06/08/14

Dick Wagner, l'amore è nell'aria

1974 - Rock'n'Roll Animal
Riuscivo (e riesco) a fischiare per intero tutti, o quasi, gli "assolo" di Rock'n'Roll Animal e di Live di Lou Reed. Vi sembra facile? Vi sembra poco? E poi, un fenomeno ispiegabile: la cavalcata elettrica finale di Heroin, mi provoca un nodo alla gola, un buco allo stomaco, il magone: e a stento riesco a trattenere le..lacrime. Mi commuove. Lo sò, siamo in piena psicologia, forse psichiatria. Ma sul serio, se qualcuno ha qualcosa da dire in proposito, sarò ben lieto: si faccia avanti! Tutto questo, avrete ben capito, fa si che debbo ascoltare i dischi di cui sopra in assoluta..solitudine. E sta a dimostrare quanto la musica sia oramai una questione assolutamente privata, personale, intima.

Fu quello forse il periodo più triste e allucinato di tutta la vita artistica di Lou Reed. Tornato in pianta stabile nella sua New York, era in preda alle crisi più terribili a causa dell’eroina che lo dominava totalmente. Non riusciva più ad esistere come artista, non faceva concerti ne tournée ma era pur sempre vincolato da contratti coi discografici che volevano sfruttare assolutamente il successo di  Walk On The Wild Side. Da un felice concerto tenuto all’Accademia della Musica di New York venne tratto questo live antologico nel quale si mettono in luce due chitarristi, Steve Hunter e Dick Wagner, i quali contribuirono notevolmente a far risaltare un suono duro e aggressivo, lucido e violento che conquisterà molto credito fra i fans del rock. Brani come Sweet Jane, Rock’n’Roll e Heroin tornarono a far brillare di nuovo il ricordo dei Velvet Underground, ma S. Hunter e ancor di più Dick Wagner li resero quasi..immortali, come i due Live che sono tra i più belli in assoluto nella storia del R'n'R.

Al fallimento di “Sally Can’t Dance" la casa discografica rispose poi con la pubblicazione di ulteriori registrazioni effettuate all`Accademia di New York: in pratica la seconda parte ideale del live dell'anno precedente immortalato in R'n'R Animal. Nessun cambiamento ovviamente per il risultato, un altro successo centrato in pieno,  Lou Reed Live, con la famosa copertina di Lou fasciato nel chiodo e il berretto fotografata dal "nostro" Oliviero Toscani,  in barba alla realtà di Lou, ormai sull’orlo del baratro. 
In quel tour Dick Wagner e Steve Hunter portarono Lou Reed in una direzione totalmente diversa. E Lou parlava male di Rock and Roll Animal e di Lou Reed live. Ricordava quel periodo come uno dei peggiori.

Lui, che era stato il poeta di New York, che ha cantato le contraddizioni di una città mai tenera, e che viveva sulla sua pelle tutte le contraddizioni - povertà, droga, disoccupazione. I suoi comportamenti in quel periodo erano strambi come anche l‘intensità del suo umore che cambiava in continuazione: a volte veloce a laconico, come il suo modo di parlare.E comunque restava curioso, a volte sospettoso, lettore vorace, un esploratore sonico. E’ stato il poeta newyorkese di una generazione.

In ogni luogo in cui suonavano, la stampa parlava male di Lou e magnificava invece due grandi chitarristi, Hunter e Wagner. Ascoltare l'Intro di Sweet Jane e capirete il perchè. Lou odiava quella situazione. Non voleva che la band suonasse per il pubblico e che lo show fosse divertente, perché pensava che il gruppo rubasse il suo show. Ma non era così. Loro volevano solo suonare. E divertirsi.! "Abbiamo fatto un grande lavoro insieme e sono molto orgoglioso. Suonare la chitarra con Steve Hunter nella band di Lou Reed è stato uno dei momenti salienti della mia carriera".

Oltre che essere stato il chitarrista di Alice Cooper, ha prestato il suo virtuosismo a gente come Rod Stewart, Tina Turner, Etta James, Guns N'Roses, Meat Loaf, Lita Ford, Carmen McRae, Tori Amos, Nils Lofgren. Dick Wagner era un chitarrista stellare ma io lo ricordo con Lou Reed, in Berlin, oltre che nei  due Live di cui si è parlato e che sono ormai leggenda, e nel primo omonimo disco di Peter Gabriel .
Dick, già malato, disse nel 2013, "L'amore è nell'aria. Respirate profondamente... "

Dick Wagner, Oelwein, 14 dicembre 1942 – Phoenix, 30 luglio 2014

Dick Wagner (guitar) Steve Hunter (guitar) Prakash John (bass) Pentti Glan (drums) Ray Colcord (keyboards)








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