Di folk, nella Phantom Band, io non ne vedo molto, anche se tutti si affannano ad etichettarli come band folk, per poi aggiungere che però sono anche rock, kraut, pop e chi più ne ha più ne metta. Non siamo critici pretenziosi, iper specializzati e un pò snob e questo dischetto d'esordio del sestetto scozzese (che prende comunque il nome dalla band di Jaki Liebezeit, batterista dei Can, leggendario, avanguardistico, futuristico e seminale gruppo tedesco che insieme a Kraftwerk, Neu!, Faust,Tangerine Dream, Cluster ed altri, hanno lasciato tracce indelebili nella storia della musica alternativa e sperimentale), ci piace non poco. Certo, è un disco d'esordio, e come tale, un calderone di influenze più disparate (d'altronde, negli ultimi anni chi ha sfornato qualcosa di veramente originale, di nuovo, senza guardare al passato?), disgiunto, che lo rende complesso e bisognoso di attenzione e ascolto approfondito. E' piaciuto perchè attraversato da una strana inquietudine, creativo e un pò sinistro, con nove canzoni che ci portano in nove mondi diversi tra loro. E poi, in 'The Whole Is On My Side' affermano: "So di essere stato sciocco, ma stavo solo cercando di comportarmi come un uomo ".. Il disco, Checkmate Savage, è del 2009.
Buon ascolto.
Checkmate Savage
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