L'operazione Piombo Fuso, lanciata da Israele il 27 dicembre 2008 contro il popolo palestinese della striscia di Gaza,tre settimane di bombardamenti e distruzioni,rimarrà nella storia non solo come un crimine efferato contro una popolazione civile e le sue già precarie infrastrutture (scuole,ospedali,uffici pubblici..) ma anche negli annali di Internet e il suo sviluppo nella comunicazione globale. Con una censura totale,per impedire che filtrassero reportage e filmati su quello che stava accadendo,gli israeliani chiusero tutti i valichi e le frontiere,nessun giornalista poteva entrare per documentare,raccontare. Oltre al nostro Vittorio Arrigoni gli unici che erano sul posto con mezzi e uomini furono i giornalisti e i cameramen di Al Jazeera,che in pochissimo tempo il si ritrovò a far fronte alle richieste di tutti i network del mondo di poter usufruire e utilizzare le loro immagini.Al Jazeera si rese conto che le notizie in fondo,non appartengono a nessuno e coraggiosamente riversarono in rete immagini e notizie:tutti potevano utilizzarle,scaricarle e condividerle alla condizione che l'origine dei file dovevano essere menzionata e attribuita alla tv del Qatar. Tutto il mondo vide la distruzione a Gaza. Uno dei primi esempi di cultura della libertà e della condivisione in rete,contro la politica dei divieti e dei copyright.E anche uno dei primi esempi su larga scala di adozione di licenza Creative Commons,l'organizzazione no profit che si occupa della liberazione di Internet dai lacci delle restrizioni e del copyright.
In posizione di retroguardia nella diffusione dei quotidiani (a pagamento),con una perdita costante di copie, (900 mila al giorno in quattro anni)con conseguente calo di investimenti pubblicitari. E' la televisione a detenere la quota maggiore ed esorbitante delle risorse pubblicitarie(60%),situazione non riscontrabile in nessun paese avanzato del mondo.Con una situazione come quella italiana,con questo conflitto d'interessi mastodontico tra politica e mezzi di comunicazioni,con la legge bavaglio (DDL Alfano) che la destra cerca di far passare e i tagli all'editoria, non c'è da stare allegri,per quanto riguarda l'informazione libera.Aumentano invece gli utenti attivi sui siti dei giornali che hanno potenziato l'offerta informativa in rete e in generale gli utenti che cercano informazione alternativa ai grandi network.Certo,l'informazione su Internet cresce perchè è gratuita ma anche e sopratutto perchè è libera.Per questo dobbiamo far si che il diritto e la possibilità di possedere elaboratori di dati digitali e il libero accesso alla rete diventi inalienabile quanto la libertà di parola e di stampa garantiti dalle costituzioni..
La conoscenza è uun bene prezioso per tutta l'umanità e deve essere a disposizione di tutti:se un opera o un idea viene copiata,significa che questa ha un valore e se il mondo è progredito è perchè vi è stato una costante rielaborazione di idee altrui,migliorate e sviluppate. Per dare una forma di protezione agli artisti,nella musica,nel cinema,nella pittura ma anche nel campo delle invenzioni si dovrebbe incentivare l'attribuzione di proprietà intellettuale e la diffusione delle licenze Creative Commons. La questione è complicata e la discussione aperta..
Principali licenze Creative Commons in Italia
- Wu Ming: (Giap Blog)
- Wired
- Arcoiris: televisione
- Internazionale: settimanale
- Il Fatto Quotidiano
- La Stampa: quotidiano
- Stampa Alternativa: casa editrice
- Subcava Sonora: etichetta discografica
"Essere aperti è uno stato mentale,l'innovazione è un diritto umano.."
Le sei licenze Creative Commons
-Attribuzione: E possibile distribuire,comunicare ed esporre al pubblico,rappresentare,eseguire,modificare l'opera attribuendone la paternità all'autore
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