Incitamenti allo stupro (cosa faresti in macchina con Laura?), volgarità a sfondo sessuale, ma anche offese razziste e minacce. E ’ una fogna a cielo aperto. Comico, come il loro guru, è il comunicato del M5S che prende le distanze dagli insulti sessisti e si giustifica spiegando che sono stati scritti durante la notte, e da chi brucia i libri, come quel deficiente che ha bruciato un libro di Corrado Augias: non rappresenta il movimento. Patetici. L'insulto di un deputato a 5 stelle verso un gruppo di donne Pd, («pompinare») ha provocato una denuncia delle parlamentari, che elegantemente hanno però affermato di "non sentirsi granché vittime: perché quell’insulto dice niente di chi lo riceve e molto, tutto, del povero maschio violento che lo pensa e dice"..
Istigati dall’ex comico, simpatizzanti e attivisti si sono scatenati in bestialità irrefrenabili, in un crescendo di razzismo fino all'incitamento all'omicidio. Per le pulsioni xenofobe, sessiste e razziste ( tollerate e aizzate dal capo supremo), i toni e il linguaggio estremi e volgari, gli incitamenti sempre più frequenti alla violenza , lo squadrismo digitale (tempeste di insulti e di minacce rivolte con svizzera precisione a chiunque osi criticare il movimento, dall’interno o dall’esterno), le liste di proscrizione dei giornalisti non amici, il dileggio collettivo della cultura e degli intellettuali, il rifiuto ostinato di ogni forma di complessità, e per la disarmante superficialità con cui viene liquidata la storia recente del nostro paese, non possiamo che pensare che ormai questo movimento si stia trasformando nella casa naturale di fascisti. E non parliamo delle tante persone che avevano votato Grillo nella speranza di un cambiamento. Questi sono dei poveracci, militanti, ridotti a comparse e manipolati a piacimento del capo guru. Che poi il decreto approvato, con l'ennesimo regalo fatto alle banche sia un'infamia, nulla toglie al disprezzo che proviamo per questa gente.
La scena: Montecitorio, mercoledi sera, commissione giustizia. Tentativo di occupazione da parte di una squadretta 5 Stelle. Il pentastellato Massimo De Rosa é trascinato via dai commessi mentre ancora brandisce il dito medio. Le astanti, un gruppo di donne pd, gli danno del <<fascista>>. Lui strilla: <<“Siete arrivate qui solo perché sapete fae bene i pompini".>> Lei, Giuditta, replica: <<Ho preso 7.100 prefeienze in 3 giomi. Mi fa ancora male la mascella>>. Da applausi..Il giorno dopo le sue colleghe raccontano l'offesa, l'ammutolimento, l'avvilimento. Lei invece, Giuditta Pini, @piccolapini, 29 anni da Carpi, giovane turca, ironica, ha risposto per le rime e ha lasciato il grillino in mutande, costringendolo a scuse da operetta. Ci piace, la piccola Pini..
(cronaca tratta dal manifesto)
(cronaca tratta dal manifesto)
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