I musicisti rock amano i propri fan.. Non è una questione di generi: di robe strane se ne vedono in giro..
Rifiutandosi di suonare la canzone giusta
Dead Kennedys
Mandare a quel paese la propria etichetta
Death Grips
Nascondere dischi nei divani
Jack White
Il rumore: Metal Machine Music
Lou Reed
Un nome impronunciabile per una Band
Prince
Risse e violenza con i fan
Shinning
Un disco di un certo..peso
Wu-Tang Clan
Rifiutandosi di suonare la canzone giusta
Dead Kennedys
l Dead Kennedys, gruppo californiano hardcore punk, sono stati uno dei primi grandi attori della scena DIY (Do-It-Yourself) della West Coast. Nel 1980 furono invitati a suonare al Bay Area Music Awards, per donare all'evento una certa credibilità anche nei circuiti alternativi, di fronte ad un pubblico composto principalmente da persone dell'industria discografica, oltre a diversi gruppi "mainstream". Il giorno del concerto venne speso dal gruppo per provare il pezzo che gli organizzatori avevano richiesto, l'hit California Über Alles. Al momento dell'esibizione, Jello Biafra, frontman della band urlò: <<"Aspettate! Abbiamo dimostrato che ora siamo adulti . Non siamo una band punk rock, siamo una band new wave.">> e il gruppo attaccò però un altro pezzo, Pull My Strings, composto per l'occasione, che attaccava direttamente proprio l'industria musicale. Per via di alcuni proclami politici, per l'atteggiamento compulsivamente violento e per l'ironia nei confronti dello show-business (una parte del testo di Pull My Strings recita: "Il mio cazzo è abbastanza grande e il mio cervello è abbastanza piccolo affinché tu mi faccia diventare una star?" ), il gruppo non venne mai più invitato a una manifestazione del genere. Pull My Strings non venne mai registrata in studio, ma la versione eseguita ai Music Awards (la prima ed unica volta che il pezzo venne eseguito) verrà pubblicato nella raccolta postuma Give Me Convenience or Give Me Death.
Mandare a quel paese la propria etichetta
Death Grips
L'intera carriera dei Death Grips potrebbe essere vista come un unico, enorme tentativo di combattere con il proprio pubblico. Dall' organizzare un tour con Nine Inch Nails, attraverso tutto il paese, dopo aver firmato un contratto solo per romperlo qualche settimana prima dell'inizio del tour, hanno fatto di tutto. Ma nessuna mossa è così pazza come quella per l'uscita del loro secondo album, No Love Deep Web. Era il seguito del loro acclamato debutto per una major The Money Store, e la band volle pubblicare No Love Deep Web il più velocemente possibile. La loro etichetta, invece, voleva aspettare, anche per questioni di marketing: la band non prese bene questa scelta dell'etichetta e decise di far uscire il disco attraverso il loro sito web, come vero e proprio insulto ai loro ormai ex datori di lavoro. Ciliegina sulla torta, la band pubblicò l'album con una cover, che non era nient'altro che una foto scattata con un cellulare, che ritraeva il pene eretto del batterista nel bagno dello studio di registrazione, con sopra il titolo dell'album scarabocchiato con un pennarello.
Nascondere dischi nei divani
Jack White
Oggi è una star, cantante, polistrumentista, produttore discografico e anche attore statunitense. Dopo aver fondato i White Stipes, ha poi proseguito la carriera come solista e parallelemente con vari gruppi, i The Raconteurs, The Dead Weather. Uno dei più popolari e celebri chitarristi rock del decennio, è sempre stato abbastanza strano, ma niente si avvicina a ciò che White ha combinato prima che la sua carriera musicale decollasse davvero. Ai tempi in cui ancora suonava con i misconosciuti The Upholsterers nel 2004, lavorava come apprendista in una fabbrica di mobili con il suo compagno di band Brian Muldoon. Durante questo periodo, iniziò a nascondere 100 dischi demo della sua band in un numero non confermato di divani.
Senza avvertire nessuno dei compratori, e considerando il divario di tempo che intercorre tra quel periodo e la sua fama attuale, è improbabile che uno dei clienti avrebbe ricordato il nome del ragazzino allampanato che aveva lavorato al loro divano . Nel dicembre 2014, circa 14 anni dopo, è stato trovato il primo di quei demo. Poco dopo il ritrovamento di un altro. Quindi ci sono ancora 98 dischi dispersi, in 98 divani in giro per l'America!.
Il rumore: Metal Machine Music
Lou Reed
Un anno dopo l'uscita di Sally Can not Dance, uno dei suoi lavori più apprezzati e anche uno dei più venduti, Lou Reed nel pieno della sua fama metropolitana pubblicò un disco sperimentale noto come Metal Machine Music. Si trattava di una registrazione piena di feedback di chitarre distorte, e altri rumori. Nonostante la sua inaccessibilità musicale e le stroncature della stampa specializzata, nel tempo, sempre più musicisti hanno apprezzato questo lavoro, sostenendo che è stato poi fonte di ispirazione per le proprie opere. Dai My Bloody Valentine ai più noti Sonic Youth, uno dei gruppi di punta del noise-rock. Oltre a questi riconoscimenti, l'album è stato citato da molti come il capostipite del genere noise, o per lo meno l'album che lo ha reso popolare. In seguito, Lou Reed ha sempre tenuto a sottolineare che l'intera faccenda fosse stato uno scherzo e un prodotto del suo ego.
Un nome impronunciabile per una Band
Prince
Leggenda del Funk, Principe non ha mai avuto l'abitudine di fare quello che gli veniva detto. A causa di un cavillo contrattuale, Prince non è proprietario dei master delle sue registrazioni del periodo relativo alla Warner Bros e il suo nome di battesimo Prince è stato fino alla fine del 1999 un marchio registrato e di proprietà della Warner Bros stessa obbligandolo, così, a cambiare nome per continuare ad incidere dischi in proprio. Così, bloccato in questo contratto che, secondo lui, stava soffocando il suo processo creativo, il principe decise di diventare ancora più creativo. Rendendosi conto che la Warner Bros. poteva solo rivendicare della musica prodotta sotto il nome Prince, annunciò che avrebbe pubblicato dei dischi con un nuovo nome. Nel 1992 Prince pubblicò un album che ha come titolo un simbolo: un incrocio, rielaborato con delle forme più morbide e sinuose, tra il simbolo del sesso maschile e del sesso femminile. Il nome, soprannominato "il simbolo di amore," ha protetto il principe da conseguenze legali, dato che in nessuna clausola del contratto con la Warner era stato specificato che il principe non poteva produrre musica con un'altro nome o con un'altra band. Il nuovo progetto sarebbe rapidamente diventato noto come "The Artist, formalmente conosciuto come Prince."
Risse e violenza con i fan
Shinning
Nel mondo del black metal è tanta la teatralità e mentre questa teatralità viene espressa con maschere, volti dipinti e teste di pecora sul palco, alcuni preferiscono adottare un approccio più profondo. Il nome della band era scaturito dal romanzo di King, e a causa dei toni "depressivi" e dei testi delle canzoni spesso riguardanti il suicidio, gli Shining sono spesso considerati una band "suicidal black metal". Le cose preso una strana piega dopo la scomparsa del loro vocalist, Kvarforth, nel 2006.
Kvarforth fece perdere le sue tracce appunto nel luglio 2006 e girarono voci su un suo suicidio. Il 23 agosto 2006, tramite una dichiarazione sul sito ufficiale, la band affermò pubblicamente che Kvarforth era sparito. Si diceva che la band avrebbe continuato a suonare con un altro cantante, chiamato "Ghoul", come Kvarforth aveva chiesto prima di morire. Durante il concerto del 3 febbraio 2007 al Diezel di Halmstad, Svezia, fu rivelato che "Ghoul" era in realtà Kvarforth. Ci furono scontri e risse, sia sul palco che tra il pubblico, con addirittura un calcio sferrato dal cantante contro un fan che aveva tentato di afferrargli i genitali. Feroci furono le critiche dei media svedesi, ma quello show ha contribuito a che gli Shinning diventassero una band di culto
Un disco di un certo..peso
Wu-Tang Clan
Uno dei collettivi Hip-Hop più longevi della storia non è certo nuovo alle stranezze. Composto da 9 membri hanno perso Ol Dirty Bastard, morto per overdose di cocaina nel 2004. Il Clan torna a far parlare di sé, dopo aver pubblicato il loro sesto album, un doppio dal titolo “The W: Once Upon A Time In Shaolin”: lo scalpore è dovuto al fatto che è stampato in un’unica copia fisica. Ovviamente il pubblico del web era insorto pensando che fosse una notizia fake, invece tutto è confermato.
Il disco è contenuto in un box-set in argento e nichel lavorato da Yahya, un artista anglo-marocchino. E’ concepito come una vera e propria opera d’arte da collezione, che verrà esposta nei musei di tutto il mondo e ne seguirà un tour prima di essere messa all’asta per una cifra sopra il milione di $ , ma si pensa possa arrivare ai 5 milioni $. Il doppio disco comprenderà 31 brani per una durata di 128 minuti e RZAa tal proposito, ha rilasciato questa dichiarazione:
<<Stiamo vendendo un disco come nessuno ha mai fatto fino ad ora. Stiamo creando un pezzo d’arte che nessun altro musicista ha realizzato nella musica moderna. La musica è arte ed è qualcosa che abbiamo fatto per anni ed anni. Eppure non ricevere lo stesso trattamento e lo stesso valore artistico di altre attività, rischiando appunto di essere svalutata al punto da essere regalata...>>
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