Intanto il nostro governo si mobilita per la ricostruzione proprio nel Giappone del dopo terremoto e il disastro di Fukushima: lo stesso Governo che non riesce a far partire la ricostruzione de L'Aquila. Oggi il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, un nome una garanzia, ha annunciato in pompa magna un'iniziativa concreta per dimostrare la solidarietà delle imprese italiane che operano in Giappone. Il 5 Aprile alla Farnesina si riuniranno i manager del Made in Itlay che hanno partner commerciali nipponici: il tutto per avviare una raccolta fondi destinata ad un progetto di ricostruzione comune, anche questo ancora da decidere. "Il 5 Aprile mobiliteremo le eccellenze italiane" ha detto la figlia di Bettino Craxi, sotto gli occhi di Gianni Letta, Lamberto Dini e l’Ambasciatore giapponese a Roma Hiroyasu Ando; "Col ministro Gelmini – ha anche aggiunto - stiamo pensando di organizzare una giornata di solidarietà nelle scuole". Gianni Letta ha precisato che "A fianco di questa iniziativa c’è tutto il governo italiano, e soprattutto il popolo italiano", ricordando anche che in occasione del terremoto in Abruzzo "I giapponesi sono stati i primi a offrire la loro solidarietà e i primi ad a offrire un segno tangibile, offrendosi di realizzare opera simbolica per la rinascita. Si sono offerti infatti di costruire un auditorium". Struttura che è già in piedi e che da metà Aprile sarà già funzionante. L'iniziativa è sicuramente lodevole, e necessaria al prestigio internazionale, ma non può che suscitare qualche ironia.
Gianni Letta in Abruzzo - Lo Stesso Gianni Letta in questi giorni si è recato a L'Aquila per sanare le baruffe tra Sindaco e presidente della Regione in merito a chi debba gestire i fondi per la ricostruzione della città devastata dal terremoto di 2 anni fa. Nello stesso lasso di tempo in cui si sono svolti i faccia a faccia tra Sottosegretario e istituzioni Abruzzesi, a Tokyo hanno tirato su un'autostrada. Ad aumentare i risvolti comici della pomposa iniziativa di ricostruzione italiana in Giappone, c'è un altro piccolo fatto: sempre lo stesso Letta due giorni fa ha partecipato all'inaugurazione del "Lotto Zero", una variante stradale che migliora i collegamenti di Teramo con il resto dell'Abruzzo. La sua lunghezza è di 2,7 chilometri e per realizzarla ci hanno impiegato più di dieci anni. Forse è meglio restarcene a casa.
A tal proposito ecco una notiziella,da Repubblica,per sottolineare ancora una volta come si cerca di manipolare l'informazione,a volte in modo subdolo e sotterraneo,altre in modo squallido e maldestro e ricordare ,perchè sempre ce ne bisogno,che uno dei nodi da sciogliere in questo paese è il conflitto d'interessi,un conflitto macroscopico e devastante,che non ha eguali e che pesa come una spada di Damocle sulla democrazia di questo paese (una vera non democrazia)
Mediaset manda in onda una finta terremotata pagata 300 euro. Pagata per leggere un copione scritto dagli autori del programma Forum, condotto da Rita Dalla Chiesa su Canale 5. "L'Aquila è ricostruita"; "Ci sono case con giardini e garage"; "La vita è ricominciata"; chi si lamenta "lo fa per mangiare e dormire gratis". Per questo "ringraziamo il presidente..." . "Il governo... ", precisa la conduttrice.
Marina Villa, 50 anni, nella trasmissione di venerdì si dichiara "terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa" in separazione dal marito Gualtiero. Ed è lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell'Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un'agenzia funebre.
L'assessore alla Cultura dell'Aquila, Stefania Pezzopane, ha scritto una lettera a Rita Dalla Chiesa: "Nella sua trasmissione, persone che, mi risulta, non hanno nulla a che vedere con L'Aquila, hanno fatto un quadro distorto e assolutamente non veritiero". Quando scoppia la polemica anche su Facebook, non è difficile rintracciare Marina. "Ma che vogliono questi aquilani? Ma lo sanno tutti che è una trasmissione finta". Si dice, la signora Villa, molto sorpresa dalla rabbia dei terremotati: Mediaset manda in onda una finta terremotata pagata 300 euro. Pagata per leggere un copione scritto dagli autori del programma Forum, condotto da Rita Dalla Chiesa su Canale 5. "L'Aquila è ricostruita"; "Ci sono case con giardini e garage"; "La vita è ricominciata"; chi si lamenta "lo fa per mangiare e dormire gratis". Per questo "ringraziamo il presidente..." . "Il governo... ", precisa la conduttrice.
Ma che pretendono. Io non c'entro nulla. Ho chiesto di partecipare alla trasmissione e quando gli autori hanno saputo che ero abruzzese, mi hanno chiesto di interpretare quel ruolo. Mi hanno spiegato loro quello che avrei dovuto dire". Marina racconta di essere stata pagata: "Mi hanno dato 300 euro. Come agli altri attori. Anche Gualtiero, che nella puntata interpretava mio marito, recitava. Lui è un infermiere di Ortona. Hanno scelto un altro abruzzese per via del dialetto".
Ecco il copione di Marina in tv: "Hanno riaperto tutti l'attività. I giovani stanno tornando". Durante il terremoto "sembrava la fine del mondo, non riuscivo a capire se era la guerra, la casa girava. Si sono staccati i termosifoni dal muro". Ora invece è tutto a posto: "Vorrei ringraziare il presidente e il governo perché non ci hanno fatto mancare niente... Tutti hanno le case con i giardini e con i garage, tutti lavorano, le attività stanno riaprendo". Le fa eco la Dalla Chiesa: "Dovete ringraziare anche Bertolaso che ha fatto un grandissimo lavoro". E giù applausi. Mentre Marina aggiunge: "Quello volevo pure dire". "Inizialmente - continua il copione - hanno messo le tendopoli ma subito dopo hanno riconsegnato le case con giardino e garage. Sono rimasti 300-400 che sono ancora negli hotel e gli fa comodo". "Stanno lì a spese dello Stato: mangiano, bevono e non pagano, pure io ci vorrei andare". Ma lei non è dell'Aquila, la notte del 6 aprile 2009 era a casa a Popoli. È stata solo finta terremotata a pagamento per un giorno su Mediaset.
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