Questa settimana, la Regina Elisabetta II è diventata il monarca da più tempo in carica nella storia britannica, essendo riuscita a non morire o ad uscire di scena, per ben 63 anni, e sette mesi.. Il rapporto della monarchia con il mondo della musica è stato sempre traballante nel corso degli anni: dai The Sex Pistols agli Smiths, ecco alcune best song in onore del sovrano più tenace del paese.
The Exploited, 'Royalty'
The Exploited, 'Royalty'
Non sorprendono, gli Exploited, con quest'affascinante canzoncina, 'Royalty': come previsto, vanno giù duri sulla monarchia. E' giusto dire che gli argomenti equilibrati, non sono mai stati un loro forte. E mentre rime come "Mostrami una foto della regina ora / piccola sporca puttana , fottuta piccola cagna, cazzo! " non sono esattamente sfumature dei loro sentimenti, almeno si può non criticare la band Edimburgo di non parlare fuori dai denti...
The Housemartins, 'Flag Day'
“Troppe mani in troppe tasche, poche invece sui cuori…”, Flag Day è una desolata descrizione dell’impoverimento della gente nella “perfida Albione” al tempo della perfida “Lady di Ferro”. Ma ce n’è anche per la corte reale, un appello alla mano regnante in cima alla catena alimentare della società britannica: “… chiedendo l’obolo alla regina, visto che la sua borsa è così piena da scoppiare…”. Tutte le loro "vendite di beneficenza" non significano nulla quando non si sa cosa significa la povertà. ".
Primal Scream, 'Insect Royalty'
Un brano concettuale, da 'XTRMNTR'(Exerminator) , l'album del picco critico dei Primal Scream . Cucita sopra minacciosi battiti dubby, Bobby Gillespie ripete che "un insetto regale vive dentro di me", frase che potrebbe essere vista come un cenno alla impotenza di essere nato in un paese ancora governato da discendenze di sangue, piuttosto che dal merito.
Billy Bragg, 'Rule nor Reason'
Sempre in prima fila, Billy non si è mai astenuto da dichiarazioni sociali e politiche, men che mai sui reali. 'Rule nor Reason' lo trova però sorprendentemente soft, vede il sovrano più come una figura tragica, piuttosto che odiosa. "La regina sul trono ascolta un disco di Shirley Bassey, quando è sola / E guarda fuori dalla finestra e grida," canta su fisarmoniche lugubri. Povera solitaria..regina.
The Beatles,'Her Majestic'
Canzoncina acustico-pizzicata che chiude 'Abbey Road', 'Her Majestic' è una delle poche canzoni nella cultura popolare che fa riferimento alla Regina in modo neutrale e positivo. Qui, sua maestà è una "bella bella ragazza" che "non ha molto da dire". Non proprio un comlimento, ma pur sempre una galanteria rispetto ai precedenti..
The Stone Roses, 'Elizabeth My Dear'
Breve e dolce, un interludio di un minuto su The Stone Roses 'omonimo LP di debutto,' Elizabeth My Dear 'fu scritta sul refrain di una vecchia canzone inglese,' Scarborough Fair ' (ripresa anche da Simon e Garfunkel) : "Mi fai a pezzi e fai bollire le mie ossa / Non riposerò fino a quando non avrà ha perso il suo trono / Il mio obiettivo è vero / Il mio messaggio è chiaro / Ed è rivolto a voi Elizabeth, mia cara ".
Manic Street Preachers, "Repeat (Stars and Stripes)
"Non lasciatevi ingannare dallo Stars and Stripes del titolo:' Repeat 'sono i Manics che prendono di mira la monarchia e il suo potere: "Ho visto questo accadere prima / Questo è un messaggio dall' Inghilterra occupata ", inizia, prima di esplodere in una chiamata alle armi: "Ripeti dopo di me, 'A fanculo la regina e il paese'".
The Smiths, "The Queen Is Dead ''
The Queen Is Dead' essenzialmente, rappresenta la frattura insanabile tra governanti e governati, e una fantasia, raffigurante la morte della famiglia reale, su uno dei soliti testi che illustano il punto di vista intransigente di Morrissey. Quì raggiunge il picco, ed è il 1986. La canzone prende prende a prestito il titolo dal romanzo di Hubert Selby Jr., Last Exit To Brooklyn del 1964 ed è basata, musicalmente, su una canzone che Johnny Marr aveva cominciato a scrivere già da adolescente. Morrissey lancia la sua pungente invettiva contro la Regina d'Inghilterra, in questa prima (di molte altre) canzoni contro la monarchia, definita dal cantante "del tutto contro ogni nozione di democrazia, oltre che un mistero per molte persone... per essere protetti da ogni eventuale indagine sulle loro ridicole storie, sui loro abiti da sposa e sui loro drammi da romanzi soap".
Sex Pistols, 'God Save The Queen'
Cos'altro? Il più famoso musical anti-monarchia, 'God Save The Queen', non solo lo sputtanamente dell'inno nazionale, ma lo smacco fu ancora più clamoroso, perchè il suo sputare beffardo fu pubblicato il giorno del giubileo d'argento. Ha sfruttato il malcontento di una nazione e lo ha trasformato in tre minuti di antagonismo, e disprezzo arrogante. Dio salvi la regina...
The Housemartins, 'Flag Day'
“Troppe mani in troppe tasche, poche invece sui cuori…”, Flag Day è una desolata descrizione dell’impoverimento della gente nella “perfida Albione” al tempo della perfida “Lady di Ferro”. Ma ce n’è anche per la corte reale, un appello alla mano regnante in cima alla catena alimentare della società britannica: “… chiedendo l’obolo alla regina, visto che la sua borsa è così piena da scoppiare…”. Tutte le loro "vendite di beneficenza" non significano nulla quando non si sa cosa significa la povertà. ".
Primal Scream, 'Insect Royalty'
Un brano concettuale, da 'XTRMNTR'(Exerminator) , l'album del picco critico dei Primal Scream . Cucita sopra minacciosi battiti dubby, Bobby Gillespie ripete che "un insetto regale vive dentro di me", frase che potrebbe essere vista come un cenno alla impotenza di essere nato in un paese ancora governato da discendenze di sangue, piuttosto che dal merito.
Billy Bragg, 'Rule nor Reason'
Sempre in prima fila, Billy non si è mai astenuto da dichiarazioni sociali e politiche, men che mai sui reali. 'Rule nor Reason' lo trova però sorprendentemente soft, vede il sovrano più come una figura tragica, piuttosto che odiosa. "La regina sul trono ascolta un disco di Shirley Bassey, quando è sola / E guarda fuori dalla finestra e grida," canta su fisarmoniche lugubri. Povera solitaria..regina.
The Beatles,'Her Majestic'
Canzoncina acustico-pizzicata che chiude 'Abbey Road', 'Her Majestic' è una delle poche canzoni nella cultura popolare che fa riferimento alla Regina in modo neutrale e positivo. Qui, sua maestà è una "bella bella ragazza" che "non ha molto da dire". Non proprio un comlimento, ma pur sempre una galanteria rispetto ai precedenti..
The Stone Roses, 'Elizabeth My Dear'
Breve e dolce, un interludio di un minuto su The Stone Roses 'omonimo LP di debutto,' Elizabeth My Dear 'fu scritta sul refrain di una vecchia canzone inglese,' Scarborough Fair ' (ripresa anche da Simon e Garfunkel) : "Mi fai a pezzi e fai bollire le mie ossa / Non riposerò fino a quando non avrà ha perso il suo trono / Il mio obiettivo è vero / Il mio messaggio è chiaro / Ed è rivolto a voi Elizabeth, mia cara ".
Manic Street Preachers, "Repeat (Stars and Stripes)
"Non lasciatevi ingannare dallo Stars and Stripes del titolo:' Repeat 'sono i Manics che prendono di mira la monarchia e il suo potere: "Ho visto questo accadere prima / Questo è un messaggio dall' Inghilterra occupata ", inizia, prima di esplodere in una chiamata alle armi: "Ripeti dopo di me, 'A fanculo la regina e il paese'".
The Smiths, "The Queen Is Dead ''
The Queen Is Dead' essenzialmente, rappresenta la frattura insanabile tra governanti e governati, e una fantasia, raffigurante la morte della famiglia reale, su uno dei soliti testi che illustano il punto di vista intransigente di Morrissey. Quì raggiunge il picco, ed è il 1986. La canzone prende prende a prestito il titolo dal romanzo di Hubert Selby Jr., Last Exit To Brooklyn del 1964 ed è basata, musicalmente, su una canzone che Johnny Marr aveva cominciato a scrivere già da adolescente. Morrissey lancia la sua pungente invettiva contro la Regina d'Inghilterra, in questa prima (di molte altre) canzoni contro la monarchia, definita dal cantante "del tutto contro ogni nozione di democrazia, oltre che un mistero per molte persone... per essere protetti da ogni eventuale indagine sulle loro ridicole storie, sui loro abiti da sposa e sui loro drammi da romanzi soap".
Sex Pistols, 'God Save The Queen'
Cos'altro? Il più famoso musical anti-monarchia, 'God Save The Queen', non solo lo sputtanamente dell'inno nazionale, ma lo smacco fu ancora più clamoroso, perchè il suo sputare beffardo fu pubblicato il giorno del giubileo d'argento. Ha sfruttato il malcontento di una nazione e lo ha trasformato in tre minuti di antagonismo, e disprezzo arrogante. Dio salvi la regina...
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