Il World Press Photo Foundation è una forza importante nello sviluppo e nella promozione del lavoro del giornalismo visivo, con una serie di attività e iniziative che si svolgono in tutto il mondo. E' nato nel 1955, quando un gruppo di fotografi olandesi organizzò un concorso per esporre il loro lavoro ai colleghi internazionali. Questo concorso annuale da allora è cresciuta fino a diventare uno dei premi più prestigiosi nell'ambito del fotogiornalismo e nella narrazione multimediale , e le mostre che produce sono visitate ogni anno da più di tre milioni e mezzo di persone in tutto il mondo . Promuovere il giornalismo visivo di qualità significa permettere alle persone di vedere quello che veramente accade nel mondo, senza filtri, e dare la possibilità ai fotografi di esprimersi liberamente. Libertà di informazione, libertà di ricerca e libertà di parola sono più importanti che mai, e la qualità del fotogiornalismo è essenziale per rendere possibile queste libertà. Oggi, tutto è in mutamento, i cambiamenti risultano sismici: bisogna aiutare il fotogiornalismo e il pubblico, a capire e a rispondere a queste trasformazioni, in modo che queste libertà, sempre in pericolo, possano essere garantite
Questa è l'immagine vincitrice del 59° World Press Photo Contest. E' una fotografia scattata dal reporter indipendente australiano Warren Richardson: il titolo è Speranza per una nuova vita’, ed è uno scatto che immortala un uomo che passa un bambino attraverso una recinzione tra i campi di Röszke, lungo il confine tra Serbia e Ungheria. La foto è stata scelta tra le 82,951 selezionate, scattate da 5.775 fotografi provenienti da 128 paesi diversi. Di seguito, quelle che più hanno colpito noi di INTERZONE. Non è stato semplice scegliere tra le tante immagini presentate nelle varie categorie.
(click su foto per ingrandire)
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Abd Doumany: nell'ospedale di Douma, Siria |
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Bulent Kilic: confine tra Turchia e Siria |
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Mauricio Lima: fiume Tapajos, Brasile |
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Abd Doumany: citta di Douma, Siria |
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Abd Doumany: ospedale di Douma Siria |
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Bulent Kilic: Akcakale, Turchia |
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Francesco Zizola per Noor: coste della Libia |
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John J. Kim: dopo l' omicidio di Laquand McDonald, Chicago |
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Mauricio Lima: Hasaka, cure a Jacob. (sullo sfondo, Ochalan) |
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Ricercatori sull' isola King George in Antartide (ansa) |
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Rohan Kelly: nuvola tsunami a Bondi beach, Sydney |
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Sergey Ponomarev: migranti a Lesbo, Grecia |
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Sergey Ponomarev: (per il New York Times) treno per Zagabria |
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Sergio Tapiro: vulcano Colima, Messico |
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Zhang Lei: Nebbia in Cina |
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