31/07/15

Macchine veloci, chitarre, ragazze: Chuck Berry a Londra

CHUCK BERRY è nel mio cuore ed è ai primissimi posti nella classifica dei padri fondatori del rock and roll , insiemem a Buddy Holly. Chuck forse fu davvero il primo, con il successo di Maybelline, a unire veramente il rock con il roll, l'ideale fusione di macchine veloci, chitarre, ragazze e ritmo: in pratica sintesi di quasi tutto ciò che allora ossessionava le giovani generazioni. Seguirono pietre miliari nella storia del rock (Brown-Eyed Handsome Man, Roll Over Beethoven, anche Too Much Monkey Business, con evidente critica allo stile di vita americano), ma fu solo con la quinta incisione, School Days, un anno e mezzo dopo Maybelline, che Chuck Berry raggiunse il secondo successo, grazie la sua fantastica abilità nel ricreare quadri di vita giovanile. 

La storia di Chuck Berry più sinteticamente e poeticamente possibile  è la storia di << un ragazzo di campagna che arriva al successo >>. I fatti della vita sono in realtà piu prosaici.
Non è stato il solito cantante di blues, ma è stato il  maestro nell’insegnare i fondamenti del rock: tutti eseguivano le sue canzoni; e nel 1964, in Inghilterra, Berry dopo le vicissitudini americane, l'arresto per adescamento di minorenni e tutto quello che doveva attraversare un musicista di colore che arriva al successo in quegli anni negli States, riscopri il successo, con una serie di ristampe e di nuove pubblicazioni. In seguito, la carriera fu un po’ frenata dalla tendenza dei gruppi inglesi che lo adoravano a far diventare l’artista una << leggenda del rock and roll >>, imbalsamandolo nel contempo come << vecchia gloria ». E' stato solo con un gruppo di musicisti d’Oltremanica, nel 1970, che Berry meritò il primo disco d’oro, con una infantile canzoncina di musica leggerissima, My Dingaling. Quel che i gruppi britannici e i <<revivalisti» come i Creedence Clearwater Revival apprezzavano di piu in Berry (lo stile personale dell’incisiva chitarra e la  grandissima poesia primitiva delle composizioni) era quello che in effetti aveva lo aveva limitato negli anni ’50. Se si escludono Maybelline e School Days, Chuck ebbe solo quattro successi: Sweet Little Sixteen, Memphis, Rock and Roll Music e Johnny B. Goode.Chuck Berry può venire considerato la matrice del rock and roll, il creatore della nuova grammatica e la fonte cui le generazioni di musicisti rock a venire si sarebbero rivolte. Furono quei ritratti di vita giovanile americana che fecero sentire Berry vicino ai gruppi inglesi di rock, che conoscevano gli Stati Uniti solo attraverso i dischi e i film, e li convinsero a usare le istantanee dell’artista come base per la loro rivoluzionaria visione dell’America.
Il legame di Chuck Berry con l'inghilterra e Londra in particolare è testimoniato dalle tante esibizioni live: tutta da vededre è quella che tenne al BBC Theatre di Londra nel 1972, accompagnato dai The Rocking Horses. Uno show esilerante, travolgente, in cui Chuck regala tutta la sua carica di rocker puro e dimostra anche di essere un uomo di spettacolo, intrattenendo il pubblico londinese, incredibilmente composto, serio, ordinato, con storie, battute degne di un one-man-show a tutto campo.









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