Aleppo |
Oggi grande manifestazione a Parigi: la marcia dell’«unità nazionale» in nome di «Charlie» chiama oggi in piazza i cittadini francesi e europei. Certo, insieme alla moltidudine di gente perbene sfileranno presidenti, ministri e teste coronate da tutto il mondo: marciare insieme a Netanyahu? Neanche morto. Insieme agli stessi, ai quei rappresentanti di quell'occidente ipocrita che tace sull’Arabia Saudita, che è il paese che ha condannato il blogger Raef Badawi a 10 anni di galera, una multa di oltre 200.000 dollari, e mille frustate pubbliche, in piazza, per venti settimane successive (la prima dose di 50 è stata somministrata venerdì). Badawi chiedeva pubblicamente di affrontare alcuni argomenti spinosi per la monarchia saudita come l’abolizione della Commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio (qualcosa di molto simile a quello che l’Isis ha istituito nelle zone sotto il suo controllo). E allora STAND UP FOR THE HEROES, per la redazione di Charlie Hebdo, per Raef Badawi, per le migliaia di morti in Nigeria e per questa piccola grande ragazza siriana che nella città fantasma di Aleppo ha deciso di dimostrare la sua solidarietà: non nel suo nome, non nel nostro.
(Springsteen al concerto di Parigi a sostegno di Amnesty International)
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