gli imputati festeggiano col dito medio l'assoluzione |
Commentando la notizia dell'assoluzione per insufficienza di prove degli imputati nel processo Cucchi da parte della prima Corte d'appello di Roma, il presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Aspettiamo di sapere perché la Corte abbia deciso di mandare tutti assolti. Quel che è certo è che, a cinque anni di distanza dalla morte di Stefano Cucchi, la verità processuale non sembra dirci nulla di quel che è accaduto davvero. E non accerta alcuna responsabilità per un decesso che tutto appare meno che accidentale o auto-procurato".
Amnesty International Italia esprime vicinanza alla famiglia Cucchi nella sua ricerca di verità e giustizia. FINE DEL COMUNICATO Roma, 31 ottobre 2014
"Aspettiamo di sapere perché la Corte abbia deciso di mandare tutti assolti. Quel che è certo è che, a cinque anni di distanza dalla morte di Stefano Cucchi, la verità processuale non sembra dirci nulla di quel che è accaduto davvero. E non accerta alcuna responsabilità per un decesso che tutto appare meno che accidentale o auto-procurato".
Amnesty International Italia esprime vicinanza alla famiglia Cucchi nella sua ricerca di verità e giustizia. FINE DEL COMUNICATO Roma, 31 ottobre 2014
Che schifo. Noi Stefano preferiamo ricordarlo così, con il suo sorriso e la sua dolcezza e non con il suo corpo tumefatto e martoriato dai lividi..
E però vogliamo ricordare i nomi degli imputati, questi servitori dello stato che oltre ad aver fatto morire un ragazzo innocente hanno perseverato per tutta la durata dell'inchiesta con un comportamento sprezzante e arrogante, che si è concluso nel modo infame documentato dalla foto di Repubblica: il dito medio alzato rivolto alla famiglia di Stefano. Ricordiamoli, questi signori, a breve e futura memoria ..
Assolti per insufficienza di prove sei medici, tre infermieri e tre agenti della penitenziaria. Alla sbarra c’erano il primario del Reparto detenuti del ‘Pertini’, Aldo Fierro, i medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo e Rosita Caponetti; gli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe; gli agenti di Penitenziaria Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici.
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