Sul banco degli imputati c’è un modello di sviluppo totalmente sconsiderato, e globalizzato, che ci sta portando in un vicolo sempre più stretto, soffocante e senza via d’uscita. Su un altro piano c’è invece la ricerca di un modello di vita e sviluppo che sta conducendo una piccola azienda nel cuore di Roma, a ridosso del quartiere Monteverde. E’ evidente che in economia le regole si vanno via via assottigliando, in campo ci sono sempre più i grandi gruppi industriali, le multinazionali, le grandi banche, che ignorano ormai la vita umana delle persone e quella ecologica del pianeta. Sto esagerando? No, se pensiamo che siamo proprio noi a vivere su questo pianeta. E allora ci siamo resi conto che il mercato globale altro non è che una rete, un meccanismo programmato sempre e solo sul profitto, sul denaro e sul suo valore, escludendo senza pietà e a priori il valore umano ed ecologico. La crescita di cui tanto si straparla è intesa su di un mercato consumistico e materiale: bisogna consumare per progredire, non importa il prezzo che dovremo pagare e che stiamo già pagando, si cerca di eliminare le diversità, i bisogni e le possibilità di una vastissima parte del mondo, si distrugge la natura, s’inquinano le risorse. Bisogna quindi (ri)tornare a essere protagonisti del nostro vivere, con una nuova coscienza, etica e civile, per scegliere diversamente e diversamente orientare il nostro agire. L’affannosa ricerca del profitto, del denaro, il cercare a tutti i costi di guadagnare senza sosta, senza pensare a un nuovo modello di vita, senza un’etica sulle persone, sulla natura, sul mondo, inesorabilmente ci fa intravedere nient’altro che la catastrofe.
Pazzi per Pets è nato dopo che una persona ha deciso di reinventarsi sia sul piano lavorativo sia su quello umano, ha dato le dimissioni da una grande multinazionale e ha cercato le giuste motivazioni in un processo di vita e di crescita alla cui base c’è il rispetto per l’altro, per la natura, per gli animali. Un piccolo negozio, fuori da grattacieli impenetrabili, grandi manager, professionisti finanziari e speculatori, uno spazio aperto per incontri e confronti, un’attività il cui fine è sì il guadagno, ma con quel piccolo ma importante valore che si chiama etica di mercato. Non ci sono risposte e verità, ricette o soluzioni, ma solo un timido tentativo di costruire una nuova spiritualità ecologica, per proseguire in un cambiamento radicale, mai esclusivo e dare un nuovo significato alla propria esistenza. Per chi è in zona, se volete, se potete..
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