Abbiamo già combattuto molte battaglie
A sud, nord, est e ovest:
E ora siamo pronti per l’ultima lotta
Contro la peste rossa.
A sud, nord, est e ovest:
E ora siamo pronti per l’ultima lotta
Contro la peste rossa.
Questa è la strofa dall’inno delle SS da cui Grillo ha tratto ispirazione per per accusare la giunta di Piombino di aver portato l'altoforno e le acciaierie Lucchini alla chiusura, definendola, insieme a tutta la sinistra, "la peste rossa". Un cretino di cosi fatta specie, un fanatico, non c'è che dire.
<<Noi ci definivamo degli ultrà della democrazia e avevano una solida cultura
liberal-democratica che al M55 non solo manca, ma mi sembra la metta anche in
discussione. Grillo deve stare attento, perché rischia di fare la stessa fine
della lega e dell‘Idv, che a forza di contrastare la partitocrazia hanno finito
per acquisirne tutti i vizi>>.
Se in Italia c’è un partito che in passato
ha fatto dell'ostruzionismo una pratica quasi quotidiana questo é il partito
Radicale, di cui Gianfranco Spadaccia è stato uno dei fondatori e parlamentare.
79 anni, giornalista, oggi è impegnato in una rilettura degli scritti di
Leonardo Sciascia ma osserva con attenzione non solo quanto accade in
parlamento, ma anche nella rete, regno di Beppe Grillo.
Spadaccia, le piace il modo di fare opposizione del M5S?
Devo dire che ho stima di alcuni di loro perché mi ricordano
tanti ragazzi che hanno militato nel
partito Radicale e nei Verdi. Gente arrivata alla politica non solo per
esigenze morali, ma per voglia di rinnovamento. Detto questo, non condivido
assolutamente il metodo con cui il MSS fa opposizione e la patente di
democrazia diretta che Grillo attribuisce a se stesso. Viviamo in un mondo in
cui la partitocrazia ha travolto tutte le regole della formazione delle classi
dirigenti, del dibattito democratico, della trasparenza nella gestione della
cosa pubblica, e poi facciamo qualcosa di ancora più evanescente e più opaco,
perché il web va a impulsi, e chi controlla gli impulsi governa la democrazia
diretta del Web.
Ovviamente parla di Grillo e Casaleggio.
Sicuro. Io sono una persona che crede che la democrazia
parlamentare debba essere integrata da forme di democrazia diretta. E sono
convinto che in questo quadro il web possa essere utilmente utilizzato, ma deve
essere regolamentato, non può essere affidato all'autogestione di un singolo partito.
In questi giorni si paragona il M55 al fascismo. Le sembra
corretto?
Sono molto prudente sia nel rispondere positivamente che
negativamente. Se vado a guardare tutte le persone che hanno collaborato al
Popolo d‘Italia negli anni precedenti il fascismo e le buone ragioni che molti
dei sostenitori iniziali del fascismo avevano... Tanto per intenderci: prima di
incontrare Salvemini anche Ernesto Rossi scriveva sul Popolo d'Italia. Quello
che posso dire é che alcuni meccanismi autoritari sono molto pericolosi e vedo nei
grillini
il rischio di diventare degli apprendisti stregoni che non controllano
più quello che mettono in movimento.
Che differenza vede tra il modo in cui voi facevate
ostruzionismo e quello del MSS?
Mi colpisce sempre che loro con l'ostruzionismo pensano di
non far passare un provvedimento, mentre noi facevamo opposizione durissima
ma quando il governo poneva la fiducia ci fermavamo. L‘importante era far
passare il messaggio, far capire al Paese il perché della nostro comportamento.
Ma la differenza fondamentale è: un'altra: come noi anche loro, almeno a
parole, sono degli ultra della democrazia, però mentre noi avevamo una solida
Cultura liberal-democratica, qui non solo mi pare che manchi, ma viene perfino
messa in discussione, tanto che parlano di democrazia delegata.
C'è poi il problema delle alleanze: Grillo le rifiuta, voi
le cercavate.
Certo, le faccio un esempio: sul divorzio con Loris Fortuna
e nella Lid negli anni ’60 realizzammo da extraparlamentari un’alleanza con
Psi, Pli e partiti laici che coinvolse l‘opposizione comunista. E su questa
alleanza puntammo negli anni 70 per costruire una alternativa ai governi Dc, in
polemica con la strategia del compromesso storico.
Possiamo dire che un movimento come il quello di Grillo un
po' ce Io siamo voluto?
Se lo sono voluto. L‘assetto partitocratico si sempre è
scelto, un po' per inerzia e un po' a ragion veduta, i propri oppositori.
Questo è avvenuto con la Lega, ma anche con l‘IdV di Di Pietro. Il rischio che
adesso i 5 stelle corrono é che si ripeta quello che é successo per la Lega e
per l'Idv, che dalla lotta alla partitocrazia finiscano col diventare più
partitocrati dei partitocrati che combattono. Grillo non può pensare di
salvarsi con gli stipendi bassi dei parlamentari. Anche esagerando in questo, con
il rischio che una serie di spese vengano scaricate sul finanziamento dei
gruppi. Perché se tu tagli troppo stipendi e rimborsi a chi deve venire in
parlamento, poi delle compensazioni bisogna trovarle.
Torniamo all'ostruzionismo. Anche voi non ci andavate certo
leggeri.
Guardi, io non dico che noi eravamo buoni ed educati perché
non lo eravamo affatto. Ricordo Roberto Cicciomessere che alla Camera arrivò a
strappare il regolamento davanti al banco della presidenza. Fu un gesto forte,
molto offensivo, ma simbolico. Ma penso anche agli scontri avuti alla Camera
con Mario Pochetti, che era il mastino del presidente del gruppo comunista, ma
anche al Senato, dove ho avuto confronti durissimi con Perna, Trombadori,
Bufalini, con lo stesso Maurizio Ferrara. Tuttavia c'era rispetto reciproco e
sono nate anche delle amicizie. '
E si manteneva il rispetto delle istituzioni.
Una volta, parlando con Pannella, Loris Fortuna ci delfini i
sollecitatori delle istituzioni, quelli che pretendevano di attivare i
meccanismi della democrazia.
Sia sincero: le è mai scappato un insulto sessista?
No, il sessismo non ha mai fatto parte delle nostro
bagaglio, ma neanche la violenza, al di la di quella simbolica. Il massimo che
ricordo sono le accuse di Mellin e nostre ad alcuni settori del femminismo che,
tra gli armi 70 e 80, finivano per essere contrari alla libertà sessuale in
nome della parità tra uomo e donna. Noi le accusavamo di essere delle bigotte
di sinistra. Ricordo anche che una volta Pannella rimproverò a Nilde Iotti di
tenere l'ordine in aula come una maestrina. Ma questo è davvero tutto.
Una cosa in comune con il M55 i radicali comunque ce I
‘hanno, ed é la battaglia per I ‘abolizione del finanziamento pubblico ai
partiti.
Non è cosi. Vede io mi preoccupo di abolire il finanziamento
pubblico ma mi chiedo anche quali debbano essere le forme di finanziamento
della politica che posso prevedere. Un‘idea bisogna averla non si può risolvere
tutto dicendo io faccio il fondo per le piccole imprese, perché è solo un modo
per farsi pubblicità Lei dice che abbiamo lo stesso obiettivo? Io le rispondo
che l'estate scorsa noi radicali abbiamo presentato un referendum per
l‘abolizione del finanziamento pubblico e ci siamo rivolti anche al M5S, ma
loro si sono guardati bene dall'aderire.
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