Si..la primavera è arrivata,l'aria è dolce e i profumi nell'aria.Come sempre ad ogni cambio di stagione il sonno ritarda ad arrivare,la sera.L'uomo che lavora per sopravvivere non può godere di una vera integrità,così non mi importa se faccio l'alba e la mattina arrivo stravolto al lavoro. E io..io adesso ho i problema di dormire.Essere un osservatore ti fà mantenere a distanza e comunque,costantemente in allerta. Osservi gli avvenimenti,le persone,il loro mondo,il modo di interagire..Ci vuole tempo per affinare questa..facoltà che ti tiene stranamente distaccato. Cosi mi ritrovo in un deja vù,e di quelli peggiori. Seduto nell'oscurità davanti ad uno schermo ad osservare la luce e i lampi dei tracciati di bombe e proiettili scagliati sulle città,incredibilmente commentati da una giornalista che con enfasi si sofferma sulla "bellezza" dei missili cruise sparati dalle portaerei americane. Per i media la guerra,il più grande spettacolo che esista e che fà guadagnare share pazzeschi. Qualsiasi odore percepisco nell'aria mi dà la nausea.Di tanto in tanto vado alla finestra,sul vetro,insieme a quella del gatto,vedo il mio riflesso deformato,una valanga di pensieri che,ti ripeti,non hanno senso ma che continuano a ronzarti per la testa.E' che la gente ci mette del tempo ad arrivare al punto delle cose,quando ci arriva e quello che non ho capito è che i sogni non sono fantasie:mostrano quello che la coscienza vede in mondi..superiori e nascosti e allora rimpiangi di non aver dato retta negli anni alla coscienza e alla forza delle proprie idee. La domanda è sempre quella:perchè? In spregio alla costituzione e alla disparità di trattamento nei confronti di altri paesi (Israele sopratutto,con centinaia di risoluzioni Onu a carico). Questa volta,dopo i farfugliamenti iniziali,la disinformazione sui morti civili(prima diecimila,poi ottomila..una pena) e per evitare che vengano sbugiardati dopo (le armi di distruzione di massa dell'Irak inventate di sana pianta)hanno subito ammesso:nessuna guerra è umanitaria,ma sempre di conquista. E noi siamo lì per "evidenti obiettivi strategici e interessi economici". Quanto basta.
In questa nuova guerra,una nuova aggressione ad un paese sovrano l'Italia non aveva alcuna veste per intervenire. Siamo stati un paese coloniale anche se ridicolo e straccione,siamo stati i primi ad usare i bombardamenti aerei sui civili proprio in Libia ad inizio secolo,insieme a gas nervini con cui abbiamo fatto stragi e il fatto di aver dato armi e tecnologia ci mette in una condizione morale imbarazzante,quanto meno. L'attacco dopo avere sottoscritto un vergognoso trattato di amicizia con Gheddafi,con relativa pagliacciata e pacchiana accoglienza con tanto di accampamento beduino nel centro di Roma e condita con l'ormai famosoin tutto il globo..baciamano. Siamo quelli della "pugnalata alle spalle", e lo resteremo.
Il trattato recita :
Capo 1, ART. 3 :
- Le Parti si impegnano a non ricorrere alla minaccia o all'impiego
della forza contro l'integrità territoriele o l'indipendenza politica
dell'altra Parte o a qualunque altra forma incompatibile con la Carta
Delle Nazioni Unite.-
ART. 4 :
- 1. Le Partisi astengono da qualunque forma di ingerenza diretta o
indiretta negli affari interni o esteni cherientrino nella
giurisdizione dell'altra Parte, attenendosi allo spirito di buon
vicinato.
2. Nel rispetto del principio della legalità internazionqale,
l'ITALIA NON USERA' Né PERMETTERA' L'USO DEI PROPRI TERRITORI IN
QUALSIASI ATTO OSTILE CONTRO LA LIBIA E LA LIBIA NON USERA', Né
PERMETTERA'L'USO DEI PROPRI TERRITORI IN QUALSIASI ATTO OSTILE CONTRO
L'ITALIA-
ART. 20 :
- 1. Le due Parti si impegnano a sviluppare la collaborazione nel
settore della Difesa tra le rispettive Forze Armate, anche mediantela
finalizzazione di specifici accordi che disciplinino lo scambio di
missioni di espert, istruttorie tecnici e quello di informazioni
militari nonchè l'espletamento di MANOVRE CONGIUNTE.
Firmato dagli attualui primo ministro, ministro della difesa, degli esteri...dei due paesi.
A distanza di poco più di due anni l'italia si accinge, con i medesimi
vertici, a fare ...esattamente l'opposto.
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