12/12/15

"E' estremamente eloquente, quindi estremamente pericoloso". John Trudell

«Dobbiamo abituarci a pensare in termini di comprensione e amore — affermò nel suo discorso -. Invece siamo caduti nella rete dell’odio contro l’uomo bianco. Per quello che ci ha fatto. E quest’odio affiora spesso. Ma è necessario che cominciamo a capire i sistemi del colonialismo. I sistemi usati dai bianchi per sfruttarci e tenerci sotto il loro potere. Il nostro nemico non sono gli Stati uniti. Il nostro nemico non è il singolo uomo bianco. Il nostro nemico è l’uomo bianco nella sua collettività sociale. Ci vendono i fucili e ci guadagnano sopra. Ci hanno ridotto al punto di poter profittare delle nostre paure e delle nostre emozioni. E pensano ancora di poterci insegnare qualcosa con i loro manganelli, i loro fucili e le loro bibbie. Ma se studiate la loro strategia generale vedrete che essi approfittano della nostra militanza e del nostro spirito per cercare di separarci e isolarci dal resto della nostra gente.. A me pare che quando succede un fatto come Wounded Knee gli uomini bianchi che sono dalla nostra parte dovrebbero prendere loro stessi il fucile e battersi contro gli altri bianchi».

"E 'estremamente eloquente, quindi estremamente pericoloso" .
Con queste parole si apriva il fascicolo di circa 17.000 pagine stilato dall'FBI americano, uno dei più lunghi della sua storia, su John Trudell, attivista, artista, attore e poeta, una vita dedicata alla lotta per il riconoscimento dei diritti dei nativi americani.
"Tutto quello che ho fatto è stato parlare, e mi hanno represso duramente solo per questo." Dichiarazioni tratte da Incidente a Oglala, documentario in cui viene narrato un momento cruciale della sua vita: la morte di sua moglie Tina, i loro figli Ricarda Star, Sunshine Karma, Eli Changing Sun, la madre di Tina Leah Hicks-Manning, in un incendio sospetto della casa dei genitori nel febbraio 1979, nella Duck Valley Reservation, in Nevada. Non è stato possibile dimostrare la dolosità dell'incendio, nonostante l'indagine parallela avviata dalla famiglia Trudell mediante investigazione privata, che aveva dato per non veritiera ed impossibile la versione ufficiale delle autorità. Trudell aveva molti nemici in quel territorio, a causa delle sue lotte contro le speculazioni che avvenivano proprio nei confronti della terra della riserva, e non è difficile immaginare che questa storia sia una delle tante e impunite infamie perpretate dal governo federale americano contro le minoranze e le opposizioni del paese.
Nel 1969, studenti e organizzatori dei nativi americani, tra i quali Trudell, occuparono l'isola di Alcatraz, dal 20 Novembre 1969 all' 11 giugno 1970, occupazione che diventò un incubatore per il nascente movimento per i diritti dei nativi americani, l'American Indian Movement (AIM) a Minneapolis, di cui Trudell fu portavoce dal 1973 al 1979.
Nel 1982 iniziò a registrare le sue poesie in musica, particolarmente in quella tradizionale dei nativi. Jackson Browne è stato suo amico e collaboratore, insieme ad altri artisti e musicisti come Kris Kristofferson, Bonnie Raitt, Indigo Girls, John Fogerty, Willie Nelson, e Bob Dylan. A.K.A. Graffiti Man, registrato con il leggendario chitarrista Kiowa Jesse Ed Davis (morto poi per eroina) nel 1986, fu acclamato come miglior album dell'anno da Bob Dylan.

John Trudell ebbe anche una rilevanza nel processo per la morte di Anna Mae "Pictou" Aquash, in cui testimoniò contro due attivisti del AIM, provocando non poche polemiche all'interno del movimento. Proprio quì su INTERZONE, avevamo raccontato la storia di Anna Mae in un lungo post, che ripubblichiamo oggi, anche in memoria di John Trudell, scomparso a 69 anni l'8 dicembre scorso.





Nessun commento:

Posta un commento