16/05/15

Sadness Playlist: 15 canzoni amiche della tristezza

Se la miseria ama la compagnia, a volte non c'è amica migliore di una canzone davvero triste . Ci consola e ci assicura che non siamo soli, che c'è qualcun altro che ha avvertito un dolore, una delusione, uno stato d'animo e lo ha trasformato per noi in un regalo. Diamo a questo dolore un posto dove alloggiare, respirare, e lo sperimentiamo nella sua pienezza, sperando di trovare un uscita, da qualsiasi parte. Abbiamo bisogno di canzoni tristi per il conforto che ci possono fornire. E di qualcuno altrettanto triste abbastanza per scriverle. Quando ogni singola parola ha un senso, a volte ci si sente così bene a stare male. E' il blues che ce l'ha insegnato. Questa lista tocca appena la superficie di tutte le canzoni tristi che avrei voluto inserire, ma è difficile, sono tante quanto tutta la musica che abbiamo ascoltato da quando eravamo adolescenti, e se non vi trovate la vostra preferita, aggiungetela alla sezione commenti. Da parte mia, mancano ora Radiohead e Bowie e altri, e per questo avverto che questo è un post.. "aperto": lo aprirò per aggiungere le vostre canzoni e per aggiornare le mie, canzoni dalle melodie saltellanti ma con testi melanconici e deprimenti e viceversa, brani che hanno segnato un periodo o una storia, che ci hanno accompagnato nella sorte, che ci hanno fatto pensare a qualcuno o a qualcosa, sdraiati sul divano con gli occhi chiusi e che spesso hanno rigato il nostro volto con una manciata di lacrime..


Strange Fruit
E' una canzone portata al successo da Billie Holiday, ma che ci piace moltissimo anche la versione degli UB40. Il testo fu scritto da Abel Meeropol, un insegnante ebreo-russo del Bronx, e membro del Partito Comunista Americano, è una forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti e una delle prime espressioni del movimento per i diritti civili: l'espressione Strange Fruit è diventata un simbolo per "linciaggio".

« Gli alberi del sud danno uno strano frutto,
sangue sulle foglie e sangue sulle radici,
un corpo nero dondola nella brezza del sud,
strano frutto appeso agli alberi di pioppo. »




Joe Strummer - Willesden to Cricklewood
Imperdibile per chi ama Londra, Joe Strummer e.. le canzoni tristi. Londra è stata il tema di molte delle composizioni dei Clash (London Calling; The Guns of Brixton; (White Man) in Hammersmith Palais; London Burning..). I testi e la musica sono riflettenti, sentimentali, lontane dalla 'Londra che chiama le città lontane, quando la guerra era stata dichiarata.
Willesden ai margini, periferia di nord-ovest di Londra, una zona che era stata a lungo considerata da molti come l'epitome di cupo, di mediocrità senza volto, ma come in molte periferie delle nostre metropoli, c'era anche un senso di comunità e di storia.
In un certo senso la canzone è una dichiarazione personale di un uomo che si avvicina ai 50 anni e guarda indietro alla sua vita, una canzone perfetta per chi ha vissuto, sui pensieri su ciò che si è fatto e su cosa no. Siamo vivi e ancora quì, e questo è quanto . Una dichiarazione struggente, naturalmente, per Joe Strummer che morirà 3 anni più tardi. Eppure, nella sua tristezza, è un canto di redenzione e non c'è disillusione o delusione, nessun stupore su quello che è successo, sul fuoco e sulla rabbia dei giorniche furono..
Magone e la mia canzone delle feste natalizie.




Mark Lanegan - Wheels
Scegliere una canzone triste di Mark è davvero un azzardo. Dopo l'etilico e tempestoso Whiskey For The Holy Ghost, Sraps at Midnight è un disco notturno, scuro, lungo dieci canzoni che scoprono brandelli di pelle viva. Wheels è malinconico, è un lamento per le ferite di un’anima devastata dalla notte, che ha solo ormai la forza di chi può solo ormai mormorare le proprie sconfitte...




Hank Williams - "I’m So Lonesome I Could Cry”
Il dolore alla base di questo classico di Hank Williams è accentuata dal modo in cui ciascun elemento accorato della canzone si uniscono. Il pettirosso, il treno a mezzanotte..tutte le immagini viaggiano in parallelo con l'atmosfera sonora. Con una steel guitar piangente, il violino piagnucolante, originariamente il testo della canzone era destinato ad essere parlato piuttosto che cantato, il che sarebbe stato un crimine se si considera quanto sia straziante ascoltare la voce ondeggiante: "E mentre mi chiedo dove sei / sono così triste che potrei piangere"..




R.e.m. - "Everybody Hurts"
"Everybody Hurts" è uno dei rari brani in questo elenco, che offre realmente la catarsi. E 'meravigliosamente semplice: sei triste, ma non sei solo perché sei umano, in altre parole, e tutti noi abbiamo i nostri momenti, "tutti soffrono, tutti piangono.". Quindi non ci resta che seguire il consiglio di REM, "consola i tuoi amici," sfoghiamo noi stessi in un bel pianto, e poi andiamo avanti. Ci sentiremo tutti meglio, ve lo prometto.




Etta James - "All I Could Do Was Cry"
I matrimoni sono generalmente occasioni felici , a meno che il tuo vero amore è da qualche altra parte, con qualcun altro. Una cosa è vedere il vostro uomo con un'altra donna; altro è vederlo dare in pegno la sua vita per lei. Questo è il dolore che Etta James canta, e tutti i guai e il dolore del mondo è portato dal suo respiro, e dalla sua meravigliosa voce soul. "Per loro la vita è appena iniziata / Ma la mia è giunta al termine", canta. Questa è una canzone che molte più persone dovrebbero conoscere, ma che nessun dovrebbe mai tentare di coverizzare.




Roy Orbison - "Crying"
Di tutti i classici indelebili che Roy Orbison ci ha fatto grazia, nessuno più di questo resterà permanentemente inciso nella nostra psiche collettiva, uno splendido rubacuori pubblicato nel 1961. Il suo potere risiede nella sua lenta e maestosa costruzione, in mezzo a cui sta il turbinio musicale di Orbison, sanguinate di emozione, quando racconta tutte le ragioni che gli hanno infranto il cuore, che non guarirà mai e mai le guance si asciugheranno di tutte le sue lacrime.




Joy Division - "Love Will Tear Us Apart"
Come può una canzone come questa essere considerata il miglior singolo di tutti i tempi? Non c'è miseria maggiore che vedere le ceneri di quello che fu il fuoco acceso dell'amore. Ian Curtis cattura la sua disperazione nella canzone più riconoscibile dei Joy Division. Il difficile stato psicologico e fisico di Ian Curtis, la sua depressione crescente si riflette sul testo: un rapporto pieno di rancore, la camera da letto ritornata fredda dopo la separazione dalla moglie Deborah, e tutti i suoi sentimenti esposti, è qualcosa di cui piangere. Non c'è niente di più vuoto che lo spazio dove eplodeva l'amore di una volta




I Velvet Underground - "Pale Blue Eyes"
Una indimenticabilmente racconto di un amore non corrisposto, "Pale Blue Eyes" racconta anche del saper riconoscere se sei abituato a questo e se permetti che possa accadere di nuovo. E' anche una delle canzoni d'amore più sentimentali mai scritte da Lou Reed. Dedicata al suo primo amore Shelley Albin, all'epoca sposata con un altro uomo, e con la quale Reed intraprese una relazione clandestina. Una delle poche canzoni in cui la frase "migliore amico" è tagliente come una lama: "E' stato bello quello che abbiamo fatto ieri, e mi piacerebbe farlo ancora una volta. Il fatto che vi siete sposati dimostra solo che sei il mio migliore amico."Il significato del testo è tanto profondo e personale che Sterling Morrison, quando Reed la suonò davanti a lui per la prima volta, gli disse:<<Se io avessi scritto una canzone come quella, non ti permetterei di suonarla>>. Il titolo di questo post è preso direttamente dal verso .."«Sometimes I feel so happy; sometimes I feel so sad» di questo brano.




Gary Jules - "Mad World"
E' il 1982 quando i Tears For Fears ebbero un ritorno di fama per la cover di questa canzone, eseguita da Gary Jules e Michael Andrews per la colonna sonora di Donnie Darko nel 2001. Jules e Andrews si scambiano originali linee di synth pulsanti, con un arpeggio di pianoforte e mellotron morbidi che enfatizzano i testi meditabondi di alienazione. All'interno della narrazione, "Mad World" costruisce un universo di volti senza nome in situazioni comuni, come le feste di compleanno scolastiche. Ma nel coro, Jules riesce a ridere nonostante i suoi sogni di morte. E' la beffa finale per compensare (e tentare di comprendere) le nostre finalità irrevocabili.




Beck - "Lost Cause"
Sarebbe da citare tutto l'album. Quando Beck pubblica Sea Change nel 2002, abbandona le sue sperimentazioni in forma libera e le sostituisce con uno degli album più brillanti nel suo contesto di costernazione, dal taglio acustico ammonitore, evidenziato da una lettera d'addio allucinatoria di un amante sconosciuto, ripetuto ritornello "I’m tired of fighting" (Sono stanco di combattere). Lo immaginiamo Loser, tutto trasandato, che vive sui divani degli amici, registrando una nuova canzone su un registratore a quattro piste. Il disco fiorisce con il suo dolce strimpellare mid-tempo, i lamenti solitari di pedal steel, e una nube di noia e malinconia, che ci restituisce un Beck cupo e stanco del mondo. Lost Cause è .."Lei è tutto, e tutto il resto è di piccole dimensioni" e trasuda di Hank Williams, Johnny Cash, Bob Dylan e Nick Drake... L'album però, suona oggi come stranamente confortante come ha fatto più di un decennio fa.




Pearl Jam - "Last Kiss"
Last Kiss. E' una cover di Wayne Cochran del 1961 e quando uscì non ebbe successo. Questa "tragedia" è straziante, per il suo testo e per il modo in cui Eddie Vedder la canta. La sua voce gorgheggiante è perfetta per il tono della canzone,Eddie sembra davvero affranto per la perdita del suo giovane amore. Due adolescenti in gita subiscono un gravissimo incidente stradale in cui la fidanzata (del narratore) muore tra le sue braccia. Comincia con la speranza di una vita che sorride, ma alla fine lui rivive gli eventi della notte, e cade nella disperazione. Entrambi, i testi e la musica, sono semplici, e il ritmo ripetitivo, il beat costante e le rime di base lo rendono facilmente riconoscibile, e assimilabile. "Qualcosa di caldo scorre attraverso i miei occhi / Ma in qualche modo ho trovato la mia bambina, quella notte / ha alzato la testa, mi ha guardato e ha detto: / 'Tienimi caro solo un po'"... La voce crepe di Vedder sul finale, con la ragazza morente che chiede al suo fidanzato di tenerla mentre la vita gli scivola via, è una rinnovata agonia. "Last Kiss" fu estratta nel 1998come singolo di Natale per l'album Yeld, cattura il dolore e lo avvolge in un semplice pop beat difficile da dimenticare.




Elliott Smith - "Fond Farewell"
Si potrebbe facilmente postare una mezza dozzina di canzoni di Elliott Smith per questa lista, ma questa "Fond Farewell" è davvero un epitaffio: quando fu pubblicata, quasi a un anno di distanza dal giorno del suo apparente suicidio, questa canzone ci ha distrutto un pò tutti. Smith ha lottato contro i suoi demoni, la dipendenza e il desiderio di morte e "Fond Farewell" è la sua nota d'addio, un bel canto del cigno grande ed epico, ma teso e claustrofobico . E 'pieno di rammarico per il modo in cui sono andate le cose. Quando canta ".. un addio affettuoso ad un amico che non ha potuto ottenere le cose che voleva," ti lascia una sensazione di impotenza, e con il desiderio di averlo ancora con noi, qui.




The Smiths - "There Is a Light That Never Goes Out"
Come scegliere una sola canzone degli Smiths? Per questo la playlist risulta così difficile, così stancante nella sua esitazione, titubanza, nello scegliere i brani. In "There Is a Light That Never Goes Out", contenuta nel terzo album, The Queen Is Dead, il narratore sogna ad occhi aperti e si schianta con la sua auto contro un camion. Anchi quì quindi, c'è un incidente stradale, e la storia di due amanti e la loro stretta relazione, fra amore non dichiarato e morte, fino alle estreme conseguenze dell'incidente accanto alla persona amata. Lui voleva sentirsi amato a casa, voleva fuggire con la persona che ama, ma è troppo spaventato, la paura del buio nel sottopassaggio è forse la paura del rifiuto, o di una nuova relazione. E' comunque senza dubbio una delle canzoni più toccanti e romantiche degli Smiths, in cui ogni strumento e ogni suono è messo al punto giusto per ottenere il massimo impatto emotivo.




XTC - "Complicated Game"
La musica degli Xtc non è quello che si può definire una musica triste e malinconica, anzi. Ma il bassista e compositore occasionale Colin Moulding ha speso un pò della sua energia compositiva in questioni di invecchiamento e di morte. Per la maggior parte, si tratta di una dolce ossessione, come egli stesso ci assicura in brani come “One of the Millions” e “Bungalow” e "Bungalow". Complicated Game è l'ultimo refuso di esperimento dissonante,  che contrasta vivamente con il tono leggero del disco da cui è tratta, Drum and Wires.
Tra echi dub e urla disperate, Complicated Game sarà ricordata come la più scura canzone dell’universo colorato XTC. Ci parla delle scelte di campo che tutti dobrebbero fare, stare da una parte o dall'altra. Si dice che Richard Branson fu talmente coinvolto in questa canzone, che pagò molte delle spese del gruppo in quel periodo per permettere alla band di continuare a scrivere il disco.. Uno dei miei preferiti in assoluto, quando sono giù di corda.







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