Pete Townshend, Who I am
La storia degli Who arricchita con le sue vicende personali. La versione italiana, edita da Rizzoli, conserva il titolo originale, Who I am: quasi 500 pagine di curiosità e aneddoti, che offrono parecchi spunti di riflessione sul rock, sull’arte, sul rapporto tra una rockstar e il suo pubblico. Lo stile narrativo un po’ freddo, sembra più una narrazione di vicende in stile giornalistico, Pete cronista, anziché il protagonista. Ma assolutamente da leggere.
Talking to Girls About Duran Duran: (One Young Man's Quest for True Love and a Cooler Haircut) Parlare con le ragazze dei Duran Duran, Rob Sheffield.
Un grande fan dei Duran Duran, giornalista Rolling Stone, Rob Sheffield, ha deciso di rendere un tributo alla band preferita, e che più di tutte è sinonimo di anni '80. Il libro è' una sorta di condivisione di storie durante la crescita a Boston e di come abbia imparato tutto sulle ragazze, circondato da donne forti e intelligenti.
<<“Parlare con le ragazze dei Duran Duran”, cosi’ ho trascorso tutta la mia vita! E mi stupisce sempre di quanto sia grande questa band e quanta lealta’ e contemporaneamente, quanta ferocia ha ispirato nei loro ascoltatori. Mi hanno insegnato molto sulla musica: senza di loro non avrei mai sentito parlare di Kraftwerk e Visage, Chic e Roxy Music...>>
Bob Dylan - Scritti 1968-2010, Greil Marcus
Alla luce dei suoi scritti recenti più complessi, è facile dimenticare quanto G. Marcus possa essere bravo: qui è tutto impegnato con il suo soggetto, che ancora lo ispira come nessun altro musicista. Viene fuori il racconto frizzante e prezioso di più di quarant’anni d’impegno condivisi da un cantante senza eguali e un ascoltatore straordinariamente acuto.Greil Marcus è uno dei nostri fari nel campo del giornalismo musicale.
Due grandi libri su punk e le sue conseguenze (Post Punk), pieni di roba che non era entrata nei classici libri originali (Il grande sogno Inglese di Savage e Post Punk 1978 -1984 di Reynolds ), Troppo preziosi per gli appassionati, impossibile non averli sullo scaffale.
The England's Dreaming Tapes, Jon Savage
Il grande sogno Inglese, Del 1991, fu salutato dal New York Times Book Review come "la storia definitiva del movimento punk inglese." Ampiamente imitato ma mai eguagliato, resta un opera rara di storia della musica indispensabile per appassionati di musica, critici e studiosi allo stesso modo. Centinaia di ore di interviste, di cui solo una parte finì nel libro. In The England's Dreaming Tapes, Savage mette a disposizione per la prima volta l'intera, e non tagliata, storia sensazionale, di una generazione che ha cambiato il mondo in pochi mesi nel 1976, di un movimento e di un momento culturale che è stato il punk. Non solo musica dell'epoca, ma anche i paesaggi culturali di Londra e le sue periferie, la politica radicale, le questioni sociali, la moda e la cultura.
Totally Wired, S. Reynols
S. Reynols riapre gli archivi di quel monumentale racconto di una delle epoche più avventurose della musica rock, tra il 1978 e il 1984, selezionando trentadue interviste che hanno rappresentato il cuore del suo lavoro: una ricostruzione della caotica vitalità e la portata culturale che ebbe quella scena. Non un come eravano, ma chi siamo oggi..
<<Il modo migliore di pensare al Post Punk non è nei termini di un genere ma in quelli di uno spazio di possibilità dal quale è emerso uno spettro di nuovi generi: dark, industrial, syntpop, mutant disco etc.>>
S. Reynols riapre gli archivi di quel monumentale racconto di una delle epoche più avventurose della musica rock, tra il 1978 e il 1984, selezionando trentadue interviste che hanno rappresentato il cuore del suo lavoro: una ricostruzione della caotica vitalità e la portata culturale che ebbe quella scena. Non un come eravano, ma chi siamo oggi..
<<Il modo migliore di pensare al Post Punk non è nei termini di un genere ma in quelli di uno spazio di possibilità dal quale è emerso uno spettro di nuovi generi: dark, industrial, syntpop, mutant disco etc.>>
Party Animals, Robert Hofler
Fornisce una frizzante, schietto, dietro le quinte del periodo più edonistico di Hollywood. Allan Carr è stato il più grande organizzatore di party a Hollywood durante gli anni '70,e '80, in un periodo confuso,pieno di sesso e cocaina .. Locali come il Tommy vedevano Carr, obeso e vestito con un caftano, aprire folli notti radunando stelle del cinema e rock star, gay e vecchi e nuovi volti di Hollywood. Showman scandaloso, Allan Carr era stato il produttore sia di Grease, il musical di maggior successo dell'era post-musicale, e di Can not Stop the Music, un fiasco leggendario protagonisti i Village People. E' stata la figura più forte, più allegra, più sfacciata del suo tempo, e questo bio è superbamente scritta
Funk and Sooul Cover
Originale ed interessante, difficile però da reperire in italiano. Raccoglie tutte le copertine dei dischi soul & funk che hanno fatto la storia della musica. Da Marvin Gaye,passando per Stevie Wonder fino ad arrivare a Grand Master Flash.
Hot Stuff: Disco and the remaking of american culture, Alice Echols
Un accademico femminista tira a parte lo stile pop più vilipeso di tutti i tempi e dimostra i molti modi, non solo rimodellato il modo in cui la gente ballava alla musica, ma hanno vissuto la loro vita. Punti extra per Echols osservazione cruciale che l'esempio della voce di Diana Ross ispirato il maggior numero di cantanti come chiunque con il doppio dei tubi.
The Big Payback: The History of the Business of Hip Hop, Dan Charnas
The Big Payback di Dan Charnas, un veterano del giornalismo hip-hop ha dei dettagli incredibili. Dalle storie su Rick Rubin, che sente l’album di un artista chiamato Paris che conteneva una canzone dal titolo “Bush Killa”, rifiutata perché troppo "problematica", e decide di pubblicarlo solo per sfidare la censura. The Big Payback è il libro che racconta quei visionari che hanno messo la faccia e i soldi in quella cultura chiamata hip hop quando ancora nessuno ci credeva e dove sono presenti quasi tutti i rapper di cui abbiamo sentito parlare.
Mashed Up: Music, Technology, and the Rise of Configurable Culture, Aram Sinnreich
Dai tempi antichi ai giorni nostri, scrittori e pensatori hanno sottolineato il potere unico della musica per evocare emozioni, identità e legami. Il tutto senza il beneficio di rappresentazione letterale. Gli appassionati di musica sanno molto bene l'effetto che ha su di noi, e sui nostri amici. Secondo Aram Sinnreich, questo potere aiuta a spiegare perché la musica è spesso stata regolamentata nelle società di tutto il mondo e nel corso della storia. Eppure, nonostante gli sforzi, le culture musicali escogitano sempre modi nuovi e innovativi per aggirare norme istituzionali. Queste soluzioni alternative spesso generano nuovi stili e tradizioni, a sua volta, con effetti ben oltre la sfera culturale. Questo libro racconta con interviste a decine di dj importanti, avvocati e dirigenti del settore della musica, come il campionamento, la condivisione di file, e la commerciabilità di nuovi stili come il "mash-up" e la "techno" fanno presagire un cambiamento sociale su vasta scala. Forse il primo vero tentativo di fare i conti con il significato di musica digitale, e come il concetto di "autenticità" potrebbe (o non potrebbe) avere a che fare con esso. Per il momento, solo in inglese.
Chi tocca muore, Bob Woodward
A volte ritornano. Questo libro è indispensabile per capire il mondo dello show business, televisione, rock'n'roll e Hollywood negli anni '70/'80. John Belushi, attore e musicista geniale e bizzarro morì di overdose il 5 marzo 1982 a L.A., e questa biografia serrata, incalzante ricostruisce la sua carriera e la sua vita. E' anche un inchiesta rovente sugli aspetti più inquietanti dello show business americano di quegli anni, dove la droga ebbe un ruolo non marginale, duro e impietoso.
<<Il Punk era un pò come il Blues, fatto da e per i tagliati fuori. Il punk era anti-tutto, e lui si sentiva proprio così, soprattutto anti- Paramount. John cominciò un arringa di un quarto d'ora contro lo studio e i dirigenti, tutti così ignoranti e coglioni.. >>
<<Il Punk era un pò come il Blues, fatto da e per i tagliati fuori. Il punk era anti-tutto, e lui si sentiva proprio così, soprattutto anti- Paramount. John cominciò un arringa di un quarto d'ora contro lo studio e i dirigenti, tutti così ignoranti e coglioni.. >>
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