20/05/13

Erri De Luca: Perchè sto con Emergency

“Voce dei sangui di tuo fratello sono gridanti a me dal suolo” , dice la divinità a Caino, fresco di fratricidio. Il verbo è al participio presente perché i sangui di Abele non smettono la voce. Il 1900 è stato il tempo che ha versato più sangue nella storia umana. E’ di sangue l’ odore ufficiale,del secolo. Non lo conoscevo. L’ ho imparato in un posto impensabile prima.

Nel 2007 Gino Strada e Teresa Sarti, presidente di Emergency, m’invitarono a andare in Sudan dove avevano aperto un ospedale di cardiochirurgia, il solo gratuito in tutta l’ Africa. A Khartoum, sulla sponda del Nilo Azzurro, avevano realizzato un capolavoro di architettura e medicina. Pannelli solari davano aria fresca , sale operatorie perfettamente sterili, anche contro le tempeste di sabbia del deserto, giardini premurosi di bellezza per affrettare le convalescenze.
Gino Strada mi chiese di assistere alle operazioni a cuore aperto. Fu allora che conobbi l’ odore del sangue. All'inizio dà vertigine, costringe a un appoggio.

Aprivano toraci, deviavano il flusso nella macchina cuore-polmone fermando il battito e operando sui tessuti cardiaci da aggiustare. “Voce dei sangui di tuo fratello sono gridanti a me dal suolo”: in quella stanza no, i sangui non gridavano, invece scorrevano in circolazione extracorporea, pulsavano e ringraziavano. Lì dentro avveniva una restituzione, da vita a vita. In nome dell’ Europa che ha saccheggiato l’ Africa e venduto la sua ricchezza umana, animale,vegetale,minerale, in nome della medicina e del diritto alla cura di ogni persona, in nome dell’ Italia che non esporta più solo mine antiuomo e abiti di lusso, una squadra veloce, volontaria,puntuale, taglia, aggiusta, ricuce e fa avvenire una restituzione.
Offrire a Emergency il proprio sostegno: non per sforzo di buona volontà, ma per entusiasmo di partecipare, per contagio di fraternità.


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