10/01/16

XTC - This is Pop

Finalmente ci siamo arrivati. Di tutte le band emerse dalla scena post-punk britannica, XTC è stata una delle più difficili da definire. Per i più, è stata una classica band di rock alternativo, con chiari riferimenti ai Beatles, mentre per molti, noi compresi, di certo uno dei gruppi "dinosauri" degli anni '80, uno di quelli che più hanno definito la new wave e appunto il post-punk. Guardando gli XTC attraverso la nostra lente, la band, che ha iniziato a Swindon, Inghilterra, nel 1976, con Andy Partridge cantante / chitarrista , Colin Moulding (basso), Terry Chambers (batteria) e l'ex King Crimson Barry Andrews alle tastiere, sostituito nel '78 da Dave Gregory, ha attraversato una carriera piena delle più affascinanti traiettorie musicali, fino al loro scioglimento nel 2000. Si sono evoluti da gruppo di folletti anfetaminici ad un robusto gruppo di rock moderno, cugini di secondo grado della migliore psichedelia made in Britain. Due talenti soprannaturali, Andy Partridge e Colin Moulding, hanno creato lavori che vanno dal profondo, al riflessivo, ma in generale sempre complessi. Sicuri che gli XTC sono stati sottovalutati, anche come musicisti: Terry Chambers, ad esempio, è stato un batterista di una creatività mostruosa, ancora di più ignorato rispetto agli altri: su ogni canzone, ha un modo di suonare impeccabile. Anche con un inizio carriera folgorante, incanalando cinque lavori davvero incredibili, fino a English Settlement, che coglie il momento in cui da una giovane band diventano dei musicisti maturi, tutti i dischi che gli XTC hanno pubblicato, sono stati afflitti da vari drammi, che hanno ostacolato le loro possibilità a conseguire un vero riconoscimento di massa. Alcuni di essi sono stati autoinflitti, come l'ego smisurato e la testardaggine inerente di Partridge. Altri dovuti ai loschi rapporti di affari di un ex manager e di una cattiva gestione da parte della loro etichetta di lunga data, la Virgin Records. Aggiungete a questo il fatto che la band nel 1982 smise di andare in tour, paralizzata da attacchi di panico e paura del palcoscenico, la band ha concluso la sua storia nel 2000 con autentici disastri.

Ricordiamo il progetto parallelo della band, The Dukes of Stratosphere, nato quando Dave Gregory si unì alla band e con Partridge sbandierarono l'idea di registrare canzoni provenienti direttamente dal 1967, con l'obiettivo di rendere il suono il più vicino possibile al mondo dei psichedelici anni '60. Con questa premessa abbiamo semplicemente potuto ammirare quanto profondamente la musica della loro infanzia era affondata nelle loro menti così eclettiche e tanto impressionabili. Due dischi, Psonic Psunspot e 25 O'Clock che hanno alterato anche le nostre menti, nel modo giusto.

L'etichetta discografica ha rimasterizzato la maggior parte della produzione Xtc.  E anche se non capiamo a volte il perché abbiamo bisogno di sostituire le nostre vecchie copie in vinile dei dischi che possediamo, in questo caso bisogna ammettere che le ristampe ...effettivamente suonano meglio. Su un buon impianto stereo, il suono risulta più grande, pulito, e più nitido, e gli strumenti sono più chiaramente differenziati. Inoltre, rispetto a molte altre ristampe, le note di copertina non sono  avare, e la maggior parte contengono molte bonus track. Paragonando"Yacht Dance" in digitale con la versione in vinile, è come se qualcuno avesse spazzato via dal brano uno strato di sporcizia. E  Drums and Wires suona davvero in modo diverso, meno "fangoso" rispetto all'originale.

Negli oscuri e polverosi angoli dell'universo pop, dove quelli come me risiedono studiando attentamente le note di copertina di quasi tutti i dischi di questa band straordinaria e facendo regolari visite al bel sito (ed esaustivo) curato dai fan, con annessa mailing list Chalkhills, gli Xtc rimamangono dei titani della musica moderna e artigianale, che è andata a maturare con l'età. Eppure, anche da fan, non sono cieco davanti ai momenti in cui le loro idee e alcuni loro dichi sono scaduti nel mediocre. Ma anche dei loro fallimenti, comunque affascinanti per i tentativi di sperimentazione, varrebbe la pena di discutere.  
XTC tutta la vita. 

Postiamo, con il video dell'esibizione al Rockpalast del 1982, la possibilità di scaricare la maggior parte della produzione della band, insieme ad alcure rarità, un disco tributo di vari artisti, i lavori solisti di Andy Partridge e quello di Gregory. In più ancora, un XTC Live. Buon ascolto..

XTC -  Complete Discography
XTC - White Music



SETLIST:
Respectable Street
Towers of London
Runaways
Jason and the Argonauts
Burning With Optimism's Flames
Snowman
Ball And Chain
Sgt. Rock (Is Going to Help Me)
No Thugs In Our House
Senses Working Overtime
Making Plans For Nigel
Living Through Another Cuba
Generals and Majors
Real By Reel
Life Begins At The Hop

AT MANOR

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Fine agosto 1980, gli XTC trascorrono il fine settimana al Manor Studio di Richard Branson: c'è da registrare la versione finale di "Tower of London", che sarebbe poi diventato il secondo singolo di Black Sea, dopo "General and Majors". La BBC, sempre lungimirante, prontamente inviò una troupe per documentare le registrazioni, e il risultato fu il delizioso  documentario di circa un'ora,  "XTC at Manor", che pubblichiamo sotto. Il "Manor" in questione era la leggendaria tenuta che Branson, mecenate, appassionato di musica, sempre avanti sui tempi, aveva acquistato nel 1971 e subito trasformata in studio di registrazione. (Nel documentario lo si vede in bilico su uno dei tanti tetti precari del palazzo!). Molti grandi album sono stati registrati presso la tenuta, tra cui Tubular Bells di Mike Oldfield, Metal Box dei PIL  e The Bends dei Radiohead . Nel 1995 decise che era finito il tempo di essere uno studio di registrazione.
XTC registrarono anche White Music e English Settlement al Manor.  Il documentario fu mandato in onda dalla BBC2 il 10 ottobre 1980. Un must-see per tutti i fan sfegatati degli XTC come noi, che non potevamo non pubblicare!





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