Guerolito, "Piccolo Guero".. Stranamente il progetto di re mixare Guero fu messo in cantiere ancor prima (due mesi) del rilascio ufficiale del disco, un album assai frainteso e travisato alla sua uscita ma che invece a me piace molto. Guero è più scuro, più denso, e la versione infinitamente più affascinante di Odelay, del tutto diverso da quella continuità musicale che si aspettavano i fan e la critica, e prezioso nella definizione di Beck come songwriting. Un segno di consapevole ripensamento, secondo alcuni, e in effetti in Guerolito alcune canzoni segnano un netto miglioramento rispetto agli originali, mentre almeno tre bani cadono piatti, deboli.
Guerolito mi piace perchè riassume le identità musicali multiple di un innovatore multi - tasker come Beck, è un disco per dell'era spaziale, un lavoro mutevole che risuona in epoche passate e future, un remix track-by-track, un assortimento scaltro di remixer e riassemblaggi anche da ballare. Un album di remix, e questa tipologia di progetti, si sa, vanno presi sempre con le dovute pinze. Quì gli anni ’80 ancora impazzano, trasferendo i concetti originali del materiale di origine in nuovi contesti (alcuni interessanti, altri solo marginalmente di successo), Guerolito offre canzoni ormai conosciute a nuovi punti di vista, come "Clap Hands" ad esempio, ripresa da Beck con i Dust Brothers, (uno dei tre brani qui originariamente disponibili in edizione deluxe di Guero), un groove tempestoso e ansimante, come una sostanza illegale che vale la pena concedersi, El-P supera le più rosee aspettative su "Scarecrow", Ad Rock, un terzo dei Beastie Boys, lavora su "Black Tambourine", mentre non poteva mancare in "Go It Alone", ripresa come Wish Coin dai Diplo, l'innesto del groove di Twist and Crawl dei leggendari Beat (o Beat English dopo che Dave Wakeling si trasferì definitivamente in California..). Mentre agli Air, il duo elettronico francese è affidato il compito di rileggere "Missing" (rinominata Heaven Hammer) con profonda e meravigliosa..tristezza come pure Broken Drum dei Boards of Canada. Scarecrow di El-P è infine la dimostrazione di come un remix può superare nettamente l'originale. Guerolito (che vanta inoltre l'inclusione di arte fresca grazie alla copertura surrealista dell' illustratore Marcel Dzama nelle copertine) forse non è il posto migliore per rivalutare e / o apprezzare i punti più fini di Guero, ma pensatelo come un addendum, perchè non manca di stupire, emette lampi, è un vero elettro-delirio.
Guerolito mi piace perchè riassume le identità musicali multiple di un innovatore multi - tasker come Beck, è un disco per dell'era spaziale, un lavoro mutevole che risuona in epoche passate e future, un remix track-by-track, un assortimento scaltro di remixer e riassemblaggi anche da ballare. Un album di remix, e questa tipologia di progetti, si sa, vanno presi sempre con le dovute pinze. Quì gli anni ’80 ancora impazzano, trasferendo i concetti originali del materiale di origine in nuovi contesti (alcuni interessanti, altri solo marginalmente di successo), Guerolito offre canzoni ormai conosciute a nuovi punti di vista, come "Clap Hands" ad esempio, ripresa da Beck con i Dust Brothers, (uno dei tre brani qui originariamente disponibili in edizione deluxe di Guero), un groove tempestoso e ansimante, come una sostanza illegale che vale la pena concedersi, El-P supera le più rosee aspettative su "Scarecrow", Ad Rock, un terzo dei Beastie Boys, lavora su "Black Tambourine", mentre non poteva mancare in "Go It Alone", ripresa come Wish Coin dai Diplo, l'innesto del groove di Twist and Crawl dei leggendari Beat (o Beat English dopo che Dave Wakeling si trasferì definitivamente in California..). Mentre agli Air, il duo elettronico francese è affidato il compito di rileggere "Missing" (rinominata Heaven Hammer) con profonda e meravigliosa..tristezza come pure Broken Drum dei Boards of Canada. Scarecrow di El-P è infine la dimostrazione di come un remix può superare nettamente l'originale. Guerolito (che vanta inoltre l'inclusione di arte fresca grazie alla copertura surrealista dell' illustratore Marcel Dzama nelle copertine) forse non è il posto migliore per rivalutare e / o apprezzare i punti più fini di Guero, ma pensatelo come un addendum, perchè non manca di stupire, emette lampi, è un vero elettro-delirio.
Guero