Dai centri sociali a Chicago, dove hanno registrato (durante il mese di agosto 2010) presso gli studi “Electrical Audio” di Steve Albini (fondatore e musicista nei leggendari Big Black prima; produttore, ingegnere del suono con band come Nirvana, Pixies, PJ Harvey, Robert Plant, The Stooges, Mogwai, Gogol Bordello, Jon Spencer Blues Explosion, Motorpsycho, Wire e tantissimi altri), La Stessa Barca , e per la prima volta nella storia della band, il disco è uscito anche in versione LP in vinile con una bonus-track.
I 24 Grana, (nome derivato dalla moneta in uso nel regno di Ferdinando I di Napoli,
moneta povera, a sottolineare tanto il legame con la tradizione
artistica partenopea quanto la vicinanza a una cultura che al denaro dà
poco valore) incidono un disco interamente analogico, praticamente in presa diretta, per“catturare” l’energia che da sempre i 24 Grana generano sul palco. Un disco “essenziale”, senza effetti speciali, o sovraincisioni, 10 canzoni non facili, che hanno bisogno di tempo per essere assimilate, cantate per la maggior parte in napoletano: new wave, dub, elettronica: post-punk.puro, dopo 20 anni di carriera e dopo tutte le difficoltà che il gruppo ha incontrato sul proprio cammino. Ho conosciuto Francesco Di Bella, cantante e chitarrista della band, e sono felice vederlo in piena forma, dopo anni non certo facili, e i testi, (sempre con accenti autobiografici) intrisi di piccole paranoie, amori dismessi, storie di perdenti e di leggera malinconia, sono lì a testimonianza.
La Stessa Barca
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