La cultura pop ha smesso di evolversi. Malata di passato. Oggi tutto è retro. Un nome su tutti? Lady Gaga: un riciclaggio di decadenza glam dei '70 (Bowie), look eccessivo degli '80 (Madonna), neo-dark dei '90 (Marilyn Manson). A sostenerlo nel suo ultimo saggio Retromania. Musica, cultura pop e la nostra ossessione per il passato (Isbn) è Simon Reynolds, il più autorevole critico musicale britannico dei nostri tempi, tra le firme di punta di Melody Maker prima, di Rolling Stone, Mojo, The Guardian poi e autore di libri cardine come Post-punk 1978-1984 e il monumentale Totally Wired. "Un tempo il metabolismo pop ribolliva di energia dinamica, creando quel promettente senso di speranza nel futuro associato a movimenti come la psichedelia degli anni sessanta, il post-punk dei settanta, l'hip hop degli ottanta, il rave dei novanta. I duemila sembrano irrimediabilmente malati di passato"
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