04/06/14

Arrivano i Vikings

Non sono proprio un appassionato di serie televisive. Quelle che ho seguito con assiduità ed interesse sono state The Walking Dead  e I Soprano, quest’ultima soprattutto per la presenza del grande James Gandolfini, uno dei miei attori feticci. Ma ora che arriva nel nostro paese, e in chiaro, (Rai 4) mi sento di poter fare un piccolo endorsment a favore di..Vikings, di cui ho già seguito le prime due serie in lingua originale, e in streaming qui. Intendiamoci: Vikings è puro intrattenimento, senza pretese intellettualoidi. Creata e scritta da Michael Hirst, la serie è prodotta da History e racconta le gesta del leggendario Ragnarr Loðbrók, figura mitica della cultura nordica, sulla cui reale esistenza non vi sono fonti certe. In chiave romanzata, certo. Vikings ha ambientazioni veramente interessanti, la ricostruzione storica degli usi, dei costumi e delle vicende del popolo vichingo, affidata alla storia singola di Ragnar Lothbrok, personaggio a metà fra lo storico e il leggendario, e che si fa parabola del popolo tutto, sono molto bene analizzati nei dettagli: l’organizzazione dei villaggi, la descrizione dei piccoli rituali dei vichinghi, la mitologia norrena presentissima e di fondamentale importanza, sempre ben dosata per apparire il più naturale possibile. Piace quest’attenzione per la credibilità storica che altrove – avevo provato a vedere Spartacus, ma proprio non ce l’ho fatta.. – è totalmente assente. E’ il peso di History che si fa sentire, senza irritare.

Una storia ricca di avventura, eroismo e scontri (fra culture e fra personalità), le scene di battaglia sono potentissime, violenza e sangue non ci vengono risparmiate, non ci sono scene mielose per pareggiare la brutalità del popolo vichingo (la scena del Blood Eagle è veramente..impressionante) mentre si evitano nudità e sesso gratuiti senza però farsele mancare, nei momenti giusti. La storia è avvincente: intrighi, tradimenti, crisi di fedeltà, nel potere, nelle relazioni, gli amici si trasformano in nemici, si formeranno e si romperanno alleanze nel nome della supremazia e del potere.. Gli attori sono tutti in parte, e risultano convincenti. Il protagonista è carismatico quanto basta, anche se Fimmel/Ragnar viene dalla moda, e l'immedesimazione nell'uno o nell'altro personaggio è inevitabile: su tutti Lagnar, personaggio fondamentalmente eroico ( avventuriero, sognatore, assetato di conoscenza e progresso), suo fratello Rollo, e un fantastico Floki genio pratico, costruttore di navi moderne e fedele amico.. Oltre al fascino esercitato dai vichinghi in sé, credo che fondamentale sia stata anche la componente mistico religiosa, che oltremodo invita ad approfondire i numerosi riferimenti ed eventi storici. Vikings non è certo una serie mainstream o superseguita, e probabilmente non è per tutti i gusti: ma è una serie riuscita, specie se considerato la doppia prospettiva, di intrattenimento seriale, e di prodotto di diffusione culturale. In definitiva, Ragnar ed i suoi costituiscono una metafora del mondo moderno, in evoluzione ed insofferente di fronte alla staticità di chi vuole preservare gli interessi di pochi ai danni di molti. I vichinghi di History sono pronti a sbattere in faccia ai potenti in crisi la loro mole di idee e nuove visioni del mondo..Già in lavorazione la terza serie, che arriverà nel 2015..



03/06/14

Io e Bowie sull'isola deserta

Ci abbiamo sicuramente pensato, almeno una volta: gli album della nostra vita, e quelli che non potrebbero essere ascoltati decine di volte senza stancarci. Dischi da avere sempre con sè e che porteremmo sulla famigerata isola deserta. Qui la mia discografia di David Bowie, i miei dischi preferiti, che hanno avuto fondamentale importanza nella mia formazione, dal punto di vista artistico/musicale ma anche emozional. Bowie ha svolto la sua carriera sempre all'insegna del cambiamento, con l'innata capacità di anticipare tempi e mode, musica e movimenti. Un artista che, terminate le sue creazioni, pensa che queste non gli appartengono più, lasciando la possibilità agl'altri di poterne fare quello che vogliono.. C'è "quasi tutto Bowie",  dagli inizi, fino a  gli anni '80; manca quello degli ultimi decenni, in cui si è rigirato senza troppo costrutto tra pop, rock, e blandi ritorni alla sperimentazione. Per me, questi album sono tutti fondamentali in egual misura. La differenza la fanno, come sempre, i gusti personali.


Dopo l’esordio, l’ego prende il sopravvento. lnsieme a una forma dura ed esasperata di rock. L`uomo che ha venduto il mondo é una creatura alienata e folle. Ha trasferito a una macchina il suo potere (Saviour Machine). Vaga assente e imperturbabile in un paesaggio eterno. Senza lacrime. Personaggio dell’universo, sempre più lontano dalla dimensione terrestre. (The Superman). Attraverso le prestazioni di un mimo ha imparato l’arte di venerare se stesso. Di muoversi con la violenza di Iggy, con la sciarpa di lsadora intorno al collo. The Man Who Sold the WorId é forse uno dei pochi casi nella storia della nostra musica, in cui la poesia entra in un album di hard rock. La band del futuro è quasi pronta: Trevor Bolder (basso), Woody Woodmansey (batteria) e Mick Ronson (chitarra).


31/05/14

62 Best Sci-Fi Film








Questo video, realizzato dal blog 60fotogramas, raccoglie le migliori scene di 62 film di fantascienza dal 1902 a oggi. Il discorso d’introduzione è tratto dallo sceneggiato radiofonico La guerra dei mondi di Orson Welles.
Ecco i film citati, in ordine di apparizione:

Viaggio nella Luna (1902)Metropolis (1927)
Una donna sulla Luna (1929)
Frankenstein (1931)
L’uomo invisibile (1933)
La bambola del diavolo (1936)
Ultimatum alla Terra (1951)
La guerra dei mondi (1953)
Il pianeta proibito (1956)
L’invasione degli ultracorpi (1956)
Radiazioni BX: distruzione uomo (1957)
The time machine (1960)
Il villaggio dei dannati (1960)
Fahrenheit 451 (1966)
2001: odissea nello spazio (1968)
Il pianeta delle scimmie (1968)
Arancia meccanica (1971)
Solaris (1972)
Il pianeta selvaggio (1973)
2022: i sopravvissuti (1974)
Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977)
Star wars: episodio IV (1977)
Alien (1979)
Stalker (1979)
Star wars: episodio V (1980)
Blade runner (1982)
E.T. (1982)
La cosa (1982)
Tron (1982)
Terminator (1984)
Ritorno al futuro (1985)
Brazil (1985)
La mosca (1986)
Predator (1987)
Robocop (1987)
Ritorno al futuro 2 (1989)
Atto di forza (1990)
Terminator 2 (1991)
Jurassic park (1993)
Ghost in the shell (1995)
L’esercito delle 12 scimmie (1995)
Apri gli occhi (1997)
Cube – Il cubo (1997)
Gattaca (1997)
Il quinto elemento (1997)
Matrix (1999)
Essere John Malkovich (1999)
Donnie Darko (2001)
Akira (2002)
Minority report (2002)
V per Vendetta (2005)
I figli degli uomini (2006)
Wall-e (2008)
Avatar (2009)
District-9 (2009)
Moon (2009)
Watchmen (2009)
Inception (2010)
Super-8 (2011)
Into darkness – Star Trek (2013)
Gravity (2013)
Her (2013)


Le claassifiche sono sempre difficili da compilare, soprattutto su argomenti così ampi. E io sono un appassionato di Sci-fi, certo non un  esperto. Però mi chiedevo, rileggendo questa classifica, se ad esempio, "Star wars" e "E.T." (non proprio tra i miei preferiti) sono film di fantascienza o non sono piuttosto.. fantasy? E "Essere "John Malcovich", che centra con la fantascienza?

video dall'Internazionale


Proprietà terapeutiche della Canapa

In merito all'articolo Marijuana e terapia del dolore: possibile in Italia?, grazie alla Dott.sa Francesca Salute, che ce l'ha segnalato, volentieri pubblichiamo.

Proprietà' terapeutiche della Canapa

Il principio attivo di quest'erba (il Thc) sembra essere molto utile per curare diversi disturbi di salute e negli ultimi tempi, gli studi scientifici e le sperimentazioni mediche stanno diventando sempre più frequenti.
La canapa è il nome italiano di una pianta che in modo scientifico viene definita cannabis sativa. Dal punto di vista botanico si distinguono due sottospecie di questa pianta: la cannabis sativa , tipica dei Paesi settentrionali, impiegata comunemente in agricoltura e la cannabis sativa indica, tipica dei Paesi più caldi, è questa la varietà che viene utilizzata in campo medico.

La cannabis sativa indica viene chiamata anche canapa indiana ed è quella che ha il maggiore contenuto di Thc, un principio attivo. Dalle foglie e dai fiori di questa pianta si ricava la marijuana che contiene una percentuale di Thc che varia dall'1 al 5 per cento. Un altro derivato è l'hashish: si produce a partire dalle resine della pianta e contiene percentuali di Thc variabili dal 5 al 20 per cento.
Dalla cannabis si ricava anche l'olio di cannabis che può contenere fino al 60 per cento di Thc.
In Italia è ammessa solo quella per uso agricolo.
Il Consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea, nella seduta del 17 luglio 2000, ha approvato la riforma dell'organizzazione comune di mercato che riguarda anche la coltivazione della canapa. Al Consiglio, per l'Italia, ha partecipato anche il ministro delle Politiche agricole e forestali Alfonso Pecoraro Scanio.
La riforma prevede aiuti per la coltivazione e la trasformazione della canapa per uso tessile, cioè per produrci fibre e tessuti. Quindi, questo provvedimento legislativo non ha nulla a che vedere con l'uso di questa erba in campo medico.

Uso della canapa in campo medico.
La cannabis contiene un centinaio di principi attivi, dei quali circa una sessantina appartengono alla classe dei cannabinoidi. Tra questi il principale è il delta-9-tetraidrocannabiolo, la cui sigla è Thc, a cui si devono la maggior parte delle azioni curative della pianta.
Nella cannabis sativa sono contenuti anche altri cannabinoidi: il delta-8Thc, che non è psicotropo, ma che sembra avere comunque proprietà curative, soprattutto antiemetiche, cioè che aiutano a contrastare il vomito in particolare nei bambini malati di leucemia, e il cannabidiolo, capace di contrastare le convulsioni.
Di recente, è stato scoperto che nel cervello umano esistono dei recettori specifici per i cannabinoidi e che il nostro organismo produce una sostanza (l'anandamide), in grado di interagire con questi recettori. Ciò ha permesso di scoprire l'esistenza di un vero e proprio "sistema cannabinoide endogeno", il cui ruolo all'interno dell'organismo non è ancora del tutto chiaro, ma il cui studio permetterà di capire i meccanismi che sono alla base delle proprietà curative dei cannabinoidi.

27/05/14

One Hit Wonder

Tutti conoscono gli <<One hit wonder>>, quegli artisti che hanno brillato con una sola canzone per poi proseguire la propria avventura musicale nella oscurità creata dall’ombra di un successo irripetibile. Più affascinanti e meno indagati sono i casi di gruppi o di artisti che hanno realizzato un solo album e che riassumono la loro intera carriera in un risicato pugno di canzoni. Che cosa porta a mollare dopo un solo disco? Per i gruppi spesso il ritiro è causato dallo scarso esito commerciale, da un supposto fallimento artistico o da litigi. In alcuni casi c’è però un dramma o una tragedia incombente, altre volte si assiste a scelte di vita radicali e inaspettate. Tra gli artisti da un album solo c’è chi ha lasciato un segno indelebile e c’è chi ha realizzato opere che, proprio per la loro unicità, sono diventate nel tempo oggetti di culto. C’è infine chi ha lasciato un 'impronta superficiale ormai coperta dalla polvere, ma una storia da raccontare.


BLIND FAITH
Un album, sei canzoni, un anno scarso di attività. Questo il riassunto della vita del primo super gruppo della storia del rock e, forse, uno dei migliori. La band riuniva Steve Winwood proveniente dai Traffic e dallo Spencer Davis Group, Ginger Baker e Eric Clapton che avevano appena concluso l'avventura dei Cream e Ric Grech che aveva militato nella formazione progressive dei Family. Il gruppo si costituì alla fine del 1968 accogliendo le aspettative di tutti i membri che pensavano con il nuovo sodalizio di poter consolidare Ie Ioro esperienze musicali e di poterle far fiorire senza nessun vincolo. La band debutto ufficialmente nel giugno I969, pubblicando un album omonimo ad agosto e raccogliendo un ottimo successo commerciale. Grande clamore suscitò la copertina del 33 giri che ritraeva una ragazzina seminuda. In molti pensarono che i Blind Faith fossero solo una macchina da soldi, ma l'alchimia funzionava e il quartetto sperimentava una blues fusion che avrebbe potuto essere l'inizio di una grande esperienza. Qualcosa però si inceppò subito. ll supergruppo si trovò ad affrontare un tour con un repertorio ridotto e le idee poco chiare. I quattro sul palco finirono per suonare Ie canzoni delle Ioro precedenti band da cui avevano intenzione di distaccarsi. ll più perplesso fu Eric Clapton che, alienato dalle sue dipendenze ormai fuori controllo, decise di archiviare l'esperimento, infastidito dal successo e dall'eccessiva attenzione. ll tempo ha dato il giusto risalto all'album, oggi considerato un classico, e anche Slowhand ha dovuto col tempo ricredersi e ha incluso come pezzi fissi del suo repertorio i due brani piu belli: <<l Can’t Find My Way Home>> e <<Presence of the Lord>>


LifeStyle: facciamoci un vestito

Dopo la pesantezza delle Elezioni Europee (e qualche soddisfazione, dobbiamo ammettere..) ci rilassiamo con un pò di frizzi e lazzi della moda che fu. Sapientemente costruita da R. D'Agostino, all'epoca fan sfegatato dello Ska e pupillo nascente di Renzo Arbore. Allora e ancora oggi, non era difficile scorgere tra le pagine iper patinate delle riviste di moda super top model acchittate come Deborah Harry - Blondie, come Pauline Black dei Selecter, come le ragazze dei B-52's. E azzimati giovanotti tali e quali a Brian Ferry e James "Change" White. La verità è che da sempre gli stilisti di moda non hanno fatto altro che civettare e ricalcare gli idoli del pop. Scambi, scippi, intrusioni, sovrapposizioni e influenze fra i due campi hanno senz'altro origine dagli anni '60, con la scoperta di un nuovo soggetto sociale: il teen-ager: farà perdere la testa a tutti, eccolo rocker, folk, mod, beat, decadente, demenziale, no-wave.. 10 sidentikit, immagini legate in qualche modo con i movimenti musicali dal '68 agli anni '80. Si sono susseguiti poi lo stile Rap, Grunge, Techno e sicuramente dimentico qualcosa, che sono ancora (in qualche modo) strettamente legati al modo di vestire di oggi.. Sicuramente a molti provocherà qualche brivido, il riecheggiare di alcune parole: Upim, Postal-Market, After Six, Harper's Bazar, Edonismo..


FOLK
Anno di nascita: 1968. Adoravano il Guccini catastrofico (Lunga correva la strada.. ), spasimano per gli Inti-Illimani e le Nacchere Rosse di Pomigliano d’Arco, riascoltano con batticuore Giovanna Marini, ricordano a memoria Contessa di Paolo Pietrangeli. Impongono un abbigliamento che é un <<classico>> dello scenario giovanile: jeans informi col cavallo basso, eskimo o giacconi militari, maglioni di lana pesante o peruviani, simil-Clark ai piedi. Per le ragazze il femminismo dettò regole ferree: zoccoletti, gonne a fiori, scialletto della nonna, borsa di Tolfa, tute jeans, e capelli truciolati. Assidui frequentatori di mercati delle pulci e negozietti dell’usato americana, i sessantottini con il loro ricercato <<miserabilismo>> sconvolsero tutti i canoni dell’industria della moda giovanile.


23/05/14

La terza guerra mondiale scatenata dai Crass

Nel Regno Unito sono da poco stati resi pubblici i documenti riguardanti una delle cose più belle mai fatte dall'unico vero gruppo punk, i Crass. In pratica, nel 1982, quando il resto dei gruppi punk era impegnato a suonare il sax, i Crass hanno creato un collage sovversivo fatto di registrazioni delle voci di Margaret Thatcher e Ronald Reagan per creare una finta telefonata tra i due. (sotto)

Nel 2004, Il fondatore dei Crass, Penny Rimbaud, ha raccontato tutta la storia:

<<"Volevamo provare a inventarci qualcosa per sbarazzarci della Thatcher. Era poco dopo la farsa delle Falklands, quando stava per essere rieletta. Ci avevano detto che c'era qualcosa di cui eravamo a conoscenza che avrebbe potuto seriamente scalfire l'Impero thatcheriano. A quanto pare, la marina militare aveva lasciato che la HMS Sheffield fosse fatta saltare in aria—sarebbe successo per mancata segnalazione all'equipaggio della rilevazione di un missile Exocet. Le altre tre navi del gruppo furono informate e si difesero. Perché? Perché una delle navi era la Invincible, e sopra c'era il principe Andrea. Dato che le informazioni erano confidenziali, decidemmo che l'unica maniera di renderle pubbliche era creare una finta conversazione tra Thatcher e Reagan.

"Abbiamo messo insieme pezzi di frasi prese da discorsi di entrambi, creando una conversazione che includesse dettagli sulla Sheffield. Abbiamo inviato copie della registrazione alle principali testate europee, ma non è successo nulla. Thatcher fu rieletta, ma sei mesi dopo il Dipartimento di Stato Americano annunciò che erano in possesso di registrazioni del KGB 'prodotte per distruggere la democrazia'.

"Capimmo in fretta che stavano parlando delle nostre cassette. Era spaventoso. Un gruppetto di umoristi anarchici stava per far scoppiare una guerra mondiale? Comunque, alla fine la storia sul KGB arrivò anche sulla stampa inglese e non ci volle molto prima di ricevere una chiamata dell'Observer. Era incredibile. L'intera operazione era stata portata avanti in assoluta segretezza, ma in qualche modo erano riusciti a stanarci. Dopo un'estenuante giornata di negoziazioni, accettammo di ammettere la nostra responsabilità a condizione che il giornale pubblicasse nell'articolo anche i dettagli dell'operazione Sheffield, cosa che poi fecero veramente."
"Abbiamo fatto del nostro meglio per raccontare la storia, ma tuttora rimane un evento al quale non è seguita un'indagine seria.">>

Poi sono stati diffusi alcuni documenti ufficiali sul caso. Non sono una gran rivelazione, ma provano che Margaret Thatcher abbia passato una piccola parte del 1983 a farsi una cultura sui Crass. Una cosa che ha in comune con la maggior parte dei punk quarantacinquenni di Kentish Town.

Potete trovare il resto della storia qui. È abbastanza divertente.
In ogni caso, per quanto possa essere divertente aver quasi provocato una terza guerra mondiale, non è di certo la più fine trovata situazionista che i Crass abbiano organizzato. Una volta un loro pezzo è finito in allegato a una rivista per ragazze adolescenti. Ecco come Penny Rimbaud spiega la storia:

<<"Stavamo registrando un album, Penis Envy, e l'ultima traccia del disco era 'Lipstick On Your Penis' che faceva il verso alla canzone 'Lipstick On Your Collar'. Penis Envy era cantata dalla donna del gruppo, era un album molto femminista e 'Lipstick' parlava di come l'istituzione del matrimonio fosse un po' come la prostituzione, forse anche peggio. Dopo aver registrato la traccia, ci siamo resi conto che saremmo quasi sicuramente andati incontro a una violazione di copyright, così decidemmo di riscrivere completamente il testo. Ne uscì una cosa talmente sdolcinata che ci venne l'idea di venderla ad una rivista romantica chiamata Loving. Era una di quelle riviste per ragazzine piena di bugie, fatta per alimentare fantasie impossibili. Riviste del genere provocano solo pene amorose, buttano giù i ragazzi e tolgono la fiducia in loro stessi.

"Comunque, chiamammo gli uffici di Loving presentandoci come la Creative Recordings and Sound Services (CRASS) dicendo, 'Abbiamo appena concluso questa registrazione e pensiamo che possa essere adatta per la vostra pubblicazione.' Ne furono entusiasti. 'Fantastico, magnifico. Stiamo per terminare un numero sulle spose. Che ne dite se lo mettiamo in allegato?' Che è esattamente ciò che diventò. Lo pubblicizzarono come 'Our Wedding' – un 'must per il tuo matrimonio'.

"Ci cascarono con tutte le scarpe, ma il testo era spaventoso, banali cazzate sulle fantasie sociali del matrimonio, cose tipo non guardare più altre persone quando sarai sposato. Pura spazzatura, ma l'hanno inserita con gioia nella loro rivista. Che tipo di amore è mai questo? Poco dopo, un amico a Fleet Street rivelò l'imbroglio che finì sul The Star con il titolo 'Il messaggio d'amore della band dell'odio'. Penso che poi ci fu qualche licenziamento lì a Loving.">>

David Titlow (Vice.com)





<<I Crass volevano cambiare il mondo, e per certi aspetti ci siamo riusciti, ma non quanto avevamo programmato. Volevamo mettere in crisi le istituzioni principali dello Stato e tutto ciò che esse rappresentano. Ci siamo spinti molto oltre per farlo. La spacconata rock’n’roll di suonare in un gruppo è stato solo il punto di partenza.

Quello che abbiamo fatto come attivisti politici è stato molto più importante della musica. Abbiamo sempre cercato di andare oltre l’essere un semplice gruppo. Nella nostra storia abbiamo avuto incontri e scontri di tutti i generi: la Baader-Meinhof, il KGB, la CIA, l’IRA, il MI6, Margaret Thatcher. Fate voi un nome, hanno provato tutti ad attaccarci. Se paragoni le nostre attività con il fare i coglioni su un palcoscenico ti rendi conto di quanto eravamo avanti. Alla fine per noi le performance erano qualcosa di secondario.

Il punk finito nelle mani dell’industria dello spettacolo è una farsa totalmente insensata. Non significa niente. Va be', il rock’n’roll può essere divertente, può farti passare una bella serata, ma che cosa c’entra con il punk? Tutti questi gruppi punk ripuliti e le loro etichette che li vendono come punk vanno benissimo se vuoi divertirti un po’ e fare due salti, ma è inconcepibile che questo abbia qualcosa a che fare con il vero spirito del punk. Il punk era uno stile di vita, non una moda pop.>>
Penny Rimbaud

The House I Live In (25% I segreti della guerra alla droga)

Torniamo sulla War on Drugs americana e sul suo totale fallimento, con  il bel documentario, The House I Live In, (25% I segreti della guerra alla droga è la traduzione con cui è andato in onda in Italia su laEffe..) e sullo sfruttamento del sistema penitenziario americano a scopo di trarne profitto, che possiamo vedere però in lingua originale. Pubblicheremo una copia tradotta appena sarà disponibile in rete. E di seguito un ulteriore testimonianza con l'intervista all' autore Eugene Jarecki, acclamato regista inoltre di Why We Fight, Freakonomics e Reagan

Con 2,3 milioni di persone stipate nelle sue celle, l'America detiene il primato di carceriere più produttivo. Un quarto dei prigionieri si trova dentro per droga, e per lo più si tratta di tossici o comuni spacciatori. Mentre il vecchio dibattito su come la liberalizzazione delle droghe farebbe guadagnare allo stato tempo e denaro continua a impegnare schiere di pro e contro, qualcosa sembra esserci sfuggito: rimpinzare le prigioni è un modo molto efficace per fare soldi. Dopo 40 anni, un trilione di dollari e 45 milioni di arresti, la lotta alla droga statunitense non ha ottenuto praticamente alcun risultato, a parte l'incarcerazione di uno spropositato numero di uomini e donne di colore (che sarebbe strano descrivere come un risultato, a meno che a parlare non sia un razzista). Quello che si è realmente ottenuto, invece, è la creazione di un'immensa industria che permette di fare grandi affari approfittando della reclusione di criminali di basso livello e tossicodipendenti vulnerabili.






21/05/14

RU Xperienced? Psychic TV


Una sorta di leggenda: Psychic TV, arrivano dopo i Throbbing Gristle, (a cui tutta la scena “industrial” deve tantissimo) e saranno ricordati per la loro influenza determinante sulla cultura giovanile per tutti gli anni 80 e oltre: il gruppo  ha influenzato tanta arte e tanta musica di oggi, dai Nine Inch Nails a Marilyn Manson.
Genesis P-Orridge: musica, arte concettuale,  cyberpunk. Arte del tatuaggio, del piercing, anticipatore e  nume tutelare dell'acid house e dei rave, grazie ad album come Tekno Acid Beat (Temple, 1988).

Inoltre, tanti progetti sperimentali, e la fondazione nel 1981 del Thee Temple Ov Psychick Youth (abbreviato in T.O.P.Y.), insieme a componenti di Psychic TV, Coil, Current 93, una rete di persone riunite in un unico collettivo artistico basato sul concetto di esoterismo “magick” crowleiano, che hanno contribuito a definire Genesis P-Orridge "l'uomo più disgustoso della Gran Bretagna", "distruttore di civiltà" e a farlo finire spesso nel mirino delle autorità. (vedi sotto)

P-Orridge, con i “nuovi” Psychic TV, i PTV3, si dedica all'evoluzione della specie umana, cioè la pandroginia: un esperimento per raggiungere “un perfetto stato di ermafroditismo” grazie alla chirurgia plastica, cominciato nel 2003 con la seconda moglie, Lady Jaye Breyer, scomparsa prematuramente nel 2007 per infarto
Per chi fosse interessato, tutta la storia è documentata in The Ballad of Genesis and Lady Jaye , film documentario molto bello, a tratti commovente, triste.  Il documentario presenta inoltre frammenti della realizzazione del video del 1989, dove Fred "Sickmob" Giannelli, amico e componente allora dei PTV,  (poi Kooky Scientist) e la figlia di Genesis Caresse, di 6 anni , coverizzano  "Are You Experienced" di Jimi Hendrix . Ribattezzata "RU Xperienced? ", è una cover spettacolare, che amo molto.
Il video, fu girato in gran parte nel giardino di Derek Jarman.






Psychic TV
Force the hand of chance



Genesis anni 80
Il covo dei Throbbing Gristle si chiamava Industrial Records ed era targato: 10, Mrtello St. -London E8. ll leader, Genesis-P-Orridge, abitava nella periferia londinese, vicino ad un supermercato Tesco. Gli piaceva Andy Warhol, la magia e il the. Con i TG intendeva combattere la musica facendola. 
<<Tutto è cominciato nel settembre 1975. L’anniversario della seconda guerra mondiale è stato l’inizio della nostra guerra. NOTHING SHORT OF A TOTALWAR. Eravamo molto più aggressivi nei confronti del pubblico ed abusavamo di loro. Gli versavamo del sangue addosso. Ci legavamo con fili di ferro. Ci facevamo tagli nelle braccia, succhiavamo il sangue e lo sputavamo alla gente. C’erano praticamele solo rumore, feedback ed altissime frequenze che, assieme a luci violentissime puntate negli occhi facevano venire il mal di testa ai presenti. ll primo a proporci di fare un disco è stato Brian Eno, ma l’abbiamo mandato a fanculo. Avevamo una caterva di canzoni cattive ed è per questo che ne abbiamo composta una carina per il primo 45 girl. "United" e ascoltabilissimo perché è giusto che la gente abbia voglia di riascoltare un singolo. Per fargli fare la fatica di rimetterlo, devi renderlo orecchiabile. Sembra un brano "per bene", ma nasconde un testo che riprende una citazione di Charles Manson e parla di incesto. Ci hanno definiti troppo scioccanti e banditi da posti, come il Nashville o il 100 Club, dove ai Sex Pistols è stato permesso di suonare. Questo é successo perché i Throbbing Gristle non fanno della musica e non siamo qui per suonare del rock. La musica rock è un‘oppressione come la droga, l'alcool, il tabacco, la polizia, i politicanti, ogni dogma e religione sono tutti nemici, tutti uguali. Non riesco a capire come tanti giovani cadano in questo tranello. Credono che la musica rock e la droga siano diverse, invece non lo sono. ll rock è come la televisione per i loro genitori e la droga come l’alcool. E’ per combattere queste cose che abbiamo formato il gruppo. Non ci appoggiamo a nessuna ideologia politica, siamo solo degli individualisti e perciò siamo una minaccia per tutti, perché pensiamo con la nostra testa.

Per questo Cosey ed io abbiamo dovuto venir via dall’Inghilterra del nord perché la polizia é venuta a dirci che se non ci toglievamo dalle balle ci avrebbe arrestati. Ci hanno dato una settimana di tempo per sloggiare. Sono stato processato per aver spedito cartoline su Gary Gilmore, la polizia è entrata in casa mia con un mandato per cercare qualcosa ed ha fatto anche irruzione nello studio. Tutta la posta in arrivo viene aperta e debbo far imbucare quella in partenza da amici che vivono in altre parti di Londra. Cosey ed io siamo ancora banditi dall‘ufficio estero Canadese ed Australiano. Un parlamentare inglese che ora e nel gabinetto governativo ha detto che siamo dei distruttori della civiltà. Gli editoriali dei giornali se la sono presa con noi ancora prima che con i Sex Pistols. Ho raccolto alcuni degli articoli che hanno scritto contro di noi: sono più di seicento in undici giorni. Ce n’è anche uno del New York Herald Tribune ed abbiamo avuto la prima pagina su di un quotidiano di Rio De Janeiro, in Canada ed Australia. Siamo stati nello show di Billy Groundy una settimana prima dei Sex Pistols e quando è scoppiato il loro scandalo, l’atmosfera era già stata saturata da noi. Abbiamo fatto le prime foto pubblicitarie di Johnny Rotten, ma Malcom McLaren le ha rifiutate perché troppo scioccanti. Noi non abbiamo mai sfruttato queste notizie come fanno gruppi, tipo i Clash, che perché vengono fermati con un po` di droga in tasca, mettono tutto sul politico. Facciamo dischi per hobby e ci divertiamo a giocare con l‘acquirente. Ad esempio nel secondo LP <<D.O.A.»>> abbiamo inserito il singolo <<United>>, inciso tanto veloce da durare 16 secondi. La gente pensa:
<Oh, tipico gruppo rock che mette il 45 di successo sull’album.> e poi quando va a casa ed ascolta il disco non riesce a capire dove sia andato a finire il singolo. Oppure aumentiamo lo spazio bianco tra due brani e chi ascolta deve alzarsi per andare a vedere cos’è successo o perché crede che il disco sia finito. Appena si è alzato, quasi per magia parte il brano successivo. Lo facciamo solo per divertirci, perchè non abbiamo mete da raggiungere e classifiche da scalare. Mi da però fastidio chi scrive dei Throbbing Gristle come di un gruppo di sintetizzatori. Ne abbiamo solo uno e quattro chitarre. E’ evidente che non riescono a capire che sono chitarre, perché ne abbiamo stravolto il suono, e tutte le volte che sentono qualcosa di strano danno subito la colpa al synt. Dicono pure che siamo intellettuali, ma lo eravamo quando ci occupavamo solo di arte. Se lo fossimo ancora piaceremmo agli studenti. invece ci odiano. Dicono che siamo poco fini, senza tecnica e primitivi, e lo siamo veramente. Dicono anche che facciamo solo rumore e qualche volta hanno ragione, però abbiamo reso il rumore rispettabile. Di recente la nostra industrial Records ha stampato anche dischi di amici, come Monte Cazazza, Robert Rental, Thomas Leer ed Leather Nun. Abbiamo pure pubblicato una serie di cassette con la registrazione di tutti i nostri concerti: 24 ore >>

Genesis oggi

Il cartellone di Dio e..le balle in 3D


ah ah ah , la legge del contrappasso .Peccato che non fosse più pesante
(lapiccola vedetta)
perché non ci dice anche quanto costa e quanto ha rubato la lega ?
(nobb)
Oddio! Sono preoccupato per il cartellone, spero non si sia rovinato. La prossima volta speriamo lo colpisca bene sulla testa, hai visto mai che rinsavisca? Naaaaa! Impossibile è leghista!
spartaco63
guardate quest'uomo: sembra un deficiente e parla come un deficiente, ma non lasciatevi ingannare: è veramente deficiente!
sigica01
un momento di raccoglimento per il povero cartellone!
riccardo
peccato che il cartellone non fosse di ghisa
gigi
Bello! Nemesi quasi-storica!
camasa
Dio esiste !!!
elena
se ci fosse davvero, ben altro gli farebbe....
luigi
certe affermazioni fanno cadere le palle.. ma fanno cadere anche i cartelloni evidentemente!!! 
rac


19/05/14

G.G. Allin: Ritratto del nemico

La <<gente baccello>> aspira ad un destino ben curato, soffice, sereno, controllato, capace di filtrare ogni informazione che minacci la loro gestalt prefabbricata. La loro fuga dalla realtà è temperata da un numero sufficiente, ma sotto controllo, di preoccupazioni e decisioni minori, che servono a contrastare la noia e a illudersi nel miraggio del dominio di sé. Questi narcolettici trovano il sublime in un vasetto di maionese. Come conseguenza dell’atrofizzazione dell’istinto di sopravvivenza, la <<gente baccello>> può solo allevare mostri. La genia dei non privilegiati, assieme ad un’intera eterna classe di rifiuti umani, sa solo che è condannata. E’ attratta da aghi e pentagrammi, da benzina, da chitarre che stridono come fruste, da Thanatos programmato con il MIDI, con un’ampiezza sufficiente ad occupare quello spazio vuoto dove una volta risiedeva la coscienza. Questi Dionisiaci si obliterano rimuovendo filtri, in ultima analisi cercando nella sensazione la perdita del proprio senso. Questo tipo di comportamento da origine alla superstiziosa convinzione secondo cui l’acquisizione della trascendenza sta in esatto rapporto con il processo di distinzione della ragione.

15/05/14

Sciamani

Da bambini tutti siamo stati in qualche modo Sciamani, parlando con esseri invisibili e alterando le nostre percezioni con i girotondi..

Dopo millenni di onorata carriera - iniziata nella cosiddetta notte dei tempi – gli sciamani - soprattutto in Occidente - sono stati emarginati, criminalizzati, bruciati sul rogo dall'Inquisizione e, in seguito dalla scienza, derisi e liquidati come impostori o superstizioni del passato. Ma, da qualche tempo, le cose stanno cambiando. In un mondo in profonda crisi ecologica, economica, politica e spirituale, si fa strada l’idea che un diverso approccio alla realtà, una diversa considerazione del rapporto tra gli esseri che abitano questo pianeta, sia non solo possibile, ma necessaria e urgente. E a questo buon proposito gli sciamani, e le culture di cui sono espressione, paiono non più relitti del passato, ma l’avanguardia di una rivoluzione. Ne parliamo con Matteo Guarnaccia, che il 17 aprile alle ore 19, a Milano presso la Biblioteca della moda (via Alessandria 8) ha presentato il suo ultimo libro Sciamani – Istruzioni per l'uso (shake edizioni, pp. 208, euro 16).

E un libro singolare, capace di trattare con semplicità e leggerezza argomenti complessi, riccamente illustrato con immagini di veri sciamani dei cinque continenti a cui si affiancano i disegni dell’autore, uno dei pionieri della grafica psichedelica non solo italiana. Quasi un libretto a sé stante l’ultimo capitolo del libro, intitolato Il volo magico, che fa la storia de <<L’Aviazione nel mondo antico>>, illustrando tra il 'serio e il faceto velivoli monoposto paleosiberiani con struttura alare in pelli di foca e denti di tricheco, hostess egizie -dell’aeroporto intergalattico di Gizah, personale viaggiante semidivino delle linee aeree mesopotamiche sulla rotta Babilonia-Ninive, velivoli tibetani per il trasporto dei defunti, aeronavi colombiane in oro massiccio - una vera e propria pacchianata... e cosi via, volando.

08/05/14

Le carogne in giacca e cravatta

Quello che davvero è successo a Tor di Quinto: 
Lettera dei tifosi napoletani della STELLA ROSSA sui fatti di Roma

E' difficile prendere parola dopo questi giorni, viene voglia di chiudersi nel silenzio più sordo, stringersi attorno alle persone che come te posso guardarti negli occhi e parlare perchè conoscono la verità dei fatti o almeno hanno l'umiltà di ricercarla fuori dai preconcetti.
Abbiamo aspettato nel rispetto di Ciro e della sua condizione, abbiamo sperato che fosse fuori pericolo di vita, avevamo paura di unirci alle tante voci che si sentono in questi giorni, posizioni che si contraddicono continuamente , lezioni di vita e come spesso accade in questo paese tutti parlano da professori dell'argomento, ma magari non ne sanno nulla.
Anche noi eravamo all'Olimpico quel maledetto sabato 3 maggio, ma sarebbe meglio dire che eravamo a Tordi Quinto.. perche all'Olimpico non ci siamo mai entrati.

Eravamo come sempre insieme a tanti amici e compagni che dalla periferia nord di Napoli si muovono per andare a vedere la squadra della nostra città. Conosciamo bene Ciro, cosi come conosciamo bene Alfonso e Genny anche loro colpiti dai proiettili della pistola di De Santis, li conosciamo non per sentito dire ma perchè con loro abbiamo fatto pezzi di strada insieme, siamo stati spalla a spalla nelle curve del San Paolo tante volte. Ci permettiamo di nominarli solo perchè eravamo li con loro, solo perchè sappiamo chi sono e quanto amano la vita e la loro città.
Ciro - è stato detto e ridett o- viene da Scampia, il quartiere dove gioca la Stella Rossa e come tanti ragazzi di quel quartiere lo abbiamo anche visto venire a curiosare in curva all'Hugo Pratt per capire con i propri occhi cosa fosse questo tanto chiacchierato calcio popolare.

La strage nazista di Odessa

Quello che è veramente successo ad Odessa
Così come l’imperialismo Usa, anche quello europeo non esita a sostenere i nazisti pur di avere a disposizione uno strumento da usare contro chi si oppone all’assorbimento del paese nell’UE e nella Nato.
La caccia al ‘russo’ e al ‘comunista’ delle bande neonaziste sostenute da Washington e Bruxelles si è trasformata ad Odessa in una vera e propria strage, con l’uccisione di decine di militanti antifascisti arsi vivi nel rogo della Casa dei Sindacati. Rabbia, sgomento e solidarietà alle vittime della barbarie nazista cadute a Odessa e in tutta l’Ucraina. In un’Europa attraversata da movimenti di chiara natura reazionaria e fascista credo sia doveroso schierarsi con le donne e gli uomini che a Odessa, Slavyansk, Donetsk e nelle altri città ribelli dell’Ucraina resistono alle bande naziste.

35th Anniversary Tour: The Damned

The Damned,   la mia punk band  preferita. Loro hanno stile, uno stile unico che unisce musica e immagine.  Nel corso della loro carriera hanno  ci hanno regalato due inni vivaci, canzoni evocative e altre più complesse; sempre interessanti, melodiche e piene di quella deliziosa carica di energia che rende la musica così esaltante. Li ho visti una volta, all'Init di Roma, così, quando era stato annunciato il Tour per il 35° anniversario della band, con l' esecuzione per intero di Damned Damned Damned eThe Black Album  rimasi basito nell'apprendere che il tour si sarebbe svolto solo in Gran Bretagna.

Nel 1976, la scena musicale britannica era dominata da Jimmy Osmond, in tv c'era La famiglia Partridge, e i dischi erano pieni di assoli di batteria da 20 minuti. Damned Damned Damned fu l'album che diede un calcio a tutto questo.   Questo disco live ce li restituisce così,  brillanti, come se 35 anni non avessero per niente intaccato lo smalto vivo della band. Sul palco, Captain Sensible si presenta con indosso un top di piume rosa e pantaloni gialli, e con il suo marchio di fabbrica, il baschetto rosso e occhiali da sole bianchi. Dave Vanian,  l'essenza stessa del cool, pallido, vestito tutto di nero lucido (guanti, giacca di pelle e pantaloni) un Vincent Price appena materializzato da un regno etereo ghiacciato, scuro, la sua voce potente ed espressiva, sempre una delizia. Ancora uno dei migliori cantanti  rock, un crooner.
Questa è la registrazione esclusiva della performance dei Damned alla Roundhouse di Londra il 11.11.2012,  parte della loro 35th Anniversary Tour  in giro per il Regno Unito, e le registrazioni  ci offrono  un ricordo intimo che cattura perfettamente la presenza scenica e l'energia della band, nonostante Rat Scabies e  Brian James non siano più  della partita da ormai molti di anni.
La scaletta è un susseguirsi di ricordi: dal '77 con Neat Neat Neat e  New Rose, ( "Questa è per Iggy," annuncia Captain Sensible ) al '79 di Machine Gun Etichette, (Love Song..), poi è il 1980 del Black Album e Wait For The Blackout, Silly Kid Games, Hit or Miss.. è tutto un divertimento sfrenato.


The Damned 35th Anniversary Tour Live Concert 2CD

CD1.
1. Neat Neat Neat
2. Fan Club
3. I Fall
4. Born to Kill
5. Feel the Pain
6. New Rose
7. Fish
8. See her Tonite
9. 1 of the 2
10. So Messed Up
11. I feel Alright
CD2.
1. Wait for the Blackout
2. Lively Arts
3. Silly Kid Games
4. Drinking about my baby
5. Twisted Nerve
6. Hit Or Miss
7. Dr Jekyll and Mr Hyde
8. Sick of This and That
9. History of the World
10. 13th Floor Vendetta
11. Therapy
12. Curtain Call
13. Disco Man
14. Love Song
15. Eloise
16. Anti Pope





06/05/14

Le signore della notte

AMORI, GELOSIE E TESTIMONIANZE DEL RETROPALCO
Esistono ancora le GROUPIE?

Torniamo a parlare di Groupie.
Il termine stesso ha molte definizioni. Applicato ampiamente esso racchiude tutti coloro il cui culto per gli idoli confina con l’ossessione. I giocatori di baseball, le ballerine, gli autori, i tennisti, gli attleti, tutti avevano groupies di un tipo o dell’altro. Ma in termini di Rock’n’Roll groupie non é soltanto sinonimo di fan.
Una cosa é aspettare davanti ai cancelli sperando di poter aver un autografo da un calciatore famoso, un’altra é fare un bocchino sul portone d’ingresso al ragazzo che lavora nel teatro dove si esibiscono le rock-stars..

Quasi tutti i gruppi famosi hanno cantato le groupies, e l’infatuazione di oggi per gli anni Sessanta, e settanta  può far sembrare quelle donne più attraenti di quanto lo fossero realmente. Ma anche il punk con il cervello più indurito avrebbe avuto dei problemi a raggiungere le Plaster Casters, tre ragazze paffute di Chicago che negli anni 60 collezionavano centinaia di formette di ceramica con lo stampo dei falli delle rock stars. Le ex groupies, molte delle quali hanno poi lavorato  come pubblicitarie discografiche, come critici musicali, come voci d’accompagnamento o sono sposate con musicisti, affermano che il termine voglia dire qualcosa di differente. L`atmosfera era differente, c’era stata una rapida crescita spontanea, una rivoluzione culturale che si è manifestata nei costumi dell’amore libero, delle comuni, degli allucinogeni e nel fortissimo sentimento contro la guerra. In certo qual modo, tutto il feeling era contenuto nei suoni delle “armi” elettriche maneggiate dai musicisti rock & roll. Essere una groupie allora significava far parte di una scena che avrebbe potuto cambiare il mondo. Per mantenere la loro posizione, dovevano essere sfacciate, brillanti ed eccitanti. Ma l’innocente ribellione degli anni Sessanta aveva fatto strada alla generazione degli anni Settanta, al movimento del <<if it feels good, do it>>. Gli executives si facevano crescere i capelli, fumavano la marijuana e ascoltavano il rock & roll. La guerra fini e arrivò una specie di soddisfazione saporosa. I critici rock disprezzavano tutto quello che somigliava alla creatività degli anni Sessanta.

05/05/14

Il fallimento della War on Drugs e le nuove norme in Italia

La Camera, con 335 voti a favore e 186 contrari, ha votato la fiducia posta dal Governo Renzi sulla conversione in legge del decreto riguardante le droghe e le sostanze psicotrope, adottato a seguito della sentenza della Corte Costituzionale.
Il testo dell’articolo unico che contiene le nuove norme, punta ad armonizzare la disciplina delle sostanze stupefacenti e psicotrope alla luce della sentenza della Consulta che cancellando la Fini-Giovanardi ha ripristinato per il reato di traffico illecito la distinzione prevista dalla Iervolino-Vassalli tra ‘droghe leggere’ (da 2 a 6 anni) e ‘droghe pesanti’ (da 8 a 20 anni).
Oltre a rimodellare le tabelle, il decreto reintroduce istituti e norme (come i lavori di pubblica utilità o l’uso personale) travolti dalla incostituzionalità della Fini-Giovanardi. Ecco, in sintesi, le principali novità.

Piccolo spaccio
Sanzioni più basse per lo spaccio di lieve entità. La cessione illecita di piccole dosi di stupefacenti sarà ora colpita con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da mille a 15mila euro. In pratica, la riduzione della pena evita la custodia cautelare in carcere; l’arresto facoltativo sarà possibile solo in caso di flagranza. Il reato non distingue tra droghe leggere e pesanti, spetterà al giudice graduare l’entità della pena in base alla qualità e quantità della sostanza spacciata e alle altre circostanze del caso concreto. Il piccolo spacciatore potrà usufruire del nuovo istituto della messa alla prova.
Nuove tabelle
Sono cinque, la I e III raggruppano le droghe pesanti, la II e la IV quelle leggere. L’ultima riguarda i medicinali. Le tabelle, che ricomprendono anche le circa 500 sostanze classificate a decorrere dal 2006, sono rimodellate in modo da renderle coerenti con il regime sanzionatorio antecedente alla legge Fini-Giovanardi. Eventuali modifiche e aggiornamenti spettano al ministro della Salute, sentiti il Consiglio e l’Istituto superiore di sanità.
Spinelli
Nella tabella delle droghe leggere confluiscono tutte le cannabis, senza distinzione tra indica, sativa, ruderalis o ibride. Ma tutte le droghe sintetiche riconducibili per struttura chimica o effetti tossicologici al tetraidrocannabinolo (Thc), il principale principio attivo della cannabis, rientrano invece nella tabella I sulle droghe pesanti.
Uso personale
L’acquisto o la detenzione di sostanze per uso personale non ha rilevanza penale. Restano ferme le sanzioni amministrative (quali la sospensione della patente, del porto d’armi, del passaporto o del permesso di soggiorno) che avranno però durata variabile a seconda che si tratti di droghe pesanti (da 2 mesi a un anno) o leggere (da uno a 3 mesi).
Modica quantità
Nell’accertare l’uso personale, oltre ad altre circostanze sospette, occorre in particolare considerare l’eventuale superamento dei ‘livelli soglia’ fissati dal ministero della Salute nonché le modalità di presentazione delle sostanze stupefacenti con riguardo al peso lordo complessivo o al confezionamento frazionato.
Lavori pubblica utilità Nel caso di piccolo spaccio o altri reati minori commessi da un tossicodipendente il giudice può applicare, anziché detenzione e multa, la pena del lavoro di pubblica utilità. Tale sanzione alternativa deve essere chiesta dall’imputato e ha una durata equivalente alla condanna detentiva. E’ revocabile se si violano gli obblighi connessi al lavoro e non può sostituire la pena per più di due volte.


02/05/14

Apprendisti stregoni

Abbiamo già combattuto molte battaglie
A sud, nord, est e ovest:
E ora siamo pronti per l’ultima lotta
Contro la peste rossa.

Questa è la strofa dall’inno delle SS da cui Grillo ha tratto ispirazione per  per accusare la giunta di Piombino di aver portato l'altoforno e le acciaierie Lucchini alla chiusura, definendola, insieme a tutta la sinistra, "la peste rossa". Un cretino di cosi fatta specie, un fanatico, non c'è che dire.

APPRENDISTI STREGONI
Gianfranco Spadaccia intervistato dal manifesto

<<Noi ci definivamo degli ultrà della  democrazia e avevano una solida cultura liberal-democratica che al M55 non solo manca, ma mi sembra la metta anche in discussione. Grillo deve stare attento, perché rischia di fare la stessa fine della lega e dell‘Idv, che a forza di contrastare la partitocrazia hanno finito per acquisirne tutti i vizi>>.
Se in Italia c’è un partito che in passato ha fatto dell'ostruzionismo una pratica quasi quotidiana questo é il partito Radicale, di cui Gianfranco Spadaccia è stato uno dei fondatori e parlamentare. 79 anni, giornalista, oggi è impegnato in una rilettura degli scritti di Leonardo Sciascia ma osserva con attenzione non solo quanto accade in parlamento, ma anche nella rete, regno di Beppe Grillo. 
<<Questi referendum che organizza su vari temi sono ridicoli>>, dice. <<Come fa a parlare di democrazia diretta quando a votare sono solo 50mila persone contro i 9 milioni elettori del M5S?>>.

26/04/14

The Clash: il bliz americano


Time Magazine, che di abitudine offriva spazio alla musica solo in rari casi, definì il loro primo breve tour americano un mini-blitz. Una breve tournée, in effetti (dieci giorni, sette città), che era nell’aria come una promessa di nuova energia nel sempre più morbido mondo del record business. Mentre il tour cominciava nella tanto ironizzata California (ormai un bersaglio fisso per tutti i new wavers inglesi insofferenti della sua pacifica rilassatezza), i reportage lo definivano con parole piene di elettricità e rivelazione. L’ultima serata, al Palladium di New York, era destinata già in partenza alla gloria-ultimo assalto vittorioso di una crociata rock’n`roll che lasciò decisamente il segno. Quando la sacra insegna calò sulla cena - una bandiera cosmopolita che non lascia dubbi sulle intenzioni del gruppo - non una persona rimase seduta: una delle rare volte di una audience già in estasi prima ancora dell’inizio. Un trionfo. Una totale dedizione di entrambi, critica e pubblico americano per il gruppo più rappresentativo della new wave inglese dopo il <<suicidio>> dei Sex Pistols. Rifletteva il momento, e rifletteva la necessità di contrapporre al Disco-power (e al suo fratello di vendite, il formato morbido di easy-pop) qualcosa che poteva ancora riconoscersi, e dare nuovo senso e vigore, allo spirito del rock’n’roll. The Clash, lo Scontro.

25/04/14

Ostalghia: Ddr in Rock

"Ostalghia" - Un sentimento struggente

<<Nella DDR, Repubblica Democratica Tedesca, c’erano posti di lavoro per tutti garantiti dallo stato, per i bambini i cui genitori lavoravano entrambi c’era l’asilo nido gratis, le famiglie ricevevano un’abitazione il cui affitto era basso ed i beni di prima necessità costavano poco (vedi le patate ed il pane); inoltre primeggiavano nello sport (ottennero buoni risultati alle Olimpiadi) e nella tecnologia. L’ex DDR era quindi il gioiello che il mondo comunista ostentava all'occidente. Secondo un sondaggio del quotidiano tedesco ‘Berliner Zeitung‘, del 2009, il 49% degli ex abitanti della Germania Est afferma che ‘la Ddr aveva più lati positivi che negativi. C’era qualche problema, ma si viveva bene’; un 8% invece sostiene che ‘la Ddr aveva soprattutto aspetti positivi. Si viveva più felici e meglio di quanto si fa oggi nella Germania riunificata’. >>
Ostalghia allo stato puro.

Quindi, l'acquisita libertà non porta necessariamente con sé un miglioramento delle condizioni di vita per i cittadini dell'ex DDR: la nostalgia per il modello politico e sociale precedente si diffonde in gran parte della popolazione. Questo attaccamento al passato, alle proprie radici prenderà il nome di "Ostalghia", nostalgia dell'est, per l'appunto. Qualche anno fa il film "Good Bye Lenin" ha aperto uno squarcio e ha mostrato che forse non tutti i cittadini della ex Germania democratica si sono ritrovati contenti nel mondo capitalistico occidentale, mentre, un altro film, anch'esso molto bello, fa i conti con il passato: "La vita degli altri", ricorda le distorsioni del sistema politico della Ddr, e descrive i metodi della Stasi, la famigerata polizia politica che aveva ramificazioni in tutti i settori della società tedesca.

Ma quale fu la stagione musicale cresciuta al di la del muro,cosa ascoltavano i giovani della Germania Est, e cosa suonavano? A dispetto di ciò che molti pensano, vi fu un circuito alternativo fervente, sperimentazioni, suoni e gruppi che fecero dannare i funzionari dello stato, dal rock'n'roll della fine degli anni '50 fino agli anni '80, quando i vecchi miti segnano il passo e all'improvviso si fa strada una scuola Punk incorruttibile. Tutto in un affascinante autonomia sonora..

22/04/14

Hurricane di Bob Dylan e The Match di Norman Mailer

Dopo una battaglia con un cancro alla prostata, muore Rubin "Hurricane" Carter, il pugile  oggetto dell'iconica  canzone di Bob Dylan "Hurricane".
Nel 1967, tre bianchi vengono assassinati da due uomini neri a Paterson, New Jersey. Carter e il suo amico John Artis furono portati in ospedale, al capezzale di uno dei tre uomini colpiti, che prima di spirare non identifica nessuno dei due accusati.. In definitiva, Carter e Artis furono in seguito condannati da una giuria di soli bianchi, sulla base della testimonianza di Alfred Bello, un criminale che poi ritrattò la sua storia. Carter fu condannato al carcere a vita.
Nel 1975, Carter inviò  una copia della sua autobiografia a Dylan,  "Il sedicesimo round: da sfidante numero 1 a numero 45472". Secondo Rolling Stone, Dylan visitò Carter in prigione dopo un mese dal ricevimento del libro. Dylan disse in un intervista:
"La prima volta che l'ho visto ho capito che la filosofia dell'uomo e la mia filosofia correvano lungo la stessa strada, e che non si incontrano molte persone del genere."

Dylan, con il produttore Jacques Levy scrisse "Hurricane", che fu eseguita durante il suo tour Rolling Thunder Revue ed è inclusa nel album Desire. La canzone contribuì  a portare la storia di Carter all'attenzione dell'opinione pubblica.
Dylan inoltre tenne due grandi concerti di beneficenza per il fondo legale a favore di Carter, a cui parteciparono  Stevie Wonder, Isaac Hayes, Santana, Richie Havens, la Band di Rick Danko, e molti altri. Nel 1976, dopo la ritrattazione di Bello, ci furono le condizioni per l'istruzione di un nuovo processo. Bello ancora una volta ritrattò, e Carter e Artis furono di nuovo condannati  e imprigionati per otto anni, prima che un giudice della corte distrettuale di Newark decise che i due imputati non avevano avuto un processo equo, affermando che l'accusa era "basata su motivazioni razziali". Ancora una volta, grazie alla pressione della pubblica opinione e  al lavoro di un giovane gruppo di avvocati si andò ad un nuovo processo, dove venne ribaltata la condanna.
Certo, la storia è meglio raccontata da Dylan:




Qui il bel film Hurricane – Il Grido dell'Innocenza (1999) con Denzel Washington

18/04/14

I Walked with a Zombie: Jeffrey Lee Pierce e Gun Club

Seduto sul letto del Moonlight Motel, Jeffrey Lee Pierce posò la pistola del suo Club vicino ai soldi. E attese con la televisione accesa. Come un fantasma della sconfitta americana che guarda le sue vittime disseminate sull’autostrada del blues. 
“Oh el Diablo, why did you spend your life in California? Avrei dovuto avvertirlo. Non c’è piu nessun posto dove andare, ma solo cadere finiti. Non puoi mettere le mani sotto la pistola correndo. Non quando non sei piu giovane. Ok Jack Daniels, sento la tua voglia. So che hai fatto del tuo meglio, anche se tu non l’hai pensato. Vorrei che lo avessi saputo prima di sentire l’ultimo sparo. Sai, non è un peccato quel piccolo distintivo di latta. Solo un momento. Cosi triste aver amato invano. I miei compagni persi in battaglia”
(Under The Gun - For Jeffrey Lee Pierce, Blondie, 1999). 

Romi Mori si sentiva la vedova nera del punk-blues, infilando l’anello di matrimonio al dito di Nicholas “Nick” Sanderson. Quando la cerimonia fu finita, si adagiò vicino a lui e aspettò. Ci vollero solo due lunghissimi giorni. L’8 giugno del 2008, l’ex batterista inglese degli americani Gun Club (ed ex Clock DVA, World Of Twist, Preeheat, Earl Brutus e conducente di treni sulla linea Londra-Brighton) tirò l’ultimo respiro dai suoi polmoni esplosi dal cancro e dal voodoo. Mentre lei gli teneva forte la mano e si struggeva nel rimorso e nella paura della maledizione di Jeffrey Lee Pierce. Guardando al passato della band dove aveva suonato il basso, Romi non vide che un campo dopo la battaglia con le vittime al suolo perforate dai proiettili sparati dal Gun Club, senza sbagliare mai mira. Il primo a cadere, ucciso dalla pallottola dell’eroina, fu Rob Ritter, che un giorno imprecisato del 1991 morira a New York, tornato al nome di Rob Graves e con Dinah Cancer nei 45 Grave, e al death e ghoul rock per Only The Good Die Young del 1989. Intanto faceva il road manager della band dell’ex compagno dei 45 Grave (ed ex Germs) Don Bolles, col quale aveva dato vita anche ai Silver Chalice e ai Celebrity Skin provocando la seconda morte dei 45 Grave. Courtney Love, sua amica, gli dedicherà il disco delle Hole Pretty On The Inside.
Lo seguirà, il primo aprile del 1992, Nigel Preston, batterista in tour coi Gun Club, e prima nei Theatre of Hate, nei Sex Gang Children e nei Cult, ammazzato pure lui da quell’eroina portata nella band californiana dalla dannazione di Jeffrey Lee Pierce. Adesso era toccato a chi gli aveva rubato la donna spingendolo al suicidio diluito nel solito alcol, nella sua solita droga.


16/04/14

Only lovers left alive

La mortalità ha il potere di ossessionare un pò tutti: si manifesta spesso come vaga ansia di rimanere a corto di tempo. Quello che sconvolge di più, però, è il tempo che si è già lasciato su questo pianeta ,e al fatto di non aver potuto ancora leggere tutti i grandi libri, ascoltare tutta la grande musica che nemmeno ci ha sfiorato, visto tutta la cinematografia coreana nonché quella filippina. Forse è questo il soggetto segreto di Only lovers left alive, bellissimo nuovo film di Jim Jarmush.

Tilda Swinton ( Eva) e Tom Hiddleston (Adam) sono vampiri , ma non i vampiri tipici del cinema: trascorrono la maggior parte del loro tempo nelle loro camere , divorando libri e musica e sangue in bottiglia, in uno splendido e colto mondo decadente, languido e affascinante. Un mondo seducente a cui tentano di aggrapparsi solo il più a lungo possibile. Considerano succhiare il sangue una cosa .." così fottutamente legata al 15 ° secolo ", Adam idolatra i molti scienziati incompresi della storia dell'umanità, da Galileo a Tesla, e fa musica (underground) che solo occasionalmente fa conoscere al mondo. (Disposti e in un certo senso incapaci di vivere una vita pubblica, a volte lascia che un grande musicista, come Schubert, prenda il merito per la musica che ha composto nei secoli). Si, perchè Adam e Eva sono sposati dal 1868. Da allora, fanno l'amore . Parlano. Adam crea musica e Eva sembra il suo pubblico ideale, che giudica il suo lavoro mentre divora libri che legge in tutte le lingue. Guardare Eva danzare sulle note di un vecchio 45 giri soul sarebbe sufficiente per qualsiasi artista frustrato per continuare a creare. La storia si svolge tra Detroit e Tangeri, in un mondo liberamente popolato da vampiri e dagli umani, che i nostri chiamano zombie, perchè il loro sangue non è più puro ma infetto. L'humor è fantastico: Eva in giro per la città indica ad Adam la vecchia casa di Jack White, ricorda che in fondo sono passati "solo" 87 anni dall'ultimo incontro con sua sorella, vampira ribelle e scapestrata, e altrettanto divertenti sono i discorsi in cui spulciano l'idea di celebrità con riferimenti letterari spassosi, come un John Hurt ultra cinquecentenario,(Christopher Marlowe) che definisce Shakespeare come "zombie filisteo analfabeta"!



"Un piccolo studio di carattere", ha affermato J. Jarmush, ed è quello che ha attirato non solo la Swinton inizialmente,insieme al fatto che il film è stato realizzato attraverso anni di false partenze e riscritture.
Il mito del vampiro completamente capovolto. "Ovviamente, non è un film dell'orrore, come la maggior parte dei film sui vampiri sono", ha spiegato Jarmusch. " Indagare la percezione che Adam e Eva hanno della loro storia nel lungo periodo, è stato davvero interattivo per me. E nella loro storia d'amore, abbracciare quella quantità di tempo, era quello che mi ha attirato. "
Un film di culto vero, con i suoi rituali di consumo, la ricerca del sangue migliore, i continui riferimenti alla dipendenza, e.."alla roba buona", sotto-testi che pochi altri registi (Abel Ferrara e Michael Almereyda) avevano affrontato.
Il mood di Jarmusch è chiaro: basta con i soliti vampiri...

Il Film

10/04/14

It's Alive!

the ramones photo: The Ramones. Ramones.jpgLa leggenda: P. McCartney usava il nome di Paul Ramon quando i Beatles erano all'inizio della carriera; i capelli a caschetto erano un omaggio a Brian Jones dei Rolling mentre i jeans strappati omaggiavano Iggy Pop. Il giubbotto di pelle nera, infine, era la caratteristica distintiva dei Ramones, e derivava direttamente dal film Il Selvaggio, con M. Brando, in cui Johnny si riconosceva, simbolo della ribellione americana che ben si sposava con l'immagine cattiva della band, con la violenza e la velocità della musica.

"Contavano one-two-three-tour e partivano come un treno. Se qualcuno di loro rompeva una corda scendevano dal palco, poi risalivano, contavano ancora one-two-three-tour e ripartivano esattamente come prima. Erano devastanti, non vedevo roba del genere di tempi degli Stooges. I Ramones mi hanno cambiato la vita".
A.Vega (Suicide)

Dal vivo, la notte del 31 Dicembre '77 al Raimbow di Londra e uscito come disco doppio nel Maggio del '79, It's Alive è un'idea precisa di cosa erano i Ramones una volta svezzati. 28 brani che fecero ricredere completamente quanti arricciarono il naso, all'epoca, di fronte a quattro ragazzi scatenati alle prime sortite discografiche, e sigillo per le nuove generazioni, sul valore di questa mitica band, se ancora ce ne fosse bisogno. I Ramones furono l’ultima generazione rock'n'roll in ordine di tempo, bruciavano e sfrecciavano con un`energia impensabile per i canoni odierni. Qui Quo Qua delle tre note più aggressive mai messe insieme. Ma quando li ascoltiamo ancora oggi, non c'è tempo e spazio per pensare alle tre famigerate note, perché i Ramones, se gli presti mezza orecchia, ti strappano i pensieri dalla mente, ti rincoglioniscono (secondo la migliore tradizione rock’n’roll) e sbattono contro il muro minato della loro musica. Il concerto (e il relativo album doppio) è rinfrescante, adatto al primo caldo primaverile. E' violento, è divertente, è esagerato, è scherzoso e un mare di altre cose ancora. I Ramones suonavano, picchiavano..




It's Alive  - Il disco