Home of the Brave è per le nuove generazioni, perchè si rendano conto di come, all'alba di una nuova era tecnologica, Laurie Anderson fosse innovativa, futurista, brillante. Siamo nell'estate del 1985, girato al Park Theater di Union City, NJ (New Jersey) , è la documentazione del tour per l'uscita di Mr Heartbreak. Viene pubblicato l'anno seguente, 1986.
Diretto dalla stessa Anderson, questo concerto-documentario è una panoramica divertente del suo live -act, della sua musica, i suoi unici punti di vista su persone e sulla società in generale. 18 pezzi vengono eseguiti con una band strepitosa, con Adrian Belew alla chitarra, David Van Tieghem, Dolette McDonald e Joy Askew. Alcuni dei momenti più divertenti sono i testi spiritosi, i commenti oltraggiosi della Anderson, e le invenzioni tecnologiche come l' "abito tamburo" che trasforma il suo corpo in un ensemble di percussioni. Imperdibile il suo tango con William S. Burroughs, amico di lunga data di Laurie e suo ispiratore, che passeggiando sul palco in alcuni momenti dello show borbotta di volta in volta con la suo voce gutturale i suoi testi criptici di grande effetto.
Qualcuno affermò che Home of the Brave fu il tentativo di fare per Laurie Anderson quello che Stop Making Sense aveva fatto per i Talking Heads, ma quì siamo in presenza di un autentico esperimento, un grande lavoro teatrale multimediale, una performance avant-garde originale per i tempi e soprattutto.. divertente. Con tutti gli strumenti modificati elettronicamente (all'epoca con i più recenti progressi della tecnologia digitale) e con sullo sfondo animazioni generate dalla computer grafica, Laurie Anderson durante le canzoni, vestita in abito bianco e con i capelli corti a punta, interpreta la parte di un guru che utilizza la sua intelligenza per spiegare come la tecnologia sta rimodellando la vita dell'uomo moderno e il modo in cui si deve combattere "contro una civiltà fascista che sta cercando di privarci della nostra individualità".
I suoi messaggi sono ancora oggi attraenti e anzi la spiritosa osservazione ripresa da Burroughs, che Il linguaggio è un virus, sembra quanto mai attuale in quest'epoca dove i proclami, la propaganda scritta e parlata, ha raggiunto livelli mai visti prima.
Ormai l'era dei video musicali è finita da un pezzo, laccati, ordinari, noiosi, e Home Of The Brave rappresenta ancora qualcosa di diverso, non convenzionale, intelligente ,e anche impegnativo,termine che qui non significa noioso o alienante.
Mai pubblicato su DVD, gira un file torrent di buona qualità (in laserdisc) ed è abbastanza facile da trovare, mentre l'album, sempre dell'86, deriva in parte dalla colonna sonora: 8 brani, alcuni però registrati in studio.
Diretto dalla stessa Anderson, questo concerto-documentario è una panoramica divertente del suo live -act, della sua musica, i suoi unici punti di vista su persone e sulla società in generale. 18 pezzi vengono eseguiti con una band strepitosa, con Adrian Belew alla chitarra, David Van Tieghem, Dolette McDonald e Joy Askew. Alcuni dei momenti più divertenti sono i testi spiritosi, i commenti oltraggiosi della Anderson, e le invenzioni tecnologiche come l' "abito tamburo" che trasforma il suo corpo in un ensemble di percussioni. Imperdibile il suo tango con William S. Burroughs, amico di lunga data di Laurie e suo ispiratore, che passeggiando sul palco in alcuni momenti dello show borbotta di volta in volta con la suo voce gutturale i suoi testi criptici di grande effetto.
Qualcuno affermò che Home of the Brave fu il tentativo di fare per Laurie Anderson quello che Stop Making Sense aveva fatto per i Talking Heads, ma quì siamo in presenza di un autentico esperimento, un grande lavoro teatrale multimediale, una performance avant-garde originale per i tempi e soprattutto.. divertente. Con tutti gli strumenti modificati elettronicamente (all'epoca con i più recenti progressi della tecnologia digitale) e con sullo sfondo animazioni generate dalla computer grafica, Laurie Anderson durante le canzoni, vestita in abito bianco e con i capelli corti a punta, interpreta la parte di un guru che utilizza la sua intelligenza per spiegare come la tecnologia sta rimodellando la vita dell'uomo moderno e il modo in cui si deve combattere "contro una civiltà fascista che sta cercando di privarci della nostra individualità".
I suoi messaggi sono ancora oggi attraenti e anzi la spiritosa osservazione ripresa da Burroughs, che Il linguaggio è un virus, sembra quanto mai attuale in quest'epoca dove i proclami, la propaganda scritta e parlata, ha raggiunto livelli mai visti prima.
Ormai l'era dei video musicali è finita da un pezzo, laccati, ordinari, noiosi, e Home Of The Brave rappresenta ancora qualcosa di diverso, non convenzionale, intelligente ,e anche impegnativo,termine che qui non significa noioso o alienante.
Mai pubblicato su DVD, gira un file torrent di buona qualità (in laserdisc) ed è abbastanza facile da trovare, mentre l'album, sempre dell'86, deriva in parte dalla colonna sonora: 8 brani, alcuni però registrati in studio.
Laurie Anderson (The Voice of Reason)
William S. Burroughs
Joy Askew
Adrian Belew (Guitar and Vocals)
Richard Landry (Horns and Winds)
Paula Mazur (Game Show Hostess)
Dolette McDonald (Vocals)
Won-sang Park (Kayageum and Voice)
Janice Pendarvis (Vocals)
David Van Tieghem (Percussion)
SONGS:
Good Evening (instrumental)
Zero and One (spoken word)
Excellent Birds
Old Hat (spoken word)
Drum Dance (instrumental)
Smoke Rings
Late Show (instrumental with vocal sample by William S. Burroughs)
White Lily (spoken word)
Sharkey's Day
How to Write (instrumental with spoken word introduction by Won-sang Park)
Kokoku
Radar (instrumental with wordless vocalizations by Anderson)
Gravity's Angel
Langue D'Amour
Talk Normal
Difficult Listening Hour (spoken word)
Language is a Virus
Sharkey's Night
Credit Racket (instrumental)
*No Copyright Owned. Shared only for Educational Purposes.
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