05/04/11

La guerra di Larry

L'attivista ultra conservatore americano Larry Klayman contro Facebook e Zuckerberg. Non avrebbero cancellato,a suo dire, tempestivamente una pagina contro Israele e per difendere l'onore ebraico ha chiesto un risarcimento pari ad 1 miliardo di dollari,con l'accusa ai vertici del social network di aver lucrato sull'odio e sulla rivolta.
Ma chi è Larry Klayman? Un uomo adirato,un moralista autore di un libro contro la prostituzione dell'establishment americano. Fondatore della controversa società legale Judicial Watch, Klayman è anche un agguerrito attivista politico, opinionista tra le pagine conservatrici del sito d'informazione WorldNewsDaily. Nel suo mirino da cecchino legale, molti dei protagonisti presenti e passati dell'attualità mondiale. Da Bill e Hillary Clinton a Osama Bin Laden, passando per Dick Cheney. Una volta, Larry Klayman ha citato in giudizio persino sua madre!.
Mark Zuckerberg, uno dei più giovani milionari sul Pianeta, è ora il suo nuovo obbiettivo. Il suo social network è stato così accusato da Klayman di non aver rimosso con adeguata tempestività una specifica pagina in blu, colpevole a suo modo di vedere di incitare l'intero popolo musulmano verso una sanguinosa terza intifada. Una vera e propria chiamata alle armi considerata inaccettabile dal buon Larry,che ha ora chiesto ai vertici di Facebook oltre 1 miliardo di dollari.

Lui è sicuro della responsabilità di facebook, non avendo rimosso subito(!) una pagina che in pochissimo tempo aveva raccolto oltre 340mila seguaci. La pagina non aveva fatto infuriare solo Klayman - che è per di più di fede ebraica - ma anche Israele, con organizzazioni umanitarie amiche come la Anti-Defamation League. Non è bastato che il social abbia rimosso i commenti più violenti, ritenendio,a ragione, pacifica la natura della pagina.
Lo spazio pro palestina è ora scomparso con il benestare del governo d'Israele, ma non altrettanto per il ridicolo Klayman,l'uomo che si era scagliato contro il presidente venezuelano Hugo Chavez per poi prendersela con i vertici dell'OPEC. Per i soldi Facebook non avrebbe censurato la pagina e quest'accusa è l'ennessima dimostrazione dell'astio che serpeggia contro Zuckerberg,ricco e famoso,reso ancor più personaggio dal recente film di David Fincher The Social Network a cui Klayman si dice ha fatto riferimento.
Evidentemente sconvolto dal protagonismo di Zuckerberg resta un mistero come questo abbia direttamente a che fare con una causa da 1 miliardo di dollari. La permanenza online della pagina incriminata avrebbe danneggiato il popolo d'Israele!!!. Che Klayman stia pensando di devolvere tutto in beneficenza? (e magari farsi un pò i cazzi suoi?!)
Intanto continua il polverone sollevato dalle foto pubblicate sempre su Facebook da un'ex soldatessa israeliana, in posa e sorridente a fianco di prigionieri palestinesi bendati. Le immagini, caricate da Eden Abergild in un album dal titolo "IDF-the best time of my life" (Idf-il periodo più bello della mia vita,dove idf è un corpo militare della difesa), mostrano la soldatessa che sorride accanto a detenuti palestinesi con le mani legate e gli occhi coperti.
Essendo stata congedata un anno fa, l'esercito non ha alcuna autorità per impedirle di pubblicare le fotografie,che anche se rimosse da Facebook, sono state però riprese da moltissimi blogger e siti di informazione. Certo,non ci interessa sapere cosa pensa il preoccupatissimo Larry Klayman di questa ennesima umiliazione di cittadini palestinesi,tanto..lo sappiamo già.





Nessun commento:

Posta un commento