Una macchina volante con le insegne della polizia attraversa un paesaggio urbano ottenebrato, luccicante nelle sue sgargianti insegne al neon, mentre molto più in basso, sotto una pioggia infinita, una colorata folla multiculturale si aggira tra bazar e chioschi esotici, arricchiti da ologrammi di ogni genere. In un oscuro rifugio, un investigatore scorre filmati, vitali per risolvere un suo grande caso, istruendo verbalmente un computer nella speranza di ottenere informazioni e verità..
Quando mi sono ritrovato davanti a queste scene, ho pensato che non era un futuro alla Black Mirror, ma che sì, era stato girato un vero nuovo sequel di Blade Runner, finalmente degno del capolavoro di Ridley Scott.
Invece si tratta di Altered Carbon, lussuoso adattamento in dieci episodi di Netflix del romanzo fantascientifico del 2002 di Richard K Morgan, Bay City, una distopica tecno-storia cyberpunk, che per niente cerca di nascondere i richiami all'affascinante futuro noir di Ridley Scott o del suo monumentale e deludente sequel del 2017.
Altered Carbon
Quando mi sono ritrovato davanti a queste scene, ho pensato che non era un futuro alla Black Mirror, ma che sì, era stato girato un vero nuovo sequel di Blade Runner, finalmente degno del capolavoro di Ridley Scott.
Invece si tratta di Altered Carbon, lussuoso adattamento in dieci episodi di Netflix del romanzo fantascientifico del 2002 di Richard K Morgan, Bay City, una distopica tecno-storia cyberpunk, che per niente cerca di nascondere i richiami all'affascinante futuro noir di Ridley Scott o del suo monumentale e deludente sequel del 2017.