19/06/12

Brandwashed e le nuove tecniche di persuasione

Era il 1959 quando Vance Packard, giornalista statunitense, con una memorabile inchiesta riuscì a svelare i trucchi psicologici con cui esperti di marketing riuscivano a trasformare appassionati cinefili o semplicemente chiunque leggesse un annuncio pubblicitario in potenziali consumatori. Quell'inchiesta diventò un cult tra gli addetti ai lavori e non per i capitoli dedicati ai messaggi pubblicitari subliminali contenuti nei film.

La Già è un’agenzia definita.. Pubblicitaria: il nome sta a significare "girls intelligence agency" ed ha quarantamila rappresentanti in tutti gli States. Agenti che sono bambine e ragazze, dagli otto anni in su e il loro lavoro consiste nell'organizzare feste con amiche e conoscenti. La Gia fornisce loro un kit completo per l'organizzazione delle feste in cui si parla e viene promosso un certo prodotto. Le informazioni scaturite da questi party, le impressioni e le preferenze delle partecipanti sono poi trasmesse all'agenzia che a sua volta le vende alle aziende produttrici che possono cosi, attraverso queste preziose informazioni, impostare e organizzare le loro campagne di marketing. Oggi le tecniche di marketing sono sempre più aggressive, complesse quanto efficaci nell'influenzare le nostre scelte commerciali, i nostri acquisti. S’inizia dai bambini che a tre anni, sarebbero già capaci di distinguere in media cento marche di prodotti e la media aumenta proporzionalmente all’età. E le scelte dei bambini sono fondamentali nell'influenzare a loro volta gli acquisti della famiglia. Recenti studi ed esperimenti confermano come persone o famiglie più in vista all'interno di una comunità siano il veicolo migliore per promuovere prodotti: si seguono una tipica famiglia borghese con telecamere e microfoni nascosti che organizza in casa feste e cene con amici e vicini, ma i veri protagonisti (segreti) sono i brand. Cosi si è potuto osservare che le persone scelgono più volentieri una marca grazie al consiglio di amici, in un ambiente naturale e familiare, un ambiente reale piuttosto che in una situazione controllata e artificiale. In Italia questo metodo è comunemente indicato come il passaparola: si acquista più facilmente un prodotto tramite il consiglio di un conoscente che a fronte di una pubblicità tradizionale. (Uno di questi esperimenti è stato fatto con la famiglia Morgensons e il video si può trovare facilmente in rete..). Altro metodo per carpire informazioni è il monitoraggio delle nostre spese al supermercato. Attraverso le carte fedeltà’, quelle per la raccolta punti per intenderci, le aziende sono in grado di raccogliere le informazioni sui nostri acquisti per migliorare i propri servizi e addirittura i clienti sono seguiti all'interno della struttura con le telecamere tra gli scaffali e registrati tramite microfoni alle casse per ascoltare commenti e lamentele.

Nel Web le tecniche diventano sempre più sofisticate. Un passaparola occultamente sponsorizzato: le aziende acquistano a caro prezzo le informazioni che noi stessi diamo sui social network, i dati sui nostri profili, le nostre ricerche su Google, i siti su cui navighiamo allo scopo di bombardarci loi con pubblicità mirate. Di solito come per la famiglia Morgensons,sono scelti i profili più cliccati per farli divenire..persuasori. Insomma una miriade di trucchi per manipolare le nostre menti e le nostre scelte per un unico scopo: farci comprare quello che loro vogliono..
Martin Lindstrom racconta tutte le nuove strategie in Brandwashed (lavaggio del cervello). Lindstrom è consulente per aziende, colossi come McDonald, Pepsi, Microsoft, Procter&Gamble.


(effe5.org)


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