10/10/14

Il Rock è cupo: Goth, una sub-cultura che non muore

PROFONDO DARK
Dall’olocausto post-punk inglese emerse un nuovo suono. Un suono che conservava l’atteggiamento aggressivo e la narrazione intellettualmente consapevole del punk, ma puntava al contempo su qualcosa che faceva parte del passato inglese: la stravagante scena rock glam di Ziggy Stardust alias David Bowie. Benché questa nuova sottocultura giovanile volesse  affermare il proprio punto di vista ideale, voleva anche imporre un nuovo immaginario visivo: infatti in un intervista sul suo nuovo album del 1974, Diamond Dogs Bowie stesso, riferendosi allo stile parlò di gotico. Non si dilungò in spiegazioni, ma la parola venne immediatamente affiancata a quella musica. Il termine ricomparve cinque anni dopo, il 15 settembre 1979, quando i membri dei Joy Division furono intervistati dalla televisione inglese nel programma Something Else, e parlando della loro musica la deinirono ‘gotica' in confronto al mainstream pop’.

Il manager dei Joy Division, Martin Hannett, durante una conferenza stampa della Factory rec. dichiarò che l’album dei JD, Closer, era musica per ballare con reconditi significati gotici. E nel corso della stessa intervista il bassista dei Joy Division, Bernard Albrecht, rafforzò quel significato paragonando la loro musica al suo amore per il film classico Nosferatu. Disse Albrecht: <<L’atmosfera era diabolica ma ci sentivamo a nostro agio>>. Ma l’impatto più forte sulla scena lo ebbe il lavoro di un gruppo di musicisti di Northampton, in Inghilterra, formato nel 1978 da Daniel Ash, dai fratelli Haskin, David e Kevin, e dal funambolico Pete Murphy, estimatore di David Bowie e T-Rex. Il gruppo, inizialmente battezzato Bauhaus 1919, abbandonò ben presto la data di fondazione della mitica scuola artistica tedesca e divenne noto con il nome di Bauhaus. I quattro musicisti crearono le basi programmatiche, musicali e visive, per una generazione di band gotiche. Bela Lugosi Dead, il loro primo singolo uscito nel 1980 per la Small Wonder Records, fu alimentato dall’amore di Peter Murphy e Daniel Ash per l’erotico immaginario vampiresco. Questa canzone diede il via al fascino, e alla connessione con il tema dei non-morti, sviluppato in seguito dalla scena musicale che, da li a poco prenderà il nome di goth. Due anni prima dell’esordio dei Bauhaus, un ex membro dell’entourage dei Sex Pistols, Susan Dallion (nota nei club con il nome di Siouxie Sioux) aveva formato la sua band, Siouxsie and the Banshees. Il suo modo di vestire scioccava e il suo stile originale e ancora oggi uno dei pin imitati dalle goth. The Scream, uscito nel 1978, è ufficialmente il primo disco integralmente goth. Inoltre, nel 1979 i Cure avevano fatto uscire Three Imaginary Boys (distribuito più tardi in Nord America con il titolo Boys Don’t Cry). La tenera sensibilità di Robert Smith e il suo malinconico romanticismo, contrastava con la prorompente sensualità di Peter Murphy, toccò le corde della disincantata gioventù inglese. Se Peter Murphy aveva dato attraverso la scrittura voce alla esplosiva sessualità di Dracula, Smith raccontava la storia dal punto di vista di Mina Harker:

<<L’ultimo dei Big Four che ha dato il via alla scena inglese è stato il gruppo dei Joy Division. ll frontman della band, Ian Curtis, era l’emblema di tutto ciò che avrebbe rappresentato il goth (anche in molti stereotipi). Il morboso fascino che provava per gli aspetti tragici dell’esistenza lasciava trasparire che per lui la vita fosse una partita persa. Curtis si è suicidato il 18 maggio del 1980 ( diventando in questo modo il primo tragico eroe popolare del goth. (...) lronia della sorte, i primi quattro grandi gruppi della storia del goth, Bauhaus, Cure, Siouxie and the Banshees e Joy Division non hanno mai riconosciuto di fare parte di quella che e stata definita in seguito la scena goth, nonostante le evidenti influenze, sia visive, sia musicali. (...)

La scena goth inglese ha avuto alti e bassi nel corso degli anni, ma non e mai scomparsa completamente. Nata essenzialmente dal connubio selvaggio di punk e glam rock che imperversava nelle strade inglesi per tutti i Settanta, è diventata una potente alternativa per coloro che si sentivano degli outsider in un cosmo musicale ampiamente ingollato a gomme da masticare, pop e felicità artificiale. (..,) La goth music e in particolare la goth-industrial music ha avuto un impatto enorme in Germania. Gran parte della musica industrial conosciuta arriva da questo paese. Thomas Thyssen, é un freelance che collabora con alcuni dei principali giornali musicali tedeschi, Zillo, Sonic Seducer e Orkus, ed è stato dj in uno dei primi e tradizionali goth club tedeschi, Zwischenfall. Con il fratello Ralf gestisce il Pagan Love Songs, festival di goth band da tutto il mondo. Ecco quello che ha da dire sulla musica goth in Europa:
<<(..) Uno dei gruppi antesignani di questo particolare genere e, per quanto ne so io, assieme ai Joy Division, uno dei primi gruppi musicali a essere stati definiti goth, erano gli U.k. Decay, una band inglese di positive punk. Questa affermazione sorprenderà molti goth, convinti che gruppi come Sisters of Mercy o Fields of the Nephilim abbiano inventato il genere. In realtà queste band vanno considerate la seconda, o perfino la terza, ondata ispirata da Joy Division, Bauhaus, Siouxsie and the Banshes e U.k. Decay.>>

Se raffrontate agli epigoni del goth, le prime band erano più taglienti, intense e... ebbene si, più punk rock. Proprio per questo erano definite band positive punk. (...) Dalle ceneri dei primi gruppi è emersa in Gran Bretagna, tra il 1980 e il 1981, una seconda ondata di band. Gruppi come i Play Dead, The Danse Society, Sister of Mercy e i Cure hanno creato una vera visione personale della musica gotica, oggi più popolare del suono originale delle prime band. (...) Il periodo cruciale della trasformazione del goth in sottocultura fu la seconda metà del 1982 e la prima meta del 1983, in particolare il 1982, l’anno in cui il nuovo movimento ha cominciato all'improvviso a ricevere maggiore attenzioni dai media, con l’inaugurazione, per esempio, del leggendario club Batcave a Londra. E stato quello l’evento che ha attirato ’attenzione del mainstream su questo nuovo movimento della sottocultura giovanile; da quel momento, si è diffuso anche fuori dai confini inglesi.

<<L’evoluzione dal punk ai goth in Germania è stata per certi versi identica ma al contempo assolutaente diversa da quello inglese. Le prime punk band tedesche, per esempio i Male (guidati da Juergen Engler, che in seguito ha formato i famosi Die Krupps) o Kfc (guidati da Tommy Stumpf, che è diventato un importante autore solista) sono state altrettanto significative per il movimento goth dei primi musicisti industrial come Einsturzende Neubauten, i D.a.f (o Deutsch-Amerikanische Freundschaft (Amicizia Tedesco-Americana), Malaria, Abwaerts, e Fehlfarben. Piccole etichette indipendenti come la Atatak e Zick Zack hanno presentato centinaia di grandi dischi d’avanguardia considerati rari oggi, e molto costosi. Nell'ottobre del 1981 é uscito il primo singolo delle X-Mal Deutschland, intitolato Schwarze Welt. Benché la band non si sia mai ritenuta goth, questo disco può essere considerato la pietra miliare del genere in Germania. ll gruppo è cresciuto fino a diventare, nel periodo in cui anno suonato per la leggendaria etichetta 4AD negli anni Ottanta, il gruppo goth tedesco più famoso al mondo.

<<ll debutto sulla scena alla fine dei Settanta di quella che era considerata la versione tedesca della New Wave ha attirato l’attenzione delle grandi compagnie discografiche. Queste band sono diventate famose con la popolare definizione di Neue Deutsche Welle (New Wave tedesca). ll successo e stato tale che l’industria si è messa a sfornare pop band di plastica prive di background musicale o estetico necessario al goth. Erano semplici costruzioni commerciali evidentemente in contrasto con ciò che rappresentavano punk e new wave. Ironia della sorte, negli anni Ottanta in Germania i goth non hanno ottenuto un grande successo nonostante ci fossero un mucchio di grandi band, come Asmodi Bizzarr, II Invasion, Unlimited Systems, Mask For, Moloko, e Maerchenbraut, tra gli altri. Solo nei primi anni Novanta, con la fondazione della rivista Zillo, il goth ha attraversato un vero rinascimento in Germania, sostenute da nuove band, come Deine Lakaien, Project Pitchfork e Das Ich. (...) La maggior parte di chi oggi si definisce goth in questo Paese non sa da dove nasca e cosa rappresenti questo termine>>.

(...) Un altro paese che ha dato eccezionali contributi alla musica goth sono stati gli Stati Uniti. Joshua Gunn è un amante del goth, ed é anche professore di un corso di comunicazione alla Louisiana University. Per diversi anni ha gestito un blog di musica goth. Gunn è autore dell’articolo <<Goth Admissions: Gothic Subculture and the Ambivalence of Misoginy and Resistance>>, contenuto nella raccolta Goth: Undead Subculture, edito da Michael Bibby e Lauren Goddlad (Duke University Press, 2002). Ha inoltre pubblicato diversi stimolanti contributi accademici sulla goth music, tra cui Marilyn Manson Is not Goth: Memorial Struggle and the Rhetoric Of Subcultural Identity. Ecco come vede l’evoluzione della goth music negli Stati Uniti:

<<(...) Durante l’apogeo formativo del genere in Europa e negli Stati Uniti, è stato definito, in modo poco fantasioso, ‘post punk’. Il termine sembrava fare riferimento all’abbandono di posizioni politiche in favore di una svolta melodica. La musica post punk ha sostituito la rabbia diretta contro il mondo esterno con una introspezione lirica che in qualche modo coincideva con temi psicologici tipici dela letteratura gotica. La natura effimera dei giornaletti e delle fanzine goth è la ragione per cui nessuno sa come questa musica, all’inizio tipizzata da misteriosi effetti di chitarra, linee potenti di basso e testi morbosi, abbia finito per chiamarsi gotica (alcuni sapranno che la definizione è stata coniata dal New Music Express che ha preso in prestito il termine usato da Siouxsie Sioux nel descrivere il suono della sua band). Tuttavia i temi come quello tipico di amore e morte e le deliberate spettrali teatralità di certe band post punk sono la ragione più probabile della definizione gotico. Benché la storia della musica goth sia spesso raccontata con numerosi riferimenti alla scena inglese dei primi anni Ottanta (Bauhaus, il Batcave e cosi via), gli artisti musicali negli Stati Uniti anno indubbiamente contribuito al genere e alla sua estetica molo prima dell’uscita di Bela Lugosi’s Dead, nel 1979. ll primo goth è stato probabilmente Screamin Jay Hawkins, un artista r&b dell'Ohio conosciuto per la sua canzoncina I Put a Spell on You, del 1956, nella quale si rivolge a un’amante con lamenti da ubriaco. ll grande successo underground del singolo di Hawkins lo aveva portato ad assumere sul palco atteggiamenti bizzarri che lo hanno reso famoso. La teatralità di Hawkins è stata ereditata negli anni Sessanta da band come i canadesi Tombstone, e da gruppi che rivisitavano in modo annacquato la musica r&b. In realtà un elemento spesso assente nelle disquisizioni sulla musica goth è la presenza di elementi musicali originati dalla musica africana (per esempio la linea di basso reggae dei Bauhaus).

“Come accade con la musica rock in generale, anche molti suoni spesso identificati come parte del repertorio della musica goth hanno origine negli Stati Uniti. L’acid rock e l’art rock, generi della fine degli anni Sessanta e dei primi Settanta, in particolare, presentavano un certo un numero di canzoni cupe che potremmo definire ‘pre-goth’. I Jefferson Airplane, ad esempio, sperimentavano melodie malinconiche e testi raggelanti in numerose loro canzoni, come Whire Rabbit del 1967, cover molto popolare nei gruppi goth. I Velvet Underground sono senz’altro tra i precursori più significativi dell’emergente scena goth, nonostante la band abbia realizzato la miseria di quattro dischi prima di sciogliersi (un percorso ripetuto dai Bauhaus un decennio dopo). (...) Nonostante queste importanti influenze americane, la musica gotica, per quante influenze possa avere avuto, é indubbiamente inglese. (...) Il goth americano si e impadronito di due luoghi in particoare: i punk club e i disco club. Il goth si è sviluppato negli Stati Uniti con modalità diverse da quelle eurogotiche. Sulla East Coast, il punk più cupo di band come i Ramones si è associato con la sottocultura goth e ha ispirato band punk europee ancora più cupe, come i Damned. E’ stato tuttavia l’ironico ghoul rock o deathrock di San Francisco e Los Angeles a marcare una versione specificatamene americana del goth. Nei primi anni Ottanta, band come i T.s.o.l., i 45 Grave e i Misfits (...) mescolavano corde malinconiche, temi goth, teatrali horror show e, di tanto in tanto, riff rockabilly, andando a formare un suono e un'estetica che conferiva al goth un aspetto farsesco. Unendo questi elementi alle più riflessive band del death rock californiano come i Kommunity FK, la scena californiana ha creato la cultura di supporto che sosteneva e nutriva la più influente qoth band americana esistita fino ad oggi: Christian Death (…) Blasfemia e oscenità sono diventate la scelta estetica fondamentale della band. (…) Le band dell’etichetta Tess, come i Faith, Muse, This Ascension, e gli Autumn hanno abbandonato i testi osceni e la blasfemia in favore del più etero stile romantico che cominciava a diventare popolare in Europa. (...) Naturalmente questa breve cronaca non sarebbe completa senza menzionare quelle band che alcuni considerano crossover, in particolare i Nine Inch Nails e Marilyn Manson. La maggioranza dei goth considerano Nine Inch Nails industrial e Marilyn Manson heavy metal. << L’avere negato a Marilyn Manson e Trent Reznor l’etichetta goth dipende dall'assenza di suoni di base goth nella loro musica (misteriosi effetti di chitarra, il basso protagonista nel mixer e cosi via). Ma è anche un tentativo dei fan del goth di resistere al mainstream. (...)»
“La Bibbia Gotica”, Arcana Edizioni 2008; (C) 2004 Nancy Kilpatrick





PICCOLO DIZIONARIO GOTH

Sono principalmente i goth del Nord America a tendere a identificarsi gli uni con gli altri attraverso categorie. La stessa cosa vale per la musica. In Europa, i goth sono più illuminati per molti aspetti; non a caso il Vecchio Continente è la patria del goth. In altri luoghi nel mondo, come nelle Filippine, in Perù o in Ucraina, i goth rappresentano un’isola a sé, galleggiano in una tradizione non abituata alle sottoculture: devono concentrarsi su ciò che li accomuna, e non su ciò che li differenzia. (Per scrivere , l’autrice di questo “La Bibbia Gotica”, Arcana Edizioni 2008; (C) 2004 Nancy Kilpatrick, ha condotto una ricerca durata un quarto di secolo. Oltre ad intervistare band, editori, scrittori, proprietari di negozi, artisti ecc., ha inviato, attraverso Internet un questionario di 125 domande a 95 goth di vari paesi. Ha soprannominato questo gruppo The Section. Per facilità, in queste pagine lo abbiamo ribattezzato “gli intervistati", ndr). Il sito <<A Study of Gothic Subculture: An Inside Look for Outsiders>> fornisce un elenco di termini goth, comprese categorie attribuite d'imperio ai goth (...):

Bevitori di sangue.
Alcuni goth si identificano con i vampiri, ma sono pochi quelli che bevono sangue regolarmente. Capita loro di indulgere in rituali erotici sadomasochisti o semplicemente di essere ossessionati dalla vita dai suoi simboli. Circa un quarto degli intervistati ha bevuto sangue, o ha fatto bere il proprio sangue, di solito durante un incontro erotico, a volte a un caro amico. Altri hanno bevuto sangue per motivi rituali.

Goth cimiteriale.
La maggior parte degli intervistati ha un’evidente propensione per l’iconografia mortuaria. Soio in pochi a soffrire di avversione nei confronti della morte e di tutto ciò che vi e associato. La maggioranza e intrigata dal concetto di morte e trova i cimiteri piacevoli. (...) L'interesse nei confronti della morte comprende la fascinazione per le lapidi funerarie, le statue di angeli e le iscrizioni. Chi considera sé stesso un goth amante di cimiteri, della morte e degli aspetti del macabro ha un corredo funerario preferito: pantaloni neri, un abito talare degli anni Trenta, camicia nera a maniche lunghe e con i polsini logori. Stivali da combattimento prussiani e, all’occasione, una bombetta tipo Arancia meccanica.

Gothic lolita.
L’innocenza della minorenne. Il trucco crea occhi a mandorla e un ovale prepubescente. I capelli sono raccolti e trattenuti con bastoncini. Abiti Suzie Wong acquistati in negozi vintage e indossati con Doc Martens, gonne da scolarette in stoffa a quadri con un top in pvc e calzettoni fin sotto il ginocchio. E il vestito grigio istituzionale e di Wednesday Addams con collo tondo alla Peter Pan.

Christian goth.
Da intendersi: goth con forti convinzioni cristiane. Esistono naturalmente goth ebrei e probabilmente mussulmani, hindu e buddisti. (...)

Cyber goth.
Goth futuristici, cablati e circuitati con le dita incorporate alla tastiera, accesi dal futuro e condannati a un atteggiamento da fine del mondo. Katwoman, una delle intervistate si considera Cyber. <<Ho sempre provato interesse per la fantascienza, i computer, le graphic novel, la scena futuristica, internet e in generale a tutte quelle cose da genietto del computer>>.<>. Trucco Blade Runner e dotazione Matrix.

Fate e folletti.
Fragili e esili, sono ragazzette e ragazzetti eterei, ascetici, simili a bambini abbandonati e sul punto di evaporare. Sono coloro i quali hanno conferito al termine “languido” il delizioso e conclusivo significato e per i quali i divanetti in stile vittoriano sembrano essere stati inventati. Soggetto amato dai pittori preraffaelliti, le fate hanno occupato un posto di rilievo nei dipinti d’epoca vittoriana nei quali spesso erano ritratte nude. La stessa regina Vittoria era stata ribattezzata “La Fata” dal primo Ministro inglese Disdraeli. Il popolare fotografo goth Stéphane Lord li ha trasformati in feticcio. Richard Wagner scrisse Die Feen (Le fate) nel 1834 e Daniel Auber compose la grande opera Le lades fées (Il Iago delle fate) di cui si ebbe la prima a Parigi nel 1839. Il film Photographing Fairies è la storia dei cugini Elsie Wright e Frances Griffith dello Yorkshire, che sostennero di avere fotografato delle fate nel 1917. Fate, folletti e mitologia celtica sono inestricabilmente intrecciati come i nodi della croce celtica. La leggenda popolare narra che gli angeli espulsi dal paradiso, inadatti all’inferno, finirono sulla Terra sotto forma di fate. Ariel, personaggio della Tempesta di Shakespeare, e il folletto classico più noto mentre il più famoso nella contemporaneità è il Campanellino del Peter Pan. (...) In passato si credeva che cocaina e assenzio (chiamato anche <la fata verde>) accrescessero l'abilità di vedere quei piccoli esseri capricciosi. Malinda, un intervistata, ritiene di appartenere a questa categoria e preferisce indossare <<qualunque cosa faccia di me una figura ultraterrena>>. White Raven indossa, invece, stivali da folletto neri, con le fibbie e appuntiti. E come molte altre falene notturne, ama ascoltare la cantante celtica Loreena McKennitt.

Goth Wave/ New Wave.
Stile musicale degli anni Ottanta. La maggior parte degli intervistati ama ‘questa musica, che spesso include tutte le classiche synth band (...): Depeche Mode, New Order, Pil, 0md, Bauhaus, Frontline Assembly Skin Puppy, Legendary Pink Dots, Coil.

Diva.
Una fotografia ovale in stile vittoriano nella quale è ritratta una formosa signora dall’ aspetto piacevole, vestita in merletti, satin e velluto. Sicura della propria bellezza la donna ostenta senza vergogna la propria sensualità. La maggioranza degli abitanti del primo mondo ha appreso dai media che tutti i goth sono magri da far paura. Molti lo sono. Molti invece non lo sono. Il goth è una straordinaria possibilità offerta a donne più formose e più anziane, le prime di solito a subire l’ostracismo del mondo nuovo per quale diventano a volte ciniche e irritabili ( )

Elder Goth.
Gli originali. Terza generazione. Sono i goth che hanno superato i quaranta, che bazzicavano già la scena alla metà dei Settanta quando il goth si distinse per la prima volta dal caotico acquitrino del punk avventurandosi per conto proprio nelle tenebre. Parte degli intervistati, quelli che hanno iniziato a essere goth venti anni fa, si definisce Elder goth. Vena Cava: <<Sono sollevata all’idea di non essere l’unica al di la con gli anni. Quando vedo i giovani sono felice: alcuni sanno prendere il meglio. Ma mi rendo anche conto che per molti di loro é solo un capriccio>>.

Egiziani.
Sono pochi i goth che vivono una sincronica attrazione per tutto ciò che provenga dall’antico Egitto. Un mondo fatto di ankh, la chiave della vita, calma interiore e fragranza di patchouli. (___) Mummificazione, arcaici funerali e l’imperscrutabilità degli antichi simboli giocano un ruolo importante in questo reame. Amare i gatti aiuta.

Fetish goth.
Sono quelli carichi di pvc, catene e fruste. Il goth si con cede volentieri al fetish. Per anni, Amelia G e Forrest Blak hanno diretto la rivista Blue Blood, una magistrale miscela di goth e fetish, ricolma di immagini eleganti e provocanti e di testi irriverenti. Per un po' la rivista ha cavalcato la moda dei non-morti ma è ancora viva e vegeta.

Goth gay.
Essere goth e gay al contempo non é per niente facile! In generale i goth non disdegnano di fare l’amore con persone dello stesso sesso, <<l'amore che non osa dire il proprio nome>>. Molti tra gli intervistati si identificano con la bisessualità, anche se praticano d'abitudine l’eterosessualità.

Gothabilly.
Quando Elvis incontra Elvira. I Cramps usarono per la prima volta il termine alla fine degli anni Settanta. Una musica che mescola il vibrato del country classico ai foschi ritmi goth, Band come i Fields of the Nephilim sono adorate dagli amanti del genere. Il modo di vestire mescola gioiosamente stile e tessuti goth con completi country e western. Indossano abiti goth e stivali da cowboy, e quando nessuno li guarda ballano la line-dance. Sono i goth che hanno contribuito a tendere l’animal print di moda e il cui arredamento non è completo senza un pacchianissimo busto di Elvis.

Graver.
Goth e rave. Di solito i goth sotto i trenta che amano andare ai rave e ballare al ritmo della techno tutta la notte. Indossano indumenti gotish in spandex nero, make up modificati e top in lamé argentana collo alto. A differenziarli dai fratelli raver è la loro propensione goth nel vestire e nell’atteggiamento.

Industrial.
Gli industrial goth sono i goth che ascoltano industrial music. Vestono di nero, abiti semplici con o senza taglio fetish. Il loro stile richiama quello dei biker. Gli industrial goth sono in genere propensi all’azione fisica, e non sorprende vederli scorrazzare in moto. Queste solide api operaie credono nei muscoli. Sono coloro che sono reclutati dai goth club per la security, e il loro approccio al goth avviene attraverso l’azione piuttosto che la contemplazione.

Kindergoth.
Un goth con meno di sedici anni. Ancora minorenni sottoposti a pressioni continue (genitori, scuola, religione, comunità) affinché la smettano con il goth, si conformino e tornino “normali”. Sono i gothlings, i goth preadolescenti, parodiati nello sketch “Goth talk” al Saturday Night Live. Facile deridere giovani, soprattutto goth, che cercano di esaminare a fondo un mondo in cui è tutto nuovo e da scoprire. Ciononostante sono dipendenti, costretti in un ambiente che non incoraggia l’esplorazione goth. Molti Kindergoth sono grandi fan di Manlyn Manson perché Manson sembra parlare loro. Vile, una delle intervistate, ha sedici anni. Le piace indossare <<un cappellaccio di velluto nero alla Cappellaio Matto de Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, scarpe da ballo nere. Le calze a rete nere sono un must. Una maglietta nera morbida, gioielli Jack Skellington. . Oppure scarpe da tennis nere e bianche.

Medievale/Rinascimento.
I goth innamorati dei cavalieri e delle loro dame, il mondo di Camelot e dell’amore cortese.

Netgoth.
I goth che vivono virtualmente su Internet.

Perky goth.
Letteralmente, pimpante. Creature della notte generalmente ottimiste. Sono entusiasti del goth e della vita, e questa felicità rischia a volte di indispettire gli altri goth che mal sopportano un eccesso di gioia. I Perky goth si trascinano spesso dietro una connotazione negativa, ma non sempre.

Poseur.
Come si può intuire dal termine, sono i velleitari aspiranti goth, di solito ragazzini che attraversano una fase goth senza possedere la sensibilità goth, e che tuttavia desiderano fare parte del mondo goth per una ragione o per l’altra. Nel giro di un anno o due può accadere di sentirli sputare nel piatto in cui hanno mangiato: <<Ero goth un tempo, quando ero più giovane, ma ora ne sono uscito>>. Per la maggioranza dei goth, un goth è goth per tutta la vita. Come dice Neil Gaiman, i veri goth “ci sono nati”.

Punk goth. (...)
Questi anacronistici personaggi adorano l’era postpunk, quando il goth e il punk erano attaccati in vita come gemelli siamesi. Il tipico look di questa figura è una maglietta con le maniche strappate, pantaloni militari e taglio alla mohicana. (...)

Tribale, pagano.
Goth con un numero spropositato di tatuaggi, piercing, e dreadlock gotici, nonché una pletora di catene. Responsabili, con i Gothabilly, della diffusione della animal print.

Ultragoth.
Sono quelli esagerati, che si vestono di tutto punto anche per andare a comprare il latte.

Vampire goth. (...)
I vampiri sono figure misteriose e affascinanti quando lo desiderano: sanno essere sexy. Ottengono quasi sempre quel che vogliono, hanno-on magnifico aspetto e tollerano con estrema facilità gli stupidi. Vena Cava è una vampire eclettica: <<Sono una vampocalittica, una vampira che crede nell’apocalisse e non vede l’ora che arrivi.>> E una Echogoth:<< La terra sta morendo, bisogna smetterla di infierire su di lei..>>

Vittoriano. (...)
I goth vittoriani adorano lo stile languido, (...) il baciamano è di rigore. Il negozio Religious Sex di New York è un ben noto fornitore di abiti goth vittoriani di tutti i generi.

Goth wicca e neopagani.
Ecco uno dei molti sentieri spirituali del mondo gotico. I goth si augurano il ritorno a un credo religioso più vicino alla natura. (...)



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