Guy Garvey è un omone british dalla testa ai piedi, precisamente di Manchester, barba lunga e incolta e l'aria costantemente da dopo sbornia. E' il leader degli Elbow, band originalissima, ormai sulle scene da un ventennio. In Italia, completamente sconosciuti (o quasi), non vanno in classifica,non suonano dal vivo (unica apparizione considerevole al Jamming festival di quest'anno) e hanno un piccolo seguito da band di culto. Il nome di Guy ha risuonato nello stivaletto per la partecipazione all'ultimo album dei Massive Attack,il bellissimo Heligoland,prestando la voce per Flat of the Blade e giuriamo che questa collaborazione avrà sicuramente un seguito. La storia degli Elbow è una delle più toccanti nell'ambito del pop moderno:dopo un breve passaggio per un jazz/funk da loro stessi disconosciuto,hanno poi virato decisamente verso il brit pop e il sound di Manchester,Stone Roses su tutti,una gavetta durissima tra pub e piccolissimi spazi che ha contribuito ad etichettarli come una working class band,sempre sotto pressione hanno un record particolare per aver cambiato nella loro carriera cinque case discografiche.Gli ultimi due dischi,The Seldon See Kid (2008) e l'ultimo Build a Rocket Boys li hanno proiettati nei piani alti delle classifiche inglesi e fatto guadagnare tour negli stadi e nelle arene.
La voce di Garvey è spesso accostata a quella di Peter Grabriel,fan della band e che ha rifatto un loro brano,Mirrorball, inserendolo poi in Scratch my Back.
Leaders Of The Free World, è il terzo album del 2005, innovativo, appassionato, un album che suona progressive ma senza alcun tipo di assolo, avvolgente tanto da sembrare una registrazione live. Storie d'amore e di cuori infranti,surrealismo e impegno civico,Leaders è un disco di grandi melodie,che affronta il tema del ritorno e della distanza,un mix felice di amore, speranza e tristezza e per questo spiazzante per i colpi di scena che contiene.Il migliore del gruppo,a mio parere.
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