Chi è che non ha sfornato una playlist, una sequenza di brani per comunicare qualcosa,un elenco di musiche,una manciata di canzoni per ingraziarsi una ragazza,far colpo su un nuova amica? Erano anni in cui si poteva rifiutare un amicizia solo per il fatto di non avere gli stessi gusti musicali,e una playlist con la propria musica era il modo per evitare l'odiosa presentazione: diceva molto di più che una boriosa biografia. Ricordo che per molti anni What in the World di D.Bowie (da Low) non poteva mancare in nessuna delle C60 o C90 su cui si lavorava per interi pomeriggi: You're just a little girl with grey eyes,never mind, say something, What in the world can you do, What in the world can you do, I'm in the mood for your love,For your love, For your love, For your love...Cosa posso fare nel mondo,per il tuo amore? Era perfetta,anche se per la maggiore,incompresa. Alla fine,il risultato era sempre che la cassetta risultava difficile:doveva piacere a lei ma parlava di te,esprimeva il tuo DNA, quello che tu provavi in quel preciso momento,quindi incomprensibile. Doveva dire..'ti amo' ma finiva sempre per dire..'mi amo'. Ricordo mix pieni di quella rabbia che ti divora l'anima e ora sono lì: le cassette conservate nei nostri scaffali trasudano ricordi, il dolore degli amici perduti,e i bei tempi passati..
"La cassetta,servitrice dell'umanità,era una specie di roadie definitivo. Bastavano pochi soldi per farla lavorare,non chiedeva mai troppo,si lasciava abusare senza lamentarsi e non si negava mai. Droghe, troppo denaro, storie d'amore maledette, notti brave, fan invadenti e pedinatori, critici stronzi - nessuno degli inconvenienti della vita di una rockstar ha invaso lo spazio della cassetta..Ha avuto vita breve, come una star maledetta, non certo per colpa sua: l'ha annichilita all'improvviso il digitale,sbucato dal nulla e proveniente da una tecnologia del tutto aliena. Il segreto del Mix Tape è che non era solo musica,ma istruzione e cultura."
Bruce Sterling
Le taglie erano da 45,60,90 minuti. Anche da 120,scomode e difettose:il nastro si spezzava o si attorcigliava ed era d'obbligo adoperarsi con penna o matita per il riavvolgimento del nastro,o munirsi di pazienza santa,adesivo e pinzette per riattaccare i due pezzi spezzati.
Le cassette nascono nel 1963,prodotte dalla Philips e vanno subito a sostituire i nastri magnetici a bobine. Solo nel 1971 viene introdotta l'alta fedeltà,col sistema Dolby che permetteva la riduzione del fruscio e del rumore e con la produzione dei nastri al cromo. I mangia nastri,usati fino ad allora solo per la riproduzione e per le registrazioni casalinghe,da giovani giornalisti per interviste e discorsi di scarsa qualità,diventano il primo strumento di massa per la duplicazione, di dischi,45 e 33 giri,per farli poi circolare tra amici,parenti,conoscenti,oltre che per registrare messaggi,discorsi,concerti,eventi live,iniziando cosi l'era della duplicazione pirata,non autorizzata.Diventa anche la versione musicale e sonora del Cut-Up di W.Burroughs,un taglia e cuci che aprirà la strada alla Dub music,all'era dei Dj e dei Mix. L'audiocassetta e il mix musicale hanno la loro golden era negli anni '80,cavalcando il do-it-yourself del punk:si registrano interi dischi,compilation per generi,argomenti. Di soldi non ne giravano molti,non sempre si potevano acquistare dischi:chi aveva la fortuna di potersi permettersi Yessongs (disco live triplo!) doveva sopportare file di amici pronti con le immancabili tdk d90 per la duplicazione,con tanto di pennarello d'ordinanza per creare fantasiose copertine.Si ritagliava,creando collage e si colorava e poi le si scambiava con gli altri per tenersi aggiornati sugli ultimi ascolti. Proprio questo determinò il successo della cassetta:la sua portabilità associata alla sua economicità. Nel 1979 la Sony mette in commercio il primo walkman e tutti hanno la possibilità di portare sempre con sè il lettore collegato con le cuffiette:si corre,si va in bici,si passeggia,ci si allena in palestra e si va in macchina ascoltando le canzoni preferite. Il binomio cassetta più radioregistratore o boombox (Ghetto Blaster in America) portatile è stata l'cona della ribellione per tutti gli anni '80. Una volta diventato possibile muoversi per la città con la propria musica cassette mixate,compilation,e ( grazie al radione,) programmi radiofonici diventarono la colonna sonora urbana,una rivoluzione del suono che travalicava gli stili:pop,punk,rap,reggae diventano la nuova forma d'espressione giovanile. Negli anni '60 ci si radunava attorno i falò o nei grandi raduni musicali,negli '80 in qualsiasi luogo della città l'aggregatore era il radione. Uscirono quelli a doppia cassetta:si potevano registrare interi programmi radiofonici,tagliare la pubblicità, creare la propria colonna sonora personalizzata incollando e tagliando brani anche diversissimi tra loro e molti ragazzi che volevano metter su una band lo trasformarono nel primo strumento per realizzare i demo divenendo cosi il primo studio di registrazione casalingo. Nell'opinione di alcuni Dj i mix tape e i registratori portabili hanno rappresentato un idea di democratizzazione della musica: chiunque poteva piazzare,ovunque si trovasse, la propria radio,aprire gli sportelli delle macchine e schiacciare il tasto play..
Ps: Spazzati via la cassetta e il radio registratore la tecnologia,dispensatrice di saperi ma a volte impietosa, si prepare a licenziare gli studi di registrazione,almeno per come li conoscevamo. Gli studi chiudono, l'ultimo L'Olympic Studios di Londra: Rolling Stones,Jimi Hendrix,Led Zeppelin,Who e gli stessi Beatles fino ai Duran Duran hanno registrato negli studi della Emi. Il mercato dei dischi è in caduta libera irreversibile,i costi alti,l'ndustria discografica che non investe per l'insicurezza sul profitto, lo studio personale che chiunque può crearsi in casa,con i nuovi software a disposizione. Resistono gli studi di Abbey Road,ormai divenuto un istituzione nazionale..
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