31/08/14

Guerolito, Terremoto tempo

Guerolito, "Piccolo Guero".. Stranamente il progetto di re mixare Guero fu messo in cantiere ancor prima (due mesi) del rilascio ufficiale del disco, un album assai frainteso e travisato alla sua uscita ma che invece a me piace molto. Guero è più scuro, più denso, e la versione infinitamente più affascinante di Odelay, del tutto diverso da quella continuità musicale che si aspettavano i fan e la critica, e prezioso nella definizione di Beck come songwriting. Un segno di consapevole ripensamento, secondo alcuni, e in effetti in Guerolito alcune canzoni segnano un netto miglioramento rispetto agli originali, mentre almeno tre bani cadono piatti, deboli.

Guerolito mi piace perchè riassume le identità musicali multiple di un innovatore multi - tasker come Beck, è un disco per dell'era spaziale, un lavoro mutevole che risuona in epoche passate e future, un remix track-by-track, un assortimento scaltro di remixer e riassemblaggi anche da ballare. Un album di remix, e questa tipologia di progetti, si sa, vanno presi sempre con le dovute pinze. Quì gli anni ’80 ancora impazzano, trasferendo i concetti originali del materiale di origine in nuovi contesti (alcuni interessanti, altri solo marginalmente di successo), Guerolito offre canzoni ormai conosciute a nuovi punti di vista, come "Clap Hands" ad esempio, ripresa da Beck con i Dust Brothers, (uno dei tre brani qui originariamente disponibili in edizione deluxe di Guero), un groove tempestoso e ansimante, come una sostanza illegale che vale la pena concedersi, El-P supera le più rosee aspettative su "Scarecrow", Ad Rock, un terzo dei Beastie Boys, lavora su "Black Tambourine", mentre non poteva mancare in "Go It Alone", ripresa come Wish Coin dai Diplo, l'innesto del groove di Twist and Crawl dei leggendari Beat (o Beat English dopo che Dave Wakeling si trasferì definitivamente in California..). Mentre agli Air, il duo elettronico francese è affidato il compito di rileggere "Missing" (rinominata Heaven Hammer) con profonda e meravigliosa..tristezza come pure Broken Drum dei Boards of Canada. Scarecrow di El-P è infine la dimostrazione di come un remix può superare nettamente l'originale. Guerolito (che vanta inoltre l'inclusione di arte fresca grazie alla copertura surrealista dell' illustratore Marcel Dzama nelle copertine) forse non è il posto migliore per rivalutare e / o apprezzare i punti più fini di Guero, ma pensatelo come un addendum, perchè non manca di stupire, emette lampi, è un vero elettro-delirio.

Guerolito
Guero





29/08/14

Il governo del futuro

Ai bambini degli anni '80 furono presentati due futuri possibili per un nuovo governo, nel libro "Il mondo di domani: scuola, lavoro e gioco". E' molto probabile che quel fanatico di Casaleggio e il suo comico di riferimento abbiamo letto questo libro, impossessandosi in linee generali di alcuni concetti in esso contenuti. Ma siamo lontani mille miglia dalle intenzioni di chi aveva approntato questi scenari dalle sceneggiate pseudo fasciste dei grillini. Il primo di questi possibili futuri è una distopia da incubo in cui i governi sono in grado di monitorare ogni mossa dei loro cittadini attraverso i computer, così da limitare fortemente le libertà in tutto il mondo. Il secondo possibile futuro è un'utopia quasi irrraggiungibile, in cui una forma di democrazia diretta, sempre attraverso l'uso di elaboratori elettronici e videofonini è possibile, consentendo ai cittadini di essere fortemente e direttamente impegnati nel processo politico.

Sembrerebbe che quelli di noi che vivono nel "futuro", abbiano liquidato entrambe queste due possibilità. I governi di tutto il mondo stanno certamente usando la tecnologia per spiare i propri cittadini - anche se vorremmo scommettere che Visa, Apple e Google sappiano più su di noi rispetto alle strutture che ci governano. (E se perdessimo la scommessa, anche se questo fosse vero, i governi possono ovviamente ottenere tutto da queste società semplicemente chiedendo loro tutti i dati che vogliono..) Ma l'evoluzione di strumenti come Twitter e YouTube hanno anche fornito al cittadino medio di organizzarsi più semplicemente rispetto alla politica e al sapere. 
Molti sostengono che "Democrazia" non è sinonimo di "libertà". E 'semplicemente la tirannia della maggioranza e di un meccanismo di forza che permette al 51% della popolazione di dettare al 49% (della popolazione) come vivere la propria vita.

Noi pensiamo che potremmo tornare a metà del 1800, quando Thoreau scrisse:
- "Il governo migliore è quello che governa meno"; Da questa affermazione siamo poi arrivati al fatto che..  - "Il governo migliore è quello che non governa affatto".
Quando gli uomini saranno preparati per questo, quando le persone saranno abbastanza intelligenti per vivere come Thoreau ha suggerito, di cuore accetteremo il motto..

Qualunque siano le vostre sensazioni sul ruolo della tecnologia nei governi, penso che siamo tutti d'accordo su una verità politica lapalissiana: ho ragione io e tutti gli altri sono degli idioti..

IL GOVERNO ELETTRONICO

Alcune persone temono che saranno i computer a governare la nostra vita nel futuro. Molti credono che le informazioni relative alle nostre vite verranno memorizzate e che i funzionari del governo saranno in grado di scoprire qualsiasi cosa di chiunque in qualsiasi momento. E 'possibile che questo accadrà, e che alcuni governi utilizzeranno i computer per limitare la libertà delle persone. Tuttavia, è altrettanto possibile che faranno si che i governi siano più aperti, e permetteranno alle persone di influire sulle decisioni politiche dei propri governanti.

In un futuro in cui in ogni casa ci sarà un sistema informatico, tutti potranno partecipare al governo. La gente potrà esprimere le proprie opinioni che sarranno visibili agli altri su canali di comunicazione speciali che collegheranno ogni casa. Queste persone sarenno probabilmente rappresenti da un partito politico, un sindacato, un organizzazione e così via. Ma quando arriverà il momento di prendere una decisione su una qualsiasi questione, tutti saranno in grado di votare attraverso i loro computer. Un computer centrale elaborerebbe immediatamente il risultato.

Questo tipo di governo è una possibilità che i computer potrebbero portare. Si potrebbe organizzare su qualsiasi scala - dai consigli di villaggio fino al governo mondiale. In realtà, è più probabile che accada in piccoli comunità, in quanto sarebbe difficile raggiungere efficaci decisioni nazionali e internazionali, se milioni di persone dovrebbero essere sempre interpellate per approvare ogni minima decisione. Tuttavia, i computer consentiranno di far partecipare il popolo su questioni veramente importanti, e non delegare il futuro a una piccola cerchia di potenti e di politici.

Il computer potrebbe anche influenzare il modo in cui i politici lavoreranno. Potranno discutere le questioni che interessano gli elettori che rappresentano attraverso reti di comunicazione pubbliche che sostituiranno le assemblee di governo. In questo modo i rappresentanti politici potranno esercitare il proprio mandato tra i propri elettori, di conoscerli e ascoltare in modo più diretto il loro parere.






Smash the Fascism: 99 Posse e Verona

99 POSSE: DICHIARAZIONI SULL’ANNULLAMENTO DEL CONCERTO ALL’VRBAN ECOFESTIVAL DEL 4 SETTEMBRE A VERONA

Questo il farneticante comunicato dell’VRBAN ECOFESTIVAL con cui si annuncia l'annullamento del concerto dei 99 Posse, a seguito delle minacce di gruppi di estrema destra, collusi e contigui alla giunta leghista del sindaco Tosi.

L’Organizzazione dell’VRBAN ECOFESTIVAL di Verona, a seguito delle dichiarazioni che hanno alimentato il clima di tensione degli scorsi giorni, ha deciso di annullare il concerto dei 99 Posse previsto per giovedì 4 settembre ai Bastioni Via Città di Nimes, Verona. Dichiarano ufficialmente di ritenere che “non ci siano sufficienti condizioni di sicurezza per il pubblico e per gli operatori coinvolti nella manifestazione per garantire lo spettacolo in questione.”
Inoltre, ribadiscono che “essendo una manifestazione che parla di sostenibilità e non di politica, la polemica generata, che rischierebbe di strumentalizzare l’evento, è diventata per noi insostenibile. VRBAN bandisce la strumentalizzazione. L’Organizzazione sceglie quindi di rinunciare all’artista 99 Posse, selezionato per i temi importanti di sostenibilità sociale che tratta con la propria musica, per salvaguardare gli intenti e le finalità dell’interno progetto che dura, come detto più volte, da nove anni.”


Quindi, i 99 POSSE si pronunciano sulla questione con le seguenti dichiarazioni ufficiali:

“Noi non sapevamo che, dalla data della nostra unica e lontana esibizione negli anni Novanta, Verona non fosse più in Italia. Non sapevamo che, in quella città, le organizzazioni neofasciste potessero ottenere l’annullamento di un concerto regolarmente contrattualizzato, perché la band che avrebbe dovuto esibirsi è dichiaratamente antifascista. Noi, illusi, eravamo rimasti alla Costituzione della Repubblica Italiana. Sì, esatto, quella nata dalla Resistenza e proprio dal ripudio del fascismo che garantisce a ogni cittadino il diritto di espressione. Evidentemente a Verona, in virtù della sua fuoriuscita dall’Italia della quale nessuno era a conoscenza, queste regole che sono alla base della nostra pur imperfetta democrazia non valgono più, sono state rovesciate. E così, basta minacciare il ricorso squadrista alla piazza, perché gli organizzatori del Vrban Eco Festival annullino unilateralmente il concerto, ritendendo che non ci siano condizioni di sicurezza sufficienti per il pubblico e gli operatori. Mentre il sindaco leghista Flavio Tosi fa professione di liberalità fumosa, mediatica e cerchiobottista, l’opposizione in consiglio comunale sostanzialmente tace, e la pubblica sicurezza che solitamente affolla i nostri concerti, con una presenza né invocata né gradita, stavolta si gira dall’altra parte, come spesso accade quando si tratta di estrema destra.Ad aprire le danze contro il nostro concerto è Andrea Miglioranzi, ex militante del Veneto Fronte Skinheads eletto con la Lista Tosi, che, in questa bizzarra enclave dove la Liberazione sembra non essere mai arrivata, è addirittura il presidente della municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti di Verona, l’Amia. Miglioranzi ritira la sponsorizzazione all’evento, di cui ci teniamo a precisare che non eravamo informati, perché i nostri testi inciterebbero alla violenza, nonostante che nei nostri ormai duemila concerti non si sia verificato mai il benché minimo incidente. Immemore, evidentemente, del suo glorioso passato fra il 1994 e il 2006 con la nazi-rock band Gesta Bellica, della quale basta un paio di strofe dell’omonima canzone per evidenziarne l’alto contenuto etico a favore della pace e della tolleranza fra i popoli: «Tu, rosso compagno, di negri e immigrati compare degno… Che anche per te, vigliacco senza onore, è giunta l'ora della nostra rabbia!». In linea con tutto il loro repertorio che è un lugubre e insensato atto d’accusa contro ebrei, tossicodipendenti, immigrati e avversari politici.Ma non deve stupire, se a Verona il Comune concede gratuitamente l’Arena per far esibire due gruppi dichiaratamente neonazisti come Sumbu Brothers e 1903.


Non deve stupire, se a Verona ex squadristi picchiatori fanno carriera politica, se le lauree si festeggiano con la “caccia ai rossi” a mano armata in giro per i locali di Veronetta, se le intimidazioni sono all'ordine del giorno. Come potrebbe stupire, del resto, se lo stesso sindaco Tosi sfila alla testa di un corteo organizzato da gruppi di estrema destra come Forza Nuova (fondato da Roberto Fiore, ex terrorista di Terza Posizione) e quando l’anno dopo alcuni militanti proprio di quella organizzazione politica aggrediscono ed uccidono in pieno centro storico a calci e pugni Nicola Tommasoli, un ragazzo di soli ventinove anni, lo stesso sindaco dichiara ai giornali che «è un caso su un milione, poteva capitare a chiunque»? E va oltre i confini del surreale la decisione del consiglio comunale di Verona di nominare come suo rappresentante per l'Istituto Veronese per la Resistenza lo stesso pacifista di cui sopra, Andrea Miglioranzi, che sull’onda delle polemiche poi si dimette. Un quadro abbastanza inquietante, che in questi giorni si arricchisce di telefonate anonime, ronde, incursioni nei locali alternativi di Verona e minacce esplicite agli antifascisti.Ma è solo una questione politica o c’è dell’altro? Recentemente si sono esibiti a Verona senza problemi gruppi e artisti forse meno espliciti, ma sicuramente inquadrabili a sinistra, cosa rende la 99 Posse diversa da loro? In questi giorni la nostra pagina facebook è presa d’assalto da utenti chiaramente riconducibili alla curva sud veronese. E in questo caso gli insulti sono squisitamente a base di razzismo antimeridionale, con il consueto campionario di «terroni, lavatevi, benvenuti in Italia». Dello stesso tenore, anche molti commenti agli articoli apparsi on line in questi giorni, come se Verona si apprestasse a ospitare una delle sentitissime partite contro il Napoli e non invece il concerto di un gruppo musicale. Ci troviamo quindi di fronte all’ennesimo episodio di bieco antimeridionalismo, di cui si rendono protagoniste le frange estreme e politicamente connotate della tifoseria veronese. Ma noi rifiutiamo questa logica, perché siamo abituati a distinguere amici e nemici sulla base delle convinzioni politiche, non certo per l’accento, la nazionalità o la fede calcistica. Invitiamo perciò i nostri fans a evitare generalizzazioni uguali e contrarie che facciano di un’erba un fascio: in questo caso, sotto accusa sono i fascisti e i razzisti veronesi, non la città di Verona. Un brutto articolo di un pessimo sito nazionalista dice che se i Sumbu Brothers possono suonare all’Arena e i 99 Posse no, questo dipende dal fatto che i primi avrebbero seguito sul territorio, mentre noi non ce l’avremmo. Ebbene, ci duole deluderlo, ma noi stiamo ricevendo da giorni centinaia di messaggi di solidarietà da parte di tanti cittadini veronesi, non solo quelli schierati politicamente a sinistra, ma anche dei sinceri democratici e di chiunque aveva accolto con piacere l’annuncio del nostro concerto. A questa Verona migliore vanno il nostro abbraccio e il nostro ringraziamento, con la promessa e l’auspicio di costruire insieme le condizioni perché la 99 Posse possa esibirsi al più presto nella loro città, nell’ambito di una più vasta e generale iniziativa contro il fascismo e la sua infame logica di violenza e di morte.”

Non siamo proprio dei fan della musica dei 99 Posse, ma da parte nostra..un comunicato che non fa una grinza..
INTERZONE

 
 


28/08/14

Il giardino delle delizie

<<Il giardino è uno spazio progettato, di solito all'aperto, riservato alla vista, alla coltivazione botanica e al godimento di piante e altre forme naturali. Il termine deriva da una radice indogermanica: Gart o Hart, con il significato di "cingere, circondare" per definizione storica è quindi una porzione di superficie delimitata. Il fatto che i giardini (soprattutto quelli molto antichi) siano sempre cintati ha determinato una confusione sull'origine del termine, il cui significato è "cingere", non "custodire, sorvegliere, fare la guardia", come a volte (erroneamente) si legge>>.(Wiki)

Il pollice verde? Una roba innata: c'è chi lo possiede e chi no. Nel mio piccolo, riesco a tener bene gerani, felce, un piccolo olivo, basilico, rosmarino, erba gatta (indispensabile, Iggy ne và matto!) , come indispensabile sono le mie piante di Aloe Arborescens.. Poca roba, insomma.
Nell’immaginario collettivo si pensa che alcune persone abbiano sviluppato più di altre la capacità di entrare in relazione con le piante, si dice abbiano il ‘pollice verde’. Non esistono magie, ma semplicemente grande amore, passione e a volte necessità, come nel caso di chi coltiva piante per proprio sostentamento alimentare, che permettono di approfondire la conoscenza del mondo vegetale. Che dire allora di questa signora palestinese, una donna coraggiosa che nel villaggio di Bil'in, vicino alla città di Ramallah, ha piantato fiori in un giardino davvero..speciale: i vasi per contenere terreno e fiori sono stati ricavati dagli involucri dei gas lacrimogeni usati dai soldati israeliani per reprimere i palestinesi che protestano contro l'occupazione della West Bank. Il giardino segna un lembo di terra che i palestinesi sono stati in grado di recuperare due anni fa dopo una dura battaglia legale contro l'odioso e controverso muro di sicurezza di Israele, per un suo ri-percorso che escludesse quel pezzo di terra, legalmente di loro legittima proprietà. I fiori con i loro vasi insoliti sono una potente testimonianza e dichiarazione circa la violenza apparentemente senza fine del conflitto israelo-palestinese.














17/08/14

Che le ferie siano con tutti noi

"In parole povere: a leggere certi libri mi annoio, e quando mi annoio tendo a diventare irritabile. Eliminare la noia dalla mia vita di lettore si è dimostrato sorprendentemente facile." Horbny

Sono in ritardo nella lettura dei classici e non amo tanto rileggere, sovrastato dalla sterminata quantità di libri che dovrei conoscere e che non ho ancora sfogliato.
E allora, non arriverò mai a leggere nemmeno la minima parte di tutti i libri pubblicati: perché perdere tempo con quelli che mi risultano pesanti o noiosi?

"Vi prego, se state leggendo un libro che vi sfinisce, lasciate perdere e leggete qualcos'altro, come quando mettete mano al telecomando se non vi piace un programma televisivo. La vostra incapacità di godervi un romanzo reputatissimo non significa che siate ottusi [...] ricaverete ben poco da un libro che vi fa piangere per la pena di leggerlo. Non ve lo ricorderete e non imparerete niente [...] se non leggete i classici non vi succederà niente di male; e soprattutto, se li leggete non vi succederà niente di straordinario". (sempre Horbny..)

In questa strana, fresca giornata di mezzo agosto, non mi va di leggere, in verità non mi va di far proprio niente, e cerco solo il modo di alleviare lo stress pre – viaggio, ricorrendo a soluzioni decisamente meno estreme come appunto buttarsi su L'uomo senza qualità di Camus. Non voglio pensare a come riempire i 110 cm complessivi del mio bagaglio a mano,  distribuiti in 50 cm di altezza, 40 cm di larghezza, 20 di profondità e  la non sforatura dei 10 kg di peso.   
E allora preferisco sfogliare.. guardare figure: l'opportunità me  la fornisce la biblioteca Smithsonian, che, individuate queste immagini da vecchi e pesanti tomi le ha trasformate in modo originale e divertente. In attesa di preparare questo benedetto trolley per Londra, saluto tutti. Che la forza e le ferie siano, presto, con tutti noi .. ENJOY


“The Greenland Whale from Whales” by Robert Hamilton (1843)



“Practique de la guerre” (circa 17th century)



“The Teacher of Sparring (1886)”



“Report of the Commissioner of Patents” (1856)



“The Wheel and Cycling Trade Review” (1890)


The Smithsonian Library



15/08/14

Best 10 surf songs

Estate, tempo di sole e di mare. E per molti, mare e sole sono sinonimi di.. surf. I puristi sostengono che la surf music non ha nulla a che fare con la voce: la surf music è strumentale. Per questo considerano i Beach Boys null'altro che la prima boy band della storia! Si attribuisce la nascita di questo genere a uno degli artisti più anomali della musica moderna, Dick Dale, il quale fu uno dei primi a suonare la chitarra con aggressività, energia, potenza, forza...caratteristiche comuni al mondo delle onde giganti e dei surfers che nella zona di Orange County, bassa California, formavano tribù, con un proprio linguaggio ed un proprio modo di fare. Proprio con i Beach Boys il genere cominciò a svanire, ma la sua influenza fu molto forte negli anni '70 e '80, nel sound del punk (Ramones) e della New Wave.

Questa la mia personalissima playlist surf..

THE CHANTAYS: “Pipeline”
Toni perfetti. Pipeline, insieme a Walk don't run dei Ventures e Johnny B Good di Chuck Berry, probabilmente ha ispirato più chitarristi in erba rispetto a qualsiasi altra canzone della storia del rock. Il nome, Chantays descrive la posizione perfetta che un surfista dovrebbe avere quando cavalca un'onda. Basso dominante e chitarra ritmica, per una canzone che è la definizione del surf rock.



THE TRASHMEN: “Surfin’ Bird”
Un brano scherzoso. E l'invenzione del surf-punk. I Trashmen vennero citati in giudizio dai Rivingtons, che avevano scritto due hit, Papa-Oom-Mow-Mow” e“The Bird’s the Word” e accusarono i rivali di aver creato Surfin' Bird unendo parti delle loro due canzoni. Surfin Bird arrivò al n°4 in classifica nonostante si fosse in piena epoca di Beatlemania. Anche se l'immagine di un uccello surf è indelebilmente piantato nei nostri cervelli, il mondo ornitologico deve ancora identificare a quale specie di uccelli appartiene quello dei Trashmen!



LINK WRAY: "Jack The Ripper"
Non è Jack The Ripper' la canzone con cui la maggior parte delle persone ha familiarità con Wray. Questo è solo un grande strumentale con i classici toni del surf, ma a me piace molto.

DICK DALE & The DEL-TONES: "Miserlou"
Se vi siete mai chiesti com'è guidare con un chiodo piantato nella testa, questa melodia ve ne darà un'idea generale. Dick Dale ha iniziato a Newport Beach, California, e i riff di chitarra provenienti dal suo amplificatore Fender riuscirono presto a riempire le onde radio del sud della California, con un nuovo suono frenetico che venne poi etichettato come musica surf. Nota negli ultimi quaranta anni come la "regina dei Surf Guitars," Miserlou è stata recentemente utilizzata nella colonna sonora del capolavoro di Quentin Tarantino, Pulp Fiction. (Leo Fender progettò il famoso doppio amplificatore Fender Showman soprattutto dopo aver visto le performance live di Dick Dale al Rendezvous Ballroom diNewport Beach )



DEAD KENNEDYS - "Holiday in Cambodia"
Il lato più oscuro del surf. I Kennedys sono gli alfieri del punk rock californiano, ma lo stile chitarristico di East Bay Ray è estremamente surfy . Holyday in Cambodia mi riporta direttamente a Apocalypse Now, e la scena con Robert Duvall che ordina di fare surf durante un azione di guerra e nel pieno di un bombardamento..



FORGOTTEN REBELS: "Surfin on heroin"
La vita sulla spiaggia non è sempre sole e divertimento: "Sto nuotando in un mare di vomito." Significativa, dura, ma melodia orecchiabile.



THE LIVELY ONES: "Surf Riders"
Questa surf band ha suonato in California e Arizona. 'Surf Rider' stato un successo nel 1963, ripresa anch'essa da Tarantino per il film 'Pulp Fiction'. La canzone fu scritta da Nokie Edwards dei The Ventures.



SURF PUNKS "My Beach"
Surf Punks, band formata nel 1976 a Malibu, dove venivano trasmessi a rotazione sulle principali stazioni radio della zona. Gli spettacoli dal vivo dei Surf Punks, nel periodo di massimo splendore dell'esplosione punk a Los Angeles, erano selvaggi e aggressivi, i testi erano tutti sui surfisti che vivevano sulla spiaggia di Malibu e sui pendolari, che dalla San Fernando Valley arrivavano alle esclusive spiagge pubbliche e private di Malibu Beach. Mai veramente "punk" nel senso tradizionale del termine, i Surf Punks erano sorta di "Beach Boys" del mondo punk, e My Beach è un singolo intelligente sulle "guerre di territorio" tra le onde delle spiagge della California del sud.



Surf Punks rar


JAN E DEAN: "Surf City"
E' stato uno dei loro più grandi successi, questa canzone del 1963, che venne regalata loro da Brian Wilson dei Beach Boys . In una sessione di registrazione, Wilson cantò la linea di apertura, e in seguito il duo aggiunse il resto del testo. Surf City allude a Huntington Beach in California, dove - secondo la canzone - ci sono 'due ragazze per ogni ragazzo' ..



THE CRAMPS: “Naked Girl Falling Down The Stairs”
Stile Ventures, grande acid surf per il grande Lux e la sua Poison Ivy..




10/08/14

CBGB, il film




Come del resto anche per i dischi e i gruppi e gli artisti di cui parliamo, nessuna pretesa, non una recensione classica, ma solo impressioni sparse qua e là, punto di vista personale. Nient'altro.

Un film sul mitico CBGB è non corri a vederlo? Ma certo che si. Dopo anni di documentari e di omaggi non c'era dubbio che un film sul club che ha lanciato le carriere di alcuni tra i più influenti punk rockers di tutti i tempi e sul suo proprietario, nonostante tutto ancora poco noto Hilly Kristal, doveva arrivare. Ed era anche strameritato! Anche se poi si è costretti a masticare amaro. Si dice che la pellicola abbia avuto la benedizione di una metà della famiglia Kristal (co-prodotto dalla figlia Lisa Kristal Burgman) e la condanna dell'altra: note sono le vicende giudiziare sull'eredità di Kristal di cui il marchio CBGB è parte integrante, ma il film sorvola su molte di quelle vicende, come sulla totale assenza dalla storia della moglie di Kristall, proprietaria della licenza per i liquori (e quindi vera proprietaria del club) e dell'altro figlio di Hill e con i suoi "Slam!" "Buzz!", esclamazioni fumettistiche che dovevano impreziosire il film secondo gli autori, lo riducono invece quasi in macchietta, in una caricatura di colore rosa mascherato da storia vera. Quella dell'assenza delle vicende familiari e giudiziarie non è certo l'unica pecca del film.
Uno dei locali di musica più leggendari degli Stati Uniti, se non del mondo, trattato in modo totalmente dilettantesco, con una sceneggiatura debole, i suoi personaggi da clown e soprattutto il suo epilogo mieloso e servile (tutti vivono alla fine felici e contenti).

La grafica è davvero imbarazzante: brutta sul serio


CBGB è più che altro la storia personale di Hilly Kristal, un Alan Rickman che tutti riconosceranno per essere stato uno dei protagonisti in Harry Potter (io non ne so niente, non sono un fan del maghetto..ma di Alan sì..) , e il suo ruolo piuttosto accidentale, nel dare l'impressione che il suo cane avesse l'abitudine di usare il club come il proprio bagno personale.
Da quello che mi risulta è verità che Kristal  era un dandy estremamente generoso, tirava fuori dai guai amici, tossici dalla prigione, offrendogli pure un lavoro, pagava di tasca sua i tour delle band in cui credeva. Ma il film eccede e lo trasforma in uno zerbino incapace, con una totale mancanza di ego che porta a chiederci come abbia fatto per tutto quel tempo a gestire uno dei club più famosi al mondo. Tant'è.
Dovrebbe restare la musica a consolarci, e almeno in parte, quella c'è e rimane.
Al CBGB si sono esibiti gruppi come Bad Brains, Living Colour, Fishbone, The Dead Kennedys, ma colpisce il fatto che in tutto il film non vi è traccia di nessuno, dico nessun gruppo o artista di colore. Strano.
E se ci farete caso, sui muri del club ci sono appiccicati manifesti e volantini di band che, nel 1973 anno di apertura, nemmeno si dovevano formare! Solo David Byrne dei Talking Heads risulta somigliante e credibile, e la storia dei Dead Boys, i preferiti da Kristall che gli fece da manager per un breve periodo. Il resto risulta macchiettistico, e irritante quando si cerca di definire il brusco carattere di Johnny Ramone ( Rock 'N' Roll High School è nettamente superiore nel mettere in mostra il sublime talento di Johnny, Joey, Dee Dee e Tommy / Marky), la pazzia di Iggy Pop, la sfrontatezza di Blondie. Lou Reed biondo ossigenato è ridicolo. I Television si salvano, anche grazie alle canzoni inserite ma per il resto gli altri sono tutti imitatori, per niente credibili né come anticonformisti nè come musicisti. Il personaggio più simpatico risulta Merv, amico e socio di Hill, interpretato da Donal Logue, il Re Horik di Vickings!
E credo sia anche esagerato il modo in cui la Bowery, (mitica strada del CBGB) e in generale il centro di New York viene descritto: sembra di stare nella Beirut della guerra civile, e tossici, sporcizia e squallore ovunque. Certo negli anni '70 New York era diversa da quella yuppie e mercificata che è poi diventata, ma dai.. Ripeto: sulla colonna sonora originale, tanto di cappello.

Sono convinto che nessuno pellicola sarà in grado di catturare la magia iniziale che fu dei Ramones, Talking Heads, Blondie, Television, Iggy Pop, The Dead Boys, o Richard Hell e i Voidoids, ma almeno Alex Cox nel suo significativo capolavoro Sid & Nancy aveva due attori straordinari (Gary Oldman e Chloe Webb) per superare inesattezze e le libertà fittizie nel raccontare la storia dei Sex Pistols e l'esplosione del punk nel Regno Unito e convincerci che erano in realtà Sid Vicious e Nancy Spungen, così come Val Kilmer ha potuto scimmiottare Jim Morrison in The Doors con autenticità vitale.
In definitiva.. CBGB è l'espressione e la rappresentazione più terribile del movimento punk  anni '70 a New York. Da vedere per ..dovere e per passione.









Tour Virtuale CBGB



07/08/14

Il randagio: Willy DeVille

<<Quando lo vidi nel 1981 per un’intervista al Chelsea Hotel di New York, oltre alla soggezione provai vera paura. Aveva aperto la porta Toots (sua moglie, ndr), una tipa a piedi scalzi con un trucco pesantissimo e un turbante di capelli tipo Ronettes, labbra rossissime e denti d’oro su tutta l’arcata. Uno shock. Lui era seduto su una poltrona magro, vestito di nero, con un ciuffo di capelli alto e sporgente, gli orecchini e qualche dente da 22 carati. Aveva un magnetismo e un carisma straordinario, le sue movenze lente intimidivano, la sua voce bassa, profonda, rotta solo da qualche rancida risata mi ipnotizzava. Aveva qualcosa di principesco. Si vedeva che era 'fatto’ ma era lo stesso magnifico e signorile. Sembrava un moschettiere cresciuto in una improbabile Corte di Salvador Dali. Era pericoloso, si intuiva al volo. Ad un certo punto Willy si era alzato, aveva impugnato un bastone intarsiato col manico d’avorio, ne aveva sfilato una parte mostrandomi la sottile spada interna, con la quale, con una mossa repentina, aveva mimato il 'tocco'. Questo è il coup de grace - aveva detto – è l’esecuzione con cui la mala mette a tacere i delatori. Voi che siete italiani dovreste saperlo bene>>.
Love and Emotion-Una storia di Willy DeVille (Pacini editore) di Mauro Zambellini

E Coup de Grace è anche il titolo di un album di Willy Deville, sangue indiano, irlandese e basco. Appassionato di musica black e di blues. La gavetta la fa in locali malfamati, tra gay e sadomaso con i Billy De Sade and The Marquis, poi diventa una delle attrazioni di club nascenti come il Cbgb, e il Max Kansas City con gente come Ramones, Blondie, Television, Lou Reed, Talking Hrads, i grandi Dead Boys. Cabrerta eccellente opera prima, poi Return to Magenta.. rock ibrido, macchiato da mille contaminazioni,  punk assieme alle influenze latine. DeVille se ne va a Paiigi, dove compone Le Chat Bleu. Un grande disco, intenso, swing e cajun, suoni latin e influenze della canzone francese. In America Le Chat Blue non se lo filò nessuno, in Europa è considerato un capolavoro. Come siamo lontani, a volte, col nuovo mondo.

Willy DeVille ci ha lasciato il 6 agosto di cinque anni fa, ucciso da un tumore al pancreas, dopo anni di abusi, alcol e tutti i tipi di droga possibili e immaginabili. Negli States la notizia passò quasi inosservata: non lo avevano mai amato, troppo eccentrico, sempre fuori posto, un tipo assolutamente pazzo, un cane randagio, con la seconda moglie, Lola, che si suicida mentre lui è incosciente, strafatto di ero.  <<Ho problemi con la band, coi manager e con me stesso..>>.  Noi i randagi..li adoriamo. Metà pirata e metà vampiro, in Europa, oltre ad essere molto amato, è assunto a ruolo di vero mito..che noi qui oggi intendiamo omaggiare. 


Live






06/08/14

Noam Chomsky: 10 regole del controllo sociale

Era l'ossessione di William Burroughs. Qui  Noam Chomsky  ci illustra le 10 regole  del controllo sociale moderno, di cui l'elemento principale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l'attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche.

Chomsky ha eleborato e sintetizzato questo utile prontuario che ci spiega le dieci fondamentali tecniche che utilizza il potere, su scala mondiale, per dominarci, condizionarci e farci accettare, in nome di un presunto “nobile fine”, le decisioni e le leggi più aberranti e vessatorie. Chomsky ci ha visto giusto: avviene proprio sulla base di queste dieci “strategie” la progressiva realizzazione ed attuazione di quel Nuovo Ordine Mondiale, che, lungi dalle solite tesi complottistiche,  sta schiacciando le identità dei popoli e degli stati e che sta annientando e annichilendo tutte le nostre libertà e conquiste civili faticosamente raggiunte in millenni di civiltà.

1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

Dick Wagner, l'amore è nell'aria

1974 - Rock'n'Roll Animal
Riuscivo (e riesco) a fischiare per intero tutti, o quasi, gli "assolo" di Rock'n'Roll Animal e di Live di Lou Reed. Vi sembra facile? Vi sembra poco? E poi, un fenomeno ispiegabile: la cavalcata elettrica finale di Heroin, mi provoca un nodo alla gola, un buco allo stomaco, il magone: e a stento riesco a trattenere le..lacrime. Mi commuove. Lo sò, siamo in piena psicologia, forse psichiatria. Ma sul serio, se qualcuno ha qualcosa da dire in proposito, sarò ben lieto: si faccia avanti! Tutto questo, avrete ben capito, fa si che debbo ascoltare i dischi di cui sopra in assoluta..solitudine. E sta a dimostrare quanto la musica sia oramai una questione assolutamente privata, personale, intima.

Fu quello forse il periodo più triste e allucinato di tutta la vita artistica di Lou Reed. Tornato in pianta stabile nella sua New York, era in preda alle crisi più terribili a causa dell’eroina che lo dominava totalmente. Non riusciva più ad esistere come artista, non faceva concerti ne tournée ma era pur sempre vincolato da contratti coi discografici che volevano sfruttare assolutamente il successo di  Walk On The Wild Side. Da un felice concerto tenuto all’Accademia della Musica di New York venne tratto questo live antologico nel quale si mettono in luce due chitarristi, Steve Hunter e Dick Wagner, i quali contribuirono notevolmente a far risaltare un suono duro e aggressivo, lucido e violento che conquisterà molto credito fra i fans del rock. Brani come Sweet Jane, Rock’n’Roll e Heroin tornarono a far brillare di nuovo il ricordo dei Velvet Underground, ma S. Hunter e ancor di più Dick Wagner li resero quasi..immortali, come i due Live che sono tra i più belli in assoluto nella storia del R'n'R.

Al fallimento di “Sally Can’t Dance" la casa discografica rispose poi con la pubblicazione di ulteriori registrazioni effettuate all`Accademia di New York: in pratica la seconda parte ideale del live dell'anno precedente immortalato in R'n'R Animal. Nessun cambiamento ovviamente per il risultato, un altro successo centrato in pieno,  Lou Reed Live, con la famosa copertina di Lou fasciato nel chiodo e il berretto fotografata dal "nostro" Oliviero Toscani,  in barba alla realtà di Lou, ormai sull’orlo del baratro. 
In quel tour Dick Wagner e Steve Hunter portarono Lou Reed in una direzione totalmente diversa. E Lou parlava male di Rock and Roll Animal e di Lou Reed live. Ricordava quel periodo come uno dei peggiori.

Lui, che era stato il poeta di New York, che ha cantato le contraddizioni di una città mai tenera, e che viveva sulla sua pelle tutte le contraddizioni - povertà, droga, disoccupazione. I suoi comportamenti in quel periodo erano strambi come anche l‘intensità del suo umore che cambiava in continuazione: a volte veloce a laconico, come il suo modo di parlare.E comunque restava curioso, a volte sospettoso, lettore vorace, un esploratore sonico. E’ stato il poeta newyorkese di una generazione.

In ogni luogo in cui suonavano, la stampa parlava male di Lou e magnificava invece due grandi chitarristi, Hunter e Wagner. Ascoltare l'Intro di Sweet Jane e capirete il perchè. Lou odiava quella situazione. Non voleva che la band suonasse per il pubblico e che lo show fosse divertente, perché pensava che il gruppo rubasse il suo show. Ma non era così. Loro volevano solo suonare. E divertirsi.! "Abbiamo fatto un grande lavoro insieme e sono molto orgoglioso. Suonare la chitarra con Steve Hunter nella band di Lou Reed è stato uno dei momenti salienti della mia carriera".

Oltre che essere stato il chitarrista di Alice Cooper, ha prestato il suo virtuosismo a gente come Rod Stewart, Tina Turner, Etta James, Guns N'Roses, Meat Loaf, Lita Ford, Carmen McRae, Tori Amos, Nils Lofgren. Dick Wagner era un chitarrista stellare ma io lo ricordo con Lou Reed, in Berlin, oltre che nei  due Live di cui si è parlato e che sono ormai leggenda, e nel primo omonimo disco di Peter Gabriel .
Dick, già malato, disse nel 2013, "L'amore è nell'aria. Respirate profondamente... "

Dick Wagner, Oelwein, 14 dicembre 1942 – Phoenix, 30 luglio 2014

Dick Wagner (guitar) Steve Hunter (guitar) Prakash John (bass) Pentti Glan (drums) Ray Colcord (keyboards)








04/08/14

Underworld, non solo Born Slippy

Mica lo sapevo. E neanche immaginavo, quando, adolescente, canticchiavo il motivetto new romantic Doot Doot..che Karl Hyde e Rick Smith, dopo aver chiuso il capitolo Freur ( titolari di quel hit e degli album Freut ,1983 e Get Us Out Of Here, 1985 ) avrebbero iniziato l'avventura Underworld, in cui Rock and roll, dance elettronica e i testi (con parole.. parlate) hanno trovato un punto magico di intersezione.

Dopo la fine degli anni '80 l'acid-house con le sue rivelazioni avevano trasformato tanti gruppi UK synth-pop e gli Underworld furono i capostipite di quel genere di musica dance che sembrava costretto negli spazi minuscoli dei club o nel turbinio di feste o al massimo, nel flusso di un paio di cuffie nelle nostre stanze solitarie. Nel 1992, dopo una lunga marcia attraverso l'industria della musica con scarso successo stavano per imballare baracca e strumenti, ma l' incontro con l'allora 18enne Darren Emerson ha aperto loro l'idea che suoni, ritmi e testi non necessariamente dovevano essere in forma tradizionale di canzone.
Le più recenti tecnologie musicali (dell'epoca..), new wave, rock, dub, trance, techno, influenze ambient, dance vengono combinati in ritmi ipnotici in cui la voce assume un elemento fondamentale, quasi una stramberia per i gruppo techno/dance: nascono gli Underworld. Avete notato che dance, techno e house
non hanno molto spazio su questo blog, ma la loro capacità di creare un' atmosfera da rock band, la loro direzione musicale sempre diversa e sempre piena di contaminazioni li ha trasformati nell'unica band dance capace di farmi ballare: e chi mi conosce, capirà la grandezza di questo risultato.. Sò che gli Underworld hanno raggiunto il successo planetario con 'Born Slippy' (1995), inserita nella colonna sonora di Trainspotting. La vera innovazione, la loro eccentricità intenzionale diversa da tutti gli altri è stata quella di
non rifiutare tutte le cose che erano Rock'n'Roll classico, come aveva fatto il punk e il post punk. Miles Davis diceva: "Ascoltate altre persone, altre cose, ma poi.. dimenticate.." Ricorda Smith. "Quello che non abbiamo mai fatto.. è stato dimenticare"..Un balzo in avanti, incredibilmente eccitanti, mi sono ritrovato negli anni con questa musica così piacevole e mi chiedevo: "come sono finito quì, come sono arrivato?". Forse ero arrivato solo alla conclusione che il rock non poteva cambiare il mondo e allora tanto valeva..rilassarsi e che il solo potere che può avere la musica è quello di creare una cultura underground di opposizione. Ovviemente tutta la musica è politica, sia quella pop con valori conservatori e sia quella che piace a noi, quella piena di contradizioni, che ti lascia dubbi e innesca dei processi di pensiero.

Non ho avuto la fortuna di vederli, ma da spezzoni di video e documentari ho capito perchè la band (che nel frattempo è diventato un collettivo che spazia nel mondo della produzione di spot televisivi, delle colonne sonore, documentari, installazioni, musica e sound design, pubblicazioni e architettura..) ha guadagnato un enorme reputazione con gli emozionanti live act che portano in giro per il mondo: una autentica locomotiva techno/rock.. Ho raccolto in un unico file 7 album, che dobrebbero dare l'idea di quelli che sono stati e che sono gli Underworld e che racchiudono in definitiva tutta la storia del gruppo, più  Underworld and Atomic Hooligan, raccolta di  5 remix di  titoli  famosi.
Buon ascolto..

Dubnobasswithmyheadman (1994)
Second Toughest in the Infants (1996)
Beaucoup Fish (1999)
Everything Everything
A Hundred Days Off (2002)
Oblivion with Bells (2007)
Barking (2010)
Underworld and atomic hooligan


UNDERWORLD






03/08/14

Wanted: 5000 euro

Facciamo nostro l'appello della Lav per individuare e punire gli assassini di cani e lupi nella provincia di Grosseto:
Lupo ucciso, LAV: ricompensa di 5.000 euro a chi fornirà notizie utili alla condanna dei responsabili

Mettiamo a disposizione una ricompensa di 5.000 € per chi fornirà informazioni utili ad identificare i responsabili della morte del lupo ucciso  a Semproniano (Grosseto), e di qualunque altro dei lupi e canidi uccisi con lacci, fucilate e bastonate da marzo 2013 ad oggi in provincia di Grosseto.


31/07/14

Massive Attack, 98 intellettuali e premi Nobel, Mohammed Suliman, J. Barden: per Gaza

Da sempre impegnati in battaglie politiche e sociali, I Massive Attack, molto amati da Interzone,  non sono tipi da farsi intimidire e portano nel tour europeo la solidarietà al popolo palestinese, utilizzando il loro scenario high tech per inviare messaggi e informazioni alle platee dei loro set sempre gremiti. Israele continua a bombardare e massacrare civili inermi, continua a distruggere interi quartieri con case, ospedali, scuole, continua impunemente con i suoi assassini mirati, ad arrestare giovani e ragazzi, persino palestinesi/israeliani che si permettono di criticare su i social la politica di sterminio, nonostante le proteste, i moniti, le risoluzioni dell'Onu, le manifestazioni in tutto il mondo. E Robert Del Naja e soci non hanno paura di mostrare il loro sostegno alla causa della Palestina, peraltro perorata da lunga data : un megaschermo alle spalle della band si illumina con la scritta  "Gaza è stata occupata e soggetta a restrizioni dal 1948." E i messaggi si susseguono durante tutto lo show, con l'aggiornamento del numero di vite perse, mentre Del Naja ha sostenuto nelle conferenze stampa il ruolo dei musicisti nell' informare il pubblico e prendere posizione pubblicamente, cosa che grandi nomi del circo del rock non hanno fatto, Rolling Stones su tutti, che, anzi, hanno anche inserito Tel Aviv nel loro tour estivo. Robert ha anche confermato l'appoggio suo e della band al boicottaggio culturale di Israele in quanto "unica possibilità che hanno per mantenere la giusta pressione sulla questione."
"Il boicottaggio non è un atto di aggressione nei confronti del popolo israeliano, ma nei confronti del governo e delle sue politiche. E' giusto ricordarlo, perché è molto facile essere accusati di essere antisemiti, ma tutti sanno che non è di questo che si tratta". Sulla loro pagina Facebook, che conta 2.8 milioni di fans è stato aperto un forum di discussione e.. "non abbiamo intenzione di cancellare nulla o moderare, ma piuttosto incoraggiare il dibattito in maniera aperta e democratica.
I Massive Attack, in questo passaggio del loro tour, aprono sempre i loro concerti con  'Battlebox' e le immagini del video del brano..





29/07/14

Malik Farrakhan, l'incredibile storia del capo della sicurezza dei Public Enemy

di U.NET
Down with the kings! Down with the kings! Così rappa Chuck D, leader storico dei Public Enemy. Cammina lentamente rimando liriche di fuoco che sembrano perforare l’obiettivo delle telecamere. Rima dopo rima, l’MC rivendica con orgoglio la storia e le esperienze di vita di Tony King, icona afro-americana. Nel suo incedere sicuro, percorre tutta la lunghezza di un graffito superando alcuni writer, impegnati nel terminarlo. Il suoi passi si fermano solo quando si incontra il capo della sicurezza della sua crew. Alle loro spalle, il logo dei Public Enemy in tutta la sua potenza simbolica e, evocativo, in primo piano, il pugno chiuso di Chuck D e l’imponenza fisica di Malik Farrakhan sfumano nel finale della canzone e del video. La location, un muro di sostegno di un cavalcavia, bombardato con pezzi coloratissimi, e il gruppo rimandano subito all’immaginario statunitense, ma i giovani tutt’attorno e l’idioma parlato dipingono un’altra realtà… non siamo a NYC bensì a Bologna e i writer in questione sono Rusty, Ciufs e DeeMo, nomi storici della scena locale; dietro alle macchine da ripresa ci sono i ragazzi di Undervilla, giovane casa di produzione. A seguire il tutto Reda Zine, artista multidisciplinare di origini marocchine e regista del documentario The Long Road to The Hall of Fame sulla vita di Tony King aka Malik Farrakhan.
Le vicende Tony King, divenuto Malik Farrakhan dopo esser entrato nella Nation Of Islam (NOI), ripercorrono fasi fondamentali dell’esperienza dei neri in America: egli fu uno dei primi atleti neri della NFL negli anni Sessanta, modello e attore di successo negli anni Settanta, militante della NOI e, infine, capo della sicurezza dei Public Enemy. “La sua vita attraversa cinquant’anni di storia afro-americana. Capii subito d’avere una storia incredibile da raccontare, l’uomo che avevo di fronte sembrava aver vissuto diverse vite parallele”, racconta Reda Zine. E, tornando alla nascita del progetto ricorda “Nel 2008 lavoravo per una radio locale bolognese e scrivevo per un rivista marocchina. Con tali credenziali chiesi un’intervista con Chuck D. Malik mi venne indicato come riferimento, gli scrissi e ci accordammo. Per una serie di ritardi l’intervista pomeridiana fu spostata alla sera, dopo il concerto, e così mi ritrovai nel backstage a parlare a lungo con lui. Quella conversazione iniziale mi affascinò poiché compresi immediatamente l’importanza storica del personaggio che avevo di fronte e, dopo ricerche e conversazioni ulteriori, ne compresi anche l’eccezionalità. Nelle settimane successive, le informazione che raccoglievo altro non fecero che confermare l’impressione iniziale, così decisi di buttarmi in questa avventura”.

28/07/14

Da Tour Manager dei Led Zeppelin alla galera in Italia per terrorismo: Richard Cole

Cole, a sinistra
Ci si imbatte in storie davvero incredibili. Storie a volte bizzarre che solo nel rock'n'roll possono, o meglio potevano, accadere. Perchè oggi è cosi tutto moscio, ordinario, noioso. E' tutto ordinato dai soldi, dal business. Questa ad esempio è la storia di Richard Cole,  tour manager di gruppi come Led Zeppelin, Who, Jeff Beck, Black Sabbath e altri, e di come si ritrovò in cella nel nostro paese dopo essere stato scambiato per un terrorista invischiato nella strage di Bologna nel 1980.. Ne ho fatto un riassunto, cercando di focalizzare la storia sulla personalità di Cole e sugli eventi più importanti che lo portarono in quel periodo sulle vette più alte del rock degli anni '70. Buona lettura..

di John Liam Policastro
Sono di fronte a un benzinaio della Tesco a Notting Hill, e sto aspettando Richard Cole, il leggendario tour manager dei Led Zeppelin e degli Who (...) Si presenta alle sei spaccate, con la puntualità che solo un tour manager può avere. Cole è cresciuto nella Londra del dopoguerra e, come molti altri in quel periodo, si è innamorato del rock 'n' roll che negli anni Cinquanta si espandeva lentamente oltre l'Atlantico.
Nel 1961, a 15 anni, ha lasciato la scuola e ha iniziato a lavorare come operaio nella zona nord di Londra, e a frequentare la scena mod di quella zona. "Siamo stati i primi e siamo stati i migliori. Io e i miei amici eravamo i veri mod," mi ha detto Cole a cena, quando sono finalmente riuscito a farlo mettere a sedere.
Nel 1963, al culmine della British Invasion, Cole si è avvicinato alla scena musicale locale che orbitava intorno al Marquee, un famoso nightclub, e alla vita notturna che passava da un bar chiamato lo Ship. È qui che ha avuto la sua prima importante intuizione: "Non si beccava figa a fare l'operaio."
Una notte, osservando i membri di un gruppo della zona mettere via gli strumenti dopo un concerto, ha deciso di chieder loro se stessero cercando un manager.

"Li ho pressati fino alla morte," mi racconta Cole, "e mi sono inventato di conoscere perfettamente l'ambiente. Ma la cosa più importante è che avevo la patente—il mio compito principale quel giorno è stato quello di portare in giro il gruppo e gli strumenti."


Gallery: Fotografia e Fotografi Rock

Serge Gainsbourg, Sly and Robbie
Fotografi di fama mondiale alle prese con il rock'n'roll. Così alcune delle immagini più affascinanti e emblematiche di musica e musicisti, fotografati nel corso degli ultimi cinquanta anni, hanno contribuito alla creazione di una vera e raffinata forma d'arte. Ma i fotografi non avevano idea di cosa stessero creando o di quello che sarebbero diventate negli anni le loro le immagini. Si tratta, alla fine, di uno scatto che crea e ferma un momento senza tempo della nostra vita. .. La musica si vede, e le fotografie suonano, e tutto sembra così naturale..



Eddie Sung si è re-inventato: nella prima metà della sua vita impiegato in una grande multinazionale, poi fotografo di rock con la sua folta barba. Eddie dice che voleva semplicemente esplorare le frontiere della sua vena artistica, che in continuazione si faceva sentire e lo richiamava. La sua coraggiosa decisione ha visto risultati rapidi - primo, secondo e terzo premio nel 2006 del Lucie Awards per la categoria Musica. Le sue immagini rupestri ora abbelliscono le pareti di Hard Rock Caffè in tutto il mondo, siti web, nonché copertine e inserti dei principali giornali e riviste di fotografia. Vive nella soleggiata Singapore con la moglie e due figli.
www.eddie-sung.com.


Elton John

Cbgb



Il pluripremiato lavoro di Lynn Goldsmith è stato pubblicato su Newsweek, Time, Rolling Stone, Interview, Sports Illustrated, e molte altre riviste, nonché su decine di libri a lei dedicati. Ha prodotto centinaia di innovative copertine per gli album di Patti Smith (Easter) , Frank Zappa ( Sheik Yerbouti ) e molti altri. Ha anche scritto canzoni con artisti come Sting, Steve Winwood, e Todd Rundgren.
Nel 1970 è stata amministratrice per la Joshua Television, In Concert dell' ABC, e uno dei primi direttori della promozione cinematografica per gli artisti musicali. Ha vinto numerosi premi per la produzione di video musicali, e come fotografa d'arte, i suoi lavori sono presenti in numerosi musei e gallerie. Lynn ritiene che la sua arte debba servire a rompere i limitati modelli di pensiero attuali..


Zappa

Ramones



Chris Stein ha iniziato a fotografare nel 1968. Durante i suoi ultimi anni presso la School of Visual Arts di New York è entrato nella scena rock. Nel 1973 incontra Debbie Harry, e insieme fondarono i Blondie. Come membro della band Chris ebbe la fortuna di conoscere e fotografare molti pionieri della scena punk e della new wave. Le sue foto hanno aiutato Debbie a diventare un' icona internazionale non solo della scena musicale.


Devo

Richard Hell


Neal Preston era, ed è tuttora, è uno dei pochi fortunati ammessi ai tour di molte superstar, con la possibilità di poter catturare e pubblicare l'intera esperienza su pellicola. La sua opera si snoda per quasi 4 decenni, e le sue fotografie documentano molti dei momenti più importanti della scena musicale rock.
Ha lavorato a stretto contatto con Led Zeppelin, The Who, Bruce Springsteen, Queen, David Bowie, Fleetwood Mac, Madonna, e innumerevoli altre star.
Sebbene Preston è conosciuto negli ambienti del rock come il fotografo ufficiale dei tour americani dei Led Zeppelin, ha seguito in Russia Billy Joel, in Europa e Giappone Bruce Springsteen, in Cina gli Wham! , in Sud Africa Whitney Houston, e in Sud America i Queen. Preston è stato uno dei fotografi ufficiali del "Live Aid" al Wembley Stadium di Londra e il fotografo del leggendario "Conspiracy of Hope" tour, un viaggio intorno al mondo di cinque settimane con Springsteen e la E-Street Band, Sting, Peter Gabriel e Tracy Chapman. Ha inoltre diretto diversi progetti musicali, tra cui un video live di Stevie Nicks e un documentario su Alice Cooper. L'abilità di Preston di catturare performance dal vivo si estende anche allo sport: ha fotografato in sei Olimpiadi, le World Series, la NBA e i campionati mondiali di calcio. Innumerevoli le sue copertine e servizi per riviste come Rolling Stone, People, Time, Newsweek; ha prodotto spettacoli televisivi, lungometraggi, documentari e copertine di CD e DVD.



Jimmy Page

Police




Bob Gruen è uno dei fotografi più noti e rispettati nel Rock and Roll. Da Muddy Waters ai Rolling Stones; da Elvis a Madonna; da Bob Dylan a Bob Marley; da John Lennon a Johnny Rotten, ha catturato la scena musicale per oltre 40 anni in fotografie che hanno ottenuto riconoscimenti importanti in tutto il mondo. Poco dopo che John Lennon si trasferì a New York nel 1971, Gruen divenne fotografo personale e amico della coppia John e Yoko, documentando momenti privati​​ e della loro vita artistica. Nel 1974 ha creato l' immagine iconica di John  che indossa una t-shirt con la scritta New York City e quella in piedi di fronte alla Statua della Libertà, mentre fa il segno della pace - che sono diventate due delle più popolari immagini di Lennon.
Bob Gruen ha lavorato con importanti gruppi rock come i Led Zeppelin, The Who, David Bowie, Tina Turner, Elton John, Aerosmith, Kiss e Alice Cooper. Nel 1989, ha documentato il viaggio epico in Russia del "Moscow Music Peace Festival", con Ozzy Osbourne, Motley Crue e Bon Jovi. Ha girato a lungo con i gruppi punk allora emergenti e band della new wave, tra cui il New York Dolls, Sex Pistols, Clash, Ramones, Patti Smith Group e Blondie..
Questo lavoro riflette un impegno profondo e di lunga data, che gli ha permesso di instaurare amicizia personale con moltissimi artisti. La sua ricchezza di esperienze personali e di memorie inquietanti lo impone come uno dei testimoni più rilevanti della cultura rock giovanile.



New York Dools


Clash




Fotografa e scrittrice nata in Texas, Stephanie Chernikowski si trasferisce a New York nel 1975, dove la nascente scena musicale punk gli offre l'ispirazione per le sue prime fotografie. Il suo lavoro è apparso in numerosi libri e periodici, tra cui il Village Voice, Rolling Stone e il New York Times, e in mostre fotografiche negli Stati Uniti e in Europa. Attualmente vive a Manhattan con i felini, suoi alter-ego, Cowboy e Ecate Rrose.


Burroughs

Cramps



Lawrence Watson è nato a Hammersmith, Londra, nel 1963. Nel 1979, abbandona la scuola all'età di 16 anni e inizia un periodo di apprendistato in una camera oscura in Old Street. Si è poi laureato in fotografia alla London Weekend Television,  mentre la sera e nei fine settimana,  lavorava per il New Musical Express. Nei primi anni 80, Lawrence fu incaricato di documentare l'emergente scena hip-hop di New York  e di fotografare artisti leggendari di quell'epoca, tra cui Run DMC, Eric B, Rakim, e Public Enemy. L'interesse di Lawrence per la musica lo ha portato a lavorare con gruppi e musicisti leggendari come Paul Weller, Morrissey, Oasis, Pulp, Snoop Dogg, Orbital, Isaac Hayes, Ian Brown, Grace Jones, New Order e molti altri.

Tricky

Paul Weller