del mondo,suona come un iniezione di serotonina che colpisce dritto al cervello. All'interno, sentiamo come familiari ritmi presi in prestito dal reggae, dal calypso e dalla musica popolare africana vecchia di generazioni,mescolati in un melting pot molto urbano,a volte elegante, poco tribale o non sofisticato, come gran parte della cosiddetta "world music". Enorme è l'influenza che ha avuto su altri generi musicali: negli anni '80 Paul Simon (Simon & Garfunkel) si aggirava nelle township sudafricane e non è un caso se un anno dopo l'uscita dell' Indistruttibile Beat of Soweto darà alla luce Graceland, undici canzoni di World che avranno un forte impatto su generazioni future di musicisti. Oltre a Simon, grandi musicisti come David Byrne e Peter Gabriel sono stati influenzati da questa antologia. The Indestructible Beat of Soweto è stato inserito nei 100 dischi più importanti della musica contemporanea, bastano pochi minuti di ascolto per decidere di buttare nel secchio tutti i vostri dischi dei Baustelle e mettervi a ballare: se non ci riuscite,vi dichiaro clinicamente morti.
The Indestructible Beat of Soweto
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