Caro East Village Eye: finora
sulle vostre pagine ho appreso in occasioni diverse che il punk è stato inventato
sia da Richard Hell che da John Holstrom, e presumibilmente anche in momenti diversi.
Così ho pensato che forse potevo aggiungere anch'io la mia opinione: il punk l'ho
inventato io. Lo sanno tutti. Ma l'ho rubato a Greg Shaw, che ha inventato anche
il power pop. E lui l'ha rubato a Dave Marsh, che una volta ha persino visto Question
Mark and the Mysterians dal vivo. Ma lui l'ha rubato a John Sinclair. Che l'ha rubato
a Rob Tyner. Che l'ha rubato a Iggy. Che l'ha rubato a Lou Reed. Che l'ha rubato
a Gene Vincent. Che l'ha rubato a James Dean. Che l'ha rubato a Marlon Brando. Che
l'ha rubato a Robert Mitchum. Dall'espressione che aveva nella foto quando l'hanno
arrestato per possesso di marijuana. E lui l'ha rubato a Humphrey Bogart. Che l'ha
rubato a James Cagney. Che l'ha rubato a Pretty Boy Floyd. Che l'ha rubato a Harry
Crosby. Che l'ha rubato Teddy Roosevelt. Che l'ha rubato a Billy the Kid. Che l'ha
rubato a Napoleone. Che l'ha rubato a Voltaire. Che l'ha rubato a un barbone alcolizzato
ignoto a cui ha frugato nelle tasche mentre il tipo era sdraiato privo di sensi
in una fogna di Parigi, voi scrittori sapete bene come vanno le cose quando si è
in attesa degli assegni dei diritti. Il barbone l'aveva rubato a sua madre, una
megera senza denti che una volta faceva marchette, finche' non era diventata vecchia
e brutta e allora si era messa a fare la sarta, ma non era tanto brava, le mani
artritiche le tremavano tanto che le sue cuciture erano troppo lasche e alle eleganti
dame parigine cadevano i vestiti in mezzo alla strada. E così che è nata la leggenda
di Lady Godiva. Anche Lady Godiva aveva il punk nelle vene, l'aveva rubato alla
megera per vendicarsi. E a Lady Godiva lo rubò il suo cavallo. Poco dopo il suddetto
cavallo fu montato in battaglia e morì, ma non prima che il maggiore che lo cavalcava
gli rubasse il punk. Il maggiore era un alcolizzato grave soggetto a lunghi periodi
di vuoti di memoria che duravano settimane e a volte mesi, così si dimenticò' di
averlo rubato. Si dimentico di averlo mai avuto. Si dimenticò cos'era e cosa significava.
Come tutti noi. Ma una notte, in stato di ubriachezza, farfugliò il Segreto del
Punk, secolare e inestimabile come il Graal, a un altro alcolizzato dotato di una
memoria migliore. Quando il maggiore tornò sobrio l'altro alcolizzato, che era un
borseggiatore e un ladruncolo, mentì e disse al maggiore che il vero proprietario
del punk era lui, il borseggiatore, ma che una notte che aveva alzato il gomito,
il maggiore glielo aveva rubato. Il maggiore gli credette. Ma in seguito si ubriacò
e si dimenticò di nuovo tutto del punk, che quindi sarebbe potuto andare perduto
in una delle crepe della storia, e allora John Holmstrom avrebbe fatto il venditore
porta a porta di rivestimenti di alluminio e Richard Hell sarebbe impegnato a lanciare
balle di fieno dal fienile di una qualche fattoria nel Midwest dove sarebbe stato
assunto come aiutante PROPRIO IN QUESTO MOMENTO PRECISO in cui anch'io, che ho creato
il punk e in teoria non dovrei stare qui a ricordarvelo, non farei il critico rock
e il musicista occasionale - fatto che irrita i più e fa piacere solo a una minoranza
illuminata - ma sarei piuttosto un pezzo grosso nel quartier generale dei Testimoni
di Geova a Brooklyn. Invece di recensire i Devo per il Voice sarei l'autore dell'articolo
"La molla - il metallo miracoloso", pubblicato sulla rivista Svegliatevi!
nel 1978 circa. E ci sarebbe da andare fieri anche di quello.
Lester Bangs, Impubblicabile! - minimum fax
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